Arbitri di Coppa Italia, perché manca Cerebuch?

Riceviamo e pubblichiamo:

Egr. Sig. Campana,leggo con stupore il Suo articolo di giorno 2 febbraio inerente le designazioni di Coppa Italia.
Guardando le designazioni non vedo alcuni “nomi eccellenti”…. il primo che mi salta all’occhio è quello di Guerrino Cerebuch.
Mi domando, come mai un arbitro che l’estate scorsa sia stato convocato alle Olimpiadi, che continua ad arbitrare a livello internazionale (riscuotendo consensi più che lusinghieri oltre che rappresentarci in maniera lodevole) non sia stato convocato alla Final Eigth???

Finali olimpiche senza fischietti italiani: declassati o boicottati?

Amarezza per la mancata di designazione di Lamonica e Cerebuch che hanno diretto benissimo 8 gare arrivando alle semifinali. Grotti: “La Fiba doveva trattarci meglio”

La mancata designazione del nostro miglior arbitro Gigi Lamonica e di Guerrino Cerebuch, il secondo designato aa Londra,  ha lasciato l’amaro in bocca. E nelle finali dei Giochi  l’Italia è stata rappresentata in finale da Sergio Scarioloallenatore dell’Italia  Mike D’Antoni, in qualità di assistente di Mike Krzyzewski  nel Dream Team.In realtà  D’Antoni è nato in America, ma ricordiamo che ha giocato nella nazionale azzurra. Se vogliamo c’erano anche i paisà Jerry Colangelo, presidente della Federbasket Usa e  il coach della nazionale femminile Geno Auriemma, nato a Montella (Avellino).

Olimpiadi basket donne, Usa prima semifinalista

Nel derby nordamericano le campionesse olimpiche hanno battuto di 43 punti la canadesi con l’”italiana” Diana Taurasi, miglior tiratrice della squadra che non perde da 20 anni.

I quarti di finale del torneo olimpico femminile si sono aperti con la netta vittoria nei quarti degli Stati Uniti campione uscente per 91-48 nel derby nordamericano col Canada.

Miglior marcatrice con 15 punti  l’oriunda italiana Diana Taurasi (30 anni, 1,83)  che gioca nei Phoeni Mercury della WBNA. In questi Giochi la sua media è di 12,2 punti, 2.6 rimbalzi, 2,1 assist, e al 1° posto come percentuale di tiro (56%).

Olimpiade femminile, Francia grande ritorno

Assenti a Pechino le “pantere nere” transalpine hanno concluso imbattute il girone battendo l’Australia medaglia d’argento a Pechino, ma gli Usa dominano incontrastate da 20 anni. Terminate le qualificazioni  femminili dei Giochi senza il grande colpo di scena, ma col dominio degli Usa e il rientro da protagonista della  Francia, ovvero le due formazioni imbattute,  questi i quarti di finale di martedì 7 agosto: nella parte alta del tabellone Australia-Cina e Usa-Canada, nella parte bassa Turchia-Russia e Francia-Repubblica Ceka.

Nelle ultime due gare crollo delle azioni  di Cina e Russia, terza e quarta a Pechino, che comunque entrano anche in questa edizione fra le prime otto. Gli Usa travolgono le cinesi,  e sembra sempre più a un Dream Team al femminile, capace di segnare 114 punti e vincere di 48 con le stordite cinesi nella gara di chiusura  sulla via dei 20 anni esatti di dominio olimpico.

Due fischietti di A bocciati ai quiz

Il provvedimento è stato scontato nell’ultimo turno e riguarda Cerebuch e Pinto, intanto la Fip valuta il caso del fischietto di A fermato dai carabinieri di Castelfranco mentre acquistava cocaina. Fabio Facchini festeggia il 51° compleanno Sul sito degli arbitri compaiono gli auguri per due acquari, un segno che inneggia alla libertà e all’innovazione: i 54 anni di Maurizio Pascotto il 23 gennaio e di Fabio Facchini il 24 gennaio, mentre sabato a Treviso ha festeggiato le 400 partite di A Max Filippini detto “Filippen”. Il regalo? L’ha fatto lui alla …Benetton: 1000 euro di multa per offese del pubblico.

Offese presunte perché gli spettatori, fra i quali migliaio di ragazzini, mi è sembrato esemplare, certamente più della grammatica arbitrale della terna, vedremo il giudizio degli osservatori in proposito. E comunque mi preme precisare che il successo di Caserta è stato meritato. Il friulano Pascotto l’anno passato non ha potuto tornare in A-1 per limiti d’età pur essendo risultato fra i primi due di Legadue e molto giovanile, in compenso circolano in A fischietti che non danno le sue certezze di “ufficiale gentiluomo” e dimostra meno della sua età, esattamente il piacentino Biggi, 44 anni, tanto inquartato che un signore spiritoso a Treviso gli ha urlato

“Sei tanto grasso che non ti vogliono nemmeno nei campionati Uisp…” .