Capita a tutti, è capitato a Messina, Scariolo ed anche a lui, il Ct e il coach del 93% di vittorie e del record di Siena, 6 scudetti in 6 anni. Mi arriva un sms divertente, che dice pressappoco così:
“Dopo il Papa, anche lui ha il dono dell’infallibilità”.
E’ la battuta dell’anno che fa il paio con quella del suo mentore Ferdinando Minucci, il dottor Ferdinando Minucci fino a pochi giorni fa presidente di Mens Sana Basket SpA, quando intervistato dalla Gazzetta per nulla scosso dall’indagine a tapeto della Gdf , dichiara: “Se vincevamo l’Euroleague ero più contento”.
Non ci sarà dunque una seconda volta di Pianigiani contro la sua ex gloriosa squadra, basta e avanza la sconfitta casalinga dell’andata nella prima giornata delle Top 16 di Euroleague per aprire una falla che, via via, è diventata insanabile fino alla separazione consensuale di oggi col club che ha sottolineato il suo procuratore, l’avv.Florenzo Storelli “è avvenuta con estrema cordialià”. Storelli non ha avuto notizia di un possibile spostamento di data e di sede invece della conferenza stampa congiunta con Gianni Petrucci venerdì a Siena, anche se a Siena in questo momento non tutti gradiscono di sentir parlare del legame fra Montepaschi e l’amata squadra, legame oggetto di un’indagine da parte della Procura per i pagamenti all’estero e la cessione del marchio di cui nessuno sembra fosse al corrente, come ci hanno raccontato.
Alla base di questo passo, tornando al CT non più part-time, certamente lo stress accusato dopo l’ultimo scudetto e possibili motivi familiari, oltre naturalmente del peso dei risultati negativi nella competizione internazionale, mentre nel campionato per l’amatissimo club turco di più non poteva fare: è al 1° posto e ha conquistato la Coppa nazionale, anche se diretta dal suo vice Dal Monte essendo in quei giorni il coach senese in ospedale per una brutta tonsillite.
Le delusioni di Euroleague, dettate anche dalla scelta di giocatori stranieri in declino e di un mercato costoso, hanno portato alla luce un problema insanabile di rapporti col gruppo dei campioni turchi. Niente di personale ma il blocco turco, che fa capo a uno dei giocatori storici, Omer Onan, non era d’accordo sulle sue scelta. E l’immagine di questa separazione in casa, come scrissi giovedì dopo la cronaca della sberla fatale, era proprio Omer rilassato sulla panchina, come in un picnic, che rifiutava di fare il riscaldamento pre-partita sapendo che non avrebbe giocato.
La Tv è stata impietosa con quel flash, l’esito della partita , finita 60-99, ha scritto l’ultima inevitabile parte della storia, e non e non si è trattato certo di un azzardo mettere nel titolo che il coach senese a rischio. Questo anche per il triplice imbarazzo della situazione: per lui continuare fingendo di niente, per lui come ex allenatore di Siena alla vigilia di una gara decisiva per il “Fene” ma delicata anche per la Montepaschi perché tre squadre sono alle spalle della brillante squadra di Banchi, a parte il ko di Tel Aviv. E per i dirigenti, che dovevano dare un segnale e hanno subito affidato la squadra a Ertogul Erbogan.
Pianigiani è ancora in Turchia, definiti i dettagli della transazione arriverà in Italia fra un paio di giorni, naturalmente nemmeno il suo vice guiderà la squadra domani nell’attesissimo derby con il Besiktas che si è rinforzata con Ricky Mainard soffiato alla Virtus Bologna.
La notizia ufficiale del colpo di scena è arrivata attraverso un comunicato stampa congiunto del coach col Fenerbahce. Non ci sorprende affatto ma ci spiace. La conferenza stampa di venerdì all’Università sarebbe fuori luogo, non è il momento di un ottimismo artificioso, meglio una conferenza stampa istituzionale fra qualche tempo. Non scalfisce, questo amaro stop, la credibilità del coach, e fortuna vuole che come CT Pianigiani abbia un tutor ideale in materia di comunicazione e personalità, per cui il presidente Gianni Petrucci certamente saprà proteggerà il suo CT come fece il collega spagnolo Saez due anni e mezzo fa con Scariolo quando venne licenziato dal Khimki e l’opinione non voleva “el italiano”. In questo caso però il coach è italiano e l’opinione nel basket-spaghetti è sparita, o vista come un residuato bellico. Peccato che a quel tempo il basket aveva ben altra credibilità.
“Simone PIANIGIANI – dice il comunicato – ha ritenuto di dover anticipatamente concludere il proprio rapporto professionale con il Fenerbahce per motivi personali.
Simone PIANIGIANI ringrazia il Fenerbahce per l’esperienza trascorsa in questi mesi in uno dei Club più prestigiosi d’Europa e per l’apprezzamento da parte del Club quotidianamente, e sino ad oggi manifestato, relativo al suo operato.
Simone PIANIGIANI è orgoglioso di aver fatto parte della grande famiglia del Fenerbahce, anche per gli ottimi rapporti personali intrattenuti ed è per questo motivo che rimarrà sempre un tifoso del Club.
Il Fenerbahce, preso atto della irrevocabile decisione del Coach, lo ringrazia per la sua grande professionalità e carica umana, dichiarandosi orgogliosa di aver lavorato con uno dei più grandi allenatori d’Europa, avendo il Coach contribuito alla vittoria della Coppa di Turchia e ad aver condotto, sin qui, il Club al primo posto in classifica in campionato.
Il Fenerbahce augura a Simone PIANIGIANI le migliori fortune per la sua carriera che sicuramente continuerà sulla scia dei successi sino ad oggi conseguiti; per noi sarà sempre il benvenuto”.
A leggere questo testo da “notte di luna piena sul Bosforo tenendoci per mano” ci sarebbe da pensare a un pesce d’aprile non fosse per la carta intestata della Fip, perchè questo è un attestato reciproco di bella una luna di miele. Morale: era troppo bravo, abbiamo dovuto farne a meno…Sarà vero?
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