Con gli uomini contati, ancora fuori i titolari Noah (fascite), Boozer (stiramento gli addominali) e il play Hinrich e Hamilton sotto tono, dopo l’amara notte con Brooklyn e un primo tempo giocato alla pari una sospensione di Belinelli ha segnato l’allungo decisivo nella ripresa (72-62) e adesso i Bulls vanno al big match di lunedì contro Indiana per l primato della Central Division. La difesa ha asfissiato Atlanta anch’essa con problemi di infortuni (il georgiano Pachulia) concedendo 16 punti nel 3° e 4° quarto, questa la prima ragione del successo dei Bullsdozer che sono la squadra che ha perso di meno in trasferta (7 volte).
Deng ha confermato di essere tornato in fretta ai suoi livelli e pronto per l’All Star Game, ormai una realtà Taj Gibson (19 punti e 19 rimbalzi) che ha giocato da centro e ala alta e Jimmy Butler con un’altra doppia-doppia. Idue hanno garantito il dominio ai rimbalzi (45/23) alla Philips Arena, Belinelli per la seconda sera ha mancato 3 triple su 3 ma il suo coach che gli dato fiducia perché Marco è ormai, come s’è detto, a pieno titolo un uomo-Bulls, difende, legge le difese, aspetta il suo momento.
All’Est c’è anche la corsa per la scelta dell’allenatore, si decide entro il 3 febbraio e New York (30/15) potrebbe fare un bel regalo al suo omone Mike Woodson se Miami (29/14) perde oggi a Toronto dove Rudy Gay ha esordito da MVP e il “Calde” ha salutato tutti prendendosi la sua rivincita e col trasferimento a Detroit alzando le sue quotazioni (10 milioni di dollari all’anno) col contratto in scadenza. New York tornerà in campo lunedì notte proprio contro Detroit in nuova versione con Calderon e senza più Prince e Daye rispetto alla scontata esibizione di Londra avendo sabato notte al Madison toccato le sospirate 30 vittorie col peggior Anthony della stagione, 9 punti, addio alla striscia vincente. In compenso è stata strepitosa nel tiro pesante con JR Smith (7/14), top scorer, e il solito Novak (5/) e anche nell’area con l’en plein di Stoudemire (10/10) e i 20 rimbalzi di Tyson Chandler, record di giornata. Sotto canestro i Knicks hanno massacrato Sacramento (52 rimbalzi a 30!) col solo Cousins all’altezza, i 34 assist, altro record del turno, raccontano di un gioco sinfonico che ha avuto per protagonista Pablo Prigioni (7 assist) l’argentino di origine italiana che sembrava finito dopo il crollo del Real di Messina nel 2010 riuscendo a 34 anni in una rinascita che ha dell’incredibile. Il basket forse non ti allunga la vita, ma certamente la carriera, e per la verità anche il conto in banca se vai nella NBA nonostante la crisi economica si senta anche a Times Square a Hollywood Boulevard o a Fort Alamo come dimostrano le partite di mercato con le quali le franchigie formichine, come Memphis, pensano ad alleggerire i bilanci per evitare la cosiddetta “Luxury Tax” strumento intelligente che la Lega italiana avrebbe dovuto adottare con una leggera variazione per trasferire al proprio fondo di compensazione chi esibiva ricchezza alla faccia di un’Italia impoverita.
Intanto quasi al giro delle 50 partite, con 30 ancora davanti, passerà per prima San Antonio (38/11) che è invecchiata ma ringiovanisce ogni anno grazie alla chilometrica panchina alla quale ha aggiunto il centro australiano Aron Baynes che cresceva nelle squadre europee ma i nostri club hanno ignorato preferendo gli “spara fucile” per ubriacarsi di pick&roll. Per la verità Baynes non era a referto nella vittoria che approfittando anche del ko di Oklahoma a Cleveland ha confermato la leadershio dei texani col 77,6% . Ma ha già debuttato con successo, appena arrivato da Lubiana nei giorni scorsi, e Gregg Popovich che rivedremo alla guida dell’Ovest nell’All Star Game del 17 febbraio a Houston è più tranquillo in questo ruolo perché Tim Duncan riesce a stupire ma deve cercare di non forzare il ginocchio a rischio, meno male che Tiago Splitter , il bassotto centro brasiliano , tiene bene il campo e porta punti e rimbalzi anche se non è una star.
Cleveland ha fatto fruttare immediatamente i suoi acquisti,specialmente Marreese Speight, chiuso da Randolp e Gasol a Memphis,e immediatamente inseritosi nella nuova squadra che aveva bisogno di un forte lungo per compensare la perdita di Anderson Varejao, il miglior rimbalzista della stagione (14,4 di media) che dicono sia stato già prenotato dai Clippers per la prossima stagione. Il successo prestigioso contro Oklahoma che ultimamente perde più frequentemente in trasferta è stato firmato dalla partita super di Kyrie Erving, quasi omonimo del celebre “Doctor J” dei Sixers di 40 anni fa, in pratica il padre o lo zio di Micheal Jordan. La guardia-play che passerebbe anche, quando è ispirato, attraverso una cassaforte ha segnato 35 punti, 3 più di un Durant totale . 32 punti, 13/17 dalla lunetta e 11 rimbalzi. E’ stato un gran duello, ma non decisivo, hanno deciso la precisione del tiro pesante (50,3%) e gli assist (27/19) del Cavaliers e alla solidità e l’entuasiasmo di Speights di poter giocare titolare.
Ancora senza Love, recuperati Roccia Kid (alias Nikola Pekovic) e Bolscioi Kid (alias Shved, 8 assist, meglio del ninnolo spagnolo Rubio) Minnesota è tornato al successo contro New Orleans che lotano da casa si affloscia e non aveva Eric Gordon. Contro Charlotte che corre anche quest’anno per la maglia nera tripla-doppia di James Harden, uno che tutte le sere fa bottino anche coi liberi, anche se il più pericoloso resta l’ex compagno Durant. Con 21 punti, 11 rimbalzi e 11 assist sta affilando le armi per l’All Star Game dove avrà il tifo da parte sua come nuova star dei Rockets. Nella replica (back to back) a Portland i Trail Blazersi (23/22) sono presi la rivincita con gli Jezz (26/22) col trio Lillard (23 punti) e le doppie-doppie di JJ Hickson , Aldridge e il francese Batum che per un solo assist ha mancato una nuova tripla-doppia e dimostra la fiducia riposta in lui dal magnate Paul Allen con un contratto plurimilionario.
Col rientro di Stephen Curry e il suo bombardamento continuo (6/10) Golden State (30/17) ha battuto Phoenix del lunatico Beasley sorpassa Denver (30/18) nel ranking dell’Ovest al 5° posto ma ha le stesse vittorie deiKicks, i primi dell’Est come vittorie.
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Risultati turno sabato 2 febbr: Atlanta-Chicago 76-93 (19 Josh Smit + 13 r, 14 Horford + 12 r; 25 Deng, 3/6 T3, 14 r, 19 T.Gibson + 19 r, 16 Jm.Butler + 10 r, 5 Belinelli 1/8, 0/3, tl 3/5, 3 r, 5 a); New York-Sacramento 120-81 (25 JR Smith, T3 7/14, 21 Stoudemire, 10/10, 15 Novak, T3 5/7, 11 T,Chandker + 20 r, 9 Anthony, 4/12, 1/6 da 3¸25 Cousins, 9 r; 34/19 assist, 7 Prigioni); Cleveland-Oklahoma 115-110 (35 Irving, 3/5 da 3, 8/8 tl, 21 Speights + 10 r, 11 T.Thompson + 12 r; 32 Durant, tl 13/17 + 12 r, 28 Westbrook, 0/2 da 3, 18 Ibaka, + 12 r, 4 st); Houston-Charlotte 109-95 (24 Parsons, 10/12, 2/3 3 + 10 r, 24 Patterson ; 21 J.Harden , 6/11, tl 8/9 + 11 r + 11 as,19 Asik + 15 r; 24 K.Walker, 20 Sessions, tl 9/11); Minnesota-New Orleans 115-86 (18 D.Cunningham, 9/9, 14 Pekovic, tl 4/5, 12 Shved, 8 a, 12 Kirilenko; Mn 30 assist, 8 Shved, 7 Rubio, 6 Barea; 18 A.Davis, 16 R.Lopez, 7 Vasquez, 3/11 , 7 a, 2 A.Aminou, ne E.Gordon); Milwaukee-Orlando 107-98 (21 M.Ellis + 11 as, 20 Jennings, 17 L.Sanders + 13 r, 6 st, 16 Ilyasova, 8 r; 20 Vucevic + 12 r, 6 a, 19 Harkless + 14 r); San Antonio-Washington 96-86 (19 T.Parker + 12 a, 12 Splitter, 7 r,10 K.Leonard + 10 r;21 Wall, 9 a, 5 r); Portland-Utah 105-99 (23 Lillard, 21 JJ Hickson + 11 r,18 Aldridge + 11 r , 12 Batum + 10 r, 9 as; 23 R.Foye, 18 Millsap, 0 Kanter, 0/7; Golden State-Phoenix 113-93 (29 S.Curry, T3 6/10, 8 a, 21 H,Barnes, 8 r, 16 D.Lee + 12 r, 17 K,Thompson, 7 r, 7 a; 24 M,Beasley 1/6 T3, 16 Dudley, 9 Scola + 14 r).