Gallinari infortunio al ginocchio: perso anche per gli europei?

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Una buona notizia e una brutta, anzi bruttissima, per Gallinari, la sua formazione, la nazionale.  Il fighter  azzurro è uscito dal campo su una sedia a rotelle a 4’27” dal riposo, punteggio 35-38 mentre, gomiti larghi , avanzava  in palleggio in area  e dopo il  cambio di  mano, forzato la chiusura difensiva  all’altezza della linea di tiro libero di due avversari,  Nowitzky e un compagno , l’azione è finita bruscamente. Si è visto che  sul primo passo con la gamba destra  esegue  un saltino  caricando tutto il peso sul ginocchio sinistro, e lì  ha ceduto.

C’è voluto un attimo per capire la gravità, il Gallo ha lasciato improvvisamente il pallone che sulle prime non voleva mollare e saltellando sul piede sinistro e stringendo con le due mani l’arto inerte, e urlando dal dolor,e si è portato sulla linea di fondo e  si è steso sul dorso, assistito dal  medico e dal masso fisioterapista. Brutta scena vederlo urlare dal dolore e disperarsi con la rabbia di chi vede spezzarsi il sogno tanto atteso di un playoff e dell’europeo  in Slovenia a settembre per la rinascita olimpica dell’Italia. C’è il timore  di dover andare sotto i ferri, perché questo tipo di infortuni sono tipici della rottura dei crociati, e fosse così  non basterebbero 4-5 mesi. Ma questo è un parere di chi ha visto da fuori, tocca ai medici il responso tanto atteso.

 Aiutato dai compagni  Mozvog e Quincy Miller che l’hanno sollevato e  fatto sedere sulla sedia a rotelle è arrivato nello spogliatoio su una sedia a rotelle e poi trasportato  all’ospedale per  la risonanza magnetica. Si attende ancora il bollettino medico, per ora i Nugget non rilasciano commenti.

Immediatamente la notizia si è sparsa a macchia d’olio sui social network, fra i primi a mandargli un “twitt” è stato Belinelli: “Spero non sia grave, dai”. Si sono mobilitati anche i tifosi e anche in Italia la federazione ha cercato subito di mettersi in contatto con i famigliari.

Alla squadra poteva andare peggio, Gallinari è il collante del gruppo e aveva già segnato 9 punti  (3/7, 9/3 dall’arco, 3/6 liberi, 1 rimbalzo, 1 assist,), e nonostante la spietata marcatura su Nowitzky (solo 13 punti, 6/10 e 6 rimbalzi per il tedesco)  la situazione si è complicata riuscendo a vincere nel finale contro Dallas per un solo punto (95-94) con un’entrata  di Iguodala a 2’8”  dal termine, dopo un’azione preparata nel time out.

Corey Brewer è stato fondamentale (23 punti), il 36enne  Andre Miller ha dovuto sostituire ancora Ty Lawson, il regista titolare alle prese con una tallonite, e  ha segnato con 22 punti il record in carriera. E che dire del leonino Faried e i suoi 19 rimbalzi? Ottima la risposta del francese Fournier nei 19 minuti di sostanza, il francesino n.1 europeo dell’ultimo draft è ormai inserito nelle rotazioni e anche a  lui si chiederà di surrogare a questa assenza, anche se il ruolo di titolare andrà a Wiston Chandler guai fisici permettendo.

Questa è l’unica notizia consolatoria di una serata in cui c’era  ampio motivo di festeggiare non solo la vittoria che mantiene a distanza Denver dai Clippers e Utah che cercano sul fotofinish di strappare alla squadra sorpresa della stagione, ma  anche per il record uguagliato delle 19 vittorie casalinghe che risaliva ai tempi di Moe fra il 28 gennaio e il 20 aprile dell’89.

Denver è al 3° posto con  52-24 (50-26 per i Clippers tornati al successo e 51-24 per i Grizzlies)  a quattro partite dalla fine, e le prossime tre sono in casa sabato con Houston, mercoledì con San Antonio i primi della Western Conference e venerdì della prossima settimana di nuovo con Dallas ma fuori casa.

Il commento di George Karl  è speranzoso:

Non si può negare sia una cosa da poco, anche se spero che la risonanza magnetica accerti solo una distorsione. Però di solito guardo i giocatori in faccia, Gallinari era distrutto. Mai però pensare al peggio, a  volte le cose cambiano, un  paio di anni fa una situazione simile con Nene faceva presagire un infortunio grave e invece si accertò  una distorsione, speriamo sia così”.

Per far tornare un pò il buonumore segnaliamo questo recente e divertente siparietto televisivo  sulla rete in cui l’ex giocatore e analista di TNT Chris Webber dedica la notte della vittoria con Utah una romanza in buon italiano a Gallinari il quale ringrazia proponendogli un duetto: http://allball.blogs.nba.com/2013/04/04/nuggets-unique-gallinari-celebration/

Oklahoma (55-20) ha battuto San Antonio (56-20) con una partitaccia di Parker (2 punti, 1 canestro su 6) che si giocherà forse il 1° posto a Denver, Bulls (41-33) sempre eroici che vincono a Brooklyn  (43-32)  al 4° posto senza  Noah, Belinelli e Hamilton  e sono al 5° posto, per cui un successo che vale doppio.

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Risultati turno giovedì 4 aprile: Oklahoma-San Antonio 100-88 (27 Westbrook, 7 r, 7 a, 25 Durant, 9 r, 6 a, 11 Ibaka + 11 r; 24 Duncan + 11 r, 24 K.Leonard + 14 r, 2 Parker, 1/6, 16 G.Neal); Denver-Dallas (23 C.Brewer, 7/17, 22 A.Miller, 9/15, 7 as, 12 Faried + 19 r; 16 B.Wright, 13 Nowitzky, 13 Kaman); Brooklyn-Chicago 90-92 (30 Der.Williams + 10 a, 9/16, 10/13 tl, 28 B.Lopez, tl 8/10; 29 Boozer + 18 r, 16 J.Butler + 10 r, ng.Belinelli, Noah)

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