Eurolega, Siena annienta Galatasaray e resta imbattuta

La Montepaschi Siena resta imbattuta in Eurolega grazie alla terza vittoria in tre partite: i biancoverdi di Pianigiani hanno infatti superato con un largo 103-77 i turchi del Galatasaray. La settimana prossima i toscani sono invece attesi dal big match di questa prima fase a gironi, in quel di Barcellona. Migliori in campo nel match di ieri sera contro il Galatasaray, Kaukenas, che ha chiuso con 24 punti, e McCalebb, con 19. In doppia cifra per punti realizzati anche Andersen con 13 e Aradori con 11. Tra gli ospiti, da registrare i 12 punti di Andric, 11 di Arslan, 10 di Shipp e Shumpert.

IL TABELLINO DEL MATCH

Montepaschi Siena-Galatasaray Istanbul 103-77
(30-16, 50-37, 76-54)

Siena: McCalebb 19, Zisis 2, Andersen 13, Rakocevic, 4 Carraretto, Lavrinovic 9, Kaukenas 24, Ress 8, Michelori, Stonerook 5, Aradori 11, Moss 8. All.: Pianigiani.
Galatasaray: Shipp 10, Lakovic 9, Topaloglu, Shumpert 10, Acik, Andric 12, Yildirim ne, Aldemir 9, Lucas 8, Songaila 8, Arslan 11, Ozer. All.: Mahmuti.
Arbitri: Christodolou (Gre), Jovcic (Ser), Anastopoulos (Gre).
Note: Tiri liberi: Siena 25/28, Galatasaray 14/16. Tiri da tre: Siena 10/18, Galatasaray 5/14. Fallo tecnico: 17’21” Stonerook (Siena), 31’08” Shumpert (Galatasaray), 38’28” Songaila (Galatasaray). Fallo antisportivo: 38’28” Songaila (Galatasaray). Rimbalzi: Siena 32, Galatasaray 29. Spettatori: 3600 circa.

NBA, Fischer smentisce rotture nell’assogiocatori

Tira brutta aria negli States: e non solo per la tempesta di neve che afflitto tutto l’Est negli scorsi giorni. Il nuovo stop inflitto alla trattativa tra franchigie e sindacato dei giocatori quando sembrava che le parti potessero riuscire a trovare finalmente un accordo per salvare le 82 partite della stagione, ha portato alla diffusione di nuove voci su una presunta rottura: questa volta però all’interno del fronte dell’assogiocatori. Per evitare un nuovo cataclisma dunque, Derek Fisher, il presidente dell’associazione, è tornato a rendere pubbliche dichiarazioni per sottolineare il proprio impegno nel lavoro che mira alla sottoscrizione del nuovo contratto collettivo. “Di solito non do mai retta a queste voci assurde – ha commentato il playmaker dei Los Angeles Lakers -, ma per evitare che le cose peggiorino voglio ricordare che la mia lealtà è sempre stata riposta nell’associazione dei giocatori. Il tentativo di rompere il fronte è fallito: continueremo a lavorare tutti i giorni per i nostri tifosi“. Anche Billy Hunter, direttore esecutivo dell’associazione, si è espresso sulla stessa linea: “Il mio rapporto con Fisher è molto buono. Non c’è mai stato nessun dissidio”.

Nell’ultima riunione, i giocatori hanno rivisto al ribasso le loro pretese, ritoccando la suddivisione degli introiti al 52.5%: lo 0.5% concesso ai proprietari è traducibile in 20 milioni di dollari all’anno, ma la controparte non è disposta a trattare se non su una ripartizione equa sulla base del 50-50. In settimana vi darò qualche dettaglio in più sullo sviluppo della trattativa – ha proseguito Fisher -. La situazione ora si fa complessa: abbiamo perso tante partite, i nostri posti di lavoro sono in gioco, così come quelli di tante persone che lavorano nell’orbita della NBA. Il mio obiettivo e quello del Comitato esecutivo è quello di riuscire a trovare l’accordo più giusto possibile, un accordo che sia coerente sia sulla strutturazione del salary-cap che sulla suddivisione degli introiti. Entrambi i punti sono estremamente importanti per i nostri affari, lo sport e la nostra vita quotidiana nella NBA“.

Il camerunse Boumtje Boumtje si ritira per un problema al cuore

Dramma nel mondo del basket: il cestista camerunese Ruben Boumtje Boumtje, giocatore che milita nel Bayern Monaco dopo aver giocato alcune stagioni nella Nba, ha annunciato quest’oggi il ritiro immediato dall’attivita’ agonistica per un problema al cuore. “I miei medici mi hanno chiesto di evitare gli sforzi intensi ed ho quindi deciso di abbandonare il basket“, ha dichiarato l’atleta, 33 anni, in una commovente conferenza stampa. Approdato al club bavarese appena un anno fa, Boumtje Boumtje, 213 cm, e’ stato il primo giocatore di origini camerunesi a giocare in Nba, dal 2001 al 2003 nei Portland Trail Blazers.

Domenica Venezia a Pesaro con l’ex di turno Clark

Prosegue alacremente la preparazione tecnico-atletica della Reyer Venezia in attesa della prossima importante sfida. Domenica infatti, gli orogranata saranno impegnati sul difficile campo della Scavolini Siviglia Pesaro partita ottimamente in questo campionato, avendo battuto Milano in casa e Cantù in trasferta. Un avversario duro, ma che un giocatore in particolare conosce molto bene: Keekee Clark ex di turno portato in Italia proprio da Pesaro nella stagione 2007/2008. «Quella è stata per me una stagione importante, ho trovato un ottimo ambiente. Grande società e grandi tifosi. E’ stata per me la prima opportunità che ho avuto di giocare in Italia, la mia prima chance e per questo non posso che essere riconoscente. Non potrò mai dimenticare la vittoria in Coppa Italia contro Siena, che eliminammo ai quarti di finale. E’ stato sicuramente il momento più esaltante della stagione. Come non posso dimenticare un palasport come l’Adriatic Arena, un bellissimo posto dove giocare e secondo me uno dei Palasport più belli d’Europa».

 LA CHIAVE – Da buon ex, Clark ha individuato la chiave per vincere. «Pesaro è una squadra di ottimo livello, completa in tutti i reparti, talentuosa e con grande intensità. Il segreto per provare a batterli? Essere più intensi di loro ed essere convinti dei nostri mezzi. Una convinzione alla quale certamente contribuisce il fatto di aver conquistato la prima vittoria in campionato, domenica scorsa contro Montegranaro. Il primo successo certamente ci aiuterà ad avere maggior confidenza ed autostima».

Caserta, l’infortunio di Rose é meno grave del previsto

Sono confortatni le notizie sull’infortunio alla caviglia destra di Weynmi Efejuku Rose: per il giamaicano, dopo lo stop forzato di domenica contro Casale Monferrato, si era temuto almeno un mese di stop, mentre oggi si é appreso che i tempi di recupero non andrebbero oltre una decina di giorni. Rose salterà anche l’importante sfida al vertice di domenica a Varese, e potrebbe rientrare nel match contro Pesaro.

Eurolega, Siena supera Lubiana e Milano spaventa il Madrid

Il derby in Eurolega tra Spagna e Italia finisce 2-0 per gli iberici. Dopo la bella figura di Cantù a Vitoria, anche Milano convince contro il Real Madrid. L’85-78 finale è anche severo nei confronti della squadra di Sergio Scariolo, che ha giocato alla pari – anzi a lungo anche meglio – contro la semifinalista dello scorso anno, che ha fatto debuttare anche un giocatore NBA come Serge Ibaka (3’30” per l’ala di Oklahoma City). Milano sogna nel terzo quarto, quando un clamoroso 13-0 tutto di Drew Nicholas (24) nel giro di 55” (tre triple e quattro liberi sui tecnici di Suarez e Llull) segna il 40-53. Ma qui la Caja Magica – dove alcuni tifosi ricordano il pilota Marco Simoncelli – si scalda e il Real rimonta lentamente con le cinque triple in fila di Llull (13), Carroll (21 in 19′) e Rudy Fernandez (17) contro la zona 2-3 di Milano. Un favoloso Hairston (18) e Gallinari (12) tengono comunque in quota Milano, fino al 71-72 di Nicholas. Ma qui arriva un 12-4 con 6 punti di Carroll, e in mezzo c’è pure un antisportivo di Hairston su Fernandez, mentre Milano non segna più su azione negli ultimi 5 minuti.

SIENA IN SCIOLTEZZA – Il 79-57 di Siena su Lubiana si decide già dal primo quarto, in cui il Montepaschi vuole riscattare il ko contro Caserta in campionato ed ottiene un break di 17-0 che vale il 21-4, con Andersen, Kaukenas (11) e Moss (10) che va subito in doppia cifra. Siena esce bene dall’intervallo, ritrovando Andersen leggermente acciacato e con le accelerazioni di McCalebb (17) va dal +7 al +26. Esordio senza punti per Igor Rakocevic: l’ex capocannoniere di Eurolega gioca 7′ in cui sbaglia due tiri da tre punti.

NBA, la stagione da 82 partite può ancora essere salvata. Ma anche a novembre non si giocherà

Piccoli, lenti progressi, in incontri fiume che durano ore ed ore. Ma oggi, forse, tutti possono guardare al futuro con un pò più di fiducia. L‘Nba é arrivata 119 giorni di lockout, ma proprietari e giocatori sono tornati a incontrarsi a poche ore dal duro monito del Presidente Barack Obama, che aveva invitato tutti a “pensare di più ai tifosi“. L’ultima riunione é avvenuta in un hotel di Manhattan per oltre 15 ore (da mezzogiorno a dopo le tre di notte), prima di interrompere la sessione per la notte e riaggiornarsi alle 20 ora italiana. “Ci sono stati dei progressi – ammette Derek Fisher, presidente del sindacato giocatori, con gli occhi arrossati dopo la maratona di trattative -, anche se non possiamo dire che siano stati grandissimi. Ma sono stati abbastanza per tornare ad incontrarsi“. “E’ stata una giornata faticosa ma molto produttiva – gli fa eco poco dopo il commissioner Stern -, speriamo che domani lo sia altrettanto. Non vediamo l’ora di risederci al tavolo“.

Proprietari e giocatori hanno dunque accantonato, almeno per il momento, la divisione del Basketball Related Income (i guadagnati generati dalla lega, di cui ai giocatori spettava il 57% fino alla passata stagione), il tema centrale su cui si erano interrotte le trattative la settimana scorsa, per parlare più in generale del sistema. E i progressi fatti inq quest’ultimo incontro sono stati tali che Billy Hunter, direttore esecutio del sindacato, è tornato a parlare dell’ipotesi di disputare una regular season con tutte le 82 partite in programma. “Se riuscissimo ad arrivare a un accordo entro la settimana sarebbe ancora possibile, ma per farlo serve l’impegno di tutti. Ci siamo tutti resi conto che due settimane di regular season sono già state cancellate e che l’Nba era pronta ad annunciare ulteriori tagli, così abbiamo deciso di rivederci“. Il commissioner Stern è un po’ più cauto: “Non abbiamo scadenze specifiche, e poi ci sono molti fattori che influiscono sulla possibilità di una regular season da 82 partite, a cominciare dall’impegno che possiamo chiedere ai giocatori, a problemi di calendario con le arene, a quello che possiamo chiedere ai fans. Sappiamo però che dobbiamo accordarci al più presto. E, d’accordo coi giocatori, vogliamo disputare quante più partite possibile“.

Di una cosa però il commissioner è certo: anche se venisse siglato un accordo la stagione non inizierà prima di dicembre (con almeno un mese di ritardo rispetto a quanto programmato, visto che la prima palla a due era in calendario il primo novembre): “Non voglio annunciare la cancellazione di altre parite, ma è ovvio che una volta concluso l’accordo avremo bisogno di tempo per far disputare i training camps, giocare qualche match di esibizione e dare il via alla stagione (quantificabile in un mese circa, n.d.r.). Comunque non c’è accordo finché non ci si accorda su tutti i punti sul tavolo“. Quanto basta per tornare ad essere ottimisti. E i tifosi, con il Presidente Obama in testa, tornano ad incrociare le dita.

La Rivoluzione d’ottobre della Montepaschi Siena: dopo Rakocevic é in arrivo lo “scandaloso” Thomas

La Montepaschi Siena prosegue la sua personale rivoluzione d’ottobre con l’arrivo, però non ancora ufficiale, di Omar Thomas. Dopo aver ingaggiato appena martedì scorso il capocannoniere dell’ultima Eurolega Igor Rakocevic, arriva il miglior giocatore dell’ultimo campionato di Serie A, quando indossava la casacca di Avellino. Ma la carriera di Thomas, da tempo nel mirino di Siena, era stata macchiata quest’estate dall’accusa pesante – per cui è stato anche deferito – di aver disputato l’intero campionato scorso con un falso passaporto sloveno. Ma é notizia di ieri che la Commissione Giudicante della Federbasket ha sospeso ogni decisione sulla vicenda, in attesa dell’inchiesta penale della Procura della Repubblica di Civitavecchia, che sino ad ora non ha fatto pervenire alcuna comunicazione al giocatore. Visti i tempi della giustizia italiana, é facile immaginare che non ci saranno sviluppi almeno fino al termine della stagione. Thomas è quindi tesserabile da chiunque, ovviamente non con il passaporto sloveno sotto inchiesta. Per Siena non è però un problema ingaggiarlo da extracomunitario, visto che sul piano tecnico il suo arrivo metterebbe la parola fine al riassetto cominciato con l’arrivo di Rakocevic e la possibile uscita dei due americani DaJuan Summers (“Scommessa persa“, è la valutazione di martedì scorso del presidente Minucci) e David Moss, già offerto dalla agenzia che detiene i suoi servizi ad altre squadre di Serie A. Sulla vicenda del passaporto, Thomas dichiarò durante il suo interrogatorio:  “Sono andato in Slovenia con un agente a ritirare il mio passaporto. A procurarmelo non è stato né Guy Zucker e neanche Dave Gasman, ma un procuratore molto famoso che sarebbe dovuto diventare il mio agente: non potete neanche immaginare come sono andate le cose. Il nome non posso farlo, ma posso dire che poi lui non è diventato il mio procuratore perché ho fatto scelte differenti per la mia carriera“.

PILLOLE DI THOMAS — Ala di 196 centimetri nato a Philadelphia 29 anni fa, Thomas era in Italia dal 2006, giocando a Rimini, Rieti e Brindisi da americano, prima dell’ultima stagione giocata da sloveno trascinando Avellino al quarto posto in regular season e alla semifinale di Coppa Italia con una stagione da 17,5 punti e 6 rimbalzi di media.

Domenica c’é Sassari-Milano, rimpatriata per due vecchi amici come Devecchi e Gallinari

Il match tra Sassari e Milano sarà l’occasione per una rimpatriata tra Giacomo Devecchi e Danilo Gallinari, vecchi amici originari di Sant’Angelo Lodigiano. “Jack” è del 1985, ha quasi tre anni più di Danilo: insieme non hanno mai giocato, se non nelle amichevoli tutte in famiglia. Contro, però, . Devecchi e Gallinari avevano già giocato in Legadue nel 2006, il primo con Montegranaro ed il secondo con Pavia: ora sono pronti a ritrovarsi da avversari domenica prossima alle 20:30 a ritrovarsi ancora da avversari nel match fra la Dinamo Banco di Sardegna e la EA7 Emporio Armani Milano.

JACK DEVECCHI SU DANILO – Per me è mio cugino, un amico più che altro, non lo vedo come un giocatore Nba. Ci sentiamo spesso e vediamo ogni volta che è possibile, passiamo assieme le nostre vacanze da qualche anno, stiamo bene e ci divertiamo. È venuto qui in vacanza tre anni fa, conosce Manuel, mi chiede spesso della Dinamo». Come detto tutto comincia a Sant’Angelo Lodigiano: «Il padre di Danilo, mio zio Vittorio, ci ha contagiato tutti: i due fratelli Devecchi e i due fratelli Gallinari. All’inizio io ero chiaramente più forte, ma quando il “cuginetto” ha cominciato a crescere è stata tutta un’altra partita. In partite ufficiali ci siamo incrociati in Legadue, io ho segnato due punti, lui 22, si incominciava a capire di che pasta era fatto». Diversi anni di canestri italiani, poi la chiamata Nba: «Si sapeva, io ho seguito in diretta il draft, sono stato felicissimo per lui. Quando gioca resto spesso sveglio a vedere le sue partite. È grande, sono chiaramente di parte, ma è così». Giocare assieme è «un bel sogno. Ma anche se il lockout lo ha riportato in Italia il suo palcoscenico è quello Nba ormai anche se è rimasto molto umile e con i piedi per terra. In estate abbiamo partecipato assieme ad un incontro di beneficenza con dei ragazzi, lui era uno di loro e tutti impazzivano per lui. Io faccio il mio, sto bene a Sassari, lavoro e gioco con piacere in Lega A per questa squadra».

DANILO SU JACK – Da Sant’Angelo Lodigiano agli Stati Uniti passando per Milano e per ritornare poi sotto il Duomo in tempo per giocare l’attesissimo derby di famiglia: «È sempre bello rivedere Jack e lo sarà ancora di più domenica che ci troveremo da avversari. Io e lui abbiamo condiviso, condividiamo e condivideremo tantissimi momenti insieme. Ci sono tanti aneddoti che ci legano, cose che ci accomunano. Tornare a casa è sempre bello ed emozionante. Ritrovo un campionato che conosco come la Lega A equilibrato e con squadre che giocano ad alto livello. Sono tornato a Milano, che per tanti motivi è casa mia, dunque non potrei vivere una situazione migliore qui in Italia».

Joe Trapani risolve il contratto con Casale Monferrato

Casale Monferrato ha reso noto che ieri Joe Trapani ha chiesto alla società piemontese di risolvere con anticipo il contratto che lo lega alla scoietà. Preso atto della volontà del giocatore, la società ha scelto di assecondare il giocatore e non trattenerlo contro la sua volontà, che da oggi è dunque libero da ogni vincolo contrattuale. A Joe è andato il più sincero in bocca al lupo da parte di Marco Crespi e di tutto lo staffa per il prosieguo della sua carriera.

Montepaschi Siena ingaggia il sebro Rakocevic

E’ arrivata l‘ufficialità per quanto concerne l’accordo tra la Montepaschi Siena e l’atleta Igor Rakocevic. La guardia serba si é laureato per tre volte capocannoniere dell’Eurolega, l’ultima proprio nella scorsa edizione con l’Efes Pilsen Istanbul. Il player ha firmato un contratto di un anno con opzione per il secondo. Dopo il ko interno con Caserta, Siena ha così ulteriormente rinforzato il proprio organico, che diventa ancora più competitivo specialmente in prospettiva Eurolega.

PILLOLE DI RAKOCEVIC – Cresciuto e affermatosi nella Stella Rossa, ha giocato due anni a Podgorica poi, dopo un oro all’Europeo con la nazionale jugoslava, è stato chiamato nel 2002-03 in Nba ai Minnesota Wolves con 1.9 punti di media. Tornato in Europa, ha giocato in Spagna tra Valencia, Real Madrid e poi tre anni a Vitoria, dove ha vinto un campionato. Quest’anno era senza squadra, si è allenato a casa sua a Belgrado insieme alla Stella Rossa.

Coppa Italia Legadue, ecco le date delle partite

La Legadue ha reso diramato quest’oggi  il programma dei quarti di finale di Coppa Italia, che si dividerà tra la prossima settimana e il giorno dell’Immacolata. Con l’unica eccezione della serie tra Prima Veroli e Tezenis Verona, che anticiperà sia l’andata che il ritorno. Lunedi prossimo infatti, si disputerà l’andata a Verona (ore 20.50), mentre il ritorno sarà a Frosinone il 22 novembre. Per le altre serie, confermate le date di martedi prossimo e dell’8 dicembre, in entrambi i casi palla a due alle 18.15. Aget Imola-Fileni Jesi vivrà l’andata al PalaRuggi di Imola e il ritorno nelle Marche, Morpho Piacenza-Enel Brindisi sarà prima in Emilia poi in Puglia, Trenkwalder Reggio Emilia-Givova Scafati sarà prima in casa dei reggiani e poi in Campania. Le vincenti delle quattro serie disputeranno le Final Four del 3-4 marzo, in una sede ancora da stabilire.

Eurolega, Milano trema: il Madrid ha preso Serge Ibaka, stella NBA degli Oklahoma City Thunder

Come sostituto dell’infortunato Novica Velickovic (operato al menisco) il Real Madrid ha ingaggiato con un contratto a gettone, un gran bel giocatore del calibro di Serge Ibaka. Il congolese naturalizzato spagnolo, che ha trionfato negli ultimi Europei con la nazionale di Sergio Scariolo, ha infatti firmato per due mesi (a 200.000 euro complessivi) con il Real. Anche se, come per molte altre stelle della NBA,  il contratto che lo lega agli Oklahoma City Thunder (fino al 2013) imporrà ad Ibaka di tornare negli USA nel caso in cui il lockout terminasse prima della scadenza dell’accordo col Real. La notizia interessa molto da vicino anche Scariolo, attuale coach dell’Emporio Armani Milano, che se lo potrebbe trovare subito di fronte: Ibaka, infatti, potrebbe essere tesserato già in occasione del match di Eurolega di giovedi sera proprio tra Real e Milano. Per il Real si tratta di un’aggiunta di grande valore, visto che il 22enne degli Oklahoma City Thunder è stato il terzo miglior stoppatore dell’ultima stagione NBA (con 2.4 di media) a cui aveva aggiunto 9.9 punti e 7.6 rimbalzi.

NBA, il lockout prosegue: a rischio altre due settimana di stagione regolare

Secondo quanto riportato dalle colonne del New York Daily News, nelle prossime ore la NBA annuncerà – attraverso il commissioner David Stern – un ulteriore slittamento dell’inizio della stagione. E con il secondo rinvio di altre due settimane, la data del 28 novembre diventererebbe quella dell’inizio dell’annata: questo, ovviamente, nella migliore delle ipotesi. Al momento, non sarebbero in pericolo le partite di Natale, con il clou che prevede la rivincita dell’ultima finae tra Miami e Dallas. La cancellazione delle prime quattro settimane del calendario (con 102 gare programmate che verrebbero cancellate) non dovrebbe comportare un numero inferiore di gare, visto che con l’inizio della stagione ad inizio dicembre si salvarebbero il format delle 82 partite di stagione regolare. Ma di tutto ciò si dovrà discutere nelle prossime riunioni tra sindacato e giocatori. Intanto però, la perdita di due settimane ulteriori comporterebbe mancati introiti per 650 milioni di dollari.