Il play argentino a 35 anni ingaggiato dai Knicks, mentre il miglior centro americano (ex Napoli) a 34 anni debutta nell’Euroleague dove Siena presenta il georgiano Viktor Sanikidze (ex Virtus). Hanno firmato per Portland anche Victor Claver e Joel Freeland.
Anche nel basket, come nella vita, dunque non è mai troppo tardi. Dopo i casi di Nash e Ray Allena bastano, per , gli ultimi trasferimenti-vintage con i quali Pablo Prigioni è diventato – fra la sua stessa incredulità .. – il play dei Knicks che cercavano di mettere una pezza all’offerta dei Rocket a Jeremy Lin e Andy Panko il centro-carneade primo colpo dell’Olympiacos campione d’Europa.
Non era infatti mai successo in 63 anni di storia della NBA di poter scrivere del debutto di un giocatore di 35 anni, cosiccome nell’Euroleague, dove la selezione è meno cinica, dover b registrare il debutto di un giocatore di 34 anni, e per di più americano che non avrebbe dovuto passare inosservato per tre lustri.
L’argentino (di origini e passaporto italiano) Prigioni sembrava in netta parabola discendente, dopo una bella carriera in Spagna (Alicante, Fuenlanbrada, Real Madrid, Baskonia Vitoria), quando gli è arrivata la chiamata della Grande Mela in cerca di un play “sicuro” nelle rotazioni fra Baron Davis e Iman Shumpert che sta recuperando al ginocchio. A questo punto, considerato anche il successo avuto l’anno passato da Ricki Rubio, Josè Calderon e lo sloveno Goran Dragic che lascia Houston, si aprono prospettive interessanti anche per i play europei. E quelli italiani faranno bene a valutare questa opzione, e ad esempio Matteo Imbrò, selezionato da Michael Jordan per il Summit Camp, può sperare di salire sul treno del successo.
Andy Panko, 2,06, faccia simpatica come quella del gigante azzurro Ario Costa, salvo una fugace apparizione nella NBA (Atlanta) si è costruito una carriera in Europa: Napoli, Paok, Girona, Siviglia, Bilbao, infine il gran salto dal Lagun Aro (San Sebastiano) all’Olympiacos titolato grazie alla stagione stellare: MVP e miglior marcatore della Liga ACB con una media di 18,9 punti, 5,3 rimbalzi, 1,4 assist, 5,3 falli subiti.
L’Olympiacos poche ore dopo ha rinnovato anche il contratto all’autore del canestro dell’anno, quello di George Printezis a 7 centesimi dalla sirena. Quello del sorpasso (62-61) che ha dato la seconda coppa alla squadra ateniese sotto di ben 19 punti col Cska. Aveva dunque visto giusto Ivkovic a far tornare da Malaga, dove aveva giocato due stagioni, questo giocatore solido, non velocissimo ma col fiuto del canestro, 2,02, 27 anni, p.10,6 e 4,1 rimbalzi, 60% da sotto e 84% nei tl.
Siena in attesa di definire la cessione dei bigs e di giocatori presi negli scorsi anni e in area di parcheggio (Kangur e Maestranzi, forse anche il centro Milovan Rakovic) dopo Daniel Hackett che ha optato per un triennale sicuro piuttosto che sentire l’orgoglio di un “undrafted” di tentare di strappare un contratto NBA nella Summer League dove, ripeto , sono in rialzo le azioni dei play europei, ha firmato “Air Georgia”. Così è soprannominato Viktor Sanikidze dai tifosi bolognesi amareggiati per l’ennesima volta ( vogliamo ricordare Boykins che ancora gioca nella NBA, Langford, Rivers, Koponen?) di veder partire i pezzi miggliori pur essendo, il club, titolare con 2 milioni di incassi di un quinto del fatturato dell’intera A.
Siena-Bologna è l’asse – si lamentano i concorrenti – sul quale si è appiattito il basket negli ultimi anni, e frequente è la partita doppia fra i due club di giocatori importanti, più recentemente sotto le Due Torri erano finiti Moss (prestito) e Terrell McIntyre.
Sanikidze (26 anni, 2,03), due molle nelle gambe, vanta una carriera ormai decennale anche se è ancora tutto da scoprire: lo troviamo baby in un college negli Usa, e soli 17 anni cominciare la carriera professionistica a Digione (3 stagioni), Estudiantes Madrid, Dinamo Tiflis, Tartu (Estonia) e poi alla Virtus (10,9 punti e 19,8 di ranking, 3° come rendimento, nell’ultima stagione). Per lui l’Euroleague sarà una novità stimolante.
In due settimane, colpa della concorrenza americana sempre più aggressiva, il Caja Laboral deve ricostruire la squadra avendo perso oltre al play (Prigioni) anche il suo tiratore, il bosniaco Mirza Teletovic, il quale ha firmato un triennale per i Nets di Brooklyn. Fortuna vuole che sia ormai quasi pronto al debutto il 17enne Ilimane Diop, la filiforme torre senegalese di 2,12, cresciuto di 5 centimetri e 15 chili, fra le star del Mondiale Under17. Il sogno adesso è l’argentino Luis Scola che Houston non conferma.
Giorgi tribolati anche per l’Unicaja perché Jasmin Repesa fa molta fatica a ricostruire la squadra. Si sono ritirati Jorge Garbajosa e Martinez, due giocatori storici, e la firma del nazionale inglese Joel Freeland (25 anni, 2,08, 12,6 punti, 6,8 rimbalzi, 10 volte su 14 in doppia cifra in Euroleague, massimo punteggio 21 punti e 26 di valutazione) da parte di Portland, il club più amato dagli spagnoli (Fernando Martin, Sergio Rodriguez, Rudy Fernandez) , è davvero un colpo basso non previsto. Freeland è arrivato in Spagna a 18 anni, ha giocato 4 anni col Gran Canaria, dopo due anni spicca il volo per la NBA. Intanto, dopo Kruno Simon, l’Unicaja ha preso un’altra guardia. Si tratta dell’eperto di Sergi Vidal dal Lagun Aro, 11 p., 5,2 rimbalzi, 2,4 assist, 1,6 recuperi. Quel che si definisce un “luchador” che ha onorato maglie importanti come Joventut Badalona, Tau Vitoria e Real Madrid.
Il campionato spagnolo e le coppe europee hanno perso, nello stesso giorno, anche Victor Claver, scelta n.22 di Portland nel 2009, ala-centro del Valencia (la maglia è il n.18) e il centro inglese Joel Freeland, scelta n.30 di Portland 2006 e pilastro di Malaga. Il Valencia perderà anche il francese Nando DeColo, guardia tiratrice, prossimo alla firma con gli Spurs che pesca fra i giocatori di scuola europea (Parker, Diaw, Ginobili, etc ) come fanno i Denver di Gallinari che hanno puntato nel draft su Evan Fornier e il gigante turco Turkylmaz. Prima delle Olimpiadi Jonas Valanciunas, il miglior gigante europeo, n.5 del draft, dovrebbe invece firmare per i Toronto Raptors dove Maurizio Gherardini è ancora vice-general manager e il posto di play titolare sarà di Kyle Lowry in uscita da Houston. Nella NBA l’affare dell’anno è Howard, nelle ultime ore il magnate russo dei Nets ha fatto l’offerta interessante. E dire che una volta la guerra fredda fra Usa e Urss….
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