Juan Carlos Navarro verso il record di punti in Euroleague

Alla vigilia della partita  con l’Olimpia Lubiana che potrebbe collocarlo nella storia del basket quale miglior marcatore di ogni tempi in Euroleague, Juan Carlo Navarro ha firmato un contratto a vita col Barcellona anche se scadrà al 35° anno del catalano al quale mancano 13 punti per battere  il record di Marcus Brown, 2715 punti in 178 gare. Navarro ne ha segnati 2702 in 197 gare, con una media di 13,72 per gara nel corso delle 14 stagioni con la maglia dei blau-grana, una carriera interrotta da una sola stagione nella NBA coi Memphis Grizzlies.

Il delegato del Barcellona, Rosell, nella conferenza stampa ha detto che Navarro  possiede le stesse qualità del calciatore Messi, due figure emblematiche della storia sportiva del Barcellona.

“Non so se Navarro è il Messi del basket o viceversa…”,

ha scherzato il dirigente catalano spiegando che il segreto di queste due stelle è lavoro, divertimento, fantasia. Navarro è stato il MVP dell’ultimo europeo, con le sue grandissime partite nella fase finale che hanno firmato il 2° successo consecutivo della squadra allenata da Sergio Scariolo.

A Daniel Hackett l’Oscar del basket italiano

Pare dal nome che venga da chissà quale parte d’America a insegnare agli italiani il gioco del basket. Invece, Daniel Hackett è figlio dell’Italia di pallacanestro nonchè uno dei cestisti su cui la nazionale fa più affidamento in prospettiva presente e futura.

Ne parliamo oggi non per celebrarne una singola prodezza ma, semmai, elogiare il lavoro dsi un anno intero, lo stesso che gli ha fruttato il premio Oscar del basket italiano, altrimenti detto Premio Reverberi, promosso dall’Amministrazione comunale di Quattro Castella (Reggio Emilia) in collaborazione con la Fip (Federazione Italiana Pallacanestro) e la Lega Basket, e con il patrocinio della Fiba, della rivista “SuperBasket“, del Coni, dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) e con il sostegno di Champion Italia.

Insomma, un plotone istituzionale che include i sommi vertici della pallarancione ha decretato che fosse Hackett il trionfatore della 26esima edizione del trofeo, succedendo come “Miglior giocatore italiano” a Stefano Mancinelli. Gli altri Premi Reverberi per la stagione 2010-2011 sono stati così distribuiti:

Usa, i giocatori progettano una Lega anti-NBA ma Natale riporta la pace?

Notizie dai due mondi. Negli Usa la NBA riprenderebbe a Natale mentre i giocatori progettano di creare una propria NBA; intanto in Europa  Nowitzky tratta col Real, Kirilenko è infortunato e si parla del divorzio fra Scariolo e la Spagna

  • Notizie dai due mondi. Negli Usa i giocatori progettano di creare una propria NBA, l’Europa ne approfitta e Dirk Nowitzky è vicino al Real Madrid. Partiamo da qui.  Il tedesco che ha portato i Dallas Mavericks alla conquista del titolo NBA come avevo anticipato due mesi fa  su Pianetabasket.com la notizia, poi smentita dagli spagnole,  ammette di disposto a valutare le offerte del Real Madrid, anche se non crede  ancora persa  la stagione della Lega professionistica. “Se verrà cancellata, prenderò le mie decisioni e il Real Madrid è un grande club” ha detto il 33enne giocatore, uno dei protagonisti degli ultimi  europei e il 2° marcatore di sempre nella storia di questa competizione.
  • Grande paura, invece, per Andrei Kirilenko, il famoso K-47 della NBA. Durante la gara di campionato russo di quest’ultimo sabato col Krasnya Krylia, è arrivato  come un razzo da dietro su un avversario e nel tentativo di recuperare la palla è inciampato cadendo  malamente e battendo il capo. Incidente serio: ha  riportato la frattura del naso e un profondo taglio sopra l’occhio. Scongiurata la commozione cerebrale, anche se lo Zar del basket è rimasto a terra alcuni minuti in uno stato di semincoscienza uscendo tuttavia  dopo 10 minuti dal campo con le proprie gambe e una vistosa fasciatura al capo. Difficilmente potrà giocare la prossima gara  di Euroleague contro lo Zalgiris,  intanto verrà tenuto sotto controllo dai medici del Cska.

Usa, Obama finanzia la campagna elettorale con il basket (12 dicembre)

Obama Classic Basketball Game

Ci saranno un sacco di cestisti della Nba, pronti nel recepire l’invito del presidente Barack Obama che, il prossimo 12 dicembre, ha organizzato l’Obama Classic Basketball Game, in programma a Washington con l’intento – pensavate fosse beneficenza? – di raccogliere fondi coi quali sostenere la campagna elettorare in vista delle presidenziali del prossimo anno.

Chi ci sarà

I talenti del basket che conta saranno più di uno: da Kevin Durant a Chris Bosh, da Carmelo Anthony a Chris Paul, da Ray Allen a Amare Stoudemire. Almeno due le curiosità:

la prima è che lo stesso Obama – che adora il basket anche se qualche tempo fa gli procurò uno scherzetto mica da ridere – potrebbe prendere parte alla partita; la seconda è relativa al prezzo dei biglietti per prendere parte all’evento: costano da 100 a 5.000 dollari.

Cska Mosca, paura per Kirilenko: frattura e commozione cerebrale

Sono stati attimi di vera paura: Andrei Kirilenko, top player del Cska Mosca, è rimasto vittima di un infortunio che si annuncia serio.

Nel corso di una gara di campionato, il cestista Nba – che dopo dieci anni ininterrotti nel campionato a stelle e strisce ha scelto di attendere la fine del lockout in patria – è caduto e ha riportato la frattura al naso e una commozione cerebrale: la botta è stata tremenda, Kirilenko è scivolato mentre l’azione si stava svolgendo in area avversaria e ha sbattuto violentemente il viso sul parquet.

Immediati i soccorsi ma il cestista è rimasto per lunghi istanti accasciato al suolo con il viso coperto di sangue: i sanitari hanno provveduto a bendarlo e accompagnarlo fuori campo.

Wnba, muore Kurt Budke coach Oklahoma State

Notizia fresca e giunta pochi minuti fa.

Kurt Budke, coach della squadra di basket femminile di Oklahoma State, è deceduto in un incidente aereo.

Il tecnico dell’equipe di Wnba, 50 anni, stava viaggiando su un velivolo che è precipitato nella Perry County, in Arkansas.

Insieme a Budke, hanno perso la vita altre tre persone in viaggio con il coach: tra esse, Miranda Serna, l’assistente personale di Budke.

Savona, a Loano niente basket perché disabile. E’ polemica

Il problema è rappresentato da una malattia metabolica rara che gli procura difficoltà di apprendimento e disturbi nel linguaggio: per questo motivo, in provincia di Savona, un ragazzo di 14 anni è statoescluso dalla squadra di basket. Premessa doverosa: ne parliamo senza alcun pregiudizio poiché nessuno, tra noi, è medico e diventa difficile capire che tipo di conseguenze possa avere l’attività della pallacanestro sul piccolo savonese.

Però, decidiamo di parlarne per la serie di polemiche che la vicenda ha innescato: prima tra tutte, nella presa di posizione contraria rispetto all’esclusione, il consigliere regionale di Idv Maruska Piredda:

“Atto discriminante e incivile. Secondo quanto mi è stato riferito dalla madre del ragazzo, gli è stato posto, dagli allenatori e dal presidente della società sportiva, il divieto di continuare ad allenarsi con la squadra con cui giocava da tre anni, l’Asd Basket Loano. A detta dei tecnici e dei dirigenti, rallenta l’attività degli altri compagni. Premesso che l’attività sportiva è fondamentale per la salute del ragazzo, per il ragazzo il basket, oltre a essere la più grande passione della propria vita, è l’occasione per socializzare con i coetanei e svolgere uno sport insieme al fratello minore, messo poi anche lui fuori dalla squadra”.

Lockout Nba: il bluff degli owners

Niente regular season almeno fino al 15 dicembre, resta il lockout in una Nba sempre più allo sbando. Il mancato rinnovo del contratto collettivo ha fin qui determinato la cancellazione di 324 partite che corrispondono a poco più di un quarto di stagione.

I giocatori, a questo punto, hanno optato per la linea dura dopo essersi trovati nelle condizioni di trattatre con i proprietari in maniera assolutamente beffarda: man mano che si è andati avanti, infatti, le offferte dei proprietari si facevano sempre più al ribasso.

A questo punto sembrano certe azioni legali visto che in almeno due Stati (California e Minnesota), alcuni cestisti hanno già denunciato la violazione delle norme antitrust da parte della Nba che non darebbe loro l’opportunità di lavorare. Il risarcimento danni chiesto dai giocatpori ammonterebbe a una cifra superiore ai 2 miliardi di dollari. Gli avvocati di parte cestistica, intanto, evidenziano come

“se stai giocando a poker e tenti un bluff, sei un eroe se funziona. Se però ti scoprono, perdi. Penso che i proprietari si siano spinti troppo in là. Hanno fatto un ottimo lavoro scegliendo la linea dura e spingendo i giocatori a fare concessioni a ripetizione. Ma l’avidità non è solo una cosa terribile. È anche pericolosa. Le cause sono destinate a durare mesi. Più si va avanti, più grandi sono i danni che dovranno fronteggiare le squadre, più grandi sono i danni che dovranno fronteggiare i giocatori. E, forse è la cosa più importante, gli appassionati saranno privati del basket”.

Gallinari resta a Milano che va anche su Tiago Splitter

I giocatori portano in tribunale la NBA che reagisce cancellando le partite dall’1 al 15 dicembre, ripresa a febbraio? Si riapre il mercato europeo, Casspi torna al Maccabi, Pau Gasol dice sì al Barcellona, che fanno Bargnani e  Belinelli?

  • Un altro lunedì nero per il basket,  salta ancora l’accordo con la NBA  che offre il 47 per cento degli utili mentre i giocatori sono irremovibili sul 52 per cento, e adesso la partita più difficile nella storia della Lega Professionistica si giocherà nel  tribunale del lavoro mentre  la NBA si è dovuta arrendere annullando  tutti gli incontri dal 1° al 15 dicembre, per cui  ormai  tanto mutilata la stagione potrebbe essere cancellata.
  • Dopo 3 mesi e mezzo di muro contro muro nella trattativa per il rinnovo del contratto con i proprietari della NBA, decisi a non mollare, soprattutto a cominciare da Micheal Jordan padrone dei Charlotte Bobcats,  i giocatori hanno deciso ufficialmente  di mettere fuori gioco il  loro sindacato  scioltosi a causa di un “disclaimer of interest”. Si tratta di una   formula  di risoluzione che in pratica   si adotta in presenza dell’impossibilità  di assolvere il proprio mandato.  Spezzatosi il rapporto fiduciario col sindacato, guidato da Billy Hunter, i giocatori hanno deciso di adottare le  stesse tattiche negoziali intraprese  con successo l’11 marzo scorso dal football americano (NFL). E adesso creano  un’associazione di categoria allo scopo di  intraprendere un’azione giudiziaria appellandosi alla Legge Antitrust che tratta le vertenze in cui una parte si sente schiacciata da un potere monopolistico in materia di diritto al lavoro.
  • In questa azione, i giocatori hanno puntato su due prestigiosi avvocati protagonisti su sponde opposte dell’ultima vertenza  contrattuale riguardante la NFL, ovvero Jeffrey Kessler  che rappresentava i giocatori e David Boies  che rappresentava invece  i proprietari e la Lega in una vicenda non meno spinosa di quella del basket.

Roma, l’elementare Baccarini fa basket in via Sforza: “Ridateci la palestra”

Bambini, maestri e genitori in strada: si fa basket in via Sforza – zona centrale di Roma – perchè la scuola elementare Baccarini non ha più la palestra. Improvvisare una sfida di pallacanestro per strada è stato il modo per protestare rispetto alla mancanza della struttura e chiedere

“la restituzione degli spazi adibiti a palestra, attualmente all’interno di una caserma situata dentro lo stesso edificio, destinata ad essere dismessa e venduta”.

Megafono in una mano, palla arancione nell’altra: le motivazioni della protesta sono prestoi esplicate.

“La scuola Baccarini – affermano genitori e professori – è frequentata da circa 200 bambini che non hanno nè una palestra, nè aule destinate ad attività didattiche alternative. Sono costretti a far ginnastica in un’aula al pianterreno priva di attrezzature ed è negato loro il diritto ad una didattica completa. Senza parlare delle strutture: la scuola ha il tetto da riparare e ultimamente si è anche allagata”.

AAA regalasi Virtus Bologna, parola di Claudio Sabatini

Il miraggio Kobe Bryant che ha tenuto banco per un paio di mesi e già annunciato ufficialmente da alcune Tv lascia il posto a una Virtus che naviga in acque agitate col patron che vuole nuovamente passare la mano. E Claudio Sabatini,  si dice pronto a regalare la società, paventando pure il peggio,  ovvero per sua stessa ammissione, di chiudere bottega, forse pressato dall’esposizione per l’acquisto dell’Arena di Casalecchio.

Non è la prima volta che Sabatini lancia il grido di dolore, e puntualmente quando la piazza è scontenta dei risultati e delle prospettive vedendo invece altri grandi club investire (Armani e Mps Siena).

Non si possono scordare le famosa  “lettera dei 57”, il volantinaggio dei “tifosi per il bene della Virtus”,  mentre da ultimo è comparso lo striscione dei FBV, la storica quinta colonna della società. Difficoltà e delusioni a parte, quella della società in regalo e l’invito ad Alfredo Cazzola (col quale ha avuto spesso polemiche aspre) a rientrare  l’idea di regalare il club è una cosa a metà strada fra la boutade e la provocazione. Sempre con un secondo fine… Spegnere la contestazione…

Montegranaro, Sutor cambia il Gm: via Vacirca, c’è Crovetti

Difficoltà ai vertici di Montegranaro, con la Sutor che ha dovuto prendere atto delle dimissioni del General Manager Giammaria Vacirca: il presidente Tiziano Basso ha cercato di capire quali fossero le motivazioni alla base della decisione e dopo aver provato a ricucire lo strappo con Vacirca

(“Stiamo cercando di valutare tutto per cercare di definire la questione nel più breve tempo possibile. Le difficoltà ci sono è chiaro, ma questo è il tempo di essere compatti e uniti. Le dimissioni di Vacirca sono una vera e propria tegola”)

ed essersi reso conto dell’impossibilità di portare a casa il rientro delle dimissioni stesse, ha optato per la nuova nomina di Alessandro Crovetti, scelta dettata dal principio di

“continuità rispetto al passato. Abbracciando con affetto Gianmaria, riconoscendogli di essere stato molto di più di un general manager, bensì un amico con il quale è statao fatto un percorso denso di soddisfazioni che hanno coinvolto tutto il variegato mondo della Sutor Montegranaro”,

si dà il benvenuto a Crovetti nelle vesti di Gm fino al giugno 2012.

Milano, tifosi Armani aggrediti: “Ricordatevi i Bucchi Boys”

Vai a vedere una delle partite della stagione – EA7 Milano-Maccabi Tel Aviv – e ti ritrovi al Policlinico di Milano a farti curare ferite e segnare giorni di prognosi. E’ accaduto lo scorso 20 ottobre (ma la notizia è trapelata solo poche ore fa) a due avvocati milanesi di 37 anni, tifosi della squadra meneghina e abbonati da anni. All’uscita dal Forum di Assago, alla coppia di amici è acacduto di essere picchiati con calci sulla testa. E’ andata pegggio a uno dei due, cui hanno tagliato la parte superiore dell’ orecchio. Si tratta di E.G. e M.E. che, lasciati malconci e doloranti davanti all’automobile di uno dei due, si sarebbero sentiti dire dal gruppo di assalitori: “Ricordatevi i Bucchi Boys“.

Perché l’aggressione

Le prime ricostruzioni portano a dire che i due, da anni in prima fila (il loro posto è dietro la panchina) durante le gare di Milano, abbiano forse pagato – qualora la versione dei fatti denunciata ai carabinieri trovasse riscontro – la presa di posizione contraria nei confronti di Piero Bucchi:

Basket A1, Acea sponsor Virtus Roma

Messo in archivio il rischio di una scomunica simbolica, la Virtus Roma ha trovato il suo sponsor per la stagione 2011/2012: si tratta di Acea, come reso noto dalla società di basket e dall’azienda attraverso un comunicato congiunto in cui manifestano

“grande e reciproca soddisfazione per aver raggiunto un accordo di sponsorizzazione dell’azienda capitolina con la società di pallacanestro per la stagione sportiva 2011/2012”.

Le parole di patron Claudio Toti sono di soddisfazione evidente:

“Considero un privilegio il poter legare il nome della Virtus, nella quale per anni io e la mia famiglia abbiamo profuso passione ed impegno, con quello prestigioso dell’Acea, una società che opera ai massimi livelli di credibilità e di successo nei settori dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente, valori facilmente correlabili al mondo dello sport. Sono certo che insieme Acea e Virtus sapranno ben rappresentare il nome di Roma ad ogni livello: di spettacolo e risultato, di etica, di messaggio positivo per i giovani. Dopo alcuni anni in cui Acea ci aveva già affiancato come co-sponsor ha deciso con nostra grande soddisfazione di compiere il passo per diventare main sponsor e title sponsor”.

Identico entusiasmo anche per Giancarlo Cremonesi, presidente di Acea: