Risponde pallarancione.com: Dan Peterson non è un pallone gonfiato…

Se questo è il valore del basket…
Si è letto di 450.000 euro per acquistare  il 51%  Caserta mi è sembrato di capire… 8.000.000 e passa di euro per 4 cartelloni pubblicitari a Siena. Non ci capisco più niente…Ma sì! che si tengano Galimberti in consiglio federale. Sono questi gli uomini che faranno grande questo paese. Buona notte amici…
Lettera firmata

Caso Caserta, attenti al ridicolo….
Galimberti si è fatto vivo con questa nota: http://interno18.it/sport/basket/lega-a/32021/bufera-juvecaserta-galimberti-replica-estraneo-ad-operazioni-irregolari.
Cosa ne pensa? Non ha né capo né coda a mio avviso.
Alessandro  delli Colli, Caserta
Quando leggo in un comunicato  una retorica da operetta con frasi del  tipo “situazioni tensive”, penso che la gente possa pensare che il basket sia arrivato al ridicolo.

Dan Peterson “Grazie Italia, prima ero solo un coach di medio livello”

Il popolare coach americano è il primo non italiano a entrare nella Hall Of Fame azzurra, e ammette:

“Da dilettante Porelli mi ha trasformato in un professionista, dopo tante bastonate sono diventato più bravo”.

Vale doppio, nel senso che è una sorta di do ut des, l’ingresso di Dan Peterson nella Hall of Fame italiana che verrà suggellato dalla cerimonia della Premiazione  in diretta Tv, col commento tradizionale del coach-telecronista. Come certi grandi artisti italiani sono stati scoperti all’estero, così anche il tecnico americano che dopo aver allenato il Cile è stato chiamato a Bologna e a Milano dove ha portato novità tecniche e titoli, e adesso per una sorta di gratitudine e armato della consueta iper-professionalità ha cominciato a inviare negli States i profili dei premiati, come leggo in un ritratto di Mabel Bocchi della quale scrissi per primo notandola per casa in un raduno giovanile a Reggio Emilia in un giorno di riposo.

Che confusione in Tv se Dan Peterson entra su Pozzecco…

Nella calma piatta della programmazione televisiva  col simulcast c’è adesso anche il rischio della  duplicazione dell’audio e non sai più chi è il commentatore

Calma piatta, questo è quello che appare e sembra a chi ha a che fare (casualmente, perché promozione  siamo sotto zero) con il mondo del basket.

Ma non è la calma serena del mare alla mattina quando le brezze non increspano ancora le acque, piuttosto sembra  quell’assenza di movimento che c’è all’interno  dell’occhio di un ciclone prima che si scateni.

Nulla si muove e se si muove nessuno se ne accorge: nel campionato succede di tutto e il suo contrario. La squadra che ha dominato negli ultimi sei-sette anni  alla ricerca di una nuova fisionomia. Quella che con budget molto consistente ha assemblato la squadra , a detta di tutti destinata a dominare i prossimi anni è in piena sindrome bipolare: grandi prestazioni alternate a pessime figure. E le ultime dopo una vittoria a Siena che mancava da 9 anni.

Dan Peterson chiede il voto per la Spaghetti Hall of Fame…

Ha fatto un’intensa campagna elettorale per essere premiato fra gli allenatori dove è favorito con Mario Blasone e Settimo Pagnini.

Si fa? Non si fa? Lui lo fa… E’ il 29 settembre alle 11.10, Dan Peterson che ancora nella telecronache quando il finale di gara è scontato conclude immancabilmente il commento con la battuta “mamma butta la pasta!…”,  non manca l’occasione per coltivare la propria popolarità. E  manda una email  nel suo giro  chiedendo il voto per la Spaghetti Hall of Fame . La votazione scade il 30, e Dan che conosce la comunicazione porta a porta, tiene molto a questo premio. Potrebbe infatti essere un buon biglietto da visita da presentare alla giuria della Hall of Fame originale. Sai quanto conta per un americano del Tennessee che ha lasciato la sua patria e non è stato un personaggio poter entrare nel Pantheon del basket  che riserva un posto ai grandi di questo sport. Da Mikan a Doctor J, da Jordan al Dream Team di Barcellona e anche alcune glorie italiane, come Cesare Rubini. Sarebbe una grande rivincita, un’onorificenza sportiva vale in America quanto una nel campo del lavoro.

Milano Armani enigma a 5 facce

I tifosi contestano Scariolo per la scelte dei giocatori e il gioco, ma sono solo sue le responsabilità degli errori? Viaggio all’interno di questo caso che in un mese ha fatto scivolare dal 1° al 5° posto l’Emporio Armani Milano dopo la partenza di Gallinari. Intanto nasce sul web la candidatura di Valerio Bianchini per il dopo-Meneghin. Il basket dell’ultimo decennio è stato acritico, cloroformizzato, schiacciato dal peso della pubblicità e il marketing che valgono più della notizia e dell’articolo documentato e ben scritto. Ovvero la piccola arte del buon giornalismo.

Lo sport è una grande cassa di risonanza, e anche –come vedremo – un utile strumenti fiscale, e torniamo a chiedere al Governo Monti di avviare una riforma, perché i tempi cambiano e sono finite le vacche grasse, e le ipocrisie. Lo sport è lo strumento si comunicazione che garantisce un ritorno a costi bassissimi. Prendiamo gli ultimi casi spiccioli. Fortuna che la Tv abbia trovato due jolly veri in Gianni Rivera e Bobo Vieri i quali mediaticamente hanno rilanciato lo show Tv più seguito, quello del ballo del sabato sera dove abbiamo visto anche, quali guest star, Pistorius e Fisichella e fa del suo anche fra i giurati un giornalista del pallone, mentre Federica Pellegrini sarà fra gli ospiti più attesi del festival di Sanremo. Speriamo si ricordino anche di Carlton Myers, in perfetta forma da quando gioca a tennis, pronto per debuttare fra i non classificati. Ultimo vero personaggio della pallacanestro italiana che appunto paga un processo di appiattimento che sembra una storia di sistema. E sai le novità che volgono al flop silenziosamente, senza prendere atto di quel che succede e individuare dei correttivi.

Parla Kobe: “Bryant in Italia? Qui è casa mia, ho imparato cos’è il basket”

Signori, parola al diretto interessato. Leggasi mister Basketball. Il migliore. Kobe Bryant arriva in Italia per un evento Nike in programma tra oggi (gli è toccato anche assistere a una contestazione nei confronti della Nike) e domani a Milano e Roma e – dopo un gran parlare di lockout Nba e di trasferimento della stella dei LA Lakers a Bologna – è lui stesso a prendere la parola. Lo fa, il 24 più famoso al mondo, parlando dagli uffici de La Gazzetta dello Sport di via Solferino in replica alle domande di utenti e giornalisti.

IL BAGNO DI FOLLA DI ROMA: KOBE, L’IMPERATORE

Quel che Bryant racconta è una versione dei fatti che volevamo – VOLEVAMO – sentire da quella bocca li. Mentre i le labbra si schiudono pian piano e lasciano in bella vista denti bianchi bianchi. Che bianchi così, suggeriscono ottimismo da quanto luccicano. Porte aperte all’Italia? A sentirlo, sembrano piuttosto portoni. Allora ci piace:

“Giocare in Italia è in questo momento una eventualità molto possibile: per me sarebbe un sogno ma è anche qualcosa che potrebbe concretizzarsi sul serio. C’è un’opportunità: ne stiamo parlando in questi giorni”.

Il riferimento alla trattativa con la Virtus Bologna non è affatto casuale e – denti a parte – quello che ha davvero colpito in senso positivo – altra ventata di ottimismo sull’esito dell’accordo con Claudio Sabatini – è il perfetto italiano sfoggiato nella circostanza da Bryant. Che lancia messaggi d’amore all’Italia:

Armani Jeans Milano, Peterson: “Grazie a tutti. Una chiamata che mi ha aperto il cuore”

Dan Peterson lascia Milano dopo un anno vissuto tra gioie e sofferenze. L’ex coach dell’Armani ha comunque vuoluto ringraziare, con una nota ufficiale, la società e i tifosi:

«Avrei voluto tanto portare l’Olimpia il più avanti possibile – si legge nella home page del sito dell’Olimpia – non ci sono riuscito e mi dispiace immensamente. Questo è il momento dei ringraziamenti, dunque vorrei davvero ringraziare la società che mi ha dato l’opportunità di tornare ad allenare, scelta che rifarei assolutamente. Una chiamata che mi ha aperto il cuore»

Armani Jeans Milano, Peterson: “Dobbiamo migliorare in attacco”

Dan Peterson si è presentato visibilmente soddisfatto dopo la vittoria in gara 3 contro la Bennet Cantù. Il coach di Milano si è detto ottimista anche per gara 4:

“Dobbiamo riprendere il discorso da dove lo abbiamo lasciato, cercando di ripetere la buona prestazione difensiva di questa serie e migliorando ulteriormente in attacco. A costo di ripetermi, voglio ringraziare ancora una volta il nostro pubblico, che ci ha permesso di giocare in una cornice degna dei playoff. Abbiamo sentito molto vicino il calore della nostra gente e siamo determinati nel voler giocare un’altra grande partita per compensare adeguatamente il loro affetto”.

Armani Jeans Milano, Peterson: “Ci servirà l’aiuto dei tifosi”

Dan Peterson deve escogitare qualcosa se vuole salvare Milano da eliminazione certa. Dopo la sconfitta cotro Cantù in gara 2 la situazione dell’Armani si è molto complicata. Ecco le parole di coach Peterson:

“Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito in trasferta al Pianella. Magari molti possono pensare che quando siamo in campo non ci accorgiamo della loro presenza, ma non è così. Dunque li voglio ringraziare per il sostegno che ci hanno dato a Cantù. Poi voglio ringraziare anticipatamente coloro che hanno già deciso di seguire la terza partita. Forse avremo un esaurito o comunque ci sarà tantissima gente al Forum. Grazie a loro anticipatamente, posso promettere che faremo di tutto per regalare loro una grande soddisfazione”.

Armani Jeans Milano, Peterson: “Dobbiamo giocare con tranquillità”

E’ un Dan Peterson determinato quello che si è presentato oggi in conferenza stampa. Il coach della squadra milanese ha voluto caricare i suoi in vista della gara 2 contro la Bennet Cantù:

“Quello che è successo in gara1 ormai non conta più. Le partite cominciano 0-0 e noi dovremo essere bravi a giocare meglio, a fare le nostre cose con tranquillità e senza troppe preoccupazioni per quanto accaduto nella prima semifinale”.

Armani Jeans Milano, Peterson: “Contento per la vittoria. Ma che fatica!”

Queste le parole di Dan Peterson, coach dell’Armani Jeans Milano, dopo la vittoria contro la Dinamo Sassari:

Sono contento per la nostra vittoria e del passaggio del turno, ma è stato davvero difficile vincere questa serie. Ora siamo in semifinale e andremo a giocare contro una squadra molto forte. Avevamo raggiunto una grande compattezza, poi l’infortunio a Maciulis ci ha fatto perdere qualche riferimento, ma la squadra si è compattata molto ed è riuscita a crescere nel corso di questa serie, nonostante la sconfitta in gara1″.

Armani Jeans Milano, Peterson: “Domani sera ho bisogno dei tifosi”

Dan Peterson, dopo la sconfitta in gara 1 contro la Dinamo Sassari, si è rivolto ai tifosi con una nota ufficiale sul sito dell’Armani Jeans Milano:

“Faccio appello al pubblico di Milano. A chi mi ferma per strada e mi ricorda ancora la rimonta contro l’Aris Salonicco, a coloro che ieri sera non hanno visto una buona partita da parte nostra, a quelli che affollavano i palazzetti negli anni ’80: a tutti loro chiedo di venire al palazzo domani sera e sostenerci in questa partita così importante per il nostro cammino”. Così coach Dan Peterson prima di gara2 contro la Dinamo Sassari: “Abbiamo bisogno del calore della nostra gente, anche di quelli che ieri sono tornati a casa delusi per la nostra prestazione e con i quali mi scuso. Io ho spiegato ai miei giocatori cosa significasse avere un palazzo pieno nella mia precedente carriera di allenatore, e vorrei davvero che anche loro avessero il privilegio che ho avuto io, e cioè poter contare sull’appoggio del grande pubblico di Milano, che nei momenti di difficoltà ha sempre aiutato la sua squadra”. Una definizione per la partita di domani sera: “Mi hanno chiesto diverse volte quale sia stata la partita più importante della mia vita: ho sempre risposto che sarebbe stata la successiva che avremmo giocato. Quella di domani sarà la partita più importante della mia vita”.

Armani Jeans Milano, Peterson: “Sassari? Sarà durissima”

Dan Peterson, al termine della gara persa contro Pesaro, ha parlato anche della gara di stasera contro la Dinamo Sassari. Queste le sue parole:

“Ora dobbiamo voltare pagina e pensare ai playoff. Mi aspetto una serie molto dura. Hanno appena battuto Siena, Diener è forse il miglior play del campionato ed è una squadra che gioca con molta tranquillità in attacco. Sarà durissima”.

Armani Jeans Milano, Peterson: “Sono molto contento per la vittoria”

La vittoria contro la Pepsi Caserta ha riaccesso l’entusiamo in casa Armani Jeans Milano. Dan Peterson, coach della squadra lombarda, ha così commentato il successo contro Caserta:

“Sono molto contento per questa vittoria siamo andati un po’ in difficoltà sui rimbalzi d’attacco, più di quello che concediamo di solito, ma una volta messa a posto questa pecca siamo riusciti a controllare meglio la partita nel secondo tempo. I 26 palloni recuperati sono un buonissimo segnale dei lavoro che la squadra ha fatto in difesa nel corso di tutta la partita. “