MERCATO – Oggi anche Rudy Fernandez annuncia il rientro in patria con un triennale-record da parte del Real Madrid. Ufficializzato Hackett a Siena con un biennale e la conferma di Hairston a Milano fino al 2014. Se Rudy Fernandez, che annuncerà oggi il suo contratto multimilionario col Real Madrid (quasi 9 milioni per 3 anni), torna in Europa, e l’Efes ha convinto Semih Erden a tornare sul Bosforo, tentano invece la fortuna al Summer Campi di Las Vegas due centri europei, l’israeliano Lior Elyiahu del Maccabi che conta di convincere Houston e lo spagnolo Xai Rey (Gran Canaria) che proverà con i Phoenix. Ma la grande sorpresa è attesa per l’11 luglio:il gigante turco Omer Asik, giocatore da 3 punti e 5 rimbalzi a gara con i Bulls, chiuderà davvero con i Rockets con un triannale da 15 milioni?.
I Rockets potrebbero perdere Luis Scola corteggiato dal Caja Laboral che potrebbe raggiungere il compagno Nocioni dopo che ieri, vero colpo a sorpresa, Mirza Teletovic. Dal 2006 pedina fondamentale della squadra di Dusko Ivanovic, top scorer della regular season 2011-2012, l’ala bosniaca ha firmato a sorpresa un triennale con i Brooklyn Nets che hanno chiuso anche con Joe Johson di Atlanta.Il magnate russo Kodoroski che ha acquistato la squadra due anni fa conta di chiudere l’operazione che prevede lo sbarco a New York, nella nuova arena di Brooklyn convincendo Deron Williams e Dwight Howard a firmare nella prospettiva di inserirsi nella lotta per il titolo.
In Europa, alla vigilia dei sorteggi di Euroleague e Eurocup di venerdì 6 luglio, si sono registrate una serie di operazioni interessanti. L’Efes ha rinnovato anche per due stagioni con Kerem Golum, 34 anni, 208, 7,3 punti, 8 rimbalzi, a lungo infortunato l’ultima stagione. Si tratta di un fedelissimo, alla sua nona stagione, con 163 gare in Euroleage e 840 rimbalzi (8° nel ranking). Con la firma di coach Pedoulakis, il Panathinaikos si è finalmente mosso e firmato un biennale col greco-americano Mike Bramos (25 anni, 1,96) , guardia del Peristeri , l’anno scorso in Spagna al Gran Canaria. Arrivato in Grecia dopo aver giocato nella Miami University (Ohio) è entrato anche nel giro della nazionale.
In Spagna l’interesse si concentra in questo momento sul mercato NBA, con Pau Gasol corteggiato da Dallas e Minnesota, e la nazionale che priva di Ricky Rubio (operazione al ginocchio), Fran Vasquez e Mirotic (ha dovuto lasciare il posto come naturalizzato a Sergi Ibaka) preparerà le Olimpiadi con una serie di amichevoli per scaldare i cuori degli aficionados nelle principali città spagnole. Scariolo ha 13 giocatori, uno è di troppo, c’è anche Sergio Rodriguez rilanciato dal Madrid. L’operazione di marketing, come l’anno passato, si chiama “Rotta” (routa) e i giallo-rossi giocheranno alle 22.15 il 9 luglio a Valladolid con la Gran Bretagna, il 10 a Madrid con la Francia, il 13 a Salamanca con la Tunisia, il 17 e 18 a Granada e a Malaga con l’Australoia e il 20 a la Coruna con l’Argentina.
Il mantra, anche questo studiato con gli specialisti della comunicazione e lanciato nella presentazione di Madrid “fra tanta bella gente” a Madrid, è un ripetuto “passo dopo passo”, anche se qualcuno come Calderon e Rubio si sbilancia e parla di medaglia d’oro. Pau Gasol predica prudenza, e ricorda che prima di arrivare al match con gli Stati Uniti ci sono tante altre squadre forti. Rubio è una perdita importante, e Juan Carlos Navarro irriconoscibile col nuovo look, ciuffo e barba, si trascina il problema al piede (fascite).
Anche in Spagna la crisi economica morde il basket, anche se in misura minore che in Italia: Minorca dopo aver conquistato la promozione chiude bottega, spariscono sponsor importanti, ci sono qua e là scricchiolii, anche se tengono Barcellona e Real grazie al calcio.
Intanto il giovane coach Sito Alonso che ha portato il Lagun Aro ai piani alti del basket è stato proclamato Allenatore dell’Anno (trofeo Antonio Diaz Miguel) con ben 603 voti, 2° Pablo Laso e 3° con 308 voti Xavi Pascual.
In Italia ufficializzate in data 3 luglio due trattative importanti protagonisti che tenevano banco da giorni. Si tratta di sempre e solo loro, i due maggiori club. Ancor prima di vendere e risolvere contratti onerosi o trattare alcuni free agents, ad esempio Aradori, Siena mostra sempre i suoi artigli sul mercato ingaggiando Daniel Hackett offrendogli un biennale. Milano si è difesa confermando per due stagioni ( circa 3 milioni di euro) Malik Hairston che sembra avesse offerte da Mosca e Fenerbahce. Forse l’Armani non avrebbe però dovuto perdere un’importante opzione di mercato, l’accoppiata dell’escalation di Pesaro, e cioè Hackett e Hickman, quest’ultimo ingaggiato dal Maccabi. Interessanti,queste due pedine, fra l’altro, anche per bloccare gli avversari sul mercato . Evidentemente a Milano si fidano ancora molto del loro fiuto e del loro budget, staremo a vedere. Hairstn ha giocato nelle giovanili Usa, chiamato in Italia da Siena non è riuscito a sfondare nella NBA mancandogli il dribbling per un giocatore nel suo ruolo. Bocciato dai Suns ,dopo aver giocato ad Austin D-League, ha trovato l’America a Siena, squadra giusta per fari un nome. Ha avuto un problema contrattuale, poi risolto, era arrivato con problemi fisici poi risolti anche questi, deve entrare fra i bigs europei che non sbagliano mai partita, e cominciare a essere determinante e leader dentro la sua squadra.
Hackett, nato a Forlimpopoli, figlio di Rudy, giocatore di Syracuse University fra i più popolari e amati degli anni ottanta, ha iniziato nel vivaio della Scavolini, poi ha studiato nell’Università di South California, si è fatto notare ma non è stato scelto nel draft, tornato in Italia per la Benetton ha pagatolo scotto dell’impatto con la A italiana ma si è rifatto conquistando la bacchetta di regista della nazionale e un ruolo di leader della Scavolini con 11,2 punti, 3,8 rimbalzi, 2,6 assist, 2,4 recuperi giocando la finale con l’Armani. Aspira alla NBA, non paragoniamolo a Myers, ha grandi mezzi, ma non possiede lo stacco e il guizzo di Carlton.
Ma il vero colpo del giorno,a parte quello dei Nets, col Teletovic in Europa l’ha piazzato l’Efes col ritorno dalla NBA del centro Semih Erden con un biennale. Erden, 2,11, 25 anni, ha vestito la maglia di Boston e Cleveland (3,5 punti, 2,6 rimbalzi l’ultima stagione), i precedenza aveva giocato col Partizan, e varie squadre turche, a cominciare dal Besiktas, ma non nell’unica che abbia avuto una storia nelle coppe. Anche se nemmeno l’Efes ha mai iscritto il suo nome in un albo d’oro. Con tutto il rispetto per Erden, Hairston e tutti gli altri,l’Europa è una ricca passerella per personaggi in cerca d’autore.
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