Il ricorso: Reyer Venezia Mestre vs. Bancatercas Teramo. I fatti

Dopo il pronunciamento dell’Alta Corte di Giustizia del Coni, in parziale accoglimento del ricorso presentato dalla Reyer Venezia alla Fip, vale la pena richiamare alla memoria i fatti per come si sono svolti. Protagonisti della diatriba, oltre al club lagunare che milita nell’attuale Legadue, anche i vertici della Bancatercas Teramo, club della massima serie il quale – è il motivo del contendere e la causa dell’affidamento agli organi competenti in ambito di giustizia sportiva – avrebbe mancato il rispetto delle scadenze previste dal regolamento. Ovvero: avrebbe potuto Teramo – e ha sfruttato tale opportunità –

A inizio estate, la Reyer aveva aveva chiesto la promozione in serie A, utilizzare una speciale wild card con versamento di 600mila euro come indennizzo al club secondo classificato nella graduatoria finale di Legadue. Ciò avrebbe garantito agli abruzzesi la permanenza nella massima serie e ai veneti un risarcimento congruo e stabilito dal regolamento.

Venezia, in ogni caso, ha immediatamente lamentato il mancato rispetto della tempistica e fatto ricorso alla Fip, la cui Commissione giudicante nazionale si era pronunciata in accoglimento dello stesso e – al contempo – si era dichiarata incompetente rispetto alla decisione relativa alla promozione in serie A. Palla, in questo senso, al Consiglio federale.

Dopo la Fip, il Coni: Venezia vede la A1

Ricorso parzialmente accolto anche se, a questo punto, l’Alta Corte di Giustizia Sportiva del Coni passsa la palla alla Federazione Italiana Pallacanestro: la Reyer Venezia Mestre potrebbe disputare la stagione 2011/2012 nella massima serie, portando la A1 dalle sedici attuali a diciassette squadre.

TUTTI I DETTAGLI DELLA VICENDA

Quanto già deciso dalla Commissione Giudicante Nazionale della Fip, la quale aveva deliberato nello scorso giugno, viene confermato dall’Alta Corte: lo conferma il Coni, secondo cui la Reyer può vantare a ragione un diritto acquisito in seguito alla presunta irregolarità dell’iscrizione al campionato della Teramo Basket.

A questo puno, deciderà la Fip. Escluso che Teramo possa essere retrocessa d’ufficio, non altrettanto escluso il fatto che la Reyer Umana Venezia possa salutare la LegaDue per giocare la A1. In laguna stanno cominciando a crederci.

Bologna, il PalaDozza al Comune: si cerca l’intesa con i club di basket

Il Paladozza di Bologna conteso nella gestione: la stessa, da domani, torna a essere di competenza delll’amministrazione comunale. Ma il PalaDozza, va ricordato, è casa di una società di Serie A e due di Legadue: parliamo, rispettivamente, di Effe Biancoblù, Virtus e Libertas Basket. Nell’edificio in cui risiede l’esecutivo, Palazzo D’Accursio, si è già in fase di trattativa con i vario club di basket che ne utilizzano gli spazi: il motivo della serrata discussione è ovviamente legato al conseguimento di una intesa rispetto ai costi di gestione.

Occorre per forza di cose conseguire un accordo perchè, qualora la giunta si rendesse conto di non poter sostenere i passivi di bilancio, si vocifera dell’eventualità di non utilizzare l’impianto. E’ il contenuto, per nulla sottinteso, di una nota ufficiale diramata dall’assessorato allo sport felsineo che fa capo a Luca Rizzo Nervo:

“Il Comune – si legge nel comunicato – assumerà da domani la gestione diretta del Palazzo dello Sport. La stessa comporta costi onerosi che il Comune deve assolutamente coprire con le entrate; non è infatti possibile immaginare un disequilibrio tra le entrate che preventiviamo e le uscite, men che meno nella situazione in cui versano oggi i bilanci degli enti locali. Senza la previsione di avvicinarsi significativamente ad un equilibrio tra entrate ed uscite – ecco il messaggio inviato a chi ha orecchie per intendere – il Comune potrebbe anche valutare la possibilità di tenere chiuso il Palazzo dello Sport evitando il rischio di spese non sopportabili”.

Meneghin a Pianigiani: “Il ct dell’Italia sei tu”

Dino Meneghin, istituzione più importante dell’attuale sistema basket italiano, dall’alto della sua carica presidenziale in seno alla Fip torna a parlare del futuro della nazionale azzurra e lo fa per riprendere la situazione relativa al prossimo allenatore. Che, in realtà, sarà per davvero lo stesso sdi adesso: nessuno ha intenzione di tocccare Simone Pianigiani, nel cui progetto si crede ciecamente e che ha la fiducia incondizionata di tutto l’ambiente.

Anzi, lascia intendere Meneghin, il fatto che Pianigiani si sia messo in discussione da solo in seguito al deludente europeo giocato dall’Italia diventa valore aggiunto che porta farina nel sacco dello stesso coach. Meneghin non è abituato a mezze parole, a lasciare che si legga tra le righe: le cose le dice con chiarezza disarmante. in tal senso, il presidente Fip ha ribadito – forse affinchè si chiuda ogni discorso relativo – che l’Italia ha un cittì:

“E’ lodevole che Pianigiani si sia subito messo in discussione, perchè mostra una volta di più quanto cuore ci metta e quanta passione gli appartenga nei confronti di questo sport ma non sta nè in cielo nè in terra che sia avvicendato”.

Resta ora da capire solo quali siano le intenzioni di Pianigiani, ovvero: nessun dubbio sul fatto che intenda proseguire il lavoro intrapreso ma saprà fare in modo che la Federazione gli assicuri presenza e puntualità? Saprà garantirsi un braccio alleato in caso di progettualità a medio e lungo termine? Il passato insegna che non è affatto semplice.

Como, pedopornografia: sviluppi sul caso Marelli, Presidente del Basket Senna Comasco

Un’inchiesta figlia di un’altra inchiesta. E’ riprendendo le indagini di un caso di due anni fa, nel corso delle quali la Procura di Como aveva arrestato l’allora Presidente del Basket Senna Comasco, Enrico Marelli (il quale si sarebbe spacciato per un 37enne riuscendo a intrattenere contatti con numerosi ragazzini attraverso social network e messaggeria istantanea), che gli inquirenti lariani hanno arrestato un istruttore di ginnastica residente in provincia di Como con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico.

OIltre al fermo dell’uomo, sono partite denunce per un allenatore di basket della provincia di Lecco e un giovane di 25 anni di Albese con Cassano.

A far scattare i provvedimenti sono stati i risultati delle perquisizioni domiciliari, durante le quali ai tre indagati sarebbe stato sequestrato parecchio materiale pedopornografico. Era l’aprile 2010 quando Marelli finì alle sbarre: gli vennero nella circostanza sequestrati i computer dal cui esame, gli investigatori sono arrivati all’istruttore di Meda e agli altri due.

Eppure, sebbene vi siano stati importanti e significativi passi avanti, la procura non ha ancora ultimato il proprio lavoro ed è convinta che il giro individuato contenga ancora parecchi lati oscuri.

La Tezenis Verona completa il reparto dei lunghi con l’acquisto di DiGiuliomaria

Per portare al completo il reparto dei lunghi, la Tezenis ha acquistato un giocatore di prestigio, ovvero Christian Di Giuliomaria. Il pivot 32enne va così a completare il reparto già composto dall’azzurro Andrea Renzi, da Diego Banti e dall’ala americana Shane Edwards. Per Di Giuliomaria il trasferimento arriva dopo un precampionato giocato con l’Emporio Armani Milano, dove aveva sostituito le assenze di Bouroussis (agli Europei) e dell’acciaccato Radosevic. Di Giuliomaria resta in Legadue dopo aver trascorso le ultime due stagioni a Venezia, preceduti da una lunga parentesi a Udine. Ecco le prime parole dell’ex azzurro dopo la firma con Verona: «Darò una mano dove serve, entro in punta di piedi in un gruppo che già da venti giorni lavora insieme. Metterò a disposizione della Tezenis la mia esperienza e la voglia di fare. Conosco tanti ragazzi del roster, molti si presentano da soli. Credo questa sia un’ottima opportunità per tutti. Giocare al PalaOlimpia è sempre stato bellissimo. In un palazzetto sempre stracolmo, contro una squadra sempre ambiziosa e grandi giocatori. Bello essere qui».

Siena su Facebook con “Montepaschi sport”

Non solo basket, vero, anche se dalla pallacanestro Monte dei Paschi Siena non può prescindere. Il binomio tra l’istituto di credito e la palla arancione è ormai indissolubile, essendo la banca main sponsor della più forte squadra italiana ma l’impegno della Monte dei Paschi con lo sport non si ferma davvero alla squadra di coach Simone Pianigiani.

Il gruppo, infatti, ha deciso di puntare forte sulla promozione dell’attività sportiva utilizzando in maniera significativa i social network e ha recentemente realizzato su Facebook la pagina “Montepaschi Sport” (consultabile all’indirizzo www.facebook.com/montepaschisport): con essa, l’azienda intende raccontare e condividere le numerose esperienze umane correlate al contesto sportivo: storie di sport, quindi, sponsorizzate dalla banca senese.

A illustrare nel dettaglio l’iniziativa è la stessa Monte dei Paschi che, attraverso un comunicato, sviscera le tappe e gli intentio più significativi dell’evento:

Roma, funerali Delle Cave lunedì 12 settembre

Vi sono eventi impossibili da digerire. Uno di questi è il dramma determinato dalla morte di un ragazzo di 18 anni, nel pieno di una vita ancora da scrivere. Il basket è in lutto per la morte di Marco Delle Cave, promessa della palla arancione che militava nella squadra della Stella Azzurra, deceduto in seguito a incidente stradale.

Le esequie del cestista sono state programmate per lunedì 12 settembre a Roma (ore 12 presso la chiesa di San Gaetano): la salma del romano verrà esposta dalle 8,30 alle 10,30 presso la camera mortuaria del Policlinico Gemelli per poi essere trasferita al centro sportivo del cliub in cui militava. Da lì, avrà inizio la processione in direzione della chiesa (ore 11,30) prima della tumulazione presso il cimitero di Prima Porta.

Intanto, famiglia e spocietà hanno reso nota la volontà di non ricevere corone di fiori ma destinare qualunque offerta per una borsa di studio in onore del giovane. Chiunque volesse aderire, potrà farlo tramite la raccolta prevista il giorno delle esequie o attraverso bonifico bancario al conto corrente con causale “Il sorriso di Mario“: Montepaschi di Siena – Agenzia 51. IT47E0103003251000008181501. Stella Azzurra Roma.

Europei 2011: Francia e Spagna ok, Serbia ko

Si conclude con Lituania-Francia la giornata numero due del Gruppo E nella seconda fase dell’Europeo 2011. I francesi già qualificati hanno avuto ragione dei padroni di casa davanti ad un pubblico di 11 persone in quel di Vilnius.

Punto a punto il primo quarto di gioco, con il tabellone che segnava 18 a 16 per i transalpini. Ancora equilibrato il secondo quarto che regalava ancor meno emozioni, facendo segnare un parziale di 16-12 per i francesi. Poi i padroni di casa ingranavano la quarta e riuscivano ad imbrigliare il gioco dei galletti, con un parziale di 18-9.

L’ultimo quarto è stato fatale per la Lituania, che riusciva a tenere fino al 62-66, per poi mollare negli ultimi minuti (73-67 il risultato finale). La Francia è sicura del passaggio del turno, ma nell’ultima giornata dovrà scontrarsi con la Spagna per decidere chi ha il diritto di occupare la prima posizione del girone.

Morte Delle Cave, il cordoglio della Fip

Il cordoglio è unanime: le espressioni di dolore per la morte del 18enne Mario Delle Cave sono univoche e, partendo dalla “sua” Roma e dalla sua gente, giungono a coinvolgere anche la Federazione italiana pallacanestro il cui presidente, Dino Meneghin, ha espresso – tra i primi – vicinanza alla famiglia.

“Un terribile dolore”, ha ribadito la Federbasket per bocca di Meneghin mentre il comunicato emesso dalla Fip racconta di una Federazione che si è stretta immediatamente intorno alla famiglia e allo sport romano:

“Un incidente stradale ha tolto la vita a Mario Delle Cave, atleta diciottenne della Stella Azzurra di Roma e delle Nazionali Giovanili. Il presidente Dino Meneghin e la Federazione Italiana Pallacanestro si uniscono con calorosa partecipazione al terribile dolore del fratello Gianni, della famiglia di Mario e di tutta la Stella Azzurra”.

Partecipazione al dolore e cordoglio a nome della provincia tutta arrivano dall’assessore provinciale di Roma a Sport, Turismo e Politiche Giovanili, Patrizia Prestipino:

“La notizia della scomparsa di Mario Delle Cave è una tragedia che segna profondamente il mondo del basket e dello sport romano. La nostra città piange un grande talento, un ragazzo che aveva già esordito nelle nazionali giovanili sognando di emulare le gesta di Andrea Bargnani, cresciuto come lui nel vivaio della Stella Azzurra. Ai familiari, agli amici e alla società Stella Azzurra invio le più sentite condoglianze”.

Roma piange Mario Delle Cave

Tragedia a Roma, dove nel pomeriggio di ieri ha perso la vita Mario Delle Cave, giocatore di basket di diciotto anni che militava nella squadra “Stella Azzurra” di Roma ed era già parte del giro della Nazionale Giovanile. Vittima di un incidente stradale mentre era a bordo di uno scooter con un amico,  Delle Cave è stato investito da una camionetta dei carabinieri della caserma Salvo D’Acquisto a Tor Di Quinto.

La ricostruzione della polizia municipale del XX Gruppo ha tracciato a grandi linee la dinamica dell’incidente: verso le 14 il conducente del furgone che scendeva dalla tangenziale in direzione Tor Di Quinto ha perso il controllo del veicolo invadendo la carreggiata opposta. Della Cave è stato travolto: trasportato dal 118 al Policlinico Gemelli, per lui non c’è stato niente da fare.

Del cestista Mario Delle Cave si parlava un gran bene: promessa del basket italiano, ruolo playmaker, presenze già collezionate nella nazionale under 16 e dell’under 18 azzurra. La società nella quale militava – la Stella Azzurra – è un glorioso club romano che negli anni ’60 disputò più di una stagione di serie A e attualmente disputa il campionato di B Dilettanti: dalle giovanili della Stella arriva il campione Nba, Andrea Bargnani.

Wabara denunciata da nove tifosi della Comense

Ad azione, reazione: è quello che porta a pensare la vicenda di nove tifosi della squadra di basket femminile della Comense i quali hanno deciso di presentare una querela nei confronti della cestista Abiola Wabara, italiana di colore in quota alla Geas di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano.

Lo scorso 6 aprile, in occasione dell’incontro tra le due formazioni citate, la giocatrice denunciò pubblicamente di essere stata oggetto di insulti razzisti provenienti dal pubblico.

Nello specifico tanto la Digos – che ha emesso due Daspo ad altrettanti sostenitori della Comense – quanto la Federazione Basket – che ha inflitto due turni di squalifica del campo – hanno ritenuto fondata la denuncia mentre la novità di cui si è venuti a conoscenza in questi giorni è che, nel mese di luglio e in riferimento a quanto accaduto in quella circostanza, vi siano appunto nove tifosi della Comense hanno deciso di rivolgersi a un legale e avanzare una denuncia-querela contro la Wabara.