Nazionale in volo, il bello di essere Gigi Datome

A metà delle qualificazioni l’Italia ha raggiunto lo scopo principale, prossima tappa col Portogallo e una certezza in più aver trovato un potenziale quarto uomo da NBA.

Come per gli aerei,  per volare anche  una squadra di basket  ha bisogno di due ali.

Nel suo volo sicuro sui cieli dell’Est,  dalla Cekia e la Bielorussia,  le due ali  dell’”Italian Basket Flight” hanno raggiunto la prima destinazione, la qualificazione dopo quattro giornate. Il traguardo desiderato, ma anche il minimo perché ad onta di certi discorsone  pre-partita , dal richiamo omerico, non bisogna avere una laurea in matematica per capire che ragionando di 16 promozioni (due di ciascun girone più le migliori 4 sui 6 gironi)  su 31 squadre al via, con 10-12  di contorno o contantubo,  il rischio si riduce a un modesto 10 per cento.  Scenario che da noi non è stato oggetto di dibattito perché qualcuno vuole che la nazionale sia subalterna, tanto che gli altri ne hanno subito approfittato e  le nazioni che hanno fatto questo nostro  ragionamento – come dire? – puramente scolastico ne trarranno i maggior vantaggi. E quindi bisogna ringraziare anche Bargnani e Belinelli se sapremo qualcosa di più su questa squadra che ancora una volta si è imarcata sul discorso degli oriundi in salsa senese, per cui ne ha voluti addirittura due.

In attesa che con la sicurezza del 1° posto  i momenti di spettacolo diventino sempre maggiori  perché i maestri dell’etica sociale insegnano che bisogna adattare il sistema agli uomini,  un buon suggerimento anche per gli allenatori di basket,  queste partite potrebbero mettere qualche buona idea nel capo a Pianigiani, l’ homo prudens,  per i prossimi europei. A meno che  il nostro CT-Vate in part time  lavorando adesso sul Bosforo, un bazar unico, non ripiombi in  uno stress addotto nella diretta TV  quale ragione  per lasciare la città dell’Angiolieri. Forse  più d’uno ha pensato che anche per lui non c’era più tanta trippa, ed era più strategico avere un fondaco senese in altri mari.

Luigi Datome rinnova con la Virtus Roma

La Virtus Roma ha comunicato il rinnovo dell’accordo con Luigi Datome. Tutto ciò si è reso possibile grazie alla forte volontà di restare del giocatore, che ha dimostrato grande attaccamento alla maglia, scegliendo di ridiscutere il suo ingaggio e adeguandolo alle nuove esigenze societarie. Con questa conferma la Virtus Roma mette un’importante pedina nello scacchiere del prossimo anno, fondamentale nel progetto tecnico della nuova stagione.

“Sono molto felice di questa scelta – ha fatto sapere il Presidente Toti – Gigi con questa decisione ha mostrato che non sempre i soldi sono la prerogativa più importante.

Roma, Datome rinnova fino al 2014

Buone notizie in casa capitolina, dove la Virtus Roma griffata Acea (nuovo sponsor della squadra laziale) annuncia di aver raggiunto un accordo – determinante in chiave futura, visto che si parla di un cestista di talento e garanzia – con Luigi Datome: contratto rinnovato fino alla fine della stagione sportiva 2013/2014.

Per il classe 1987 nativo di Montebelluna, quindi, la conferma che Roma – dove si è accasato nel 2008 – rappresenti il presente e il prossimo futuro.

L’ala, parte integrante della nazionale italiana, ha finora disputato con la Virtus 74 partite e messo a referto 611 punti.

Eurolega, verso Bamberg-Roma. Datome: “Sono a disposizione, voglio vincere”

Vigilia di Eurolega per la Lottomatica Roma, ancora frastornata dopo il ko contro l’Olimpia Armani Jeans Milano: non solo la sconfitta, a fare male, ma anche e soprattutto l’incapacità di gestire il corso di un match che si era messo piuttosto bene.

Crollo nel finale, per gli uomini di Boniciolli che, in occasione della sfida in trasferta contro Brose Bamberg di giovedì 25 novembre possono contare sul graditissimo rientro di Luigi Datome, ala piccola che ha fatto grande la Sardegna esssendo a oggi il primo cestista sardo ad aver giocato una competizione ufficiale con la maglia della nazionale maggiore.

Datome è reduce da una operazione per la lesione del menisco esterno del ginocchio sinistro che lo ha costretto a quaranta giorni di stop. Buona prova, per lui, contro Milano, le intenzioni sono tuttavia quelle di bagnare l’esordio stagionale in Europa con una vittoria:

“Ora sto bene e contro l’Armani credo  di aver lo fatto vedere; purtroppo ho saltato la preparazione e sto pagando questa lacuna in maniera notevole, ma la condizione atletica migliorerà con il tempo e accumulando minuti nelle gambe”.