Bryant in Italia, la Fip si muove per Kobe a Bologna

Per Kobe Bryant si rimbocca le maniche anche Federbasket. Vedere il campionissimo della pallacanestro in Italiama le speranze di Bologna si stanno affievolendo – sarebbe colpo talmente importante per l’intero sistema che i vertici istituzionali hannno pensato bene di garantire appoggio incondizionato all’eventuale operazione.

Dino Meneghin, presidente della Federazione italiana pallacanestro, lo afferma senza tergiversare e fornisce un assist a Claudio Sabatini, patron della Virtus sempre in fermento per garantirsi il 24 dei Los Angeles Lakers. Meneghin esplica una speranza che è quella di tutti e la rende pubblica attraverso i microfoni di radio Sportiva:

“Vorremmo poterlo vedere giocare qui. Sabatini è un presidente vulcanico, ha avuto questa splendida idea e l’approdo di Bryant nel campionato italiano sarebbe un colpo incredibile. Incrociamo le dita, ovviamente noi faremo il possibile per favorire questa soluzione”.

Non dimentica, Meneghin, neppure gli istanti di tempo addietro, quando Kobe era un bambino e suo padre calcava i campetti della penisola con le canotte di Rieti e Reggio Emilia:

“Anche solo parlare di basket con Kobe è un piacere perchè non ho dimenticato quando ebbi la possibilità di fargli da guida per lo street ball a fine anni Novanta”.

Basterà a convincere Kobe, Nba permettendo?

Lock out Nba, trattative riaperte: serrata al termine?

Si torna a trattare e le discussioni, in corso da ieri nel tentativo di salvare in parte la stagione Nba 2011/2012, paioni fitte e proficue. Almeno, in relazione alle settimane che hanno preceduto. Giocatori e proprietari delle franchigie sono riuniti a New York nel tenmtativo di sbloccare la situazione contrattuale che tiene sospesa l’annata, il cui inizio uffisiele dovrebbe avvenire il prossimo 1 novembre.

Le novità essenziali del pomeriggio inoltrato di ieri sono le seguenti: in primo luogo, si è messa in cascina una riunione di due ore, che non è poco. Secondo poi, ci si è confrontati sui fatti in maniera non più conflittuale e prevenuta. Nessun muro contro muro, tutt’altro: la discussione è stata rinviata a oggi per stilare un piano che preveda l’individuazione di tematiche intorno alle quali abbozzare una intesa. In tal senso, non va neppure esclusa l’ipotesi che cestisti e proprietari dei club possano infittire i colloqui nelle giornate di venerdì e sabato.

Bryant a Milano con Nike, l’attesa della città

Arriva Kobe Bryant, Milano respira aria di Nba. Tutto pronto per accogliere, nel pomeriggio, la stella dei Los Angeles Lakers che approda nel capoluogo meneghino in ossequio alla campagna Nike appositamente creata dal marchio. Milano Kalibro Kobe, su ispirazione dei movie polizieschi anni Settanta: li avrà ovviamente tutti sotto mira, Bryant, mentre si presterà a fare da arbitro a una sfida 3 contro 3 in scena presso il playground di Parco Sempione.

L’evento, salvo ritardi negli spostamenti dell’americano, dovrebe avere inizio alle 17. Pronta a ricevere Bryant anche l’amministrazione comunale milanese che, per bocca di Chiara Bisconti, assessore allo Sport, ribadisce l’importanza di avere in loco, anche solo per qualche ora,

Adidas adiZero Rose 2 in vendita dal 6 ottobre

Adidas adiZero Rose 2

Le adiZero Rose di Adidas sono state tra le sneakers più apprezzate della scorsa stagione, per i fan della stella dei Bulls Adidas sta per lanciare le adiZero Rose 2, versione aggiornata della scarpe indossata da Derrick Rose.

La adiZero Rose 2 presenta un design molto simile a quello del suo predecessore, solamente alcuni dettagli sono stati cambiati. I colori sono quelli ufficiali dei Chicago Bulls, quindi rosso, nero e bianco. In futuro comunque usciranno sicuramente anche altre colorazioni.

3 Petrovic, 5 Jason Kidd. I miei Nets saranno sempre del New Jersey

Uno lo ascolta, e non ci crede. Lo ripete tra sè e continua a non crederci. Allora, come si fa a riportare per inciso qualcosa a cui non riesci ad abituarti nemmeno col pensiero? Viene il magone, diventa dispiacere, poi rabbia. Perchè euro su dollaro, la solfa resta la stessa: cent’anni per costruire, una 24 ore con denaro cash per distruggere. Ragazzi, mentre l’Nba è ferma in attesa di un contratto nuovo, i Nets non esistono più. Gente!

E non perchè siano spariti davvero – in realtà ci sono ancora  – ma non saranno mai più i vecchi Nets del New Jersey con cui quelli come me sono cresciuti. Non ho mai fatto il tifo per loro, vero, ma ricordo per filo e per segno tutte le volte che gli ho fatto il tifo contro che potrei dire di averli nel cuore uguale. Contro Boston, Los Angeles, contro Michael Jordan (perchè Chicago no, non l’ho mai sentita dentro se non per l’amore smisurato nei confronti del più grande talento realizzativo del basket mondiale): ricordo quelle canotte nere con riga bianca che diventavano all’occorrenza canotte bianche con bordature nere e la scritta a caratteri cubitali a far da collante tra un estremo e l’altro del petto. NEW JERSEY, ricordo. Ma ricordo anche d’avervi letto solo Nets.

Allora: per uno come me, che con i ricordi ci vive dalla notte dei tempi, togli dal mazzo New Jersey (ma le canotte rosse con scritta bianca? E quelle blu?) ed è come se gli avessi sfocato un ricordo. Quant’è brutto dimenticare, con il tempo, quel che ricordi?

I Nets sono da sempre di New Jersey. E New Jersey è sempre stata New Jersey. Perchè spuntava sempre fuori da qualche parte l’amico che andava a far visita a un parente a Trenton, appunto nel New Jersey, mentre i tuoi natali e le pasque trascorrevano al massimo duecento chilometri più in là di dove dormivi tutti i giorni.

E poi, sempre lei, non passava draft che New Jersey – chissà come chissà perchè – sbagliava sempre: se tra gli Ottanta e i Novanta le è successo di azzecccare un solo cestista non dico eccelso ma almeno da sufficienza piena, credo sia stato un mezzo miracolo.E comunque, dopo i tempi di Otis Birdsong e Micheal Ray Richardson e fino a quelli di Jason Kidd, non me ne ricordo uno, di Nets che mi abbia particolarmente entusiasmato.

Jason Kidd.

Nba, New Jersey bye. I Nets traslocano a Brooklyn

Ufficializzato l’annuncio: i Nets traslocano da New Jersey a Brooklyn e, dalla stagione Nba 2012/2013 si chiameranno proprio così, Brooklyn Nets con tanto di gare interne presso il nuovisssimo – e ancora in fase di ultimazione lavori – impianto Barclays Center.

La notizia è stata diffusa dall’azionista di minoranza della franchigia che fa capo al socio di maggioranza Mikhail Prokhorov, che dal 2009 è primo proprietario non statunitense dei Nets (e di una squadra Nba più in generale).

Parla Bargnani: “Io in Italia? Chances solo per Siena o Milano”

Andrea Bargnani dall’Nba all’Italia? Se fino a qualche anno fa – poi c’è riuscito – il magho sognava di fare il percorso inverso – Treviso-Toronto, sola andata – ora gli tocca la stessa sorte che stanno condividendo i maggiori talenti del basket americano.

Con il lockout ancora nel vivo e la sospensione forzata dovuta alla serrata che contrappone cestisti e proprietari di franchigie per la stipula del nuovo contratto, anche Bargnani guarda all’Italia con occchio differente. Non per lasciarci qui dove si è in balia di un destino economicamente amaro ma per tornare da protagonista a calcare i parquet dei palazzetti della penisola.

Accostato negli ultimi giorni prima alla Montepaschi Siena (se non altro, per replicare al fermento di mercato dell’Armani Jeans), poi a Milano – è bastato l’equivoco del contenuto di un post su Twitter in cui il Mago aveva scritto “Going to Milan” – e infine a Roma, è stato il numero 7 dei Raptors a esplicitare lo stato di fatto: presente e futuro? Ecccovi qualche chicca.

Bargnani su Twitter: “Going to Milan”. Minuti di panico

Immaginatelo soltanto. Perchè non è che un teorema che alla fine smonteremo. Anzi, l’ha smontato il diretto interessato. Andrea Bargnani. Complice l’uso smodato e la passione che anche il campione Nba dei Toronto Raptors ha mostrato di avere in più di una occasione,

RICORDATE QUELLA FOTO CON LOOK A UOVO?

a un certo punto si pensava che quel gran genio che sta ai vertici dell’Armani Jeans Milano avesse piazzato il dioppio colpo: dopo Danilo Gallinari, anche l’altro italiano più forte in circolazione. Sarebbe stata grande Olimpia, Sergio Scariolo lo credevamo già lì a guardare tutti di soppiatto.

Mentre rideva con quell’espressione ambigua che a volte pare rida anche quando sta sbraitando.  Bargnani a Milano è stata un’illusione? Semmai, un’incomprensione. E’ bastato che il talento nostrano dell’Nba scrivesse tre paroline magiche su Twitter.

“Going to Milan”.

Bryant per Nike, a Roma in via del Corso

Vi abbiamo riferito dell’evento milanese, con la Nike protagonista di una campagna affidata a Kobe Bryant e denominata per l’occassione “Milano Kalibro Kobe“, ma l’azienda di abbligliamento sportivo più famosa al mondo regalerà anche a Roma il privilegio di abbracciare la stella dei Lakers: il bagno di folla per Kobe nella capitale è previsto per giovedì 29 settembre quando – tuttavia – il cestista sarà impegnato in un evento differente rispetto a quello in programma a Milano.

BRYANT A ROMA: IL PROGRAMMA DEL 29 SETTEMBRE

KOBE CAPITALE: ROMA INCORONA BRYANT

Bryant prima farà tappa presso il Nike Store di via del Corso in cui saluterà ciascun appassionato giunto in loco per l’occasione e poi si unirà all’insieme di campioni assoldati da Nike per una pubblicità legata al marchio.

Nella circostanza, con Bryant, ci saranno anche i calciatori Alberto Aquilani, Gennaro Gattuso, Claudio Marchisio, Marco Materazzi e Gianpaolo Pazzini. Annunciata anche la presenza dell’italiano Nba Marco Belinelli.

INTERVISTA DI BRYANT ALLA GAZZETTA: “SOGNO DI GIOCARE IN ITALIA”

L’EVENTO DI MILANO

Bryant per Nike, Milano Kalibro Kobe

Eccolo: Kobe Bryant per Nike. In attesa di conoscere le decisioni di Bryant in merito alla proposta formulata dalla Virtus Bologna e che la stella dei Los Angeles Lakers pare aver preso in sera considerazione, il 24 in quota ai gialloviola sbarca in Italia per adempiere a impegni promozionali con la Nike.

Nello specifico, per Bryant si tratterà di due giorni – il 28 e il 29 settembre – nel corso dei quali sarà impegnato in un tour di sponsorizzazione internazionale che passa anche attraverso la capitale e il capoluogo meneghino.

Nba, rinviata la pre season

Annuncio di vicecommissioner equivale a parola certificata: Adam Silver ha dichiarato che la fase pre season della Nba, quella che fa tradizionalmente da anticamera all’inizio del campionato, è stata ufficialmente rinviata a data da destinarsi.

Ciò equivale a confermare che il lockout è tutt’altro che in fase di declino e la serrata dei giocatori durerà anora molto tempo. Pù nel dettaglio, si capisce bene che l’accordo tra giocatori e proprietari delle franchigie è ancora in alto mare.

I training camp in programma sarebbero dovuti partire il prossimo 3 ottobre, invece le 43 gare in calendario tra il 9 e il 15 del prossimo mese sono state niente meno che depennate. Senza la stipula del contratto collettivocambiano anche i piani della Lega:

“Abbiamo raggiunto – ha dichiarato Silver – il punto in cui non siamo in grado di aprire i training camp nei tempi stabiliti e dobbiamo cancellare la prima settimana di preseason”.

Bryant, Bologna e il mister X made in Italy

In questo caso, mister X sta per main sponsor: perché pare propro che a rendere più realistica la possibilità che Kobe Bryant possa vestire – per una? Tre? dieci gare? – la canotta della Virtus Bologna è la misteriosa presenza di uno sponsor italiano con fama mondiale il quale sarebbe disposto ad avvallare l’operazione dal punto di vista economico. A riferirlo è stato patron Claudio Sabatini che, nel commentare l’esito della conference call intrattenuta nella notte, ha indicato il nuovo colpo di scena:

“Ci sarebbe uno sponsor, italiano e famoso nel mondo, molto interessato a sposare il progetto del ritorno di Bryant in Italia. Attendiamo un incontro che sarà decisivo”.

Ora, siccome pare chiaro a tutti che tra i motivi principali dell’eventuale approdo temporaneo della stella dei Los Angeles Lakers nelle file della Canadian Solar Bologna vi è l’attrattiva dell’offerta pecuniaria, la presenza di un facoltoso mister X potrebbe consentire di avanzare di ulteriori tot passi. Sabatini continua mostrando l’ottimismo che lo contraddistingue – e, a questo punto, più che giustificato – ma tiene ancora i piedi ben piantati per terra mentre parla davanti ai microfoni di Sky:

Scandalo Sarah Palin, droga e sesso con giocatore Nba?

E’ una indiscrezione e, per ora, come tale va presa ma vista l’entità del personaggio e le conseguenze che potrebbero avverarsi, vale la pena riferirne. Sarah Palin, ex candidata repubbblicana alla vice presidenza del suo partito, potrebbe essere in procinto di divorziare dal marito Todd Mitchell Palin in seguito a una istanza di divorzio da questi depositata per un trascorso di droga e sesso con un giocatore di basket della Nba di cui non si conosce il nome.

Quel che avrebbe mandato su tutte le furie il consorte della politica sarebbe il fatto che all’epoca dei fatti i due fossero già fidanzati. A lanciare la notizia scandalistica è stato il giornale britannico Daily Telegraph che, a sua volta, ha ripreso uno scoop del giornale a stelle e strisce National Inquirer.

Gli avvenimenti sarebbero stati riportati in un libro la cui uscita è imminente: per la 44enne – visto che il sistema politico ed etico che vige in America è ben diverso dall’italiano – potrebbe essere l’inizio della fine: non solo del matrimonio ma anche della carriera professionale.

Nike LeBron 9 disponibili da ottobre

Nike LeBron 9Pochi giorni fa vi abbiamo parlato delle nuove Melo M8, nuova versione delle scarpe di Carmelo Anthony, oggi vi presentiamo invece le Nike LeBron 9, le nuove scarpe che la stella degli Heat indosserà in campo, se mai ci sarà la stagione NBA 2011/2012.

Le Nike LeBron 9 saranno disponibili nei negozi da metà ottobre, inizialmente sarà disponibile un solo modello con i colori degli Heat, rosso e nero, mentre successivamente verranno commercializzate anche delle varianti.