Sahin sì a fuoror di popolo, Paternicò no a furor di popolo. Non passa la lista dei Top Ten chiesta dal presidente di Legabasket per le Final Eight al Mediolanum Forum dal 7 al 10 febbraio, fa bene la Fip a rispondergli coi fatti se non fosse che – ahi ahi – ci troviamo ancora i nomi di due arbitri di cui si parla molto in Baskettopoli.
Uno dei quali è stato oggetto di un esposto di Roma alla magistratura con l’accusa tecnica documentata sulla sua direzione nella partita forse più discussa nella storia del campionato, a parte il famoso spareggio Livorno-Milano e l’altro chiacchierato e che raccomandava, papale papale, una collega e veniva citato dei capi del fischietto in relazione a un certo sistema come i due capi lo definivano. Chi ha commesso peccatucci come questi, evidenziato nei verbali di un Processo che si tiene in un’aula di tribunale e non al bar, dovrebbe certamente dare maggiore significato e portare rispetto all’art.2 del regolamento, che si configura in “mancanza di lealtà e correttezza”.
Pallarancione.com è in grado di anticipare la lista dei 12 arbitri scelti dalle 3 fasce per l’evento che assegnerà la coppa Italia, con questi accoppiamenti per i quarti di finale: parte alta Cimberio Varese-EA7 Milano, Mapooro Cantù-Acea Roma, parte bassa Bancodisardegna Sassari-Enel Brindisi, Montepaschi Siena-Trendwalker Reggio Emilia.
Prima fascia: Chiari, Cicoria, Lamonica, Sabetta, Taurino
Seconda fascia: Filippini, Lanzarini, Lo Guzzo, Sahin
Terza fascia: Bettini, Borgioni, Martolini
Desideriamo aggiungere che il Supercommissario Laguardia, nome quanto mai acconcio per una bonifica, alcuni giorni fa ha assicurato a Pallarancione.com che il sorteggio per i quarti sarà fatto nella sede della Federazione, e quello per le semifinali e finali a Milano dal designatore Grossi in base al report dei valutatori Facchini e Teofili. Se vorranno i giornalisti, ha anche anticipato, potranno assistere alla pesca nell’urna.
Queste designazioni erano molto attese perché, come abbiamo già scritto, si tratta del banco di prova del lavoro della squadra del CIA dopo il trauma di Baskettopoli, un duplice commissariamento, la revoca dell’infelice autogestione che ha creato polemiche e situazioni grottesche, come la sfiducia a Luciano Tola in seguito a una sospensione inflitta a quel fischietto di Baskettopoli cui accennavamo ,e l’appoggio a Zancanella del sindacato Aiap , ai cui vertici c’erano addirittura la coppia di fischietti più citata dalle carte del processo di Reggio Calabria, e del pool dei comitati regionali che da anni fanno del dirigismo intollerabile intorbidendo le acque.
Questa per il Forum è una lista-insaccato bella e buona, dove si è stati attenti al discorso geopolitico, alla rappresentanza regionale da abolire del tutto, a cominciare dal voto per la presidenza e il direttivo, trattandosi di scelte di merito e non geografiche. Va bene aver fiducia, ma non si è applicata come priorità una logica inattaccabile, fondata su alcuni principi informatori o pregiudiziali, come: 1) rispettare la lista dei primi 12, chi è dentro e dentro e chi è fuori aspetta il turno a meno di…, 2) escludere chi figura nelle carte di Baskettopoli, vedi anche il de relato considerato che il processo è in corso e potrebbe riservare altri colpi di scena perché mesi fa alla Procura di Reggio Calabria sarebbe stato inviato un esposto scottante sul quale però non si sa niente, 3) dare la precedenza a tutti gli arbitri internazionali, sempre che non figurino nei verbali di Baskettopoli ignorando eventuali prescrizioni (caso Paternicò vs.Cristina Luca), 4) escludere chi ha consegnato il patentino internazionale (e quindi al cinquantenne Cicoria gli si dice grazie e si procede a promuovere nuovi arbitri perché alimentando il ricambio si crea una sana corsa a migliorarsi, oltre al discorso di prestigio per il movimento e anche di utilità, 5) designazioni intelligenti come spot della “filosofia” del rinnovamento, per cui si scelgono i 6 arbitri di punta nel ruolo di tutor e i 6 migliori giovani per sperimentarli o meglio lanciarli ,perché non vedo grandi differenze fra diversi giovani (e sto osservando girando per i campi minori facce nuove che ben si presentano e dirigono, ai quali bisognerebbe solo insegnare a fischiare le infrazioni vere, non contro lo spettacolo, come il palleggio a cucchiaio).
E proprio quest’ultima la soluzione più interessante era quella al punto 6 del Progetto 543, nome in codice che fa molto segreto di stato per l’evento meneghino di questo fine settimana, perché ormai il basket parla coi termini inglesi (silver e golden), gli acronimi (Dna Dnb) e i codici (il veneto Crotti, consigliere, ad esempio, roba da film di James Bond, si è inventato il 519 per quello sull’Attività Giovanile.
Non è stata applicata insomma forse perché la più… semplice (e il mio esperto consulente col quale ho dibattuto a lungo questo caso, giustamente si chiede: ma perché la Fip pensa sempre a complicare le cose semplici?). Davo per scontato di poter vedere nel gruppo dei Baldi Giovani che adesso hanno anche il nome e il fisico dei ballerini , assieme ai due neo-internazionali Martolini, preso di punta dal Designatore (che tenta, mi raccontano, di rimettere lo zampino disturbando il lavoro dei valutatori) e rivalutato dopo un anno, e Lanzarini al quale si affianca il deb Denny Borgioni classe ‘78. Sarebbe stato bello però dare un’opportunità anche ad altre promesse che stanno facendosi onore, come Lorenzo Baldini classe ‘81, Manuel Mazzoni e Mark Bartoli classe.’79
Per finire gli autori dovrebbero spiegare (e Pallarancione.com è a loro disposizione) perché un arbitro che fa l’Olimpiade, come Guerrino Cerebuch, non può stare fuori a meno che l’abbia chiesto lui per motivi personali. Ed era l’ora del pesarese Mattioli , persona vivace, motivata, diplomato in violino che ha il torto di non …sviolinare, non essere chiacchierato. Sono 5 anni che andrebbe lanciato come giovane, ma l’Italia ragiona sugli arbitri come per i vini. Perciò crede nel vino vecchio, ok, ma forse dovrebbe affidarsi anche ai Nas (antisofisticazioni) per scoprire anche se c’è vino adulterato.