La Bocca della Verità per Siena-Milano

Questa rubrica è realizzata col contributo dei collaboratori e osservatori e dei lettori di Pallarancione.com, chi vuole dire la propria può scrivere a [email protected], e saranno pubblicati nell’ambito del diritto di critica per un evento di rilevanza nazionale.

°Gioco di scarsa qualità di Milano, a volta troppo scolastico, prevedibile, certamente frammentario
°In generale difesa poco attiva, con pause inspiegabili  e scollamenti imperdonabili, come si è visto col rimbalzo in attacco decisivo di Stonerook nel finale

°Il coach dell’Armani nel time out aveva sulla lavagnetta previsto una situazione per il taglia fuori come quella decisiva?

Per l’Armani la paura fa 80

Siena ipoteca il 6° scudetto togliendo proprio Milano dall’albo dei record perché l’Armani, col deludentissimo Bourousis, nelle 3 gare ha sempre subito più di 80 punti e perso il duello ai rimbalzi, dove era superiore, facendosi soffiare da Stonerook il pallone decisivo. Tre indizi fanno una prova, tre rimbalzi in attacco nel finale, con quel capolavoro di Shaun Stonerook che sbaglia due liberi e indisturbato riesce a prendersi il rimbalzo che nega il tiro decisivo a Milano e vale la vittoria della certezza. In realtà tre sconfitte di Milano, nel senso matematico,  non valgono ancora il sesto scudetto di Siena, meritatissimo, per me scontato dall’inizio di stagione perché le grandi squadre italiane sono indistruttibili, e Siena vincerà con un nucleo (se mettiamo anche Rakovic che non ha giocato) dall’età media di 33 anni  di Siena.

In Italia le grandi squadre sono solo vittima delle crisi economiche endemiche, è toccato all’Innocenti, e soprattutto all’Ignis che dovette “regalare” Dino Meneghin a Milano. Si è capito, in queste prime tre gare, che la Spaghetti League non ha trovato nell’Armani la sua Oklahoma. Il nostro basket è conservatore, dentro un paese per vecchi intristiti dalla politica, le tasse e la burocrazia.

L’Armani riuscirà a salvare almeno se stessa?

CONTROSCUDETTO  Siena dilaga, il match si sposta a Milano per gara 3, il pubblico del Forum può essere la molla per una reazione, e Dentom potrebbe essere la novità per fermare lo scatenato McCalebb (46 punti in due gare oltre al resto)

Meno 28 anche se l’inverno è passato da un pezzo. Non siamo su Scherzi a Parte,  Siena 86, Milano 56  procede infatti  come il gambero a meno che stoicamente  vada controcorrente come il salmone per deporre le uova e riprodursi geneticamente, per fare figli  più forti. Ma sarà per l’anno prossimo. Perdere di 1 o di 20 nei playoff non fa differenza, e paradossalmente una brutta sconfitta produce spesso tonnellate di rabbia, cosa di cui Milano ha bisogno per riportare in equilibro una sfida per ora largamente  tradita.

Armani, quando si dice la prova del 9…

IL CONTROSCUDETTO  Contro il McCalebb-show di Siena,  le prove deludenti dell’asse del rilancio  Bourousis e Cook confermano problemi di gioco mascherati con l’arrivo di Gentile e Bremer.

Tanto rumore per nulla. Gara1 da ragione ai bookmakers che hanno pagato la vittoria di Siena solo 22 centesimi contro i 3,60 euro dell’Armani, e puntella il  credito del “grande  sortilegio” secondo il quale chi perde la prima   non ha mai vinto lo scudetto in 30 anni su 36.

A 16 anni dall’ultimo scudetto, con una delle squadre meno amate e più controverse ma con un cuore grande come il suo famoso Duomo, Milano continua ad aspettare  Godot. Arriverà in questa serie tanto attesa, o il prossimo mercato sarà necessario ingaggiare Kobe Bryant o LeBron?