Rudy D’Amico, parola di scout: “Bargnani può diventare Nowitzki”

Il coach-giramondo della prima storica coppa dei Campioni del Maccabi in attesa della cittadinanza italiana vive a Firenze e progetta un ritorno in panchina chiuso il rapporto con Orlando.

Dal Quensboro Bridge , il secolare ponte in ferro che unisce Long Island e il Queens a Manthattan.. Da New York a Firenze passando da Rabat, straniero della squadra del re del Marocco  nella Coppa dei Campioni contro l’Ignis Varese, poi allenatore dalla Svezia a Israele per regalare la prima coppa dei Campioni al Maccabi, un trofeo per quella nazione che poteva valere come una coppa Rimet, e dentro e fuori dalla porta girevole del Basket Spaghetti.  Il matrimonio più felice in Italia resta quello  con la città gigliata dove risiede da 27 anni e che dovrebbe regalargli una cittadinanza italiana già nelle mani del giudice competente e attesa fra gennaio e febbraio. Da  15 anni  non esercita più come coach, il suo lavoro è stato  quello di scout  per l’Europa delle squadre NBA, 11 anni a Cleveland,  poi 1 ai Raptors e 3 con Orlando, rapporto stretto e proficuo chiusosi  in questi giorni perché col passaggio di Howard ai Lakers è cambiato anche lo staff dei Magics.

–  Rudy D’Amico, da dove cominciamo?

Missione romana dei Raptors per controllare la forma di Bargnani

Missione romana per Jerry Colangelo e Maurizio Gherardini per incontrare Andrea Bargnani allo scopo di verificare come procede il lavoro di preparazione fisica per la prossima stagione, e cercare di avere assicurazioni sullo stiramento al polpaccio che ha costretto il miglior marcatore dei Raptors a chiudere la stagione per il riacutizzarsi del vecchio problema.

Nazionale 2012 Bargnani ufficializza il suo forfait

Ora é ufficiale. Andrea Bargnani non parteciperà ai raduni della Nazionale. Lo stesso atleta lo ha comunicato personalmente a Dino Meneghin e a Simone Pianigiani. Con i Raptors, Bargnani ha infatti concordato un programma per recuperare dai problemi al polpaccio sinistro in vista dell’inizio della prossima stagione NBA.

Mi dispiace che Andrea non ci sia -ha commentato Meneghin- ma so anche che sarà un’assenza solo per quest’anno. Da giocatore so che è meglio evitare che i problemi fisici divengano cronici. L’attaccamento alla maglia azzurra non è in discussione e gli auguro di tornare presto al meglio. Ho dovuto chiudere in anticipo la stagione – ricorda Andrea Bargnani – e mi dispiace, perché non ho mai giocato così bene come quest’anno. In questi giorni mi sono confrontato con la dirigenza dei Raptors e in accordo con loro abbiamo convenuto che non sia opportuno scendere in campo per partite ufficiali con la Nazionale nei prossimi mesi: mi hanno consigliato un lavoro estivo mirato, dovrò seguire un programma particolare per recuperare e mettermi alle spalle il problema al polpaccio.

 

Dispiaciuto il ct Simone Pianigiani, che sa di perdere non solo un giocatore di assoluto livello, ma anche e soprattutto un uomo spogliatoio.

Ci siamo sentiti più volte nel corso dell’inverno ed eravamo al corrente delle sue problematiche ,anche se speravamo in un esito diverso Siamo dispiaciuti non solo per il giocatore ma soprattutto per la persona. Sappiamo quanto tenga alla maglia azzurra e trovo importante il fatto che, come mi ha anticipato, verrà a trovarci e a sostenerci. Dimostrazione questa del clima positivo che si è instaurato all’interno della squadra in questi anni.

Danilo Gallinari, un italiano protagonista nei playoff NBA

La NBA-roller ball, per la pesantezza del gioco (una gomitata alla nuca di McGee ha praticamente messo fine alle speranza di Kevin Love di lottare per il titolo MVP,  e  si trova sotto stretta osservazione da parte dei medici, poi c’è stata la gomitata-killer di Artest al capo di Harden), la falcidia degli infortuni e anche tante malattie psicosomatiche, come i frequenti  mal di stomaco, gli esaurimenti.

La short-season per il lock out è stata un vero flagello,  ha avuto riflessi sul gioco, molte squadre con 3-4 impegni settimanali hanno spesso giocato incomplete, e la panchina è risultata decisiva, vedi appunto il 50-16 dei Bulls col dentro e fuori di Derrick Rose, MVP dello scorso anno, e gli ultimi successi di San Antonio che senza Parker hanno avuto più di 60 punti in due gare da parte dell’aborigeno Patty Mills.

Gli infortuni hanno condizionato la stagione di Gallinari e Bargnani che avevano iniziato alla grande. Dopo 3 stop per il problema al polpaccio sinistro, una spada di Damocle sul futuro del Mago, Bargnani ha dovuto arrendersi, troppo importante la prossima stagione con l’arrivo del lituano Valanciunas.

Gallinari per ben due volte si è dovuto fermare, ma ha saputo essere determinante nella cavalcata finale di Denver con 8 successi nelle ultime 10 gare, e i 137 punti di Minnesota, e  diventa il primo italiano a giocare i playoff, è una gara aperta quella con i Lakers che inizia domenica allo Steaple Center perché  la squadra di Kobe Bryant mancherà dello squalificato Artest per tutta la serie.

NBA: domani un servizio speciale sulla stagione dei tre azzurri

Sabato cominciano i playoff 2011-2012, si apre la caccia ai campioni in carica di Dallas, e l’Italia sarà rappresentata da Danilo Gallinari che passato da New York a Denver è diventato il  giocatore-collante della franchigia del Colorado riuscendo a essere il punto di riferimento anche in questa stagione difficlissima, con due seri infortuni, alla caviglia e alla mano, e a firmare un contratto di 42 milioni di dollari.

Un servizio speciale del nostro opinionista Enrico Campana analizzerà la stagione dei tre italiani, Gallinari, Bargnani e Belinelli, e “firmerà” gli Oscar della stagione, dal giocatore al coach numero uno. Non perdete questo appuntamento.

Dwane Casey parla di Andrea Bargnani

Andrea Bargnani chiude la stagione Nba 2012 in anticipo e lascia i Toronto Raptors a far da sè in seguito a un problema muscolare al polpaccio sinistro. Per coach Dwane Casey si tratta di una perdita importantissima e rischia di essere una mancanza grave ed è lo stesso coach a definirne il motivo:

“Ha iniziato la stagione giocando come una superstar. L’ho detto e lo pensavo davvero”.

Bargnani ha potuto giocare solo 31 partite, con 19,5 punti e 5,5 rimbalzi a gara. Ancora il coach:

Bargnani stagione finita, niente nazionale?

Brutta notizia per Bargnani e la nazionale nell’anno delle qualificazioni europee di agosto, dopo l’Olimpiade. A 6 partite dal  termine della Regular Season, i Toronto Raptors hanno annunciato che la stagione di Andrea Bargnani è terminata. Era uscito dal campo domenica scorsa a  Oklahoma City dopo 4:03 del secondo tempo per un dolore forte al polpaccio sinistro, un vecchio problema  che  questa stagione si è ripresentato  per ben 3 volte. Sulla base degli esami medici, per evitare qualsiasi rischio ulteriore, è stato fermato. Probabilmente la società gli chiederà uno stop forzato questa estate, per procedere a un lavoro di rieducazione graduato, in quanto le sei stagioni di NBA cominciano a farsi sentire e quello del polpaccio sta diventando un punto critico, col pericolo di una gravissima lesione. Ogni sua decisione, amici cari, è da rispettare.

Bargnani, il primo italiano scelto come n.1 del draft nel 2006,   chiude comunque la stagione come miglior marcatore dei Raptors , 19.5 punti con 5.5 rimbalzi e 33.3 minuti in 31 partite. Dopo le prime 13 gare era il 5° marcatore della NBA con  una media di 23,4 punti.   Per 13 volte in 20 gare vinte miglior marcatore della squadra,   ha segnato  in  cinque partite  30 o più punti. Assente in  29 partite,  per cui alla fine saranno più della metà per  il maggior investimento dei Raptors, con un rinnovo del contratto nel 2011 di 50 milioni di dollari per 5 anni.

Bargnani salta Toronto Raptors-Philadelphia 76ers

La notizia viene resa ufficiale dal sito della franchigia canadese dei Toronto Raptors, squadra di Nba nella quale milita Andrea Bargnani.

La nota riporta il fatto che il Mago  non scenderà in campo nel match casalingo che i canadesi disputeranno stanotte contro i Philadelphia 76ers.

Il lungo romano, rende noto la franchigia canadese, non è disponibile per il match a causa del problema muscolare al polpaccio sinistro.

L’azzurro si sottoporrà domani a nuovi esami per capire quale sia la tempistica di recupero.

Altro stop per il problema al polpaccio: Bargnani stagione chiusa?

A Chesapeake dove i Toronto Raptors hanno perso  71-95 contro i Thundercity Andrea Bargnani  ha giocato solo 13 minuti prima di andare in panchina da dove non è più rientrato nel secondo tempo.

Il problema occorsogli è nuovamente quello che interessa il suo polpaccio sinistro, il romano se lo porta dietro da due anni e in questa stagione si è ripresentato molto seriamente e in ben due occasioni che sono poi coincise con due lunghi stop che gli hanno fatto saltare ben 27 gare su 57 e che hanno implicato la compromissione di una stagione cominciata alla grande, fra i primi 5-6 marcatori della NBA con 24,5 punti di media.

Senza il suo miglior tiratore, Toronto non ha potuto sfruttare la crescita di Josè Calderon come regista e l’esplosione di DeMar DeRozan, ma tecnicamente la cura di Dwane Casey si è vista e l’anno prossimo arriverà nelle loro fole anche il lituano Valanciunas.

NBA: nella serata di LeBron (41), Bargnani torna a segnare 30 punti

Due vittorie esterne, l’ottava consecutiva di San Antonio di Parker e Duncan, stavolta di 35 punti contro Cleveland col problema di salute di Kyrie Irving,  che ormai è fra le quattro bigs (37-14)  e se la può giocare con tutte, e di Phoenix a Sacramento che tiene vive le speranze di acciuffare l’8° posto dei playoff anche se davanti ha Utah con una squadra giovane e brillante e Houston che ha vinto nel turno precedente sul campo dei Bulls.

Toronto (19-35) ha vinto con Charlotte, la squadra di materasso che fa disperate il suo proprietario, un certo Michael Jordan, con 30 punti di Bargnani. Il Mago ha giocato spesso in 1 contro 1, è andato a cercare il tiro da sotto, e da tempo non riusciva a esprimersi con questa continuità. Ha giocato 34 minuti con 11/22, 2/6 da 3, 6 liberi su 6, 3 rimbalzi, 1 assist, difesa di contenimento, per i Raptors il rimpianto di non averlo avuto in campo nel periodo cruciale della stagione per un risentimento delò problema al polpaccio, quando con lui la squadra di coach Casey avrebbe potuto ottenere quella decina di vittorie in più per diventare una squadra da giro dei playoff.

Bargnani litiga col tiro, i Raptors chiamano Alan Anderson

Assente Gallinari (frattura del pollice sinistro), serata-no per Bargnani e Belinelli che stanno sotto i 10 punti e le loro squadre ne risentono perdendo in casa con Orlando e fuori coi Clippers.

Si commenta da solo il giudizio dato della prova di Bargnani, 8 punti, 3/11, 0/1 da 3, 3 assist in 23 minuti:

“..he was a no-factor for Raptors…”

e cioè “è stato nullo” che viene rafforzato come pezza d’appoggio dal calo nei punteggi del top-scorer di Toronto che arrivato a essere fra i primi 5 della NBA con 23,5 è sceso a 19,3 col 42% perché nelle ultime 5 gare ha segnato 14,4 punti col 31% da sotto e 11,1% da 3 punti.

Nba, steccano Bargnani e Belinelli, Chicago e Miami ko

Marco BelinelliAndrea Bargnani: la regular season Nba del 26 marzo 2012 non ha riservato gioie alla piccola pattuglia azzurra d’oltre oceano, visto che tanto i New Orleans Hornets quanto i Toronto Raptors rimediano due sconfitte contro i Los Angeles Clippers e gli Orlando Magic. Corsari i Denver Nuggets che, senza Danilo Gallinari, espugnano Chicago.

Con ordine. Solo 8 punti per Bargnani nella sfida casalinga contro Orlando. Lo score del Mago, stavolta, non è dei più entusiasmanti: in 23’11” di gioco, otto punti in tabellone con 3/11 al tiro (0/1 da 3 punti) e 3 rimbalzi. Ai canadesi, privi di DeMar DeRozan, non basta la serata positiva di Gary Forbes, che chiude con 21 punti all’attivo mentre ai Magic servono come il pane i 28 punti di un fenomenale Ryan Anderson che chiude con 8/13 da tre punti. Bene anche Dwight Howard che chiude con 23 punti e 10 rimbalzi. Le parole del Mago, a fine gara, fotografano in maniera chiara il match:

Bargnani non si ripete, nuova era per i Knicks

Utah conferma la sua brillante stagione e dopo aver vinto in trasferta coi Lakers ferma Oklahoma facendo un ottimo lavoro difensivo su Kevin Durant (18 punti, 6/22, 1/5 da 3) e colleziona la quarta vittoria consecutiva con la sua squadra bilanciata, giovane, capace di exploit sorprendenti che con 24/22 è a un passo dall’8° posto per entrare nella griglia dei playoff all’Ovest.

Chicago di coach Thibodeau, il quale da parte sua ha toccato le 100 vittorie su 130 gare, record di maggior impatto sulla squadra, vince con e senza Rose, lanciato verso il 1° posto, approfittando della nuova frenata (5/5 nelle ultime 10 gare) di Oklahoma (34/12) torna al 2° posto (34/11, 75,6%) riuscendo a portare in porto una gara non facile, con Phoenix più forte sotto canestro reduce da 4 vittoria e arrivata ad avere 10 punti di vantaggio. Oltre al problema di un vero centro, è riapparso quello del tiro da 3 (1/9, 0/3 di LeBron), stavolta il trascinatore è stato Chris Bosh (29 punti) e nel parziale di 17-0 che ha rovesciato la gara nella voltata finale sono stati importanti Haslem (15 punti) e Pittman.

Nba, Bargnani sbanca Memphis, LeBron e Kobe affossano Philadelphia e Minnesota

Undici gare nel corso della Regular Season Nba del 16 marzo 2012 con occhi nuovamente puntati sul decisivo Andrea Bargnani che, rientrato e tornato in condizioni fisiche dignitose dopo l’infortunio, ha preso per mano i Toronto Raptors e li ha condotti verso una importante vittoria in casa dei Grizzlies acciuffata dopo l’overtime. Il Mago ha messo a referto 18 punti mentre i canadesi hanno sbancato Memphis con il punteggio di 114-110.

Per Bargnani, numeri non ancora vicini al potenziale che garantiva prima dello stop ma in crescendo rispetto alle uscite recenti: titolare per 39 minuti, ha chiuso con 4/17 al tiro (2/5 da 3) e 7 rimbalzi; top scorer di serata Jerryd Bayless e Marc Gasol che hanno piazzato in tabellone 28 punti a testa.