Ultimatum della NBA, giocatori spaccati!

La decisione mercoledì: una cinquantina di giocatori sostenuta dai superagenti pronta a sciogliere il sindacato mentre i bigs sono sulla linea dura di Derek Fisher

  • E’ scattato l’ultimatum della NBA e i giocatori hanno tempo fino a mercoledì per rispondere  e sembra che per l’ennesima volta diranno no. Il presidente del sindacato giocatori Derek Fisher ha detto che non  voterà l’offerta dei proprietari, anche se molti media statunitensi sostengono che si prevede un ribaltone con la riunione dei 30 leader sindacali dei club prevista per oggi. Anche se i giocatori hanno ancora 24 ore di tempo,, hanno già cominciato a muoversi per il grande golpe.
  • Secondo ESPN  gli ‘indignati’ hanno cominciato la raccolta di firme per raggiungere quel 30% tenuto a presentare la proposta di scioglimento  al  Comitato Nazionale di Lavoro degli Stati Uniti. In totale 130 giocatori necessari per formalizzare questo atto  per iscritto, cosa che Paul Pierce pensa di poter ottenere in due giorni  anche se per ora i dissidenti sarebbero  una cinquantina.

Basket, delude il sabato in tv. Si cambia orario!

  • IL PUNTO – Poco più di 104 mila spettatori e lo 0,7, il basket  inferiore alle attese  e La7 per  questo  La7 anticipa alle 16.10  dal prossimo sabato volendo un traino forte per il suo Tg. E scende in campo Petrucci: “Basket, devi cambiare!”
  • Ammucchiata in testa. Sarà vero equilibrio?  Solo squadra ancora al palo, la neo-promossa Casale,  anche se accarezza  il sogno di battere una Milano  che trattandosi di Armani è ancora “imbastita”, senza contropiede e intanto si rafforza con Oliver Stevic, 25 anni, 2,05, sloveno di confine in arrivo da Oldemburg.
  • Chi sale al vertice della classifica, soffre della sindrome della “palla avvelenata”.  Nei ranghi era rientrata subito  Cantù a 30 anni dall’ultima volta che aveva guardato tutti dall’alto, è successo altrettanto a Caserta, perché  a Varese  Carlo Recalcati ha sconfitto l’allievo Pino Sacripanti  al quale affidò la Under 20, l’unica squadra azzurra ad aver portato due medaglie nell’ultimo lustro, quello del declino.
  • Caserta è stata perciò  defraudata da un legittimo diritto di figurare come la vera  capolista dopo 4 giornate, colpa non solo del  campionato dispari, della A con 17 squadre, alla faccia del codicillo della discussa Convenzione Lega-Fip che specificava che mai questo sarebbe successo.   Avendo l’Alta Corte di Giustizia Sportiva ammesso a tavolino  in extremis Venezia  – facendo saltare il principio del diritto sportivo acquisito sul campo –  di fronte al pericolo di  una “prospettiva falsata” era scontato che la Lega fornisse per questa stagione il ranking stile America. Puntualmente  sempre in ritardo sui tempi, troppo incardinata su logiche  assai lontane da una “par condicio” a suggello dell’equilibrio competitivo, magari un salary cap che le bigs però non vorranno mai con la scusa della minor rappresentatività nelle Coppe,  questa Legabasket  dovrebbe provvedere opportunamente  a fornire una classifica reale , basata sulle percentuali vittorie-sconfitte. Come fanno gli americani. Si sarebbe evidenziata che  la vera   capolista del campionato dei giganti   dopo 4 turni era  la  Juve del basket, e cioè Caserta. Fatto promozionale di non poco conto. Diritto e premio  rimasto purtroppo  sotto traccia col sistema della classifica legata ai 2 punti,  e  che in  un sistema basato sul valore dell’immagine e il rapporto con gli sponsor, sempre più carenti di questi tempi, contribuire a creare anche un indotto, un valore aggiunto.

Treviso a lezione da Enrico Campana: il Diritto dello sport

E’ penna di fama nazionale, profondo conoscitore della pallacanestro e professionista in grado di sviscerare del basket anche gli elementi più nascosti. Il lustro di Enrico Campana parla ormai da sè.

Eppure, la competenza di uno dei giornalisti più autorevoli in materia è tale da sorvolare spesso e volentieri l’esclusivo rapporto con la palla arancione per indagare a 360 gradi l’intero contesto sportivo.

La penna di punta di questo blog, infatti, nell’ambito degli incontri con personaggi ed esperti del mondo dello sport con gli allievi del Masters in Strategie per il Business dello Sport di Verde Sport-Benetton a Treviso, giovedì 3 novembre terrà una relazione sul “diritto sportivo”, per far luce sulla cosiddetta giustizia sportiva e le sue particolarità rispetto alla cosiddetta giustizia ordinaria.

Il Masters prepara ogni anno i futuri manager dello sport  in collaborazione con l’Università Ca Foscari di Venezia, prevede lezioni e incontri con i campioni e viaggi d’aggiornamento all’estero per visitare grandi organizzazioni sportive.

Una NBA con 82 partite non serve a nessuno!

Lo dice il Commissioner David Stern dopo una nuova rottura nella trattativa accusando il legale del Sindacato dei Giocatori.

Non è ormai più possibile offrire una stagione completa. Non ci può essere ormai una stagione degna di una vera NBA, mancano i presupposti. Ci scusiamo con i lavoratori, i tifosi e gli imprenditori colpiti “.

Il giorno di Halloween, la tradizionale vigilia dell’inizio del campionato professionistico che cade il 1° novembre, David Stern non poteva essere più esplicito  dopo il fallimento dell’ultimo incontro tra i proprietari e il sindacato giocatori per cercare di chiudere la vertenza per il rinnovo del contratto che va avanti dal 1° luglio. Quattro mesi di lotta sindacale aspra e che nemmeno l’intervento di  Barack Obama, grande appassionato di questo sport, è riuscito a sbloccare anche se la cima sarebbe vicina perché l’accordo balla su un 2% cento che sembra più, a questo punto, una questione di principio più che di sostanza.
Preoccupatissimo, il Commissioner della NBA  ha accusato  Billy Hunter, il legale del sindacato giocatori, per la nuova rottura:

Billy è uscito dalla stanza e se n’è andato dicendo  che non scenderà di un centesimo sotto il  52%. Abbiamo provato a fare un’ultima offerta ma ci ha risposto  che ormai era finita“.

Lockout Nba, non si gioca fino al 30 novembre

Nba ancora in alto mare: il lockout non si ferma e la Lega americana cancella iulteriori due settimane di regular season, visto che – è ufficiale – non si giocherà almeno fino al 30 novembre. Il che equivale a dire addio ad almeno un altro dato: le 82 partite che normalmente danno vita alla fase regolare nonle si potrà giocare tutte.

Altro niet dopo tre giorni consecutivi di trattative: lo scoglio insormontabile, tra giocatori e proprietari, è sempre quello, la ripartizione delle risorse, altrimenti noto come Basketball Related Income (BRI). I primi non scendono oltre il 52% (dal 57% precedente) degli introiti, i secondi puntano al 50-50.

Il passaggio eventuale dal 57% al 52% comporterebbe per i cestisti oltre 1,5 miliardi di dollari di perdite in 6 anni; dall’altro lato, i proprietari affermano che la divisione a metà porterebbe alle franchigie di recuperare una parte consistente (280 dei 300 milioni) delle perdite accumulate nell’annata passata. David Stern, commissioner Nba, ha affermato:

Dino Meneghin al convegno “Cultura sportiva tra governance, società ed impresa: un secolo di basket in Italia” all’Università di Siena

  • In occasione dei Novant’anni dalla nascita della Federazione Italiana Pallacanestro, l’Università degli Studi di Siena ha organizzato per venerdì 28 ottobre il convegno “Cultura sportiva tra governance, società ed impresa: un secolo di basket in Italia” a cui parteciperà anche il presidente della FIP Dino Meneghin. Il Convegno, a cura della Facoltà di Scienze Politiche, si terrà dalle 9.00 presso l’Aula Magna del Rettorato (via Banchi di Sotto 55) e dalle 15.00 presso la Facoltà di Scienze Politiche (via Mattioli 10).
  • Il Convegno sarà concluso dalla Tavola rotonda “Il basket nel nuovo millennio” (inizio ore 16.30). Parteciperanno anche il presidente di Lega Nazionale Basket Fabio Bruttini, il CT della nazionale Pianigiani, gli ex CT della nazionale Sandro Gamba e Valerio Bianchini che cura l’angolo tecnico di “Sottocanestro”, rotocalco settimanale del venerdì di La7 (ore 24, nel prossimo numero illustrerà il gioco del pick and roll).  Per quanto riguarda il Comune di Siena, Massino Bianchi terrà una relazione sulla storia di questo sport a Siena che data dal 1907. I lavori saranno introdotti dal rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni e dal preside della Facoltà di Scienze Politiche Luca Verzichelli.

Toti tradisce Bargnani. Amen

Sempre di tradimento si tratta anche se, stavolta, non ha nulla a che vedere con patti vincolanti e assunti in maniera duratura. Claudio Toti avrebbe dovuto comunicare in giornata se accogliere la proposta di ashleymadison.com e accettare il milione e mezzo pronto a essere messo sul tavolo per garantire alla Virtus Roma l’acquisto temporaneo di Andrea Bargnani. Alle 13.30 la comunicazione del patron del club capitolino: da una parte le pressioni della Santa Sede (con il Vaticano a un tiro di schioppo) e l’aurea sempre vigile di quel che è moralmente giusto; dall’altra cash e uno sponsor canadese che stimola e organizza appuntamenti extraconiugali. Non si avevano dubbi sulla scelta di Toti, che ha confermato:

“La sponsorizzazione avrebbe giovato dal punto di vista economico, ma avrebbe messo in discussione alcuni principi. Non tradirò i valori dello sport. Anzi, attraverso la fondazione Silvano Toti aiuteremo ancor di più chi non ha avuto fortuna nella vita. Cercheremo uno sponsor che abbia valori sportivi ed etici”.

Evitato l’imbarazzo, si torni al rosario di una ricerca spasmodica dello sponsor. Magari Edizioni San Paolo. Per carità, nulla da dire: è una scelta che ci sta. Ma il contrario, ecco, non avrebbe scandalizzato: perché o moralisti sempre o mai. Men che meno per convenienza. Vabbè: almeno la Messa è finita molto prima di quella cui ci sta facendo assistere Sabatini con Bryant.

Toti: Bargnani o il Vaticano?

Quanto c’è di vero e a che punto sono le trattative che portano l’Nba Andrea Bargnani verso la Virtus Roma? Le voci si rincorrono da giorni: l’ex Stella Azzura, attualmente in quota ai Toronto Raptors, gravita in orbita Virtus anche per la concomitante estensione del lockout Nba. Il nome di Bargnani era stato precedentemente accostato anche a Montegranaro: la Fabi Shoes aveva messo gli occhi sull’ala pensand che un eventuale ingaggio potesse essere sostenuto economicamente grazie al concomitante accordo commerciale tra il quasi 26enne (Bargnani compie gli anni i prossimo 26 ottobre) e l’azienda produttrice di scarpe. Il player avrebbe spalancato il mercato Usa all calzaturificio italiano. Non se n’è fatto più nulla.

Bargnani e Roma, il contatto

Premessa d’obbbligo: Bargnani sta attendendo gli sviluppi delle riunioni fiume tra proprietari dei club e cestisti Nba in Italia. Si sta allenando presso il centro sportivo della Stella Azzurra e, ogni tanto, esprime i prprio pensiero e i prorpi auspici inerenti alla serrata in corso via twitter. In un clima di attesa costante, si è insinuato un rumors capace di farsi largo con il pasare dele ore. Ci sarebbe uno sponsor – un sito che favorisce inconti extaconiugali – in grado di garantire il denaro utile per assicurare a Roma la presenza temporanea di Bargnani.

AshleyMadison.com, il portale

Nba, tour mondiale: da Bryant a LeBron James, le stelle hanno detto sì

Nba in tour mondiale

Espn ha annunciato un progetto interesante che vede protagonisti gli assi della Nba. In attesa di conoscere il destiono del campionato 2011/2012, messo in ginocchio dal lockout che sta vincolando la stagione regolare al preventivo accordo tra franchigie e cestisti, le stelle della National Basketball Association starebbero per definire una turnè planetaria che li porterà a giocare sei partite in giro per il mondo.

Le stelle, da Bryant a Rondo

Eccoli, i protagonisti di questa affascinante idea: tutto parte da lui, Kobe Bryant, che pare abbia scartato l’opzione Virtus Bologna proprio per questo motivo. Subentrati impegni professionali. Il 24 dei Lakers dovrebbe a tutti gli effetti essere il riferimento della super-squadra che toccherebbe terra in 6 parti distinte del pianeta. Le sei gare sarebbero in programma dal 30 ottobre al 9 novembre e le località prescelte sono: Porto Rico, Londra (due partite), Macao e Australia (2 gare). I big al fianco di Kobe sono tutti quelli che – potessimo scegliere – decideremmo di ascrivere di diritto nella squadra dei sogni. Da LeBron James a Dwyane Wade, da Derrick Rose a Carmelo Anthony, da Chris Paul ad Amare Stoudemire, da Chris Bosh a Rajon Rondo, da Carlos Boozer a Paul Pierce. Sono in fase di trattativa anche altri due campioni di livello: Kevin Garnett e Kevin Durant. Chi non è della spedizione, invece, è Dwight Howard che ha optato per un tour indivisuale che lo ha portato a toccare 15 Paesi.

Nba lockout, riunione fiume: NON C’E’ L’ACCORDO

Trattative serrate, si va avanti a oltranza

Il lockout Nba alla svolta: si o no. Si gioca o non si gioca. Gli attori protagonisti del periodo più critico del basket americano li conosciamo già: David Stern, commissioner Nba; la delegazione del sindacato giocatori; la delegazione dei proprietari delle franchigi. In ultimo, l’interesse diretto della Casa Bianca, con il presidente Barack Obama che ha inviato un mediatore al fine di individuare un accordo che sblocchi l’empasse. Alle 16 ore italiana di oggi, le parti torneranno a confluire a New York per riprendere da dove ci si era lasciati ieri.

16 ore al tavolo: la riunione fiume

Baskettopoli, rinvio all’11 gennaio. Il Processo trasferito a Roma?

Nuovo rinvio per Baskettopoli per la mancata notifica a due società minori costituitesi parte civile, una  sarda e una toscana.

Il Processo per i voti truccati decisi da commissari e capi degli arbitri, con 41 avvisi di garanzia per reati di associazione a delinquere, frode sportiva, abuso d’uffisio e truffa amministrativa, è stato rinviato all’11 gennaio 2012.

Frattanto esce di scena la  dott.sa Maria Luisa Miranda che aveva curato l’isruttoria, e gli atti passano nelle mani del PM Stefano Musolino.  Numerosi fra i personaggi citati nelle trascrizioni o al centro di intercettazioni telefoniche hanno continuato la loro carriera indisturbata.

Avanza l’ipotesi di un trasferimento del processo a Roma per ragioni di competenza territoriale, eccezione presentata fin dal primo momento dal principale imputato, Giovanni Garibotti, all’epoca presidente del Comitato italiano Arbitri.

Donna sport, da Bracco Geas un progetto che fa grande il basket femminile

Opening Day numero dieci, sta per imminente inizio del campionato di basket femminile. La stagione 2011-2012 è stata battezzata nel corso del fine settimana di Cervia e, nell’occasione, si è avuto modo di presentare il progetto “Donna Sport“, iniziativa promossa dal Gruppo Bracco, main sponsor della Bracco-Geas di Sesto San Giovanni e patrocinata dalla Fondazione Candido Cannavò per lo Sport.

Obiettivi e portata dell’iniziativa: innanzitutto si punta a valorizzare la presenza e il ruolo delle donne nello sport e nella vita. www.donnasport.it è l’organo ufficiale presto in rete: tra i progetti proposti, anche quello denominato “Donna Sport – L’atleta più brava a scuola” con cui il Gruppo Bracco, in virtù dei meriti conseguiti nello studio e nello sport, offrirà alle 3 candidate più meritevoli premi di carattere formativo. A illustrare in maniera capillare le finalità del percorso è stata Diana Bracco:

“In vista dell’appuntamento olimpico, abbiamo deciso di affiancare al nostro decennale progetto ‘Giovani & Sport‘ un’iniziativa specificatamente dedicata alla donna nello sport. Nel nostro Paese la disciplina sportiva in rosa non sempre gode della giusta attenzione nonostante i tanti successi internazionali riportati dalle atlete italiane”.

 

 

Bargnani alla Stella Azzurra… per allenarsi

Nba ferma per lockout, i grandi campioni hanno ora due obiettivi e altrettante scadenze. Primo step: verificare cosa verrà deciso nella riunione – DICONO SIA CAMPALE – del prossimo martedì. In caso di serrata confermata, da lì al secondo passo il tragitto è breve.

E la seconda tappa è proprio conseguenziale: accasarsi da qualche parte per garantire, a prescindere dall’Nba, che le proprie entrate siano sane e salve. O quanomeno, seppur ridimensionate, ancora a sei zeri. Nel frattempo, chi ha deciso di non perdere il tempo che passa è Andrea Bargnani, il quale ha lasciato Toronto per continuare ad allenarsi temporaneamente in Italia. E dove altro se non presso la società in cui il cestista si è formato?

Tant’è: Bargnani si tiene in forza presso i campi della Stella Azzurra, nella sua capitale. Il Mago ha indossato per due anni la maglia della società capitolina vincendo il torneo di Piombino ed esordendo a soli 16 anni nella prima squadra, allora impegnata nel campionato dilettantistico della B2. Bargnani si è detto contento ma vuole tornare a giocare:

“Let us play! Stay United. Fateci giocare! Restiamo uniti”.Questo il messaggio che ha scritto su Twitter.

Nba, Stern: “Accordo o lockout fino a Natale”

Si decide martedì. O l’Nba parte subito oppure fino a Natale non se ne parla. Lo ha ribadito il commissioner del basket statunitense di massima categoria, David Stern.

“Se non ce la facciamo martedì – ha affermato Stern in vista della riunione stabilita da proprietari delle franchigie e delegazione sindacale che fa capo ai cestisti – non giocheremo a fino a Natale“.

Il lockout, quindi, è a una fase di svolta: l’intesa sul rinnovo del contratto collettivo ha già portato alla sospensione delle prime giornate di  regular season e proprio il prossimo martedì sara giornata campale per conoscere i destini a breve termine dell’Nba.