L’EA7-Emporio Armani Milano ha fatto firmare un accordo pluriennale con David Chiotti, ala-centro di 2.05 nato il 9 settembre 1984 a Palo Alto. Cresciuto in California in una famiglia di emigranti italiani di origini piemontesi, Chiotti ha frequentato la St.Francis High School di San Josè e poi la New Mexico University dove ha mostrato tutto il suo talento nel secondo anno in cui segna 12.3 punti a partita con 5.3 rimbalzi: 10.4 punti e 5.1 rimbalzi nel secondo anno, 11.7 e 6.3 rimbalzi da senior. Nel 2005 è invece nel terzo quintetto della Mountain West Conference, nel 2006 nel secondo. Da professionista invece, debutta in Europa, in Austria al St.Polten per poi trasferirsi in Olanda a Leiden dove resta per due anni. Nel secondo è terzo rimbalzista della lega olandese. Nel 2009 arriva in Italia, a Casale Monferrato, per militare con la squadra piemontese in Legadue. Ci resta per tre anni, nel secondo conquista la promozione in Serie A, nel terzo debutta nel massimo campionato e raddoppia le cifre fermandosi a 9.0 punti e 7.0 rimbalzi in 24.5 minuti di gioco. Grazie a questi numeri viene chiamato per la prima volta in azzurro, all’All-Star Game di Pesaro dove in 14 minuti segna 6 punti e cattura 6 rimbalzi.
David Chiotti
Basket, delude il sabato in tv. Si cambia orario!
- IL PUNTO – Poco più di 104 mila spettatori e lo 0,7, il basket inferiore alle attese e La7 per questo La7 anticipa alle 16.10 dal prossimo sabato volendo un traino forte per il suo Tg. E scende in campo Petrucci: “Basket, devi cambiare!”
- Ammucchiata in testa. Sarà vero equilibrio? Solo squadra ancora al palo, la neo-promossa Casale, anche se accarezza il sogno di battere una Milano che trattandosi di Armani è ancora “imbastita”, senza contropiede e intanto si rafforza con Oliver Stevic, 25 anni, 2,05, sloveno di confine in arrivo da Oldemburg.
- Chi sale al vertice della classifica, soffre della sindrome della “palla avvelenata”. Nei ranghi era rientrata subito Cantù a 30 anni dall’ultima volta che aveva guardato tutti dall’alto, è successo altrettanto a Caserta, perché a Varese Carlo Recalcati ha sconfitto l’allievo Pino Sacripanti al quale affidò la Under 20, l’unica squadra azzurra ad aver portato due medaglie nell’ultimo lustro, quello del declino.
- Caserta è stata perciò defraudata da un legittimo diritto di figurare come la vera capolista dopo 4 giornate, colpa non solo del campionato dispari, della A con 17 squadre, alla faccia del codicillo della discussa Convenzione Lega-Fip che specificava che mai questo sarebbe successo. Avendo l’Alta Corte di Giustizia Sportiva ammesso a tavolino in extremis Venezia – facendo saltare il principio del diritto sportivo acquisito sul campo – di fronte al pericolo di una “prospettiva falsata” era scontato che la Lega fornisse per questa stagione il ranking stile America. Puntualmente sempre in ritardo sui tempi, troppo incardinata su logiche assai lontane da una “par condicio” a suggello dell’equilibrio competitivo, magari un salary cap che le bigs però non vorranno mai con la scusa della minor rappresentatività nelle Coppe, questa Legabasket dovrebbe provvedere opportunamente a fornire una classifica reale , basata sulle percentuali vittorie-sconfitte. Come fanno gli americani. Si sarebbe evidenziata che la vera capolista del campionato dei giganti dopo 4 turni era la Juve del basket, e cioè Caserta. Fatto promozionale di non poco conto. Diritto e premio rimasto purtroppo sotto traccia col sistema della classifica legata ai 2 punti, e che in un sistema basato sul valore dell’immagine e il rapporto con gli sponsor, sempre più carenti di questi tempi, contribuire a creare anche un indotto, un valore aggiunto.
Junior Novipiù Casale: il roster 2011/2012
Giancarlo Cerutti, in qualità di presidente della Junior Novipiù Casate, ha fatto gli onori di casa in occasione della presentazione della prima squadra che, dopo la promoizione celebrata con enorme entusiasmo da parte dell’intera città, si trova ora a competere con i migliori. Il castello di Monferrato, in occasione dell’inaugurazione della stagione, è stato luogo ideale e cornice suggestiva in grado di fare da raccordo tra la voglia matta dei tifosi e la fame dei cestisti.
Tra uno scrosciante battimani, sono stati accolti gli eroi della trionfante stagione della promozione e i volti che si sono aggiunti in fase di mercato. Alle dipendenze di coach Marco Crespi, Stefano Gentile – il play che tanto ha incantato i supporters del Casale – ha fatto da apripista per i compagni. Appena dietro di lui, le manone e i passi lunghi di Giancarlo Ferrero, David Chiotti, Olouma Nnamaka e il gran capitano.