Coppa Italia, la prima volta per Torino: battuta Brescia in finale!

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In una partita che per entrambi poteva essere storica, lo spettacolo della Coppa Italia e del basket è stato unico. Una Final Eight, quella svoltasi a Firenze, che lascia tutto sommato un senso di soddisfazione per un basket italiano più volte definito in caduta libera. Eppure, nonostante la qualità in campo non sia ai livelli di qualche anno fa, non è mai mancato l’agonismo. E le partite punto a punto, decise nel finale. È Torino ad alzare la Coppa Italia, battendo 69-67 la Germani Brescia.

Coppa Italia, basket: Milano vince per la seconda volta di fila!

Coppa Italia basket Milano

Per la sesta volta nella sua storia l’Emporio EA7 Milano porta a casa la Coppa Italia. Si tratta della seconda affermazione di fila per i meneghini, che riescono in finale a battere 84-74 una Sassari mai doma. Il trofeo di MVP finisce nelle mani di Ricky Hickman che, con i suoi canestri, ha aiutato l’EA7 nell’allungo decisivo nell’ultima frazione. È il ventesimo titolo in carriera per Jasmin Repesa, il quarto da quando è alla guida dell’Olimpia.

La Coppa Italia e il caso umoristico dei dirigenti in panchina

Lunga riunione alla vigilia della  mattina della finale di Coppa Italia tra gli arbitri e l’organo tecnico. Hanno diretto la partita Lamonica, Cicoria, Lanzarini, riserva Martolini. Si è affrontato il caso della presenza sulla panchina di Siena dell’ex presidente che in seguito alle dimissioni da questa carica non avrebbe dovuto avere titolo, argomento che doveva essere discusso prima e non in quella circostanza creando una inutile turbativa.

Il caso era stato segnalato dopo i primi due giorni all’organo tecnico vedendo che il  dirigente senese s’era alzato in piedi durante la semifinale  ridendo  ironicamente – sembra – un paio di volte alle decisioni di Lamonica.

Questa Coppa Italia tutta-Fip, senza i presidenti dei club

Signori buongiorno, ecco la puntata di “Punti e virgole” ricchissima di spunti con le giornate milanesi di Coppa Italia che finirà con un’inedita Varese-Siena:
1) La Coppa Italia è una manifestazione della Lega o della FIP ?
2) Presenti al completo tutti i Presidenti di Comitato Regionale, mentre il solo Presidente di Società al Forum era Del Franco di Pesaro. Nel parterre del Forum sembrava di essere nei corridoi di via Vitorchiano e si è avuta chiara l’impressione di chi comanderà il basket nel futuro la FIP gli altri organismi saranno di contorno

Requisitoria di Petrucci per i casi di Caserta e Montegranaro, la Lega incassa

Di Antonio Trevigiano

Giornata due al Forum Mediolanum dopo il doppio botto dell’eliminazione di Armani e Cantù, ovviamente  in tono dimesso, anche se la rubrica “Punti e virgole” cerca di tenere alto l’interesse.

1) Sala Stampa affollata per la presentazione del libro di Mattioli, ex capo di successo (argento olimpico del Settore Nazionale “anni presidenza Maifredi”) momenti di ricordi e commozione, ma quando ha preso la parola Petrucci si è capito subito dal tono della voce che avrebbe attaccato.. Obiettivo la Legabasket… dura requisitoria sulle dichiarazioni di Gervasio Presidente Juve Caserta e sull’atteggiamento della Sutor Montegranaro in merito allo sciopero dei suoi giocatori
2) E il presidente di Legabasket, si chiede la gente, padrona di casa come organizzatrice delle Final Eight, come pensate abbia reagito? Renzi Valentino  in prima fila non ha cercato neanche una replica per difendere i suoi datori di lavoro…

Questa Coppa Italia di bellissime partite….

E invece…

Invece di spalti vuoti, temuti dagli organizzatori, oggi che era la giornata delle “lontane”, ha visto buone presenze sugli spalti e buone partite. Una combattutissima Sassari vs Brindisi all’insegna del corri e tira poi le arcigne difese di Reggio Emilia che, finchè le rotazioni lo hanno consentito, hanno messo in difficoltà Siena vincente ma a fatica. E questa è cronaca, e non mi compete.

E invece mi compete il commento sulle riprese: oggi meglio. Meglio la qualità delle telecamere, le riprese han raccontato quel che è successo (e questo è un successo…), il commento “vede” sempre più godibile la coppia Trigari e Peterson, rispetto a Francicanava e Pittis e non per colpa dell’Acciughino.

Coppa Italia, se ne son viste di tutti i colori

Si dovrebbe scrivere “a colori” e invece… Oppure di tutti i colori, sia televisivamente che per quello che si è visto in campo. La prima giornata, due semifinali, due sorprese: Roma batte, con qualche affanno, Cantù in rimonta e Varese gioca e vince contro una Milano mai entrata veramente in campo… Ma queste sono cose da giornalisti, io sono un regista prestato a commentare quello che vedo in tv. Così da tifoso non mi faccio venire il mal di fegato…

E di tutti i colori, nel vero senso della parola , è stato il prodotto andato in symulcast su La7d e Sportitalia2. Una parentesi, il basket sembra non meriti la ribalta principale: La7d e non l’ammiraglia della rete e anche in casa Sportitalia la seconda rete… Il prodotto infatti è perfettamente allineato alla “secondità”  della messa in onda.

Ho zappato continuamente tra le due reti, soprattutto sul prepartita dove telecamere inquadravano i due stand-up : a tre (Bianchini, Francicanava e Pittis) quello de La7d e a due quello di Sportitalia con Dan Peterson come eterno talent. Di particolare a parte la maggior ricchezza di servizi e contributi poca cosa. Mi sembra che la regia ( a carico di La7) abbia avuto a disposizione, invece che una sola telecamera centrale a bordocampo, due sulle rispettive tre quarti campo.

Final Eight, a Milano vincerà chi non vende fumo….

Per vox populi stavolta non è favorita la Montepaschi-Mens Sana ma ci andrei piano a dire che dopo essere stata presente in 14 edizioni e vinto le ultime due lo è l’Armani. E perché questo successo milanese piace o è dato per scontato dai supporter sanbabilini con i mocassini di gucci e il maglioncino di cashmere o in virtù del teorema di Monsieur Delapalisse. Per il quale  2 + 2 fa  sempre quattro, concetto lapalissiano  espresso dal  personaggio storico “che 15 minuti prima di morire era ancora vivo”. Il 2 + 2 della situazione è il fattore-campo, l’ambiente, il carisma di re Giorgio, l’ultimo mese di risultati, il giocattolo riaggiustato alla bell’e meglio… Sicuri che il sicuro sia sicuro, e che non si finisca con le solite polemiche che dal 2009 hanno tenuto banco?

Andiamo controcorrente, non si può  rimanere preda di una suggestione collettiva. La stessa sindrome da migliore o da “ n. 1 “alla quale il nostro movimento è incline, come si è visto nella gestione personalizzata – fortemente personalizzata, come nemmeno ai tempi di Simmenthal o Ignis per un presunto diritto di primogenitura, un’intollerabile jus primae noctis – dell’ultimo decennio e la cui controprova  è nel risultato complessivo, quello delle nazionali e della rappresentanza internazionale.

Coppa Italia, il chiaro Tv e il grigio degli arbitri

LO SPETTATOREGISTA: E VISSERO SEMPRE IMPRECISI E SCONTENTI…

Premessa:  è tradizione che qualunque cosa uno dica in ambito sportivo, e il basket non fa eccezione, troverà qualcuno in disaccordo se non in aperta polemica, perché puoi toccare qualsiasi cosa ma la squadra del cuore mai. E’ equiparabile ad una bestemmia. Su questo tema  (apro una parentesi) dovremmo tutti imparare da quel bimbo fenomenale visto sugli spalti di San Siro per Inter – Bologna  con il suo maxi cartello :

“Potete vincere? Altrimenti a scuola mi prendono in giro! Grazie, Filippo”

Coppa Italia Final Eight, Montepaschi Siena-Bennet Cantù 88-71

Prosegue il dominio inconstrato nell’Italia del basket della Monetpaschi Siena. La squadra toscana vince la sua quarta coppa Italia consecutiva (un vero e proprio record) dominando la finale di Torino con Cantù (88-71). Per Siena si tratta dell’undicesimo trofeo consecutivo in manifestazioni nazionali, per Pianigiani il 13° successo in 13 finali disputate da quando nell’estate del 2006 è diventato allenatore della Mens Sana. Numeri che parlano da soli. Come quelli dell’odierna finale: rispetto ad un anno fa, quando la Bennet (quarta sconfitta in altrettanti finali di coppa Italia) si arrese solo in volata, stavolta non c’è stata storia. Siena gioca meglio su ogni lato del campo (chiude con il 68% da due e il 47% da tre), e non lascia mai modo a Cantù la possibilità di tornare in partita. Il crescendo della Montepaschi è nei numeri: 17-9 al 7′, 35-23 al 16′, 44-33 a metà corsa, 62-42 al 26′ fino al massimo vantaggio arrivato sul 77-51. A trascinare la squadra di Pianigiani è uno strepitoso Andersen, mvp delle Final Eight con 23 punti, insieme a Lavrinovic (16) e Moss (14). La squadra di Trinchieri bene solo nel primo quarto, non é riuscita ad arginare l’onda d’urto della Montepaschi alzando bandiera bianca già nel terzo periodo quando Siena affonda i colpi decisivi.

Montepaschi Siena-Bennet Cantù 88-71
(21-16, 44-33; 73-51)
Siena: Mc Calebb 9 (3/6), Moss 14 (4/8, 2/3), Stonerook 3 (1/2 da tre), Andersen 23 (7/9, 2/5), Lavrinovic 16 (5/5), Zisis 10 (2/2, 2/2), Carraretto 6 (3/4, 0/2), Thornton 7 (2/4, 1/3), Ress, Aradori, Michelori ne, Lechthaler. All. Pianigiani
Cantù: Micov 6 (1/3, 0/1), Leunen 12 (3/3, 2/3), Mazzarino 2, Basile 15 (5/9 da tre), Marconato 6 (3/4), Shermadini 8 (3/4), Markoishvili 2 (1/3, 0/3), Cinciarini 6 (3/5), Perkins 6 (3/5), Brunner 8 (1/3), Diviach ne, Bolzonella ne. All. Trinchieri
Arbitri: Cicoria, Chiari, Taurino
Note – Tiri liberi: Siena 12/16 Cantù 11/16. Rimbalzi: Siena 23 (Stonerook 6). Cantù 21 (Perkins 4). Assist: Siena 16 (Mc Calebb e Moss 4) Cantù 20 (Basile 5)
Spettatori 7450

 

Final Eight Torino Mps-Armani, termometro sullo standard

SPETTATOREGISTA ALLE FINAL EIGHT – Il ritorno su La7 chiaro della partita più attesa ha segnato lo 0,5 di ahare per 146 mila spettatori. Sono più criptato di un segnale digitale, anzi sono più criptato di un dato negativo d’ascolto… Infatti si fa molta fatica a sapere come siano andati gli ascolti delle Final 8 a parte quelle giocate sulla rete principale…

Ma non è questo l’argomento di oggi, ma io sono svagato e divago come tutti gli svagati… Parliamo di aspettative  televisive. Tanto per far vedere che non sono proprio digiuno di citazioni:

“qui si parrà la tua nobilitate”

Divina Commedia, Inferno, Canto II.

Coppa Italia Final Eight, Scavolini Siviglia Pesaro-Bennet Cantù 64-71

Cantù conquista la finale di Coppa Italia (la seconda consecutiva, quarta della sua storia) sperando Pesaro 71-64 e domani (alle 17) si troverà di fronte nuovamente la Montepaschi Siena per quella che sarà la riedizione della sfida di un anno fa. La Bennet ovviamente spera in un finale diverso rispetto al 2011, cosa che gli permetterebbe di conquistare l’unica coppa che ancora manca alla sua collezione di trofei. Cantù mette subito in chiaro le cose (+10 nel primo quarto), argina bene la reazione di Pesaro (42-31 alla pausa lunga), gestendo con lucidità il finale quando la Scavolini Pesaro riapre completamente i giochi arrivando fino al -2. Poi una tripla di Basile, dopo quattro errori consecutivi, e due antisportivi, fischiati prima a White e poi ad Hackett, spianano la strada della finale ad una Bennet che vince nonostante le 24 palle perse e il 29% da tre, bilanciato dal 61% da due.

Scavolini Siviglia Pesaro-Bennet Cantù 64-71
(15-25, 31-42; 44-55)
Pesaro: White 7 (3/6, 0/1), Hackett 14 (5/10, 0/3), Hickman 9 (3/11, 0/3), Lydeka 5 (0/2)), Jones 20 (0/2, 5/7), Cavaliero 2 (0/1, 0/1), Cusin 7 (3/4), Flamini, Urbutis ne, Cercolani ne, Tortù ne, Alibegovic ne. All. Dalmonte
Cantù: Micov 9 (2/6, 0/2), Leunen 3 (0/1, 3/5), Mazzarino 6 (2/4), Basile 3 (1/6 da tre), Marconato 6 (3/4), Shermadini 18 (7/8), Markoishvili 15 (3/6, 2/4), Cinciarini 5 (1/2, 1/2), Perkins 4 (2/2, 0/1), Brunner 2 (1/2), Diviach ne, Bolzonella ne. All. Trinchieri
Arbitri: Lamonica, Sahin, Tola
Note – Tiri liberi: Pesaro 21/29 Cantù 12/13. Rimbalzi: Pesaro 27 (Jones 10), Cantù 37 (Micov 7). Assist: Pesaro 8 (Hackett 3), Cantù 20 (Micov 6)
Spettatori 6750

Final Eight Torino, Siena-Milano al secondo atto

LO  SPETTATOREGISTA  ALLE FINAL EIGHT n.2: IL RITORNO

Come dicevo ieri, dopo aver fatto, disfatto e rifatto per mettere in piedi le riprese di un super evento come le Final  8 c’è una variabile imprevedibile ed una prevedibilissima. Quella imprevedibile è : che partita sarà? Sarà una di quelle che si fanno da sole, intense, combattute, con tanto spettacolo, episodi e tutto quello che serve per tenere incollati gli spettatori sugli spalti e non? Oppure sarà una di quelle spezzettate , con errori al tiro e palle perse a pioggia, arbitraggi troppo presenti,  zero intensità,  scarti in doppia cifra, una di quelle dove una delle squadre non vede l’ora di andare sotto la doccia?