Sarà una settimana di fuoco in Nba. Numerosi i match clou in questo scoppiettante inizio di febbraio, che vedrà sfidarsi sul parquet alcune tra le franchigie più in forma del campionato di basket più bello del mondo. A cominciare dall’incontro-scontro tra le due squadre più in forma del momento: Thunder contro Grizzlies. La memoria torna alla primavera scorsa, al match tra le due compagini valevole per i playoff. A spuntarla furono i Grizzlies, che sfruttando l’assenza di Westbrook tra le fila avversarie fecero il colpaccio.
Kevin Durant
Nba Miami e Lebron grandi anche nello spavento
Si capisce bene che la fifa di tutti i compagni si trasferisce sull’inesperto C.Miles incaricato della tripla finale del possibile pareggio. E anche lui ormai col “braccino”. Sembrava profilarsi un clamoroso crollo di Miami a Cleveland dopo 23 vittorie consecutive ma la mancanza di Irving e Waiters alla fine si è fatta sentire e i Cavs che non riescono a tradurre in punti il buon mercato e la qualità del gioco per il buon lavoro di coach Byron Scott, non sono riusciti a gestire un vantaggio di 27 punti.
Così, trascinati da LeBron James che con l’ex squadra ha perso solo una volta da quando ha cambiato maglia, gli Heat oltre a un nuovo record, quello dei minuti di terrore, sono riusciti per l’ennesima volta a trasformare una situazione di inferiorità tecnica (rimbalzi) e panico in un’impresa che fa comunque notizia.
Nba Durant scatenato, Oklahoma prima e i Cavs fanno mercato
Due grandi invenzioni, Kevin Durant e il tiro da 3 punti, danno a Oklahoma (33/9. 78,6%) il primato nel big-match della giornata contro i Clippers che devono farsi perdonare solo l’assenza di Chris Paul il genio e il collante della sua squadra vittima di alcuni acciacchi e sostituito al meglio dal motivatissimo e dinamico Bledsoe il quale ha un solo torto. Non è Chris Paul.
Non basta ai Clippers la grande partita di Blake Griffin, che segna il vantaggio della sua squadra in area (52 punti contro 36), per sperare di pareggiare il conto e riprendersi il primato della NBA, nel secondo match diretto i Thunder decisi a riprendere slancio dopo lo stop di Denver non perdonano nelle triple, e si aggiudicano la serie per 2-0 vincendo allo Staples Center che rimarrà la casa dei Clippers per altri 12 anni, una notizia che arriva lo stesso giorno in cui Kevin Johnson, l’ex campione diventato sindaco di Sacramento, annuncia alla City Hall affollata di tifosi di aver creato una cordata di 19 imprenditori in grado di fronteggiare l’opa di Seattle che mette sul piatto 525 milioni di dollari per acquistare i Kings.
Super-Durant mette la firma a Chicago, Clippers-show
Particina incolore di Belinelli (2 tileri in 5 minuti), i Clippers fermano la corsa di San Antonio col giovane centro DeAndre Jordan in forte crescita.
Elogio speciale di Scoot Brooks per Kevin Durant che segna 8 punti negli ultimi 3 minuti a Chicago in una gara che vede le squadre alternarsi continuamente fino a quando i Bulls iniziano a +6 il 4° tempo perdendo nel finale il filo del discorso senza riuscire a fermare il giocatore più rappresentativo della NBA dopo LeBron.
“Questo è ciò che dimostra di saper fare un giocatore speciale”, dice il coach dei Thundercity del suo campione che non segna meno di altre volte (24 punti), non è immune da pecche (6 perse in una gara dove se ne sono contate ben 42) ma non si tira indietro quando c’è da rischiare. Ha tirato giù anche 9 rimbalzi, come Sergi Ibaka che sta onorando alla grande il rinnovo del contratto per 4 anni e giocato una partita al livello del più famoso compagno, con 21 punti e 4 stoppate, l’ultima della quale ha mandato in contropiede Sefolosha dando anche lui animo ai compagni nel finale.
Basket Olimpiadi 2012 Usa-Francia 98-71
Gli Stati Uniti debuttano nel torneo olimpico di basket superando la Francia per 98-71 nel match valido per il Gruppo A. Buona la prima, gli Stati Uniti travolgono la Francia 98-71 senza strafare. Team Usa, guai a chiamarlo Dream Team, difende come una squadra e in attacco funziona a sprazzi: se e quando troverà continuità su entrambi i lati del campo, la medaglia d’oro sarà in cassaforte. Per quello che conta, il top scorer all’esordio è Kevin Durant (22 punti con 9 rimbalzi), seguito nel tabellino dei marcatori da Kevin Love (14) e Kobe Bryant (10).
Finale Nba 2012 gara 1, Durant decisivo, a Miami non basta LeBron
Oklahoma vince gara1 dopo aver recuperato 13 punti con il cambio di ritmo di West, 17 punti nel 4° tempo del suo cannoniere, e la piacevole sorpresa del gigante bianco Nick Collison.
Una novantina circa di esauriti non valgono ancora i famosi 800 e passa del record NBA di Portland, ma fanno capire che Oklahoma è in love per il basket, vincere il primo titolo sarebbe un evento storico per lo Stato del petrolio, e i 20 mila fissi della Chesapeake Arena, che non a caso si chiama Energy, con le magliette azzurre e la scritta “One Thunder”, Uno dei Tuoni, sono stati certamente non solo uno degli elementi coreografici di un’atmosfera speciale servita ai propri beniamini in questo non facile debutto nella finalissima, per finire alla grande una partita che non s’era messa bene, considerati i 13 punti di vantaggio di Miami.
Nba Oklahoma-San Antonio 107-99 gara 6, Durant super e Parker solo per metà gara
La favola di Oklahoma: recupera da 0-4 con 4 vittorie consecutive contro San Antonio per giocare la sua prima finale col vantaggio del campo da martedì contro la vincente di Boston-Miami (stasera gara 6).
E’ l’anno dei Kevin. In attesa di vedere se l’incredibile Kevin Garnett, 36 anni, riuscirà stanotte a portare Boston nella finalissima che comincia martedì 12 a Oklahoma, Kevin Durant, 23 anni, l’astro nascente che debutterà a Londra nell’ultimo Dream Team con una gara perfetta, 42 minuti di grande intensità, 34 punti, 14 punti, 5t assist, 2 stoppate ha portato i Thundercity alla prima finale arrivata molto velocemente, perché il grande basket è arrivato nello stato del petrolio solo nel 1995 grazie alla chiusura dei Seattle Supersonics.
Play off Nba 2012 colpo mancino di Harden, cade Fort Alamo
Non bastano 34 punti di Manu Ginobili al ritorno in quintetto, regia balbettante di Tony Parker, decisivi Kevin Durant (22 punti nel secondo tempo) e le 21 palle perse, Oklahoma vince con autorità. Coach Popovich:
“Abbiamo lottato solo 2 tempi”
Mancano 34” alla fine, 101-103, San Antonio ha recuperato disperatamente, con la testa, il cuore e i canestri di Ducan, 10 dei 12 punti a 6 dalla fine. Attacca Oklahoma, palla a Harden il quale con la sua barba lunga e cespugliosa sembra davvero un profeta. Palleggio di lettura davanti alla lunetta, non viene raddoppiato, grande errore, lui finta l’entrata, poi torna indietro in palleggio e scarica in sospensione, da 3 punti, la micidiale saetta mancina che a 28 secondi taglia le gambe agli Spurs per tutta la gara prodighe cicale, soprattutto in difesa.
Dopo aver sventolato la bandiera per il record del 20° successo consecutivo, Fort Alamo è caduto così, ritenendo il giovane nemico ormai allo sbando, invece Oklahoma con rabbia, umiltà, pazienza, ha saputo recuperare da 0-2 espugnando con l’oscuro profeta lo storico fortino texano in una di quelle tipiche gare di svolta, epocali, che nello sport arrivano improvvise e fatali.
Nba play off 2012 gara 1, Durant salva i Thunder, Rose stagione finita
SPECIALE PLAYOFF NBA 2012 – Gara 1: dura lezione per i Knicks a Miami con LeBron show, Orlando vince a Indiana, Dallas stava per ripetersi. Alla fine la jella ha vinto la sua crudele partita con Derrick Rose che a 1’10” dal termine in un’entrata delle sue, quella del salto del coniglio (bunny-hop), con un balzo ha saltato due difensori, si è trovato dentro il cuore dell’area ma nell’arresto ha ceduto il ginocchio sinistro, riuscendo tuttavia eroicamente a passare fuori la palla.
Stagione chiusa per la star dei Bulls dopo aver saltato ben 27 gare su 66 e stavolta per lo strappo dei legamento del crociato anteriore. Un vero calvario per il MVP della scorsa stagione, che aggiunge ai 5 infortuni, alluce, gomito, schiena, stiramento inguinale, e caviglia anche quello del ginocchio. Ben 6 in totale, anche questo un record. Derrick molto amato dalla gente ma anche dai compagni, non si è fatto mancare niente, anche se l’epilogo più beffardo di questa sua titanica sfida è arrivata proprio al termine di una partita degna della sua classe, sfiorando la tripla con 23 punti, 9 rimbalzi, 9 assist.
Nba, Durant supera Bryant fra i cannonieri
Colpo di scena sul filo d’arrivo della Nba Regular Season fra due vincitori della classifica dei cannonieri: Kevin Durant ha superato Kobe Bryant nella classifica dei marcatori proprio al termine del confronto diretto di domenica 22 aprile, finito 35 a 28 punti (dopo 2 supplementari per il campione del mondo 2010.
Entrambi viaggiano a 27,9 punti di media, ma con 64 partite (su 64) per Durant contro le 58 (su 65, 7 saltate per un problema a uno stinco) di Bryant e anche la miglior percentuale di realizzazione da 3 e nei liberi. Durant ha segnato più punti (1786 contro 1616) e più tiri liberi (413 contro 381) e potrebbe superare negli imminenti playoff i primi 10 mila punti (oggi è a 9914) alla sua quinta stagione di NBA, mentre Kobe è arrivato a 29.484 punti, gli mancano 14 punti per superere i 2500,cosa che avverrà nel’ultima di regular season ma difficilmente riuscirà a passare i 30 mila nei playoff della sua 15° stagione.
Nba, dagli Oklahoma Thunder lezione ai Big Three di Miami
Per molti si è trattato della finale anticipata della Nba 2012 e, fosse così, i rapporti di forza nella circostanza sono parsi a senso unico in favore degli Oklahoma Thunder che restano la miglior squadra della Western Conference.
Contro i Miami Heat, il collettivo locale mette in scena una prestazione maiuscola e liquida LeBron James e compagni con il punteggio netto di 102-87. Gran prova di squadra per Kevin Durant (28 punti, 9 rimbalzi e 8 assist) e compagni nonostante il turno sottotono di Russell Westbrook (13 punti con 4/16 al tiro). Impeccabile, nella circostanza, il contributo dalla panchina di James Harden (19 punti) così come risulta impeccabile il lavoro di Serge Ibaka (19 punti e 10 rimbalzi) e Kendrick Perkins (16 punti e 6 rimbalzi).
All Star Game 2012, Kevin Love Re dei tre punti
A Kevin Love la sfida dei tiri da tre punti nel corso della cornice che a Orlando ha portato verso l’All Star Game 2012 (vinto dalla West). L’ala dei Minnesota Timberwolves, presso la Amway Center, è arrivato in finale con l’Oklahoma City Kevin Durant, battendolo in fase di spareggio con il punteggio di 17-12.
Compagno di squadra di Love, lo spagnolo Ricky Rubio aveva predetto la vittoria dell’amico collega con un messaggio via twitter nel quale ne annunciava il trionfo. Così è stato, con Love capace di conservare fino alla fine una concentrazione notevole che gli ha permesso di diventare il Re delle triple.
All Star Game 2012, vince la West Coast
Riflettori puntati sull’Anway Center di Orlando, dove nella notte si è disputata la 61esima edizione dell’All Star Game, appuntamento imperdibile per gli appassionati del basket a stelle e strisce.
La vittoria finale va alla West Coast, capace di ribaltare un risultato che sembrava scritto per tre quarti e di salire sul tetto più alto. Partita emozionante, combattuta, viva, come nella migliore tradizione dell’All Star Game, con l’East che imponeva il ritmo, facendo registrare vantaggi considerevoli sugli avversari.
Due nome su tutti, Kobe Bryant e Kevin Durant, il primo capace di polverizzare il record di Michael Jordan come marcatore principe della manifestazione (Black Mamba ha tagliato quota 271, lasciando Air Mike e 262), il secondo nominato MVP dell’All Star Game, con i suoi 36 punti finali.
Nba risultati 29 dicembre 2011
Le gare di Nba del 29 dicembre hanno certificato la crisi dei Mavericks campioni in carica, giunti con quella rimediata contro Oklahoma, alla terza sconfitta su tre gare. A far precipitare in uno stato di crisi Dirk Nowitzki (29 punti e 10 rimbalzi) e compagni è stata quella furia di Kevin Durant, 30 punti all’attivo con tanto di tripla sulla sirena finale. Dopo un match teso ed equilibrato, Dallas soccombe di due (104-102).
Seconda vittoria (consecutiva) su quattro gare per i Los Angeles Lakers che liquidano i Knicks 99-82: Kobe Bryant piazza 28 punti, Paul Gasol 16 a referto e 10 assist; nulla possono Carmelo Anthony (27) e Amare Stoudemire (15 a referto ma uno scarso 4/17 al tiro).
Kyle Lowry (16 punti, 9 rimbalzi, 8 assist) trascina Houston alla vittoria contro San Antonio (105-85): tra gli ospiti, spicca il solo DeJuan Blair (22 a referto). I Nuggets di Gallinari vanno ko a Portland (111-102) e rimediano la prima sconfitta della regular season, per il Gallo 16 punti, 3 assist, 2 rimbalzi.