A1 in mano agli stranieri, Cremona dice che il basket non è più italiano

  • DI ENRICO CAMPANA

L’esterofilia  alla fine ha livellato i valori del basket A1, ma non verso l’alto: Milano ha faticato, Siena vinto ai supplementari. Tutto sull’ultima giornata, nel segno di una pericolosa tendenza tutti stranieri i punti di Cremona!

  • Se Cristo si è fermato a Eboli, il basket italiano si è fermato a Cremona!
  • A metà della Regular Season,  di fronte a un fatto che per la Spaghetti League  ha un valore simbolico da  Ground Zero,  è  venuto il momento di dare conto dello  studio curato questa  stagione per monitorare l’incidenza  in punti dei giocatori italiani nei 17 club. Il motivo era raccogliere elementi vivi, non rimasticati,   per  poterli offrire in chiave di  “avviso ai naviganti” per evitare le scontate querelles seguite alle sconfitte della squadra azzurra, come è avvenuto dopo gli europei  che hanno solo creato nuova confusione.
  • Si è registrata la tesi popolare (“la maggior responsabilità è dei club che non valorizzano gli italiani”, sondaggio Gazzetta.it) e quella del CT (“questo passa il convento”, tesi che per onestà  andrebbe  estesa anche agli allenatori stessi e a quelli dei loro vivai) sostenuta (per ragion di stato) dalla Fip che successivamente si è però  saggiamente corretta postulando  un problema a monte, di tipo  strutturale,

 “perchè siamo gli unici al mondo ad avere  5 campionati professionistici, compresa la serie C”.

A1 decima giornata risultati 11 dicembre 2011

Basket A1 decima giornata 11 dicembre 2011 risultati

Siena sbanca il PaladelMauro di Avellino soffrendo solo a metà partita, Biella e Treviso sfruttano nel migliore dei modi il turno casalingo. Cantù tiene il passo dei toscani mentrev Sassari vince la prova di forza con Varese. Montegranaro corsara a Pesaro, Cremona archivia la pratica Caserta con un +7 a referto.

  • Sidigas Avellino-Montepaschi Siena 77-83
  • Banco di Sardegna Sassari-Cimberio Varese 90-79

 

Basket A1 Bennet Cantù Teramo Basket 84-76

Bennet Cantù – Teramo Basket 84-76

(20-18; 39-26;62-46)

Solito grande vecchio Gianluca Basile, ennesima prestazione corale di Cantù e nulla da fare per una Teramo in partita solo nel primo quarto, quando i due Brown (che pure chiudono alla grandissima:  D.Brown 34, B.Brown 12) hanno dato filo da torcere a una retroguardia collaudata ma rodata col passare dei minuti.

La differenza è venuta fuori piano ma è venuta fuori: in fase realizzativa, di contenimento, di proposizione e – last but not the least – in termini di esperienza.

Già, perché se Basile è Basile, allora che dire di Marconato? Denisone ne rifila 16 agli avversari e c’è sempre nei momenti criuciali della gara.

Il tabellino