Queste le parole del coach della Lottomatica Roma, Sasa Filipovski, alla vigilia della partita di Eurolega contro l’Olimpia Lubiana: “Lubiana è la città dove sono nato – afferma coach Filipvoski – la mia casa, con il club dell´Olimpia ho trascorso 15 anni, abbiamo vinto tanto ed è stata una esperienza molto bella, sia come assistente sia come capo allenatore. Ma ora sono “romano”, difendo i colori romani e combatto per questi, non ha importanza l´avversario che mi trovo davanti, anche se questo è la mia ex squadra, la squadra della mia città. Sono concentrato sulla mia attuale formazione. L´Olimpia è la grande sorpresa della stagione regolare di Eurolega: hanno vinto molte partite ai supplementari, andando a vincere gare dopo essere stati sotto anche di 16 punti. E´ quindi una formazione ostica, con eccellenti tiratori da tre come Ilievski, Jagodnik, Markota, Ozbolt, PinkneyGregory, molto aggressivo nelle penetrazioni. Da parte nostra, dovremo giocare una grande difesa per cercare di fermare i loro tiratori da tre e giocare un attacco veloce e provare a limitare i loro punti deboli”.
filipovski
Lottomatica Roma, Datome: “Filipovski è un allenatore che chiede intensità”
Luigi Datome, ala della Lottomatica e della Nazionale italiana ha commentato così l’esordio del nuovo allenatore, Filipovski, alla guida della squadra romana: “Filipovski è un allenatore che fa dell’intensità un punto di partenza basilare. Ogni errore di intensità è meno grave di uno commesso con fare leggero. Come ogni coach ha un suo credo, ed in questi giorni ha cercato di farcelo capire. I cambiamenti? Non c’è stato finora niente di clamoroso: ha inserito più o meno giochi classici, che fanno un pò tutte le squadre, tranne uno. In difesa ha parlato molto di aiuti, di come comportarci sui blocchi e sul pick ‘n roll. Insomma ha fissato dei paletti sulle cose più comuni”.
Già si sente parlare delle sue sedute di allenamento lunghissime, alcune anche oltre le tre ore, da buon “sergente di ferro”. Datome spiega:
“Essendo all’inizio ha la necessità di parlare molto, di fermare il gioco e chiarire cosa vuole da noi. Parla per mettere regole precise, come è normale che sia. Niente di speciale”.
Certo è che all’esordio un piccolo choc a livello mentale si è visto. C’era da attenderselo, ma qualche faccia è sembrata diversa, seppure qualcuna invece ha mostrato le solite incertezze, ormai ataviche.
“Ce’ stata una scossa – spiega Datome – La partita è stata molto intensa. Ma è normale che sia cosi dopo un cambio in panchina. Certo è troppo presto per dire qualcosa, ora speriamo di recuperare gli infortunati e di lavorare con calma”.
Fare paragoni col passato è naturale in queste situazioni, seppure con Siena la Virtus ha confermato i problemi di rendimento di Washington, di Smith e di Traré.
“Paragoni e differenze? Filipovski è un tecnico molto preparato come lo era Matteo. Si vede la passione che mettono entrambi. È ovvio, ognuno ha il suo credo, ma per tanti aspetti sono simili”.
Se ne sono dette tante. Datome ora chiarisce il rapporto col suo precedente allenatore.
“Con Matteo ho avuto un rapporto sempre molto chiaro. Il primo anno non avuto l’opportunità di giocare quanto avrei voluto, ma ho avuto molti infortuni e lui magari si fidava di altri, anche perche c’erano davvero tante ali piccole (addirittura quattro, ndr). Quest’anno invece ho avuto un buon rendimento, mi ha dato l’opportunità di stare in campo e si fidava di me. Ho fatto fatica per avere la sua fiducia e nel momento che l’avevo conquistata si cambia di nuovo. Ora lavorerò per ripartire e per conquistare anche Filipovski, visto che nella mia carriera nessuno mi ha mai regalato niente”.
Lottomatica Roma, Filipovski: “Bisognerà lavorare duramente”
E’ Saso Filipovski il nuovo allenatore della Lottomatica Roma. Ha soli 36 anni il tecnico sloveno ma l’età non deve trarre in inganno perchè il nuovo tecnico della Lottomatica ha già una buona esperienza internazionale: dopo un inizio alla guida dell’Olimpia Lubiana tante esperienze in Polonia e in Rusia. Filipovski davanti ai numerosi cronisti ha dichiarato: “Sono molto felice di essere a Roma, una squadra con una grande tradizione nel basket è un onore essere qui e farò del mio meglio, lavorerò duramente per permettere alla squadra di migliorare. Ho avuto un primo incontro con la squadra e ho diretto due allenamenti, sto cercando di iniziare a capire i giocatori. Ogni allenatore porta con sé la sua filosofia e le sue idee: per me il basket è uno sport di squadra, in cui ognuno deve contribuire. Le individualità sono importanti ma la squadra lo è di più, così come sono per me importanti tutte quelle piccole cose che si vedono in campo ma che non rientrano nelle statistiche. Inizierò ad apportare qualche cambiamento, ma sarà un lavoro da fare passo dopo passo. La difesa è una componente importante, così come i rimbalzi, la corsa, l’attacco in contropiede. Credo soprattutto nella disciplina. Senza di essa, in un gruppo di più persone ci sono sempre problemi. Ognuno deve svolgere il proprio compito e ciò che ci si aspetta da lui. Ho un grande rispetto per Boscia, dagli inizi della mia carriera lui è per me un mentore. Lo ringrazio per il suo supporto e per la fiducia che mi ha dato. Appena mi ha chiamato ho detto subito sì. il mio compito ora è ripagarlo attraverso il mio lavoro”. In attesa di vedere la “nuova” Lottomatica all’opera già da domenica prossima, il coach di Lubiana dice la sua sul nostro campionato: “La Serie A è uno dei campionati più difficili al mondo, con grandi squadre, grandi giocatori e grandi allenatori. Ho parlato con altri tecnici che hanno allenato o allenano in Italia (Tanjevic, Vujosevic, Mahoric) e per me ogni loro consiglio è prezioso, è un onore confrontarmi anche con loro”. Obiettivi da qui a fine stagione? “Gli obiettivi della società potrà dirli per me la società stessa. Ma bisogna pensare partita dopo partita, un passo alla volta, preparare ogni gara per vincere ogni gara, perché la mentalità vincente è importante. Credo che comunque potremo ottenere risultati soddisfacenti”.