Andrea Bargnani si sveglia e l’incubo di Toronto finisce. Il ‘mago’ segna 30 punti e trascina i Raptors al successo casalingo per 111-100 contro i Minnesota Timberwolves. La formazione canadese, che non vinceva dal 2 gennaio e che ora ha un record di 14-37, interrompe finalmente la serie di 13 sconfitte consecutive, la seconda peggior striscia della propria storia. Bargnani, reduce da 4 partite mediocri, arriva a 30 punti nonostante una prestazione rivedibile al tiro (10/26 dal campo e 3/7 da 3 punti). Toronto sfrutta la serata speciale di Josè Calderon, che distribuisce 19 assist (con 6 punti). Lasciano il segno anche DeMar DeRozan (20 punti) e Amir Johnson (19 punti e 12 rimbalzi). Minnesota (11-38) si conferma una delle peggiori squadre della lega e il solito Kevin Love (20 punti e 15 rimbalzi) non basta per evitare l’ennesimo passo falso.
Bargnani Toronto
Bargnani, Mago contro i 76ers; Gallinari vince ma non decolla; Belinelli ko
Un solo Mago, per una notte: i tre italiani dell’Nba giocano in contemporanea ma tra Marco Belinelli (finito ko con i suoi New Orleans contro Utah Jazz) e Danilo Gallinari (bene New York, 95-99 a Charlotte) le telecamere scelgono di soffermarsi su Andrea Bargnani: il romano entra di prepotenza in scena nella vittoria (106-90) di Toronto – quarto successo consecutivo – ai danni di Philadelphia 76ers.
Trentatrè minuti e una manciata di secondi sul parquet dell’Air Canade Centre sono bastati a Bargnani per piazzare a referto 24 punti (percentuali: 8/16 al tiro, 2/4 da 3), cinque rimbalzi e due assist. A dividere il gradino più alto del podio, insieme a Bargnani, il compagno di squadra Reggie Evans, che di punti ne fa 12 ma agguanta la bellezza di 22 rimbalzi.
Philadelphia, dodicesima sconfitta a fronte di tre sole vittorie, è tutta nelle iniziative di Andre Iguodala, 17 punti, e Jrue Holiday, 16. Per il resto, i locali hanno saputo amministrare il vantaggio nel corso dell’intera gara: talmente nitida, la vittoria, fin dai primi minuti (al 12′ già non c’è storia: +15 Toronto) che coach Jay Triano decide di concedere spazio agli ultimi arrivati. Jerryd Bayless, 13 a referto, e Peja Stojakovic, 7.
Bargnani schianta i Celtics, bene New Orleans
La magica serata Nba è stata ancor più indimenticabile per Andrea Bargnani, oramai autentica stella (tra le stelle) in casa dei Toronto Raptors. 29 punti per il Mago, canadesi capaci di travolgere il mare verde di Boston e liquidare i Celtics a una manciata di secondi dalla sirena, quando gli ospiti hanno avuto palla in mano ma la conclusione di Garnett si è stampata sul ferro.
Il 102-101 con cui Toronto ha messo fine alle impietose statistiche (8 sconfitte di fila contro Boston). Decisivi, ai fini della vittoria, i 2 liberi infilati a 2 secondi dalla sirena da Amir Johnson. Per Bargnani, numeri da primadonna eccezion fatta per quei due miseri rimbalzi messi a referto. Troppo pochi per consacrare definitivamente il 25enne. Per il resto, 29 punti con 9/20 al tiro, 2/6 da 3 punti, 9/13 ai liberi e la sensazione che contro Glen Davis (non proprio uno qualunque) potesse fare quello che gli pareva. L’ex Benetton Treviso a fine gara:
“Avevamo tutte le scuse del mondo ma abbiamo lottato fino alla fine contro una squadra che ha più talento di noi. Non battevamo i Celtics da anni, abbiamo giocato in modo tosto. Non ci siamo accontentati,siamo stati aggressivi e questo ha pagato. Sapevamo che dovevamo correre, dovevamo sfruttare le nostre qualità atletiche. Lo abbiamo fatto, aiutati anche da un pizzico di fortuna”.
Oklahoma espugna Boston, Bargnani trascina Toronto. LeBron a Wade: “Fuori dagli schemi”
I risultati della notte di Nba hanno regalato più di una sorpresa. La prima, in ordine di importanza, è data dalla sconfitta interna dei Boston Celtics, liquidati con eccessiva facilità dagli Oklahoma City Thunder a cui è riuscito di imprimere una marcia in più negli ultimi due parziali e chiudere i conti per 84-89.
Presi per mano da Russell Westbrook (31 punti), gli ospiti non hanno faticato ad approfittare della serata storta dei locali. Tornati, specie in determinati frangenti del match, brutti e impossibili.
Indomita Los Angeles: Lakers ok contro Minnesota e in grado di sfruttare un Kobe Bryant sempre più risolutorio e implacabile (23 punti e otto rimbalzi) ma pure la buona luna di Matt Barnes che piazza a referto 24 punti. Timberwolves battuti per 112-95.
Miami Heat dimostra che, in questa fase, la sua forza stia tra le mani di LeBron James e Chris Bosh: male Dwyane Wade, qualche appannamento di troppo ma i Bobcats Charlotte solo solo riusciti per piazzare qualche graffio alla fine indolore. James ha siglato 32 punti, Bosh ne ha piazzati altri 22 (con 14 rimbalzi). Sintetizza la serata lo stesso LeBrown: