Sull’abbrivo degli ultimi successi, il segnale che avevano ben affilato gli artigli di squadre forti nel punch, Indiana e Memphis hanno dato una scossa nelle prime due semifinali dei playoff di domenica, anche se alla fine la fortuna non ha premiato i Grizzlies che hanno condotto a lungo e avanti di all’ultimo minuto hanno perso la grande occasione per due fantastici canestri d’istinto di quel straordinario personaggio di Kevin Durant , un credente convinto, il quale sull’ultimo, un arresto e tiro dentro l’area a 11” che ha preso in controtempo la difesa avversaria, ha ringraziato Dio dichiarando “anche stavolta lui era con me”.
NBA
Belinelli fa scordare Derrick Rose, adesso in semifinale “Beli” vs LeBron
“Volevo essere il primo italiano a passare un turno nei playoff e smentire chi ai tempi dei Warriors diceva che non ero un giocatore da NBA, oggi mi sento parte di questa lega”.
Parole e musica di Marco Belinelli, il vicepresidente della Fip Laguardia mi è testimone che da più di un anno gli ripetevo che “Beli” era diventato un guerriero, che agli europei in Slovenia sarà la carta decisiva (e questo ancor prima dell’infortunio di Gallinari) più volte ho scritto che la cura Thibodeau l’aveva trasformato, completato, che era diventato un killer silenzioso capace di leggere il gioco, difendere anche su rivali più alti e potenti, che era diventato più sciolto e consapevole, non teneva la palla e aveva acquisito il timing del passaggio al giocatore uscito dal blocco, quell’attimo in controtempo che è fonte di tanti canestri della squadra che un tempo vinse 6 titoli con Michael Jordan e che era andata fuori nelle ultime due stagioni al 1° turno dopo aver dominato la regular Season, prima che arrivasse Belinelli da New Orleans, indovinatissima mossa di mercato.
Belinelli scatenato non salva i Bulls, i Nets alla bella
Rimessa dal fondo, Robinson cerca il passaggio per il lungo ma Boozer ha già commesso il 6°fallo, arriva Belinelli che riesce a smarcarsi e viene servito per il tiro da 3 del pareggio di B , subito vanno a murare Lopez e Johnson, per evitare la stoppata Beli deve tendersi come la corda dell’arco, la palla va lunga sul ferro e la gara finisce sul 95-92 anche se c’è ancora un tiro da 3 con Noah che calpesta la linea laterale, Deron Williams indugia con la palla in mano, Robinson e Noah tentano di strappargliela e si riscatta nella contesa col francese.
New York non festeggia, Boston vince al Madison: match riaperto
Fioccano i riconoscimenti ufficiali, Rookie of The Year è Damien Lillard (Portland) una sorta di Anthony tascabile,uno che non si fa scappare un tiro che uno, e non Antonio Davis, il n1.e del draft e uno dei 12 dreamer dell’oro di Londra che fra infortuni e adattamento non è riuscito a essere il profeta del rilancio degli Hornets (adesso si chiamato Pelikans, il nomignolo Hornets torna sulle maglie di Charlotte che al ritorno dalla luna di miele del suo proprietario Michael Jordan firmerà con coach Alvin Gentry, ex Suns).
Ok la prima operazione di Gallinari, Denver rimonta e i Clippers rischiano
Buone notizie per Gallinari e anche la sua squadra che martedì notte ha tolto ai Warriors il primo dei due match ball contro in una gara animata dalle accuse di gioco duro di coach Mark Jackson a Kenneth Faried. E’ perfettamente riuscita la prima operazione al ginocchio sinistro di Gallinari che ha scelto la clinica Steadman di Vail, Colorado, per l’intervento .
“Tutto ok…super”,
Jason Collins (Wizards) scrive a Sport Illustrated: contento di essere gay. Tutti sono con lui
Uno scoop per Sport Illustrated, un altro passo in avanti per l’umanità e i diritti civili. Il 6 maggio esce in edicola un numero attesissimo della più famosa rivista sportiva mondiale nella quale Jason Collins, curiosamente omonimo della famosa diva inglese de cinema, dichiara la sua omosessualità in una lettera.
“Sono contento, non dovrò più nascondermi e tornare a concentrarmi sulla mia tredicesima stagione Nba. Dimostrerò che i giocatori gay non sono diversi dagli etero. Sono sempre stato un duro e sono certo che il fatto che proprio un giocatore come me sia gay scioccherà molti. Sono sempre stato un duro per dimostrare che essere gay non significa non poterlo essere? Non lo so, per me conta solo vincere”.
Parsons e Lopez, la NBA è anche potere bianco
Houston e Brooklyn annullano il primo match ball dei quarti di Oklahoma e Chicago che rimangono favorite per le semifinali, solo una dozzina di squadre nella storia della NBA hanno recuperato da 1-3. Atlanta che ha fatto bene per quasi tutta la stagione ha pareggiato vincendo le due gare casalinghe come ha fatto Memphis, ma il fattore-campo è ancora a favore di Indiana e Clippers anche se queste due formazioni hanno avuto un calo repentino, soprattutto i Pacers che dopo aver segnato solo 69 punti in gara3 sono incappati in un’altra serata difficile di tiro e sotto di 17 punti all’intervallo sono stati salvati da un secondo nubifragio da Paul George, l’astro nascente, che ha realizzato 18 punti nella seconda parte della gara quando Josh Smith, 29 punti e 11 rimbalzi, record personale nei playoff per il giocatore che da due anni arriva con la valigia pronta, ma alla fine rimane sempre l’ago della bilancia della formazione che mette in vetrina l’ottimo lavoro di due vecchie conoscenze del Basket Spaghetti, Larry Drew (ex Scavolini) e Danny ferry (ez Messaggero) oggi coach e gm di una squadra impostata sul futuro e liberatasi di contratti onerosi.
Heat e Spurs in semifinale, per Michael Jordan seconde nozze con una modella
Prime a staccare il ticket per le semifinali Miami e San Antonio hanno spazzato via Milwaukee e Lakers e affrontano questa settimana le vincenti di Bulls-Nets e Warriors-Nuggets, Oklahoma sempre imbattuta e con il suo play-incursore Russel Westbrook operato al ginocchio deve giocare gara 4 a Houston. Fermo un turno New York che ha perso nell’overtime a Boston, dopo aver recuperato 20 punti, per mano di Jason Terry (9 punti su 18 negli ultimi 5 minuti) al quale JR Smith aveva rifilato la gomitata costatagli un turno di squalifica.
La grande notte di Kevin Durant e Nate Robinson
Nemmeno l’infortunio di Westbrook che veniva da 439 gare senza averne mai persa una e dovrà farsi operare al ginocchio e ha trovato un buon sostituto (14 punti) nel giovane Reggie Jackson “primo anno” di Boston College (23, 1,91) per la prima volta starter non ha fermato Oklahoma con un Kevin Durant mostruoso. I playoff provocano sempre uno stato di esaltazione in colui che definii “L’uomo in frack della NBA” quando apparve la prima volta sulla scena internazionale trascinando nel 2010 gli Usa al successo nel mondiale in Turchia.
Oklahoma perde Westborook, replicano i Bulls di Belinelli
Volano Miami, New York e San Antonio che sul 3-0 potrebbero sfruttare in questo week-end il primo match ball e passare per prime in semifinale, perché si gioca alle 7 partite fin dai quarti. Successo thrilling e importante contro Denver nella prima casalinga dei Warriors senza David Lee, il re delle doppie, con 29 punti e 11 assist di Stephen Curry con un problema alla caviglia, Ty Lawson in serata di grazia (35 punti,10 assist) che perde palla a 10” sul 108-109 e il tiro da 3 in volo sulla sirena di Iguodala che colpisce il ferro e fa venire i brividi ai 20mila della Oracle Arena di Oakland , il 33° sell-out consecutivo che conferma un cambiamento di gerarchie nel basket californiano con i Lakers a un passo dall’eliminazione e i Clippers primi a Los Angeles e la squadra di Mark Jackson sul 2-1 con Denver, la terza squadra dell’Ovest, che sta pagando l’assenza di Gallinari che a Vail Colorado, si prepara all’intervento per la ricostruzione del crociato programmato lunedì nella clinica del più famoso ortopedico dello Sport americano.
La novità è l’emigrante Beverley, Miglior difensore è Marc Gasol
Mercoledì notte Oklahoma, Indiana e San Antonio sono andate sul 2-0 e ora 6 squadre su 8 si giocano già nelle prossime ore il primo match ball: Miami, New York e Indiana all’Est e Oklahoma, San Antonio e Clippers all’Ovest . Chicago, due volte prima nel 2011 e 2012 ma quest’anno orfana di Rose che ha perso molto affetto decidendo di recitare la parte del malato immaginario, e Golden State, la vera novità della stagione con le new star. hanno forzato il pronostico vincendo gara2 a Brooklyn e Denver e adesso fanno leva sul campo amico, peraltro per entrambe fattore molto vulnerabile questa stagione, per arrivare alle semifinali delle due conferences.
Sospetta rottura del tendine d’Achille, Bryant stagione finita
Con un brevissimo comunicato al termine della gara coi Clipper vinta 118-116 hanno comunicato che la prima diagnosi dei medici sull’infortunio di Kobe Bryant è la sospetta rottura del tendine d’Achille, ma si riservano di emettere un bollettino ufficiale dopo la risonanza magnetica prevista nella giornata di oggi. Davanti a una domanda della stampa di Los Angeles su un possibile ritiro dal basket il giocatore trattiene il fiato: “Ho il pelo dritto dalla paura…”. “Ho fatto un brutto movimento e sentito come uno sciocco del tendine, non potevo più camminare”Riguardo il suo futuro Black Mamba si era riservato una decisione in estate. Ma è pronto a una nuova sfida.
Nba buon contributo di Belinelli, i Bulls stoppano anche i Knicks
Invocati a gran voce forse , dando per scontato il l rientro di Derrick Rose che guarito del tutto al ginocchio è fuori da quasi un anno e sembra voler stare ancora sull’Aventino senza fornire spiegazioni plausibili, i Bulls vengono pronosticati i guastafeste dei playoff.
Gli analisti NBA fortunatamente non sono come quelli della Spaghetti League, conformisti, cerchiobottisti, fra l’incudine e il martello della propria coscienza e il panico per la querela temeraria (sic) o il grrr..grr.. dell’ufficio pubblicità. Infatti Denver non si è sentita offesa e non ha cancellato gli advertising nel leggere che l’unica sorpresa nei playoff potranno essere i Bulls.
Nba Denver ferma San Antonio, terzo posto vicinissimo
Mentre si attende da un momento all’altro la data e il nome del luminare cui toccherà il compito di ricostruire il crociato di Danilo Gallinari, con una quasi quadrupla-doppia di Andre Iguodala in veste di leader la sua squadra no tolto non solo San Antonio (priva dell’insostituibile Tony Parker) dal piedestallo della Western Conference ma è a un centimetro dal traguardo del 3° posto. I colleghi americani aggiungono inoltre che Denver è entrata nell’albo dei record della franchigia per il maggior numero di vittorie casalinghe consecutive, 21 (precedenti 19), oltre a eguagliare il record di vittorie casalinghe (36 contro 3 sconfitte) e totali (54) suscettibili di miglioramento perché il calendario prevede nelle ultime 4 gare la trasferta del 12 aprile a Dallas, il 14 Portland, il 15 a Milwakee e il 17 con Phoenix.