L’Assi Basket Ostuni cambia ancora: e sempre nel ruolo di playmaker, passando da un giocatore di scuola Montepaschi ad un altro. A prendere il posto di Tommaso Marino (che ha rescisso il contratto che lo legava al club pugliese) è Simone Berti, 26enne che ha firmato fino al termine della stagione. Reduce da due stagioni a Pistoia, Berti ha iniziato questa stagione a Casale Monferrato, dove aveva sostituito a gettone gli infortunati Gentile e Ferrero.
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Coppa Legadue, Verona vola alle Final Four
La Tezenis Verona è la prima squadra qualificata per le Final Four di Coppa di Legadue che si giocheranno il prossimo 3-4 marzo. La squadra di coach Alberto Martelossi ha vinto anche il ritorno in trasferta contro Veroli: nell’86-80 finale hanno brillato gli Usa come West (25 punti con 10/11 da due e 9 rimbalzi) e Edwards (21), mentre a Veroli non sono bastati i 25 punti di Lee. Le altre serie vivranno il match di ritorno l’8 dicembre, partendo da questa situazione: Scafati-Reggio Emilia (+15 per i campani), Brindisi-Piacenza (i pugliesi devono recuperare il -3), Jesi-Imola partono dalla parità dell’andata.
Casale Monferrato ha preso l’ala mancina Martinoni
La Novipiù ha acquistato il lungo italiano con cui ha completato l’organico dopo la mini-rivoluzione compiuta nelle ultime settimane. Casale Monferrato ha infatti ufficializzato l’accordo con il 22enne Nicolò Martinoni, ala mancina che nell’ultimo anno e mezzo ha giocato con la Virtus Bologna. La Canadian Solar aveva infatti appena annunciato la risoluzione dell’accordo quadriennale con Martinoni, che ha potuto così accasarsi in Piemonte. Da dove, invece, va via Michael Dunigan, che ha fatto le valigie per andare in Ucraina. Dunque, la nuova Casale di coach Crespi avrà un terzetto di esterni americani con Shakur (reduce dal debutto-record di domenica, con 30 punti), Temple e Janning, cambiati da Gentile, Ferrero, Malaventura e Pierich. Sotto le plance, il tuttofare Nnamaka e Martinoni supporteranno i pivot Chiotti e il serbo Stevic.
Eurolega, Siena cade in casa contro i russi dell’Unics Kazan
Dopo la sconfitta di Treviso contro San Pietroburgo in Eurolega, un’altra squadra italiana cade in casa contro una squadra russa. Di fronte al grande ex Terrell McIntyre, la Montepaschi Siena perde per 73-79 contro l’Unics Kazan, che pur privo di Nathan Jawai e Kelly McCarty, é stato letteralmente trascinato alla vittoria da un altro ex di turno Henry Domercant (24 punti con 6/8 da tre dopo i 30 dell’andata) e da Vladimir Veremeenko (21 e 10 rimbalzi). Sono loro due e la bandiera del club russo Petr Samoylenko (in campo nel finale al posto di un comunque buon Greer, 12 punti) a firmare il 18-6 per il +8 esterno (67-75). Solo le accelerazioni di McCalebb (22) permettono a Siena di rientrare fino a -2 (73-75), ma l’uscita per falli del play e lo 0/2 ai liberi di Lavrinovic chiudono le porte della vittoria a Siena. Che almeno difende il +8 dell’andata e rimane seconda in classifica nel girone.
Cremona taglia Thomas ed ingaggia Roderick
La Vanoli–Braga Cremona ha deciso di tagliare Brandon Thomas, che fin qui ha deluso, come testimoniano i suoi 4.1 punti di media. Al suo posto é arrivato uno dei fedelissimi di Attilio Caja, e cioè Terrence Roderick che lo scorso anno giocò per il tecnico pavese a Rimini. Squadra dove il 23enne di Philadelphia disputò un’annata di Legadue da grande protagonista, con 16 punti e 6.5 rimbalzi di media. L’arrivo di Roderick è previsto per giovedi, e l’americano dovrebbe debuttare domenica contro Siena.
NBA, i giocatori puntano tutto sulla giustizia del Minnesota
Dopo mesi di febbrili e inutili trattative, con il conseguente scioglimento del sindacato, i giocatori Nba hanno deciso di adire le vie legali. Le stelle del basket a stelle e strisce avevano intrapreso due azioni legali, una in California e una nel Minnesota, contro la Nba per violazione delle norme antitrust. Nella giornata di eri, però, il legale David Boies ha annunciato che la denuncia presentata in California è stata ritirata, perché si punta forte su quella nel Minnesota dove i tempi dovrebbero essere più brevi. In realtà, secondo la Nba e i proprietari delle franchigie, la scelta dei giocatori non avrebbe nulla a che fare con la tempistica, ma col fatto che nel Minnesota la giustizia tempo addietro si espresse a favore degli atleti della NFL durante il lock-out che aveva fermato il campionato di football. Tra i firmatari dell’azione legale i vari Carmelo Anthony, Kevin Durant, Rajon Rondo e Steve Nash con la prima udienza che dovrebbe tenersi a metà dicembre.
NBA, la stella dei Boston Celtics pensa all’Europa
La speranza che si torni a giocare non é ancora smarrita del tutto, ma Paul Pierce, così come molte altre stelle della Nba, sta iniziando a guardarsi attorno. E guarda con attenzione in direzione Europa, precisamente a Spagna e Italia. La stella dei Boston Celtics conserva ancora un briciolo di ottimismo, nonostante oramai siano poche le speranza che l’intera stagione NBA non salti del tutto: “Credo che si giocherà. Ma la gente ogni giorno mi chiede cosa succederà e da due mesi assicuro che il nuovo contratto collettivo si firmerà in due settimane. Ora credo che succederà qualcosa, che si possa trovare una soluzione, c’è troppo in gioco“, dice in un’intervista rilasciata ad Yahoo. Ma se il lock-out dovesse proseguire, Pierce andrebbe volentieri a giocare all’estero. “Sto cominciando a pensarci – ammette – Se la stagione verrà cancellata definitivamente dovrò valutare tutte le opzioni, anche quella di andare all’estero. Se a metà dicembre non ci sarà stato alcun riavvicinamento tra le parti, sarà il momento di prendere una decisione“. Al momento sono due le alternative che Pierce sarebbe disposto a vagliare: “Se mi muovo sarà per giocare in Spagna o in Italia, sono stato in entrambi i Paesi e hanno i due migliori campionati d’Europa“.
Coach Trincheri elogia Cantù: “Ottima reazione contro Caserta”
All’indomani del successo della sua Bennet contro la Pepsi Caserta, coach Trincheri ha avuto parole di elogio per la sua squadra: «Dopo un primo temp povero a livello di energia e contenuti, in cui siamo stati in difficoltà perchè abbiamo ballato un po’ sui loro lunghi aticipi, abbiamo agguantato la partita nel terzo periodo grazie a un atteggiamento diverso. Siamo stati bravi in difesa, facendo un eccellente lavoro su Collins che ha visto poco il canestro, e da quel momento in poi non ci siamo più voltati. Sicuramente ci ha dato una mano Lighty, che ha garantito fisicità e giochi da tre punti». «Queste sono sfide molto difficili perchè tatticamente ci possiamo preparare meno e tutte le formazioni che affrontiamo, come ho spiegato ai miei giocatori, hanno delle motivazioni altissime. Siamo soddisfatti per aver vinto la gara con un signor terzo quarto e ora sotto la prossima. Putroppo però Scekic ha subito un brutto infortunio e questa è la cosa che mi spiace più di tutte».
Eurocup, la Benetton riceve i russi del San Pietroburgo
E’ in arrivo la seconda giornata della Eurocup per la Benetton Treviso, che segnerà l’esordio casalingo nella competizione che la scorsa stagione vide protagonista la squadra trevigiana fino alla Finals del Palaverde. Di fronte ai biancoverdi ci saranno i russi dello Spartak San Pietroburgo, a punteggio pieno nel Gruppo G dopo la vittoria ottenuta contro il Cedevita Zagabria nella prima giornata (73-56). Il “girone di ferro” è condotto da Bayern e Spartak con una vittoria a testa. Così Andrea De Nicolao, giovane playmaker che a Pesaro ha giocato una buona partita, presenta la sfida contro i russi: «Siamo una squadra giovane e come tale soggetta ad alti e bassi, lo si è visto nella scorsa settimana in cui abbiamo alternato buone cose a momenti difficili. Speriamo nel rientro di Becirovic, una mente e un giocatore fantastico che è difficilmente sostituibile nel nostro gioca d’attacco, come si è visto nelle ultime partite. Ma al di là delle assenze dobbiamo dare di più e giocare con maggiore continuità. Speriamo sia servita la lezione di Pesaro, l’approccio alla gara deve essere diverso, più aggressivo e concentrato. Abbiamo di fronte una squadra tosta e molto fisica, non dobbiamo farci cogliere impreparati. Giochiamo in casa nostra e contiamo sull’effetto-Palaverde per riprenderci, anche perché dopo la sconfitta fuori casa a Monaco nell’avvio del girone, in casa nostra non possiamo permetterci passi falsi che comprometterebbero la classifica nel girone di Eurocup».
Cantù, tegola Scekic: lesione al legamento collaterale mediale
Gli esami al ginocchio destro a cui si é sottoposto Marko Scekic – che si è infortunato ieri nel match contro Caserta – hanno evidenziato una lesione del legamento collaterale mediale. Il lungo bosniaco dovrà restare al riposo per almeno 15 giorni, al termine dei quali verrà rivalutato con una nuova risonanza magnetica. Come recita anche il comunicato di Cantù, la risonanza sarà necessaria anche per un altro motivo: «Per un miglior studio del legamento crociato anteriore vista l’attuale presenza di liquido interarticolare che impedisce una diagnosi definitiva. I tempi di recupero potranno essere stabiliti solamente dopo gli ulteriori accertamenti».
Avellino, Vitucci dopo il ko di Casale: “Colpo degli infortuni”
E’ molto amareggiato, Frank Vitucci, al termine della partita persa contro Casale Monferrato: «E’ stata una gara figlia degli allenamenti non al completo che facciamo, ormai, da due settimane. Questa non vuol essere una scusante per un match che Casale ha vinto meritatamente. Il crollo dell’ultimo quarto è frutto di queste difficoltà mentre la Novipiù faceva tutto bene. Shakur è stato quello che ha fatto la partita, ma penso che la chiave siano stati i rimbalzi alla fine, che ci sono costati tanto. Lì si sono viste le difficoltà di cui parlavo. Casale è stata brava a stare in partita nonostante il nostro terzo quarto. Adesso ci tocca recuperare le situazioni fisiche che ci hanno dato molti problemi. Abbiamo sofferto la loro costanza di rendimento nell’arco di tutta la partita cosa che noi non abbiamo fatto. Golemac aveva giocato una prima parte abbastanza buona e pensavo che la sua esperienza potesse essere importante nel finale, mentre Gaddefors aveva fatto bene in difesa anche se poi è andato giù con tutti gli altri alla fine. Il calendario è difficile ma adesso dobbiamo capitalizzare questa sconfitta lavorando su quello che è andato male».
Eurolega, l’Armani si butta via e regala il successo al Partizan
Dopo aver toccato anche i 21 punti di vantaggio e aver tenuto il pallino del gioco in mano per quasi tutta la durata dell’incontro, Milano crolla incredibilmente nell’ultimo quarto e concede una vittoria a dir poco insperata al Partizan. Eppure l’Armani aveva un gran bisogno di vincere questo incontro che potrebbe risultare fondamentale ai fini del prosieguo della competizione. Gli uomini di Scariolo, provenienti dagli ultimi 2 successi contro Charleroi e Siena, sapeva si sarebbe trovato di fronte un avversario fisico, insidioso e con il suo stesso score in classifica nel girone (2 vinte e 2 perse).
IL MATCH – Milano parte male concedendo troppe palle perse agli avversari ma a metà del primo quarto è Nicholas a dare la scossa ai padroni di casa mettendo a segno 4 punti di fila che fanno da preludio all‘ingresso sul parquet di Danilo Gallinari. La squadra di Jovanovic abbozza una minifuga sul +6 (14-8) a 2’15 dal termine salvo poi subire un parziale di 4-0 firmato Gallo, implacabile dalla lunetta. Hairstone e Bourousis ad inizio secondo quarto allungano il parziale a 8-0 per il 16-14 EA7, interrotto solo dalla tripla di Macvan. Il match é molto equilibrato, ma con il passare dei minuti Milano migliora a rimbalzo e trova il primo vero break dell’incontro sul finire del primo tempo: dal 19-16 per il Partizan si passa infatti sul 31-19 Milano (parziale di 15-0) con un grande Mancinelli, autore di 7 punti e di un grande impatto sul match. Le percentuali al tiro dei bianconeri sono pessime (33% da due, 1 su 12 da tre, 7 su 30 al tiro) e il 19-5 del secondo quarto permette ai ragazzi di Scariolo di andare all’intervallo lungo sul + 12. Al rietrno sul parquet, Milano continua ad attaccare ed aumentare il divario portandosi sul +18 grazie al solito Mancinelli, ai liberi di Radosevic e ai canestri di Nicholas e Bourousis. Dopo ben 11 triple sbagliate, a 5′ dalla fine del terzo quarto, Cakarevic va a segno ma gli risponde immediatamente Cook. Mancinelli prosegue nella sua serata magica andando a segno anche da 3 chiudendo, o almeno così sembra, la contesa con il +21. Andjusic (risulterà decisivo con i suoi 8 punti in 12’30”) segna da tre e per la seconda volta Milano, questa volta con Gallinari, risponde subito.
LA DISFATTA – L’ultimo parziale parte con il punteggio di 56-39 per l’Armani che inizia a concedere qualcosa permettendo agli avversari di arrivare a -12 con la tripla di Lucic che nell’azione successiva del -10 commette però fallo in attacco. Kecman poco dopo realizza i liberi che, uniti a quello realizzato da Pekovic, portano il Partizan a -9. A 2’36” dalla fine inzia però il dramma biancorosso. Fallo antisportivo di Gallinari che consente a Pekovic di portare i suoi a -6, Macvan (il migliore dei suoi con 18 punti e 8 rimbalzi) piazza la tripla del -3. Milano è in totale confusione e non trova più canestri, mentr un Pekovic scatenato sotto canestro contro Rocca realizza il -1 e tocca a Kecman siglare i primi punti del nuovo vantaggio, subendo anche fallo. Dalla lunetta non sbaglia e il Partizan ora è sopra di due. Nel finale di gara Cook va in penetrazione ma scivola e Law si va a prendere i liberi per il +4 serbo. Hairstone (12 punti e 4 rimbalzi) accorcia (65-67) ma lo scatenato Kecman (11 punti e 4 rimbalzi) chiude definitivamente i conti. Finisce in maniera quasi irreale, 65-69 a favore degli uomini di Jovanovic, per la gioia incontenibile dei circa 400 serbi arrivati in Italia.
Eurolega, la Montepaschi torna alla vittoria contro il Prokom
Siena ritrova il sorriso grazie alla vittoria in Eurolega: dopo le due sconfitte con Barcellona e Milano arriva il successo contro il Prokom, con una prova positiva ma solo a metà. Sul campo della squadra toscana arriva la quinta sconfitta del Prokom in cinque giornate: 15 punti di Kaukenas e 14 di McCalebb per Siena (quattro i giocatori in doppia cifra), 26 dell’ex Benetton Treviso Motiejunas e 16 dell’ex Boston Celtics Lafayette per i polacchi. Siena chiude avanti il primo quarto, ma soltanto grazie ad un tiro libero di Andersen nel finale di tempo: 16-15, con tanta sofferenza specie nella parte iniziale del match, grazie soprattutto ad un buon impatto di Montejunas, l’ex trevigiano, ispirato dalla distanza (2/2). La Mps trova subito un buon McCalebb, con Lavrinovic e Andersen sempre presenti e minacciosi sotto i tabelloni. Percentuali non altissime dal campo, soprattutto da due, con entrambe le squadre ceh restano in partita. Lafayette parte fortissimo nel secondo parziale, con una serie di assist e di bombe da tre, ma Siena non si fa intimidire: Rakocevic mette a segno due giocate importanti (assist per la tripla di Ress e piazzato) per il 23-23. Il Prokom c’é e torna avanti con i soliti Lafayette e Montejunas (+4), sprecando anche tante occasioni per proseguire l’allungo. Pianigiani allora si affida alla panchina, e Aradori trova cinque punti in fila che riportano avanti la Mps facendo esplodere il PalaEstra. Anche al riposo lungo Siena mantiene un punto di vantaggio sugli avversari, 32-31. Pianigiani parla a lungo con i suoi durante l’intervallo e l’effetto si vede subito, perché Siena esce sul parquet biancoverde con il coltello tra i denti: difesa perfetta, devastante l’attacco. A metà terzo quarto il vantaggio è già di +15 (48-33), grazie a McCalebb e ad uno scatenato Kaukenas. Il Prokom prova una reazione con i soliti Montejunas e Lafayette, ma la Mps ha in mano il match: Ress, Andersen e Zisis danno il colpo di grazia al match portando Siena a quota 65 (a 51). La Montepaschi continua a spingere e con la tripla di Moss arriva a quota +17; ancora Moss e poi Zisis portano il vantaggio a +20. La partita sembra chiusa, Pianigiani non vuole cali di tensione, ma la Mps si fa rimontare sino al -8, soprattutto grazie al neo entrato nel Prokom Zamojski . Alla fine ci pensano Moss, Lavrinovic e Kaukenas a chiuderla nel finale, ma con tanta sofferenza.
NBA, il lockout rischia di cancellare la stagione. E l’economia di 29 città USA
E’ stato l’ultimatum imposto al sindacato dei giocatori a far saltare definitivamente il banco. E’ stato lo stesso Maurice Evans, vicepresidente del sindacato giocatori Nba a spiegarlo chiaramente (lui che é stato anche in Italia nel recente passato con la maglia del Benetton Treviso): anche i giocatori sanno molto bene che con questa decisione le possibilità che la stagione sia cancellata definitivamente sono altissime ma sostengono che sia stato un passo necessario: “Sappiamo che facendo così rischiamo seriamente di non cominciare nemmeno la stagione, capiamo le conseguenze che tutti I giocatori possono avere se le cose andranno come speriamo, ma è un rischio che bisogna correre”. Nel frattempo il malumore cresce a dismisura non solo fra i tifosi ma anche nelle categorie che lavorano grazie alla Nba (parcheggiatori, camerieri, ristoratori, venditori ambulanti ecc…) che in questo momento di crisi ha grandi difficoltà a portare a casa uno stipendio e con la possibilità di una stagione intera cancellata si vedrebbe ancor più in difficoltà: “Giocatori e proprietari non si rendono conto del danno reale che stanno facendo continuando questa pantomima sul contratto – ha scritto su Twitter un addetto alla vendita dei biglietti dei Denver Nuggets – i parcheggiatori e tutto il personale impegnato ogni sera nelle arene. Persone disoccupate che ora hanno uno stipendio a zero. Questa, più ancora che l’assenza delle partite, è la cosa più triste di questa vicenda”. Bisogna tenere conto del fatto che la Nba ogni anno produce 4 miliardi di dollari di indotto: soldi che servono a far girare l’economia anche e soprattutto di quelle città più piccole che vivono grazie alla Nba. Lo dimostra anche il fatto che dopo l’appello del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, giorni addietro 22 sindaci delle 29 città che hanno una squadra Nba avevano inviato una accorata lettera a David Stern nella quale pregavamo il commissioner di trovare al più presto un accordo per far ripartire la stagione. Per questo sono ancora in molti a sperare che un accordo si possa trovare, anche se dopo la giornata di ieri tutto è maledettamente più complicato.