Parte il ritorno delle Top16 new format, 14 gare totali dal 28 dicembre al 5 aprile, da una stagione all’altra con i suoi tre mesi d’impegno è diventato l’hard core della competizione, Può essere una buona idea, certo, se non fosse che l’Euroleague ha preso il tipico vizio italico di pensare che le formule – soprattutto le pòroprie – siano la causa del successo, quanto invece l’effetto. Se hai grandi squadre, grandi giocatori, un’omogeneità strutturale tale e quale sarebbe richiesta a una vera Basketball League professionistica, allora la televisione – perché è questo certamente lo scopo, oltre a qualche incasso in più – può far lievitare il prodotto. Altrimenti si rischia l’effetto-boomerang.
Poi hai il livello dell’interesse nazionale determinato dalla rappresentatività della formazione attraverso la concentrazione di forti giocatori del proprio paese. Una variabile che ha penalizzato, ad esempio Siena, scorrendo la storia degli ascolti Tv (dove non arrivava i n una finale scudetto a un Teramo-Milano o Treviso-Milano della regular season) fino a quando non s’è optato per il suicidio della Tv-spezzatino fino, passando dalle Tv locali, alla geniale invenzione del Simulcast. Il classico “paghi uno e prendi due”, la svendita ragionevole solo in un mercato come quello americano, con numeri grossi e cultura per il gioco e imprenditoriale. O se ciascuno di noi avesse il dono dell’ubiquità.
Questo invece di offrire prodotti “commerciali”, meglio sarebbe uno di qualità. Fortuna vuole che via via con questa stagione si esaurisca in Italia il “giro dei quattro cantoni “ delle televisioni, dopodiché la nuova Legabasket, se non vorrà essere commissariata dovrà prendere – dopo 7 anni di declassamento e polemiche – una strada precisa. Il suo prodotto va in controtendenza accelerata e, come hanno insegnato le ciniche Tv commerciali, i programmi che non fanno ascolti si aprono e si chiudono, a prescindere dagli autori e i contenuti
Queste Top16 in teoria sarebbero quindi valide, ma c’è anche un’Europa a macchia di leopardo, chi più ha e chi niente, e la presenza di due tedesche in questo giro promozionale è lì da vedere. In economia ci strangolano, sul parquet i tedeschi prendono lezione dai cosiddetti “pigs”, spagnoli, greci e italiani anche se per la verità la nostra rappresentanza in questa Euroleague si è assottigliata e la Siena “passaportabile”porta a casa il tricolore sulle maglie con giocatori di varie nazioni, quest’anno Stati Uniti, Nigeria, Serbia, Austria, Georgia, Estonia, sarebbero state otto con Kasun, e naturalmente il nostro Bel Paese è rappresentato da un italianissimo moro di Forlimpoli e tre giocatori del Nord-Est. Un capitano Razza Piave da 10,1 minuti (un quarto di gioco interno) e 3,8 punti e due giovanotti delle italianissime cittadine di Kronmetz e Salurn
Spero che le cose migliorino per l’interesse e gli interessi e della manifestazione, ma fino ad oggi le due tedesche, i campioni di Bamberg e l’Alba Berlino – unico club questo – che in 40 anni abbia vinto una coppetta, hanno recitato il ruolo di comparsa. E con 13 sconfitte, tutte quelle possibili, perché c’è stato anche un derby, vinto dai berlinesi, ecco un… en-plein imbarazzante del quale bisognerà tenere conto, onde rivedere tutto il meccanismo mentre la formula cnon ha colpe.
Aspettando che le due tedesche nelle ultime 7 gare diano un segno d’orgoglio nel Girone A, quello più forte dove è libero solo il 4° posto conteso fra Panathinaikos, Zalgiris e Unicaja e il primo match diretto fra greci e lituani a Kaunas può già essere un’ipoteca se i greci vincono in trasferta, mentre lo scontro di cartello è Efes-Cska per una verifica delle credenziali sulla possibilità dei turchi di poter lottare per la prima volta per la Coppa dei Campioni.
Il meglio è nel Girone B con una squadra-materasso in meno e un’unica vera corazzata , il Barcellona, mentre la “fregata” senese sta cogliendo le migliori opportunità possibili avendo pescato dal mazzo un jolly vincente (Brown) , l’italiano più progredito (Hackett) e quello più sottovalutato (Ress) e vince divertendosi grazie al gioco di Luca Banchi, anche se in un’Italia che taglia si è adeguata (Kasun e Kemp, il presunto Fattore K…).
Siena ha già in tasca la qualificazione ai playoff (prime 4 contro le altre 4, la prima contro la quarta, la seconda contro la terza, etc) , il problema è far valere una delle sue forze, il fattore-campo, per arrivare alle Final Four, e quindi non deve scendere al 3° posto. Per questo serve vincere ancora una volta almeno in trasferta, per poter perdere dal Barca nel ritorno per il + 19 nel match diretto. Cercasi dunque la golden share, e viene a puntino la partita n.4 col Maccabi, una gara che basta vincere di 1, cosa possibile vedendo i molti guai (da ultimo il problema al ginocchio del centro Lior Elihay che però dovrebbe tornare) ed errori commessi dagli israeliani questa stagione, ultimi dei quali la gestione e il taglio di Thomas e la cessione di Shermandini ai greci.
Con la solita astuzia levantina, nei giorni scorsi è stata messa in giro la voce che il Maccabi tratterebbe Bobby Brown il quale, si sa, punta a tornare al più presto nella NBA. Scherzando, ho suggerito di dettare alle agenzie che da parte sua Siena intenda acquistare il Muro del Pianto…Non nascondiamocelo: Brown è la primaria garanzia di sopravvivenza del basket senese ai livelli alti dovendosi sganciare il club dalla munifica banca. L’imperativo è quello di fare una grande stagione, cercare nel frattempo un acquirente, sollecitare chi ha acquistato il suo marchio per 8 milioni di euro a trovare investitori da fuori, provare se occorre uscire da Rimini e bussare fra gli sceicchi. Questo perché temo che l’idea della squadra utilizzata per il marketing territoriale non penso abbia portato a grandi risultati, non mi risulta che si muovano frotte di turisti per vedere Eze o i riccioli di Moss. Inoltre si sa che l’Europa delle economie forti piange miseria e mi raccontano che nei giorni scorsi è fallita persino una società svizzera (Vacallo).
Siena può vincere a Yal Elihau perché il Maccabi è una squadra leggerina e corta, anche se nettamente più forte sotto canestro per il fattore E (uguale a Eze, l’unico pivot europeo meno pericoloso, vedere quanti liberi tira di media) e l’esplosione di James che non è parente di LeBron e certamente è il giocatore più progredito della stagione. Si tratta di difendere duro per 40 minuti, il resto lo fanno gli israeliani che non hanno oggi un play come Hackett, personalità e fisico. Ohayon ha cuore e coraggio, ma non è progredito, forse è stato un errore non puntare su Mekel, ex trevigiano che ha fatto una grandissima gara nella coppa d’Israele.
A proposito di mercato, il Barcellona aspetta ancora il via libera per poter schierare Brad Oleson, il cecchino dell’Alaska acquistato da l Caja Laboral per non essere legata ai problemi fisici di Navarro e indebolire i rivali. Doron Perkins invece scaricato da Cantù che gli aveva offerto un passaggio dopo il grave infortunio al ginocchio e rivisto in Italia con la maglia del Donetsk nelle qualificazioni di Euroleague, ha avuto problemi fisici in Ucraina, e appena trovato posto nel campionato cinese cambia la sua quarta maglia nel giro di un anno. Eccolo firmare per l’Olympiacos campione d’Europa, che dopo l’infortunio di Evangelos Mantzaris, il play titolare, non si fidano troppo di Acie Law e sperano che Doron Perkins torni quello di due stagioni fa: chiave di volta del ritorno ai livelli alti del Maccabi, anche se non riuscì per colpa dell’infortunio a giocare le Final Four.
Il Cska ha tesserato Theo Papaloukas, grande della regia che giocò già nel Cska di Messina che ripropone il geronto-mercato del quale fu vittima al Real Madrid. L’Alba Berlino che fin dalla pre-season non è stata fortunata perdendo prima del via il fighter portoricano Natan Peavy ha firmato Alì Traore (28, centro-ala, 2,07), ex Avel e Lottomatica di Tanjevic, nazionale francese di origini afro e primo cambio di Noah e Diaw alle Olimpiadi di Londra. Arriva da un’altra Lega (giocava nel Lokomotiva Kuban è stato tagliato e non ha supoerato gli esami medici alla Stella Rossa Belgrado), come Perkins, potrebbe essere tesserato subito. Uso il condizionale perché il regolamento sul tesseramento non è riportato dal sito (gestito dagli spagnoli), a meno che non ci si arrivi attraverso una serie di link intricati o all’amico dell’amico. Non credo ci sia nulla di misterioso, e sia utile a loro per essere più credibili presso i fans e anche ai giornalisti. In compenso ci è arrivata una lenzuolata per l’invito alle Final Four di Londra della squadra inglese giovanile al torneo juniores. Questa sì che è una grande notizia…
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Top16, 8a giornata, la situazione
Girone A
21 febbraio: Brose-Unicaja Malaga (Bamberg, Arena Stechtert, ore 20.45, a. 82-85), Zalgiris-Panathinaikos (Kauno Arena, ore 20.45, a.66-67); 22 febbraio: Efes-Cska (Istanbul, Abdi Ipecki, ore 19, a, 71-90), Real Madrid-Alba Berlino (Pal.Deporte, ore 20.45, a.77-63).
Classifica: 6/1 Real Madrid; Efes Istanbul, 5/2 Cska Mosca; 4/2 Panathinaikos Atene; 3/4 Unicaja Malaga; Zalgiris Kaunas; 1/6 Alba Berlino, 0/7 Brose Bamberg..
Prossimo Turno, 9a g – 28 febbraio:Real-Brose (Madrid, Pal.Deporte, ore 20.45, a. 82-67). 1° marzo: Cska-Alba Berlino (Universal Arena Mosca, ore 17, a 75-57); Unicaja-Zalgiris (Arena Malaga, ore 20.45, a. 63-75); Panathinaikos-Efes Istanbul (Oaka Atene,ore 21, a 64-78).
Girone B
21 febbraio: Fenerbahce-Barcellona (Ulker Arena, ore 18.45, a.78 -100), Maccabi-Montepaschi (Tel Aviv Nokia Arena,ore 20.05, a.69-79, rs:70-68, 87-89); 22 febbraio: Khimki-Besiktas (Pal.Reg.Mosca, ore 16.30, a. 80-75), Olympiacos-Caja Laboral (Pal.Pace e Amicizia Pireo, ore 20, a.74-82)
Classifica: 6/1 Barcellona; Montepaschi Siena; 4/3 Caja Laboral, Khimki Mosca, Olympiacos Atene; 2/5 Maccabi Tel Aviv, Fenerbahce Istanbul, 0/7 Besiktas Istanbul
Prossimo Turno, 9a g – 28 febbraio: Besiktas-Olympiacos (Abdi Ipecki Istanbul, ore 19, a. 64-77); Caja Laboral-Maccabi TA (Vitoria, Buesa Arena ore 20.30, a71-70); Montepaschi-Fenerbahce (Siena, Palaestra 20.45, a. 98-92); Barcellona-Khimki Mosca (Palau Blau Grana, ore 20.45, a. 65-78).
Oscar 7a giornata
MVP: 30 S.Kaun (Rus, Cska), A.Gavel (Svk, Brose)
Marcatore: 25 Anton Gavel (Svk, Brose Bamberg), Bojan Bogdanovic (Cro, Fenerbahce)
Miglior giovane: Papanikolau
Miglior allenatore: X.Pascual (Barcellona), O.Mahmuti (Efes), J.Plaza (Zalgiris)
Quintetto ideale: A.Gavel (Brose), A.Tomic (Barcellona), M.Popovic (Zalgiris), Boj.Bogdanovic (Cro, Fenerbahce), S.Kaun (Cska)
La delusione: B.Nachbar (Brose)
Sotto accusa: i centri del Real Madrid, Powell (Olympiacos)
Chi sale: Barcellona, Efes, Zalgiris, Olympiacos
Chi scende: Maccabi, Real Madrid, Khimki
Gli Specialisti – Valutazione:30 S.Kaun, A.Gavel, Punti: 25 A.Gavel, Bojan Bogdanovic, Rimbalzi:11 D.Moss, Assist:13 Z.Planinic