È Marco Belinelli a prendere per mano i suoi Spurs e a guidarli verso un buon successo in Nba, dopo la batosta che hanno dovuto subire al Garden contro New York. L’ex Fortitudo Bologna, infatti, mette a segno la bellezza di 17 punti, grazie ai quali la squadra texana riesce ad avere la meglio sui Detroit Pistons, che devono alzare bandiera bianca 105-93.
Risultati Nba
Notte Nba: Curry ne segna 48 a Dallas, Lakers da incubo senza LeBron!
Ci voleva una prestazione pazzesca da 48 punti per trascinare i suoi Warriors contro Dallas. Ed è stato proprio il match super al tiro per Stephen Curry ad indirizzare una sfida che era stata in bilico anche per via dello scontro con Luka Doncic, che ancora una volta ha superato ampiamente il ventello, staccando un assegno da 26 punti la scorsa notte.
Harden fa il fenomeno, OKC piegata da Houston 113-109
James Harden centra la settima gara stagionale con almeno 40 punti, visto che ne segna 41 nella notte, e i Rockets riprendono il cammino dopo un momento di appannamento. La banda di coach D’Antoni, adesso, è giunta alla settima vittoria negli ultimi otto match. A farne le spese è stato Russell Westbrook e i suoi Thunder, che si sono dovuti arrendere 113-109.
Nba, Luka Doncic trascina Dallas al successo contro Houston
Luka Doncic continua a illuminare i Dallas Mavericks in Nba. Questa volta segna 11 punti di fila (sui 21 totali) negli ultimi 4 minuti dell’ultimo quarto, propiziando una splendida rimonta contro gli Houston Rockets. Agli ospiti non sono sufficienti i 35 punti di uno scatenato Harden, visto che la prestazione difensiva, nei momenti più delicati del match, è stata deludente per l’ennesima volta.
Curry da capogiro in Nba: 51 punti e 11/16 da tre punti contro i Wizards!
Come al solito, la ripresa delle ostilità in Nba lascia sempre qualche nuova storia su cui scrivere. Anche per quest’anno, però, la sinfonia non sembra cambiata, dal momento che si parla sempre di LeBron James piuttosto che di Stephen Curry. E non è un caso, dal momento che proprio il play-guardia dei Warriors sfodera una di quelle prestazioni che resteranno sicuramente negli annali per lungo tempo.
I Bulls bloccano LeBron e vincono a Miami, Ginobili salva gli Spurs
Continua la storia dell’incredibile resurrezione di Nate Robinson, Il luciferino piccoletto lanciato nella NBA dai Knicks 7 anni fa è stato l’eroe della strepitosa vittoria dei Bulls sul campo dei campioni di Miami in gara1 delle semifinali della East Conference. E’ lui il MVP dei playoff e la marcatura spietata del ventenne Jimmy Butler, una delle grandi novità della stagione, ha provocato il default di LeBron, all’indomani del quarto titolo di MVP della regular season,.
Per King James gara da dimenticare, un primo tempo orribile con un solo un canestro nel quarto iniziale, una schiacciata sul 10-8, poi 6 minuti in panchina a al rientro in campo un errore e fallo in attacco su Belinelli a rimbalzo, quindi a 2 tiri sbagliati, un’entrata a 1’16” e una tripla a fil di sirena per il 37 pari all’intervallo. Segnerà l’unica tripla della gara dopo 59” del ritorno in campo finendo con 24 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, unico della sua squadra sopra i 20, ma senza riuscire a dare la spinta per il successo agli Heat molli in difesa e che per la prima volta dall’arrivo del trio James-Wade-Bosh partono 0-1 nei playoff.
La difesa abrasiva dei Bulls paga anche nel tempio dei campioni della NBA che hanno dominato la regular season e perso solo 4 volte in casa, ma per i Bulls gli Heat non erano un tabù perché li avevano bruscamente fermati nella corsa al record dei successi consecutivi dopo 27 vittorie, mentre stavolta arrivavano da 13 vittorie.
Gara2 mercoledì notte sempre a Miami che deve cambiare atteggiamento e difesa, è stata aggredita dal primo all’ultimo secondo da una squadra che ha dimostrato di poter battere chiunque e vincere dovunque e mancava del play titolare, Hinrich, per uno stiramento al polpaccio, il miglior cecchino, Lou Deng, per un principio di sospetta meningite e Rip Hamilton e dell’aventiniano Derrick Rose e ha nuovamente avuto un Belinelli all’altezza del suo ruolo, 46 minuti di grande intensità e difesa, con 7 rimbalzi e10 punti per l’azzurro che era stato il match winner di gara7 a Brooklyn con 24 punti.
Cinque Bulls in doppia cifra (27 Robinson, 21 Butler con 14 rimbalzi, 13 Noah e 11 rimbalzi, 12 Taj Gibson, 10 Belinelli, invece 6 punti soli stavolta per il roccioso Carlos Boozer) contro i due degli Heat (24 di Lebron, 14 di Wade , tutti gli altri sotto i 10 con 3 su 10 di Chris Bosh e una magra collettiva dei suoi specialisti da 3, ¼ di Allen e Miller, 2/7 di Battier, 0/2 di Chalmers che ha segnato un solo canestro su 5). Una disfatta delle guardie contro l’apoteosi del trio di Chicago, con 27 di Robinson, 21 di Butler e 10 di Belinelli. Difesa tecnica perfetta, sempre un passo avanti, occhi di tigre, solo 20 falli, migliori percentuali di tiro,43% in area e 39% da 3 contro il 39% e il 29% e la disfatta dei campioni a rimbalzo, 32 palloni contro 46, 14 palle in meno giocate perché la squadra gioca senza un centri.
Nate Robinson che l’anno scorso era con i Warriors dopo aver giocato con i Knicks, i Boston e i Thundercity, 530 gare di NBA ma solo in una su 5 come starter, ha colpito ancora. Nei playoff è arrivato a una media di 17,1 punti contro 11,1 in carriera,non aveva mai tirato sopra il 40% da 3 e raggiunto i 358 assist (4,2 di media). La ricostruzione del piccoletto,micidiale anche nella schiacciata e un personaggio divertente, è uno dei tanti meriti di coach Thibodeau, al suo psoto nemmeno Derrick Rose poteva fare di meglio.
Avanti di 18 punti dopo tre canestri consecutivi del Curry-show (44 punti, 11 rimbalzi, 6 triple) nel 3° tempo, i Warriors non hanno saputo chiudere, sono calati d’intensità, hanno subito la rimonta degli Spurs ispirata da Tony Parker , 26-14 con canestri importanti di Denny Green (6 bombe), Leonard e Boris Diaw. I Warriors vanno a + 5 nel 1° overtime ma si salvano con un canestro di Jack, Ginobili sbaglia il tiro della vittoria ma si rifà con gli interessi a 1’’06 del secondo supplementare segnando la tripla del sorpasso grazie a una rimessa capolavoro di Khawi Leonard che con calma olimpica lancia la palla a due mani dal suo lato a quello opposto, l’argentino viene lasciato completamente libero, San Antonio ha fatto la grazia.
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Risultati playoff. Quarti. Est: Miami-Milwaukee 4-0, Brooklyn-Chicago 3-4 ;New York-Boston 4-2, Indiana-Atlanta 4-2. Ovest: Oklahoma-Houston 4-2, San Antonio-LA Lakers 4-0, Denver-Golden State 2-4, LA Clippers-Memphis 2-4.
Semifinali. – Est: New York-Indiana 95-102, 0-1 (27-22, 19-30, 19-29.30-21; 27 Anthony + 11 r, 10/28, ¼, 6/6, 18 Felton 8/12, 3 a, 17 JR Smith 4/15, 2/6, 7/10, 5 r; 20 D.West 8/15, 4/5 tl, 4 r, 19 George 5/14, 2/6, 7/8, 5 r, 4 a, 16 DJ Augustin 5/6, 4/5, 2/4, 14 Hibbert, 8 r, 4 a, 5 st, 11 Stephenson + 13 r, 5/9; statistica: rimbalzi 30-44, assist 15-21,p.area 32-46); Miami-Chicago 86-93, 0-1 (15-21, 22-16. 25-21, 24-35; 24 L.James 8/17, 1/3, 7/9, 8 r, 7 a,14 Wade 7/16, 0/1, 2 r, 4 a, 3 rec; 27 Robinson 8/16, 3/8, 8/10, 9 a, 21 J.Butler + 14 r 5/13, 2/4, 9/10, 13 Noah + 11 r, 5/9, 12 T.Ginson 5/9, 10 Belinelli 3/10, 2/6, 2/2, 7 r, 46’, 6 Boozer, 3/11, 7 r). Ovest: Oklahoma-Memphis 93-91, 1-0 (14-16, 33-30, 17-27, 29-18; 35 Durant + 15 r, 13/26,0/2, 9/10, 6 a, 2 st, 25 Kev.Martin 8/14, 3/5, 6/7, 7 r, 12 R.Jackson 4/8,0/1, 4/4; 20 M.Gasol + 10 r, 8/14, 4/7 tl, 18 Z.Randolph + 10 r, 7/16, 4/5 tl, 13 Conley 5/15, 1/5, 5 r, 13 Q.Pondexter 4/8, 3/5, 2/5, 5 r; statistica: rimbalzi 43-41, assist 13-13, tiri liberi Ok 22/25, 88%, Mp 14/24, 58,3%); San Antonio-Golden State 129-127 d2 ts, 1-0 (25-28, 24-25. 31-39, 26-14, 9-9, 14-12; 28 Parker 11/26, 6/6, 8 r, 8 a, 22 nD.Green 8/14, 6/9, 19 Duncan + 11 r, 6/15, 18 K.Leonard 7/11, 1/1, 3/5, 9 r, 16 Ginobili + 11 a, 5/20, 2/9, 4/5, 7 r; 44 Curry + 11 a, 18/35, 6/14, 2/2, 6 pe, 19 H.Barnes +12 r, 8/14, 3/6, 19 K.Thompson 8/15, 0/4, 3/3, 15 Jack 5/15, 0/2, 5/6, 10 Bogut + 15 r; statistica 45-53, panchina 35-35)
Calendario – Martedì: New York-Indiana, Oklahoma-Memphis. Mercoledì: Miami-Chicago, San Antonio-Golden State
Indiana passa al Madison, per i Knicks il passato non torna, LeBron IV°
Sull’abbrivo degli ultimi successi, il segnale che avevano ben affilato gli artigli di squadre forti nel punch, Indiana e Memphis hanno dato una scossa nelle prime due semifinali dei playoff di domenica, anche se alla fine la fortuna non ha premiato i Grizzlies che hanno condotto a lungo e avanti di all’ultimo minuto hanno perso la grande occasione per due fantastici canestri d’istinto di quel straordinario personaggio di Kevin Durant , un credente convinto, il quale sull’ultimo, un arresto e tiro dentro l’area a 11” che ha preso in controtempo la difesa avversaria, ha ringraziato Dio dichiarando “anche stavolta lui era con me”.
Belinelli scatenato non salva i Bulls, i Nets alla bella
Rimessa dal fondo, Robinson cerca il passaggio per il lungo ma Boozer ha già commesso il 6°fallo, arriva Belinelli che riesce a smarcarsi e viene servito per il tiro da 3 del pareggio di B , subito vanno a murare Lopez e Johnson, per evitare la stoppata Beli deve tendersi come la corda dell’arco, la palla va lunga sul ferro e la gara finisce sul 95-92 anche se c’è ancora un tiro da 3 con Noah che calpesta la linea laterale, Deron Williams indugia con la palla in mano, Robinson e Noah tentano di strappargliela e si riscatta nella contesa col francese.
New York non festeggia, Boston vince al Madison: match riaperto
Fioccano i riconoscimenti ufficiali, Rookie of The Year è Damien Lillard (Portland) una sorta di Anthony tascabile,uno che non si fa scappare un tiro che uno, e non Antonio Davis, il n1.e del draft e uno dei 12 dreamer dell’oro di Londra che fra infortuni e adattamento non è riuscito a essere il profeta del rilancio degli Hornets (adesso si chiamato Pelikans, il nomignolo Hornets torna sulle maglie di Charlotte che al ritorno dalla luna di miele del suo proprietario Michael Jordan firmerà con coach Alvin Gentry, ex Suns).
Ok la prima operazione di Gallinari, Denver rimonta e i Clippers rischiano
Buone notizie per Gallinari e anche la sua squadra che martedì notte ha tolto ai Warriors il primo dei due match ball contro in una gara animata dalle accuse di gioco duro di coach Mark Jackson a Kenneth Faried. E’ perfettamente riuscita la prima operazione al ginocchio sinistro di Gallinari che ha scelto la clinica Steadman di Vail, Colorado, per l’intervento .
“Tutto ok…super”,
Parsons e Lopez, la NBA è anche potere bianco
Houston e Brooklyn annullano il primo match ball dei quarti di Oklahoma e Chicago che rimangono favorite per le semifinali, solo una dozzina di squadre nella storia della NBA hanno recuperato da 1-3. Atlanta che ha fatto bene per quasi tutta la stagione ha pareggiato vincendo le due gare casalinghe come ha fatto Memphis, ma il fattore-campo è ancora a favore di Indiana e Clippers anche se queste due formazioni hanno avuto un calo repentino, soprattutto i Pacers che dopo aver segnato solo 69 punti in gara3 sono incappati in un’altra serata difficile di tiro e sotto di 17 punti all’intervallo sono stati salvati da un secondo nubifragio da Paul George, l’astro nascente, che ha realizzato 18 punti nella seconda parte della gara quando Josh Smith, 29 punti e 11 rimbalzi, record personale nei playoff per il giocatore che da due anni arriva con la valigia pronta, ma alla fine rimane sempre l’ago della bilancia della formazione che mette in vetrina l’ottimo lavoro di due vecchie conoscenze del Basket Spaghetti, Larry Drew (ex Scavolini) e Danny ferry (ez Messaggero) oggi coach e gm di una squadra impostata sul futuro e liberatasi di contratti onerosi.
Heat e Spurs in semifinale, per Michael Jordan seconde nozze con una modella
Prime a staccare il ticket per le semifinali Miami e San Antonio hanno spazzato via Milwaukee e Lakers e affrontano questa settimana le vincenti di Bulls-Nets e Warriors-Nuggets, Oklahoma sempre imbattuta e con il suo play-incursore Russel Westbrook operato al ginocchio deve giocare gara 4 a Houston. Fermo un turno New York che ha perso nell’overtime a Boston, dopo aver recuperato 20 punti, per mano di Jason Terry (9 punti su 18 negli ultimi 5 minuti) al quale JR Smith aveva rifilato la gomitata costatagli un turno di squalifica.
La grande notte di Kevin Durant e Nate Robinson
Nemmeno l’infortunio di Westbrook che veniva da 439 gare senza averne mai persa una e dovrà farsi operare al ginocchio e ha trovato un buon sostituto (14 punti) nel giovane Reggie Jackson “primo anno” di Boston College (23, 1,91) per la prima volta starter non ha fermato Oklahoma con un Kevin Durant mostruoso. I playoff provocano sempre uno stato di esaltazione in colui che definii “L’uomo in frack della NBA” quando apparve la prima volta sulla scena internazionale trascinando nel 2010 gli Usa al successo nel mondiale in Turchia.
Oklahoma perde Westborook, replicano i Bulls di Belinelli
Volano Miami, New York e San Antonio che sul 3-0 potrebbero sfruttare in questo week-end il primo match ball e passare per prime in semifinale, perché si gioca alle 7 partite fin dai quarti. Successo thrilling e importante contro Denver nella prima casalinga dei Warriors senza David Lee, il re delle doppie, con 29 punti e 11 assist di Stephen Curry con un problema alla caviglia, Ty Lawson in serata di grazia (35 punti,10 assist) che perde palla a 10” sul 108-109 e il tiro da 3 in volo sulla sirena di Iguodala che colpisce il ferro e fa venire i brividi ai 20mila della Oracle Arena di Oakland , il 33° sell-out consecutivo che conferma un cambiamento di gerarchie nel basket californiano con i Lakers a un passo dall’eliminazione e i Clippers primi a Los Angeles e la squadra di Mark Jackson sul 2-1 con Denver, la terza squadra dell’Ovest, che sta pagando l’assenza di Gallinari che a Vail Colorado, si prepara all’intervento per la ricostruzione del crociato programmato lunedì nella clinica del più famoso ortopedico dello Sport americano.