Durant abbandona ufficialmente il Team USA

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Il Mondiale non è una competizione che conta per il basket a stelle e strisce. Si dovrebbe iniziare a giocare in Spagna già il 30 agosto ma la nazionale statunitense sta perdendo un pezzo dopo l’altro. È ufficiale la rinuncia di Durant.

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L’USA Basketball ha un bel numero di giocatori tra cui pescare quelli da convocare in nazionale ma sembra che la dirigenza a stelle e strisce abbia già ottenuto moltissimi rifiuti.

Uno importante è quello di Kevin Durant, l’ala dell’Oklahoma City, miglior giocatore della stagione 2013-2014. La sua rinuncia alla nazionale infiamma la discussione riguardo l’uso dei giocatori professionisti da parte delle singole federazioni. Secondo i più maliziosi Durant avrebbe rinunciato alla nazionale per paura di avere un infortunio come Paul George la scorsa settimana durante uno scrimmage.

Durant, però, ha subito messo a tacere queste voci dicendo che la decisioni di non far parte della nazionale è stata molto sofferta, ma al momento non ha le energie e il tempo per portare a termine un impegno così importante. Gli piacerebbe molto rappresentare il paese in Spagna, ma ha partecipato al training camp e si è reso conto di non essere in forma.

Rudy Gay è stato chiamato poi al posto di KD dopo il suo abbandono e questa ennesima defaillance ha fatto diminuire le possibilità per gli Stati Uniti di conquistare l’oro. La vittoria degli USA a Madrid era data a 2-7 ed ora è data a 2-5. Aumentano invece le possibilità di vittoria – almeno secondo gli scommettitori – per la Spagna che è passata da una vittoria data 5-2 a una vittoria data a 2-1.

Adesso la speranza è che questa emorragia di talenti dal Team Usa si concluda prima che la nazionale a stelle e strisce partecipi all’Olimpiade di Rio 2014. Più in generale, gli appassionati di basket ritengono debba essere rivisto il discorso relativo al rapporti tra club, franchigie e federazioni.

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