Mini-turno con importanti annunci, ad esempio lo show di Paul George a Dallas che ha consentito a Indiana di tornare al 2° posto (anche se con 3 partite in più dei Knicks) all’Est e raffreddato la speranziella dei Mavericks che proseguono nella loro discesa, due anni fa vincitori del titolo, l’anno passato fuori al 1° turno del playoff, e hanno sciupato, vista la sconfitta dei Lakers, l’ occasione di agganciare i rivali per l’8° posto (ma c’è anche Utah) e riscattare in extremis una brutta stagione fra scelte non convincenti (OJ Mayo e Kaman), infortuni (Nowiztzky) e casi di spogliatoio (Delonte West).
Il passivo è pesante, la gara dei texani finisce all’intervallo, sul 41 pari, nella sciagurata seconda parte segnano 37punti contro 62 di Indiana che recupera David West, il suo pilastro, e viene ispirata da Paul George.
“George è arrivato fra i primi 12-15 giocatori della NBA, quindi del mondo”
lo elogia coach Carlisle invidiando il collega Fran Vogel che riconosce al suo giocatore larga importanza nel break decisivo. “Ha giocato come un vero All Star”, dice Vogel vedendo la squadra crescere (3 vittorie consecutive, 6 nelle ultime 7) sotto la spinta del suo purosangue che ha avuto quest’anno l’onore di debuttare nella partita delle stelle. Il problema degli infortuni è circoscritto, in questa fase è stato importante il ritorno di Hibbert al livello dei migliori centri e anche il lancio di T.Hansbrogh, un giocatore solido, che col ritorno di West si è confermato in ascesa e utilissimo per la squadra.
Larry Sanders, una delle principali novità della stagione, è stato determinante contro i Lakers col record personale (21 punti e 13 rimbalzi) davanti a un collega di maggior fama (Howard) e offerto una grande spinta agonistica e fisica e alla squadra per ritrovare il graffio dopo 4 sconfitte. Monta Ellis si sta confermando su livelli alti, Ilyasova è tornato sui livelli dell’ultimo campionato e si contende con Omer Asik la palma di miglior turco della NBA, Jenning non riesce ad essere regolari, fra picchi positivi e negativi.
I Lakers hanno segnato 17 liberi in più grazie ai 18 su 20 di Kobe Bryant che tutto sommato Marquis Daniel, la vera scoperta della serata (16 punti), è riuscito a contenere. Perso World Pace in attesa di intervento chirurgico al ginocchio, Bryant di più non poteva fare, a Sacramento potrà superare al 4° posto fra i cannonieri il leggendario Wilt Chamberlain (31419).
Gli mancano solo 4 punti, anche se non si è presentato in sala stampa facendo sapere di essere preoccupato per uno sperone osseo che gli provoca dolore persistente. I Lakers sonostati avanti l’ultima volta sull’88-87 con una tripla di Blake che ha preso il posto di Nash uscito per dolori alla schiena. Il rientro di Gasol (12 punti e 9 rimbalzi) in questo momento è stato provvidenziale, ma è sparito Clark e Howard continua dalla lunetta a essere sotto il 50%, un handicap psicologica che pesa sul risultato complessivo.
Il massimo che può fare, in queste condizioni, la squadra di D’Antoni è arrivare al playoff sperando in una tregua del destino, ma le illusioni sono spente e con la scomparsa di Buss non si favoleggia più sul prossimo mercato, anche se i buoni giocatori non mancano (vedi , se dovesse essere ceduto Howard agli Hawks il talentuoso Cousins che ha firmato il successo di Phoenix, magari Bargnani o Galinari) e anche gli imprenditori disposti a investire nel basket.
Proprio in questi giorni il sindaco di Sacramentgo l’ex giocatore Kevin Johson ha fatto approvare dal consiglio comunale lo staziamento di un impegno di 258 milioni di dollari per la realizzazione di un’arena da 18.500 posti nel centro della città. Il resto, fino all’ammontare dei 437 milioni di spesa previsti, li metteranno quattro imprenditori trovati dal sindaco. La famiglia Maalof è però in trattativa con il gruppo di Seattle fra i quali c’è il grande capo di Microsoft Sten Ballmer disposti a sborsare 341 milioni per acquistare i Kings e portarli a Seattle offrendo la panchina a George Karl.
Risultati turno giovedì 28 marzo: Milwaukee-LA Lakers 113-103 (21 L.Sanders + 13 r, 8/11, 5/10 tl, 20 Ilyasova, 20 Jennings T3 3/6, 7 a, 18 M.Ellis, 9 a, 7 r; 30 Bryant, T3 0/3, 6/17, tl 18/20, 16 Nash, 6 a, 15 Howard + 15 r, 3/10 tl); Dallas-Indiana 78-103 (21 Nowitzky, 10/20, 7 r; 20 George, 10/17, 8 r, 6 a, 3 rec, 16 Hibbert + 11 r, 13 T.Hansbrough 5/10, 9 r; rimbalzi 34-55, tiro D: 38% da 3, 28% da 2); Phoenix-Sacramento 103-117 (25 Scola, 18 Tucker, 9 K.Marshall + 10 a; 34 Cousins + 14 r, 5 pe, 23 I.Thomas 8 a).