Play off Nba, San Antonio vola col turbo francese Parker-Diaw

Scatta stanotte l’ “operazione recupero” per Dallas e New York che hanno perso 2 volte fuori casa con Oklahoma e Miami.  Sono però  sconfitte di peso specifico diverso. New York  è stata  infatti suonata alla grande, ha segnato 67 punti soli in gara1, quella in cui  le Tv sono riusciti a catturare la la vanteria di Mike Woodson, il coach che potrebbe giocarsi il posto, di voler vincere il titolo.

Nulla da fare anche in gara2, mentre trascinati dal tedesco  Nowitkzi i campioni in carica potevano essere 2-0. Due sconfitte con un totale di 4 punti di differenza lasciano quindi ancora la porta aperta al recupero dei Mavs anche se i 36 anni di Jason Kidd come play che non ha più le spalle coperte dal portoricano Barea, la delusione di Lamar Odom e la cessione di Tyson Chandler, premiato come miglior difensore della NBA, evidenziano i problemi dei texani  in questa stagione  e naturalmente  i limiti oggettivi di una formazione evidenziati per tutta la stagione, con una partenza lenta e solo il  7° posto finale della regular season.

Guida play off Nba 2012 2 maggio

Guida play off Nba 2012

Risultati

Primo turno playoff. Gara2 (martedì 1 maggio)

Atlanta-Boston 80-87 (22 Joe Johnson, 18 Teague, 16 Josh Smith; 36 Pierce, 15 Garnett, 14 A.Bradley)

Chicago-Filadelfia  92-109 ( 21 Noah, 15 Lucas; 12 C.Watson; 26 Holiday, 20  Louis Williams,  19 E.Turner)

LA Lakers-Denver 104-100 (38 Bryant, 27 A.Bynum, 14 Sessions, 13 P.Gasol; 15 Lawson, 14 Faried, 13 Gallinari e Brewer)

Ottavi: in 3 sono già sul 2-0

Play off Nba, Chicago brutto stop, colpi di Filadelfia e Boston

Speciale Playoff Nba 2012

Senza Rose, stagione finita per l’infortunio al ginocchio sinistro,  Chicago (50/16) naufraga in casa contro Filadelfia, ottava con 35/31. Senza Rondo,   squalificato un turno per lo spintone all’arbitro, Boston passa ad Atlanta. Senza  il cattivone Artest, che ha scontato la seconda delle 7 giornate di squalifica, bis  dei Lakers che Denver con poca qualità nella front-line.

Per tirare le somme sulll’importanza del “grande assente” adesso bisognerà aspettare la prossima gara fra New York e Miami che mancherà di Amare Stoudemire. Non ha chiuso da n.1, il numero della maglia, ma con  una grandissima stupidata una stagione particolarmente  difficile: 17 gare perse per il problema alla schiena e altre 3 per un lutto famigliare. Colpa di quel cazzotto alla vetrinetta antincendio che potrebbe avergli reciso un tendine della mano sinistra. Il giorno dopo si è ravveduto e lanciato questo messaggio su Twitter:

Guida play off Nba 2012 1 maggio

Guida play off Nba 2012

Primo turno. Gara2 (lunedì 30 aprile)

Indiana-Orlando 93-78 (18 D.West, 18 Hill, 18 Granger; 18 G.Davis, 13 Q.Richardson, 12 J.Nelson)

Miami-New York 104-94 (25 Wade, 21 Bosh, 19 L.James; 30 Anthony, 18 Stoudemire, 13 JR Smith)

Oklahoma-Dallas 102-99 (29 Westbrook, 26 Durant, 15 Harden; 31 Nowitzki, 15 Marion, 13 Terry)

La situazione

Play off Nba, Oklahoma 2-0 e Stoudemire sfonda un vetro con un pugno!

Speciale playoff di Enrico Campana

Prima le notizie off-side, quelle strette di cronaca. Il  re dell’assisti Rajon Rondo è stato sospeso per un turno per lo spintone all’arbitro, un fratello nero di nome Marc Davis, e salta  gara2  di stanotte di Boston ad Atlanta. Stoudemire  dopo una buona gara2 (18 punti) si  è ferito la mano e perso molto sangue tirando un pugno al  vetro dell’anticendio dello spogliatoio.  Brutto guaio ha commentato Anthohny “perché Amire ogni tanto perde il controllo, e adesso le conseguenze la paga la squadra” , intanto domenica dovrebbe rientrare Jeremy Lin ma è probabile che questo avvenga già per gara3 dopo la stupidata di Stoudemire.

Non sono sufficienti i 31 punti di Dirk Nowitzki, l’ispiratore del sorprendente titolo dello scorso anno, e i 30 di Carmelo Anthony per riaggiustare la stagione altalenante di Dallas e New York. E dopo 2 gare Oklahoma e Miami sono alla metà dell’opera avendo sfruttato il vantaggio del campo.

Play off Nba programma gara2

Messa in cantiere la gara1 dei play off Nba 2012, ci si appresta ad affrontare gara2. Ecco il programma:

Primo turno. Gara1 (domenica 29 aprile)

San Antonio-Utah 106-91 (28 T.Parker, 17 Duncan, 16 Jackson; 20 Millsap, 17 Hayward, 16 Jefferson)

LA Lakers-Denver 103-88 (31 Bryant, 14 Sessions, 13 P.Gasol; 19 Gallinari, 12 A.Miller, 11 Brewer)

Memphis-LA Clippers 98-99 (19 Gay, 17 Conley, 17 Majo; 19 N.Young, 17 Griffin, 14 Paul)

Atlanta-Boston 83-78 (22 Josh Smith, 15 J.Teague, 12 Hinrich; 20 Rondo, 20 Garnett, 12 Pierce).

Gara 1 sabato 28 aprile: Chicago-Filadelfia 103-91; Miami-New York 100-67; Indiana-Orlando 77-81;  Oklahoma-Dallas 99-98.

Al top – Marcatori: 31 K.Bryant (Lakers). MVP: T.Parker (San Antonio. Sorpresa: N.Young (Clippers). La statistica: A.Bynum (Lakers) 10 stoppate. Delusione: Joe Johnson (Atlanta), 0/9 da 3. Match winner: C.Paul (Clippers).  Miglior europeo: D.Gallinari (Denver).

Oggi – Gara2 lunedì 30 aprile: Miami-New York, ore 19; Indiana-Orlando, ore 19.30;  Oklahoma-Dallas ore 21.30;  Martedì 1 maggio: Atlanta-Boston,  ore 19.30; Chicago-Filadelfia, ore 20; LA Lakers-Denver ore 22.30. Mercoledì 2 maggio: San Antonio-Utah, ore 19, Memphis-Clippers, ore 21.30.

Play off Nba, Gallinari non basta contro la piovra-Bynum

Le altre 4 partite  domenicali di Gara1 dei play off Nba sono le fotocopie di quelle di sabato, vincono le favorite,  un campo violato anche se si tratta di una mezza sorpresa avendo i  Clippers  il vantaggio nei confronti diretti  di Memphis, esattamente la storia di Orlando con Indiana. E alla voce infortuni, dopo i ginocchi rotti di Rose e Shumpert,  la variante anatomica ha colpito sulle mani, con la frattura di Caron Butler (Memphis) che significa stagione finita e la distorsione del polso di Tiago Splitter (San Antonio) che non gli permette, per ora, di tornare in campo.

Si fa onore Gallinari che non sbaglia quasi mai le partite che contano, e con 19 punti tiene in bilico per due tempi  i Nuggets  sul campo dei Lakers  dove in precedenza non aveva preso la sufficienza, prima dell’esplosione di Kobe Bryant ed l’effetto-piovra di  Andrew Bynum che eguaglia il record delle stoppate nei playoff di Mark Eaton (Utah) e Akeem Olajuwon (Houston), batte quello del club (9 di Alcindor-Jabbar) e firma la prima tripla dai tempi dello show-time di Magic Johnson, con

 10 punti (7/5), 13 rimbalzi e appunto le 10 stoppate che hanno psicologicamente distrutto i due cecchini di Denver, davvero in una serataccia, con 3/11 al tiro di Ty Lawson e Aaron Afflalo  che non sono riusciti a segnare nemmeno un tiro da 3 e poco produttivi negli assist e nei rimbalzi.

Nba, Patty Mills non fa rimpiangere Tony Parker: 34 punti per l’aborigeno

Questa la griglia definitiva dei playoff che partono sabato 28 (prime 2 sul campo della meglio classificata,  Orlando e LA Clippers i sfavore di campo ma in vantaggio nei confronti diretti):

East: 1Chicago-8Filadelfia (2/1), 2Miami-7New York (3/0), 3Indiana-6Orlando (1/3), 4Boston-5Atlanta (2/1)

West: 1San Antonio-8Utah (3/1), 2Oklahona-7Dallas (3/1), 3LA Lakers-6Denver (3/1), 4Memphis-5LA Clippers (1/2)

Chicago e San Antonio hanno chiuso al 1° posto con la vittoria n.50 vincendo con le riserve, +31 per i Bulls contro Cleveland priva di Irving, Varejao e Casspi mentre i Suns a Golden State hanno fatto più fatica senza Ginobili, Parker e Duncan e l’infortunato Gary Neal (ex capocannnoniere del campionato italiano in maglia Benetton) richiamando Corey Joseph dalla D-League e approfittando della strepitosa serata della new star del basket australiano, quel Patty Mills che viene dalle terre dei nativi e che nel ruolo di Parker ha segnato 27 punti a Phoenix e 34  sul campo dei Warriors con 14/25 nel tiro, 2/2 da 3, 12 assist in 42 minuti. Scelto da Portland, è stato scaricato dopo una stagione e mezzo e preso dai Suns al momento del ritiro dell’esperto JR Ford ha giocato 16 partite con la sorprendente esplosione di questa guardia che giovanissimo ha lasciato le terre degli aborigeni per l’addestramento nel centro nazionale degli aussies a Melbourne e successivamente si è trasferito in America per giocare nel St.Mary’s, l’università dalla quale è uscito un certo Steve Nash. Mills che ha segnato 61 punti nelle ultime 2 gare esterne indosserà la maglia dell’Australia alle Olimpiadi, mentre un altro canguro illustre, Kyrie Irving, nato nella grandissima isola oceanica quando il padre faceva l’allenatore ha rifiutato la proposta per Londra preferendo, così ha detto, la chiamata per i Giochi di Rio de Janeiro.

Nba, Gallinari vince nella tana di Durant e Westbrook!

Stanotte si chiude la Regular Season della NBA e Chicago e San Antonio si contendono il 1° posto, mentre cresce la curiosità Achille Polonara, il giovane di Teramo, che potrebbe entrare nelle scelte.

Con 13 partite si chiude stanotte, giovedì 26 aprile,  la regular season di sole 66 partite per lo sciagurato lock-out costato troppi infortuni, perdendo al Madison i Clippers  devono cedere il favore del campo ai Grizzlies, questa è la griglia dei playoff:

Eastern Conference: Chicago-Filadelfia (2/1), Miami-New York (3/0), Indiana-Orlando (1/3), Boston-Atlanta (2/1)

Western Conference: San Antonio-Utah (3/1), Oklahoma-Dallas (3/1), LA Lakers-Denver (3/1), Memphis-LA Clippers (1/2)

Nba, il pacifista violento dei Lakers sospeso per sette giornate

Il dottor Hekyll e Mister Hyde del basket è stato sospeso per sette gare. Per i Lakers, squadra simpatica e amata,   è un danno tecnico rilevante alla vigilia dei playoff, e anche d’immagine. Per l’ex allievo del collegio cattolico di St.John  un danno economico notevole (ancora da stabilire) mentre la gomitata-killer rifilata a James Harden fa crollare  l’operazione di marketing per trasformarlo nel “cittadino modello”. Questo grazie anche al cambio d’identità ufficiale col quale il giudice gli ha permesso di chiamarsi Metta World Peace (Portatore di Pace, figuriamoci…) e non più Ron Artest. Sì, proprio lui, il cattivone di Indiana squalificato nel 2004 per essere saltato fra il  pubblico di Detroit e acceso una violenta rissa.

NBA, Oklahoma harakiri e Gallinari da playoff

Dopo essere stata a tratti anche la miglior squadra della stagione e a lungo la migliore dell’Ovest Oklahoma dice addio al primato perché San Antonio vola buttando alle ortiche un vantaggio di 18 punti nel secondo tempo di Los Angeles per arrendersi  (9-17) nel secondo overtime per il ritorno di Kobe Bryant match winner:  6 punti decisivi nella sera in cui Kevin Durant stava però  per strappargli il primato dei marcatori.

La gara è stata ricca di colpi di scena, dopo le due scoppole tremende contro i San Antonio, con 45 punti sul groppone.  Prima il caloroso saluto dei tifosi (fra i quali Nicholson che ha festeggiato i 75 anni con un sacco di amici attori) per l’ex capitano Derek Fisher passato al nemico e trasformatosi in un oscuro panchinaro. Quindi la gomitata “assassina”   di World Pace, tornato per una sera il cattivissimo Ron Artest: dopo una schiacciata colpisce all’orecchio  James Hardy  (che rimane a terra, e non tornerà in campo avendo cominciato con 14 punti in 14 minuti) e viene espulso inseguito da Ibaka e altri amici che vorrebbero regolare il conto. Si prosegue con lo show di Kevin Durant che a un certo punto diventa virtualmente il nuovo cannoniere, perché Bryant non tira bene anche se si riscatterà nel finale e con 26 punti (più 6 rimbalzi e 7 assist) conserverà il primato, 27,9 di media contro 27,8 di Durant (e al 3° posto con 27,1 c’è LeBron).

Nba, Miami ko e Chicago prima, Gallinari festeggia i playoff

Chicago batte Dallas campione uscente con una gran partita (22 punti, 4/7 da 3)  di Luol Deng, Sudanese cittadino di Sua Maestà Britannica, oltre a 19 punti di Rip Hamilton e il ritorno di un  Derrick Rose non certo all’altezza del MVP della passata stagione e grazie al colpo imprevisto di Washington a Miami festeggia con 48/16 il primo posto all’Est a due gare al termine della Regular Season.

Nba, Parker e gli Spurs umiliano nuovamente i Lakers di Bryant

A una settimana dal termine della regular season giochi ancora aperti per il 1° posto delle due conferences, anche se i Bulls (47/16) e San Antonio (46/16)  sono in vantaggio rispetto a Miami (45/17) e Oklahoma (46/17) con 3-4 gare ancora da giocare.

Venerdì notte hanno vinto in trasferta le due migliori squadre dell’Ovest,  scontata quella di Oklahoma a Sacramento con  Durant superlativo (29 punti, 14 rimbalzi, 7 assist, zero falli) e 12 punti e 8 stoppate di Sergi Ibaka, strepitosa invece quella degli Spurs, 24 punti inflitti ai Lakers  sul loro campo dove avevano già vinto di 21 (91-121) quattro giorni fa chiudendo una serie di 8 vittorie dei rivali. E stavolta c’era anche Koby Bryant, anche se al rientro dopo l’infortunio allo stinco non ha potuto far nulla (18 punti) per arrestare la valanga-nera che ha quindi inflitto i due gare  ben 45 punti di scarto ai Lakers dell’era-Mike Brown.

Miami fa tremare i Bulls, Bryant fa il coach

L’assenza di Rose comincia a farsi sentire, a 3 turni dalla fine della Regular Season  Chicago potrebbe perdere sul filo di lana il primato che ha ostinatamente e bravamente legittimato fin dal giorno di Natale dopo aver perso a Miami col punteggio più basso della sua stagione. E con un calendario non facile che prevede: sabato Dallas campione uscente in casa, mercoledì la trasferta a Indiana, la squadra più in forma, 7 vittorie consecutive e 9-1 nelle ultime 10 e nell’ultima giovedì un match facile con Cleveland.

Chicago è 47/16,  Miami invece 45/17, due vittorie in meno e nei prossimi 3 turni  due partite facili, sabato e domenica in casa con Washington e Houston in rottura prolungata, e giovedì la trasferta di Boston.

La situazione fra le due squadre è di 2/2 nei confronti diretti, Miami deve vincere sempre ed è sulla buona strada con 5 vittorie consecutive, dopo una serie di alti e bassi. Ai Bulls una vittoria  potrebbe non  bastare, con la spada di Damocle di Rose che ha costretto i compagni a un lavoro supplementare.