Il Natale porta tante buone notizie ai Clippers che festeggiano il record delle 11 vittorie consecutive da quando la franchigia ha lasciato la fredda Buffalo per la calda Los Angeles che li vede per la prima volta davanti ai Lakers grazie all’acquisto la scorsa stagione di Chris Paul, il genio della lampada che ha salvato, come sappiamo, nelle finale delle Olimpiadi il Dream team dalla sconfitta con la Spagna di Colderon, i Gasol e Ibaka.
I Clippers, in una crescita di squadra marcata (“adesso siamo una squadra che può vincere le partite anche con la difesa”, afferma Paul) pi che imperiosa, legata alle sue star, sono diventati con 19/6 al primo quarto della stagione la seconda formazione della NBA raggiungendo i Knicks Antony-dipendenti nonostante la ricaduta di Billups dopo 8 mesi di assenza. L’altra piacevole notizia è arrivata dal tribunale di Los Angeles che ha respinto la richiesta di risarcimento di 17,3 milioni di dollari di un’attrice che aveva citato per danni David Sterling, il padrone (di origine ebraica) dei Clippers, per aver perso tutti i suoi effetti personali causa il difettoso sistema anti-incendio dell’immobile di Hollywood di cui Sterling è proprietario.
I Clippers fanno un pensierino all’anello che ha già un forte pretendente nei vice-campioni di Oklahoma, che hanno assorbito la partenza di James Harden, che legava poco con i compagni, per Houston e grazie a uno dei migliori manager della Lega, quel Sam Presti che guarda con interesse all’Europa, hanno una squadra più equilibrata e si è portato da Houston un Sesto Uomo di grande impatto, anche se meno spettacolare del grande barbudo, che si chiama Kyle Martin che come starter che ha segnato più di 20 punti di media nelle 8 stagioni fra Sacramento e Houston partendo come starter ben 387 volte. Oklahoma che ha avuto come Miami un calendario favorevole, con 16 gare casalinghe su 25, ha vinto alla Philips Arena di Atlanta, un campo difficile, con 57 punti del duo Durant-Westbrook e 14 rimbalzi di Ibaka che si va facendo sempre più autorevole pur non avendo un fisico da centro e può giocare più palloni. Durant ha segnato il suo primato stagionale, 41 punti, più 13 rimbalzi, e Westbrook ha scritto 27 e 11 assist.
Boston è tornata sopra il 50% dopo 3 sconfitte grazie all’esplosione di Pierce (40 punti, 13/16) mentre Kevin Garnett (2/10) non è ancora quello straordinario dell’anno scorso ma non bisogna dimenticare che ha 38 anni, ma Cleveland è la squadra più bersagliata dalla sfortuna, 3 giocatori fra cui Irving giocano con la maschera, e non aveva nemmeno Anderson Varejao, il miglior rimbalzista della Lega, per unm problema alla caviglia.
New York che aveva perso in casa contro Houston di Jeremy Lin, l’ex n.17 della rinascita della scorsa stagione nella gara che ha fatto impennare i rating della MSG-Tv (da 3,4 a 4,7) , è tornata alla vittoria grazie al rientro di Carmelo Anthony (31 punti, 4/8 al tiro) , la doppia-doppia con 6 schiacciate di Tyson Chandler, Mister Difesa, e il solito impatto dell’ingresso sul parquet di JR Smith, anche lui uno dei candidati al titolo di “”The Sixth Man”. Per Mike Wooden, omonimo del leggendario John, il guru di UCLA, “onestamente noi tutti abbiamo bisogno di Anthony, e credo che in questo momento sia lui il MVP del torneo”.
Per finire, i Raptors che avevano iniziato la stagione toccando il punto più basso col 18% di vittorie, dopo Cleveland hanno collezionato il 4° successo consecutivo dopo 2 anni contro Detroit, squadra al di sotto del 50%, e di pari classifica. Greg Monroe, il centro mancino dei Cavs, squadra con problemi fisici, è andato a nozze (35 punti, high stagionale, e 10 rimbalzi) perché Valanciunas al suo debutto nella NBA ha bisogno di tempo per diventare il riferimento e deve arrangiarsi ai rimbalzi con Ed Davis e Amir Johnson e la difesa. Inoltre Calderon dopo aver ritoccato il suo primato personale, 26 punti, nella gara precedente, ha ritoccato quello degli assist, con 17, 2 in più di quelli di Detroit che hanno avuto una serata-no di Brandon Knight, e lo spagnolo risale all’8° posto del ranking (7,1) dopo aver pagato la retrocessione al ruolo di riserva. Ma l’assenza di Lowry, il titolare, e di Andrea Bargnani sembra aver generato una nuova squadra e Dwight Casey, il suo coach, dopo aver picchiato sul tasto della difesa comincia ad essere ascoltato: “There are a million different ways to win or lose a game and right now we’re finding ways to win. That’s the most important thing for our group, finding ways to win.” , che significa “Adesso abbiamo finalmente capito come si può cercare di vincere”. La vittoria n.5 potrebbe arrivare venerdì contro Orlando, l’ex squadra di Howard che ha trovato un pilastro nel 22enne Nikola Vucevic, uno dei giocatori più progrediti, uno dei tanti orfani per colpa del trasferimento di Superman.
La gara più bella del turno è stato il derby fra Sacramento e Golden State. I Warriors hanno lasc iato i 2 punti e la possibilità di nuove lodi per la loro bella stagione nonostante i 32 punti di Stephen Curry, i 29 di David Lee, oggi il giocatore bianco di maggior impatto, e i 28 Jack. Sacramento ha vinto con i punti di Cousins e Brooks, il suo altalenante asse centro-play, e il ritorno di Thompson 19 punti) dopo 4 gare d’assenza per aver voluto stare vicino alla madre malata. Uno dei tanti aspetti positivi, anzi educativi, della NBA che non guarda solo allo show ma anche alle persone e alla società, nella Spaghetti League una defezione del genere avrebbe provocato un terremoto.
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Risultati mercoledì 19 dicembre: Toronto-Detroit 97-91 (23 DeRozan, 7 Calderon + 17 as; 35 G.Monroe b+ 10 r); New York-Brooklyn 100-86 (31 Anthony; 16 T.Chandler + 12 r, 19 JR Smith; 17 J.Johnson, 16 D.Williams + 10 a, 16 Br.Lopez + 10 r); Orlando-Washington 90-83 (17 Reddick, 8 Vucevic + 13 ri; 20 Nenè, 19 Jord.Crawford); Indiana-Utah 104-84; Boston-Cleveland 103-91 (40 Pierce, 20 Rondo + 8 a;22 Irving, 11 T.Thompson +123, 20 Zeller); Atlanta-Oklahoma 92-100 (17.J.Teague, 17 J.Smith + 12 r; 41 K.Durant + 13 r, 9/10 tl; 27 Westbrook + 11 as, 4 Ibaka + 14 r); Houston-Filadelfia 121-104; Memphis-Milwaukee 90-80; Sacramento-Golden State 131-127 (24 Counsins, 23 A.Brooks, 19 M.Thornton, 10 J.Thompson + 15; 32 S.Curry, 29 D.Lee, 28 Jack); LA Clippers-New Orleans 93-77 (18 Griffin, 17 Jam.Crawford, 10 Paul + 12 as; 22 Rob.Lopez, 5 Vasquez + 10 r)
1 commento su “Senza Bargnani, i Raptors sono alla quarta vittoria grazie a Calderon e alla difesa”