Assemblea GIBA, Mancinelli in campo per il ribaltone

Lunedì assemblea a Bologna dei Giocatori divisi in due partiti per un cambiamento dell’Associazione  e  una serie di proposte sui temi di stretta attualità, a cominciare dalla disoccupazione

Di Antonio Trevigiano

Siamo alla vigilia dell’Assemblea GIBA interrotta a Imola  a primavera in maniera inusuale e ripresa a dicembre, c’è anche l’elezione del Presidente. Due schieramenti candidati da una parte il Presidente uscente Cassì con il fido “Riccio” Ragazzi, una guardia di discreto valore, dall’altra i “rampanti” con il candidato Marzoli, idem come sopra.

Al vecchio governo (dicasi gestione Cassì…) vengono imputati : Eleggibilità, Nas e di “contare poco” e “accusano” detto parlando spiccio senza tema di querele  il Presidente di essersi ammorbidito e imborghesito di curare più gli interessi del suo studio legale nei lodi della FIP ( piccola precisazione: la FIP è la Federazione con più lodi al Coni, si potrebbe quindi dire senza tema di smentita che siamo un movimento…sullodato…).

Verso Italia-Croazia, Dalmonte e Mancinelli ottimisti

La fase di preparazione dell’Italbasket in vista delle qualificazioni a EuroBasket 2013 sta per giungere al termine. Il 15 agosto, a Sassari, l’Italia scenderà in campo contro il Portogallo per cercare di conquistare i primi due punti in classifica nel girone F. Nel frattempo la formazione di coach Pianigiani dovrà affrontare le ultime due amichevoli (oggi a Trieste e domani a Porec) contro la Croazia.

L’avversario non è casuale, come spiega Luca Dalmonte:

Mancinelli evita il cappotto di Milano

CONTROSCUDETTO – Armani da combattimento, il successo merito degli italiani e della riscossa di Bourouis, Siena festeggia domenica il record dei 6 scudetti. Una telecronaca a 5 voci, e la voce di Obradovic in arrivo al posto di Scariolo. La battuta era facile:

sapete qual è il colmo per Giorgio Armani?. Prendersi continui cappotti da Siena…”.

Niente triplo 4-0,  si voleva la sconfitta di Siena, è arrivata. La faccia  è almeno salva, per dare succo vero alla stagione milanese ed riaprire il discorso scudetto l’Armani deve invece vincere gara5.   La festa dello scudetto di Siena è rinviata a domenica, niente meschini discorsi sulla storia dell’incasso in più.

Serie A1 2012 Milano é pronta per la finale scudetto contro Siena

Questo sabato l’Olimpia Milano scenderà in campo per dispuare la sua terza finale per lo scudetto del basket negli ultimi quattro anni, ancora una votla contro i Campioni d’Italia di Siena, con Stefano Mancinelli, che sottolinea:

Spero sia la volta giusta: siamo molto piu’ pronti rispetto agli ultimi anni.

Coach Sergio Scariolo si é detto molto orgoglioso per la crescita costante della squadra. Niente pronostici però.

Il 4-0 con 20 punti di scarto di media subito nella finale dell’anno scorso, e’ un dato da chiudere nel cassetto per ripartire.

Milano, storico sorpasso nel basket

Grazie a Gallinari-show nel finale, l’Armani fa 8-0 contro Siena che aveva preso il comando. Oltre alla star della NBA decisivi anche i canestri di Mancinelli e la difesa tecnica

  • Tutti in piedi al Forum, dopo 21 sconfitte consecutive (ultima vittoria il 18 marzo 2006) Milano batte Siena grazie a una superba partita gladiatoria, decisa da un 8-0 finale imperioso, proprio quando con un canestro di Anderson i senesi erano passati avanti (55-56)  a 1’52” dal termine fiutando il grande colpo. Però Gallinari ha detto no, ha artigliato il rimbalzo dopo il possibile +3 dei rivali, ha puntato a spada tratta contro la difesa senese, l’ha divelta di forza, fallo antisportivo di Kaukenas, 2 tiri liberi realizzati, rimessa per Milano e altri 2 tiri liberi segnati (e 5° fallo di Carraretto)  per la star in prestito dalla NBA grazie allo sciopero, e quindi l’Armani ripassa avanti 59-56 all’ultimo minuto. Siena accusa il colpo, Kaukenas rischia un passaggio a terra che Anderson  non s’aspetta, forse contro logica perché un lungo di 2,11 centimetri ha difficoltà a piegarsi per raccogliere la palla, fallo su Hairston, l’ex senese  che segna i 2 liberi della sicurezza, 61-56. E poi l’ultimo errore senese, e la schiacciata liberatoria di Radosevic che anche attraverso una serie di combinazioni astrali, vedi anche le sconfitte di Varese e Avellino (-35 a Venezia!) permette a Milano di restare sola in classifica al termine di una settimana indimenticabile.
  • CAMPIONI SEGNO MENOTutta l’Italia si aspetta la vostra vittoria”, aveva detto a Sergio Scariolo il giornalista di Rai Sport  nel pre-gara cercando di provocare un clima da Giudizio Universale del tutto fuori luogo, e con molta indulgenza e un po’ di stizza, alzando gli occhi al cielo, il tecnico aveva ribattuto che per risollevare le sorti del basket italiano ci vuole ben altro di un sorpasso su Siena, e se lo dice lui che ha vinto gli ultimi due europei alla guida della Spagna, la Mecca del basket continentale, bisogna prenderne atto. Milano ha vinto solo una partita, forse la più importante, ma non la guerra, Siena è forte, pensate che con ben 5 giocatori con segno meno nella valutazione (Zisis e Aradori -4, Rakocevic -2, Carraretto e Tomas -1), zero punti di Stonerook in 35 minuti (idem Aradori in 17 minuti)  ha avuto la palla per andare a più 3 a un minuto dalla fine, e sarebbe stato il sorpasso della vittoria. Quindi Milano si tiene lontano dai toni trionfalistici, apprezzabile il commento di Mancinelli che ha firmato i  vari strappi, anche con tiri da 3 punti che non sono la sua specialità, lasciando nel finale la scena a Gallinari: “Abbiamo fatto – ha detto l’abruzzese, partito nel primo quintetto –  una partita di squadra, l’importante era vincere, anche per l’ambiente, adesso dobbiamo concentrarsi sulla partita di Coppa col Partizan”.

Eurolega: AJ Milano – Cska Mosca 71-65. Jaaber su tutti

Anche nel gruppo D di Eurolega, l’unica italiana ride. Serata positiva anche per l’Armani Jeans Milano che riesce a superare per 71-65 il Cska Mosca nella sesta giornata della fase a gironi.

Primo dato: l’Olimpia sa vincere e lo fa sempre più spesso e con sempre maggiore continuità. Era una partita fondamentale soprattutto per accrescere le chance del passaggio del turno: la squadra di Piero Bucchi non ha per nulla perso di vista l’obiettivo e condannato i russi alla quasi eliminazione.

Secondo dato: mancavano due giganti, all’Armani, del calibro di Maciulis e Pecherov e allora Ibrahim Jaaber (18 punti) e Stefano Mancinelli (15 a referto) sposano la causa e si immolano per tutti. E’ soprattutto la coppia a farsi motore, polmone e cuore. Terzo dato: finalmente interrotta la marcia negativa dei meneghini che al Mediolanum Forum avevano finora inanellato due sconfitte europee contro Lubiana e Panathinaikos.

Nel primo quarto l’Olimpia parte male e finisce sotto di 11 punti quando le lancette dell’orologio avevano girato appena otto volte intorno a se stesse: a garantire ai locali l’immediata reazione ci pensa Melli che, con 4 punti e 7 rimbalzi piazzati quasi subito riesce a essere determinante (su uno dei suoi rimbalzi, Mordente piazza la tripla del sorpasso, 24-23. Per lo stesso Mordente, il referto è di 11 punti totali).

A1, Teramo – Milano 83-89 dopo un supplementare

Servono i tempi supplementari, all’Armani Jeans Milano, per dare ragione alla cabala (sei successi su nove in trasferta, diventano sette su dieci) ed espugnare il PalaScapriano e avere la meglio su un Teramo che ha messo spesso e volentieri in difficoltà il quintetto di coach Bucchi. Punto a punto fino all’ultimo quarto, nessuna delle due formazioni in grado di piazzare break importanti e parziali chiusi in sostanziale equilibrio.

Parte meglio la formazione di casa, nelle cui file Hall – il grande ex, il suo score finale è di 23 punti – mostra di avere tutta la voglia di togliersi più di un sassolino dalle scarpe. Di contro, l’Olimpia replica con un grande Mancinelli – 27 punti e parecchia sostanza – che contribuisce a ribaltare il parziale del primo quarto (22-21) e a chiudere la seconda frazione sul +1 per Milano.

La terza parte si tinge di “rosso Armani” solo per un attimo: al 27′ Milano viaggia sul 55-49 ma i padroni di casa riescono a replicare con tempestività e chiudere con un solo punto di svantaggio (59-60). Pare il momento in cui Teramo possa dilagare (75-68 a metà dell’ultimo quarto) ma il ritorno di Milano è dirompente (parecchia esperienza a carico dell’Armani, la stessa che Teramo non ha evidenziato). Il 78-78 su cui si chiudeono i tempi regolamentari sono il preludio ai supplementari: ne occorre uno, giusto il tempo di prendere le misure, piazzare l’affondo e chiudere in retroguardia.

Olimpia Milano Armani Jeans 2010/11: la rosa

OLIMPIA MILANO ARMANI JEANS,
LA ROSA DELLA STAGIONE 2010/11.

Stefano Mancinelli, Ala

Oleksiy Pecherov, Ala – Centro

Jonas Maciulis, Ala

Marco Mordente, Guardia

Morris Finley, Playmaker

Ibrahim Jaaber, Play – Guardia

Mason Rocca, Centro

Nicolò Melli, Ala

Marijonas Petravicius, Centro

Gabriele Ganeto, Ala

Mike Nardi, Playmaker

David Hawkins, Guardia – Ala