I grandi del basket, Moses Malone

Chi è stato il miglior rimbalzista offensivo di tutti i tempi? Si potrebbero citare parecchi nomi, ma il titolo di numero uno assoluto, stando alle classifiche ufficiali, spetta senza dubbio a Moses Malone, gigante di 208 centimetri, che ha girovagato per mezza  NBA nel corso della carriera.

Il suo percorso da professionista iniziò nella ABA (la Lega concorrente della NBA). Gli Utah Stars gli diedero la possibilità di mettersi in mostra agli occhi del mondo, grazie alle doti eccezionali che Moses concentrava nei suoi 118 chili di peso. I rimbalzi, come detto, era la sua arma migliore, ma sapeva farsi valere anche al tiro (57,1%) e nelle stoppate.

Nel 1976, dopo il fallimento della ABA, Moses Malone approdò nella NBA, passando per Portland e per Buffalo, prima di approdare a Houston. Con i Rockets il cestista giocò per cinque stagioni, mostrando di essere uno dei migliori giocatori della sua generazione.

Mercato Nba, Boston: per Chris Paul sacrificio Rondo?

Srebbe una rinuncia non immediatamente comprensibile soprattutto per chi – e sono tra quelli – ritiene Rajon Rondo un gran bel cestista dalle prospettive enormi.

Eppure sembra che, a regular season alle porte e mercato Nba in fibrillazione – i Boston Celtics stiano pensando che, pur di mettere le mani sul cartellino di Chris Paul, play dei New Orleans Hornets, ci si possa privare proprio di Rondo.

Paul, il cui contratto è in scadenza nel 2012, è nelle mire di Boston ma non solo: su di lui – come sta accadendo per Dwight Howard – si sono posati gli occhi di più di una franchigia.

Tra gli altri club, sembra che i New York Knicks abbiano deciso di tentare l’assalto al play nel tentativo di dare corpo al trio delle meraviglie composto da Carmelo Anthony e Amar’e Stoudamire.

Mercato Nba, su Dwight Howard assalto di New Jersey

Torna a fare rumore la Nba che, dopo la conclusione positiva delle trattative tra cestisti e proprietari di franchigie, tenta di recuperare il tempo perso.

Gli allenamenti collettivi inizieranno il prossimo 9 dicembre ma a tenere banco fino ad allora saranno senza dubbio le trattative in essere tra le varie franchigie per assicurarsi i pezzi da novanta. Una delle più clamorose potrebbe avere quale protagonista Dwight Howard, centro degli Orlando Magic.

Sotto contratto con il club fino al 2012, su Howard si sono fatti prepotentemente sotto i New Jersey Nets che hanno tutte le intenzioni di soffiare a Orlando uno dei giocatori più forti al mondo.

Espn riferisce che ai Magic, i Nets avrebbero offerto Brooke Lopez e due future prime scelte, oltre che la volontà di farsi carico del del contratto dell’ala turca Hedo Turkoglu. Alla finestra, tuttavia, anche Los Angeles Lakers, che potrebbe abbozzare una trattativa offrendo nomi del calibro di Pau Gasol, Andrew Bynum e Lamar Odom.

Santa Claus riporta la NBA in campo

  • Accordo raggiunto fra i proprietari e giocatori sul 50-50 degli utili, fra una settimana l’addio di Gallinari e company dall’Europa. Stagione più corta (990 incontri), ma per recuperare  un club dovrà giocare anche 2-3 gare di seguito
  • Accordo raggiunto in gran segreto (ma adesso dovrà essere ratificato dai 29 proprietari e dai 450 giocatori):  grazie a Santa Claus riparte la NBA il giorno di Natale,  quindi  il mercato e i training-camp  si aprono  il 9 dicembre e dovranno timbrare il cartellino entro il 5 dicembre tutti i giocatori che hanno scelto di giocare in Europa, come  Danilo Gallinari (Armani), Andrei Kirilenko, MVP dell’Euroleague,  Sergi  Ibaka e Rudy Fernandez (Real Madrid), Jordan Farmar (Maccabi), Nicolas Batum (Nancy), Kevin  Seraphin (Caja Laboral), Thabo Sefolosha (Fenerbahce), Ersan Ilyasova e Sasha Vujacic (Efes), Zacha Pachulia (Galatasaray), TJ Ford (Zagabria), oltre a Deron Williams (Besiktas) Tony Parker (Villeurbanne),  Tiago Splitter (Valencia).
  • Naturalmente chi ha firmato per la Cina, come Ja Jianlin, non potrà rompere il contratto come saggiamente aveva stabilito la federbasket cinese, mentre i pochi altri  nel mondo faranno le valigie, ad esempio l’argentino Nucioni recentemente ingaggiato dal Penarol. Non tutti torneranno indietro, come ad esempio Nikola Pekovic (Partizan) mentre gli agenti di Fernandez proveranno a trattare col Real Madrid dopo ave sentito  i Dallas Mavericks che hanno acquisito i diritti da Portland, forse per liberare il portoricano Barea.

Nba, Bargnani: “Dai che si comincia”

Se Danilo Gallinari vive queste fasi di ritrovata armonia nell’Nba, con il più che probabile avvio di stagione 2011/2012 nel giorno di Natale, Andrea Bargnani – che non si è accasato in nessun altro club ma ha preferito vivere il periodo del lockout allenandosi tra Roma e Toronto – non vede l’ora di tornare sul parquet. Il commento e l’opinione del lungo dei Raptors è affidata ai social network: sulla pagina facebook del romano, un pensiero diretto.

“Dai che forse si comincia!”.

Pare che in cinque parole Bargnani riesca a esprimere il proprio pensiero rispetto all’intesa preliminare raggiunta da giocatori e proprietari in merito al rinnovo del contratto collettivo. La regular season sarà di 66 partite.

Nba, Gallinari saluta Milano con il Real Madrid?

Dopo la gara messa in archivio da EA7 Armani Milano, Danilo Gallinari potrebbe accingersi a disputare l’ultima gara con la compagine meneghina prima di fare ritorno in America, dove l’Nba parrebbe ripartire il giorno di Natale del 2011.

I Denver Nuggets, non appena si avrà un chiaro quadro della situazione, convocheranno il Gallo sollecitandolo a prendere un aereo: secondo il padre agente Vittorio, intervistato dall’Ansa, la situazione è ancora poco chiara:

“Bisognerà capire quando verrà ufficializzata la fine del lockout. Se fra l’8 e il 9 dicembre dovrà tornare a Denver, è difficile che Danilo possa giocare contro Cremona il 4 dicembre. La notizia è fresca, è difficile fare previsioni e Danilo ancora non ha un’idea chiara di quando dovrà tornare negli Stati Uniti. Dall’inizio si sapeva che prima o poi sarebbe dovuto tornare in Nba, lo sapevano i tifosi, i dirigenti di Milano e Danilo. Giocare a Milano è un’emozione particolare per lui e si stava riabituando al basket europeo. Tutti noi speravamo che potesse passare il Natale a casa, invece non sarà così”.

Ufficioso: Nba al via a Natale. Regular season con 66 giornate

L’Nba dovrebbe partire a Natale. E’ il succo dell’accordo provvisorio tra i proprietari e i giocatori di basket per porre fine (dopo 149 giorni di lockout) alla serrata. Dopo un incontro segreto all’inizio di questa settimana, le parti si sono nuovamente incontrate ieri: oltre 15 ore di trattativa per cercare di salvare la stagione che a questo punto dovrebbe iniziare a Natale. Sarebbe il regalo della National Basketball Association al pubblico.

“Abbiamo raggiunto un accordo provvisorio che è soggetto ad una serie di approvazioni ed alcune operazioni molto complesse, ma siamo ottimisti sul fatto che si supereranno tutte in modo che la stagione possa iniziare il 25 dicembre”,

ha dichiarato il Commissioner Nba, David Stern. L’accordo per ora è una stretta di mano, non ancora ufficializzato da proprietari e giocatori.

Nba, il LA Lakers Lamar Odom vicino al Besiktas

Dopo gli Nba players Deron Williams (New Jersey Nets) e Semih Erden (Cleveland Cavaliers), il Besiktas sta per mettere a segno un altro colpo da novanta: vicinissimo l’accordo con il centro dei Los Angeles Lakers, Lamar Odom, per il quale il club turco sarebbe pronto a sborsare una cifra che oscilla intorno ai due milioni di dollari per coprire un contratto fino al prossimo giugno.

A riportare la notizia è l’agenzia Anatolia che fa sue le parole del tecnico Ergin Ataman. L’accordo prevederebbe ovviamente una clausola che svincoli Odom in caso di sospensione del lockout e inizio della regular season Nba. Odom è atteso a Istanbul all’inizio della prossima settimana.

L’ex Nba Yao Ming si dà al vino

Alla faccia del detto che nella botte piccola sta il buon vino. Che Yao Ming, a pochi mesi dal ritiro per un infortunio al ginocchio che lo ha martoriato per anni, tuto può essere, tranne che botte piccola. Ebbene, provando a sfatare il detto, l’ex Nba Hiouston Rockets ha deciso di diventare produttore di vino.

In America si trovano le vigne di proprietà della famiglia del cinese e la sua compagnia ha già prodotto nella Napa Valley, sita tra le valli della California, un cabernet sauvignon custodito in maxi-bottiglie da un litro e mezzo. Il prezzo: “modica” cifra di 3.800 yuan (446 euro).

Il lancio uffciale dei prodotti avverrà nel corso di un’asta di beneficenza – domenica 27 novembre – e il prezzo di partenza della bottiglia sarà di 60 mila yuan (settemila euro). Nell’occasione, verrà bandita anche una scarpa appositamente creata dall’azienda italiana Paolo Scafora. Il ricavato andrà alla Special Olympics, organizzazione no profit che si occupa di manifestazioni di atletica per handicappati mentali.

Nba, Marco Belinelli: “Ecco perché sto fermo”

La guardia dei New Orleans Hornets preferisce allenarsi in Italia sul gioco individuale in attesa della ripresa della NBA, e dice: “Siena meno forte

No comment”, così Marco Belinelli la  guardia dei New Orleans Hornets  ha risposto alla domanda di Sky 24  sulle possibili offerte di squadre italiane durante la serrata dei proprietari NBA.
Questi alcuni passi dell’intervista.

– Inizialmente dovevi tornare negli Stati Uniti: come mai hai deciso di rimanere in Italia ad allenarti?

“Andare in America senza fare la stagione NBA non mi piaceva tanto come situazione. Rimanere qua mi sembrava la cosa giusta da fare. Ho preferito rimanere ad allenarmi con delle persone che già mi conoscono bene e sanno bene dove ho bisogno di migliorare, esercizi sulla mano sinistra o palleggio, arresto e tiro. Questa penso sia la cosa giusta da fare ed è quello che sto facendo. Per adesso va bene così.

NBA, i giocatori puntano tutto sulla giustizia del Minnesota

Dopo mesi di febbrili e inutili trattative, con il conseguente scioglimento del sindacato, i giocatori Nba hanno deciso di adire le vie legali.  Le stelle del basket a stelle e strisce avevano intrapreso due azioni legali, una in California e una nel Minnesota, contro la Nba per violazione delle norme antitrust. Nella giornata di eri, però, il legale David Boies ha annunciato che la denuncia presentata in California è stata ritirata, perché si punta forte su quella nel Minnesota dove i tempi dovrebbero essere più brevi. In realtà, secondo la Nba e i proprietari delle franchigie, la scelta dei giocatori non avrebbe nulla a che fare con la tempistica, ma col fatto che nel Minnesota la giustizia tempo addietro si espresse a favore degli atleti della NFL durante il lock-out che aveva fermato il campionato di football. Tra i firmatari dell’azione legale i vari Carmelo Anthony, Kevin Durant, Rajon Rondo e Steve Nash con la prima udienza che dovrebbe tenersi a metà dicembre.

NBA, la stella dei Boston Celtics pensa all’Europa

La speranza che si torni a giocare non é ancora smarrita del tutto, ma Paul Pierce, così come molte altre stelle della Nba, sta iniziando a guardarsi attorno. E guarda con attenzione in direzione Europa, precisamente a Spagna e Italia. La stella dei Boston Celtics conserva ancora un briciolo di ottimismo, nonostante oramai siano poche le speranza che l’intera stagione NBA non salti del tutto: “Credo che si giocherà. Ma la gente ogni giorno mi chiede cosa succederà e da due mesi assicuro che il nuovo contratto collettivo si firmerà in due settimane. Ora credo che succederà qualcosa, che si possa trovare una soluzione, c’è troppo in gioco“, dice in un’intervista rilasciata ad Yahoo. Ma se il lock-out dovesse proseguire, Pierce andrebbe volentieri a giocare all’estero. “Sto cominciando a pensarci – ammette – Se la stagione verrà cancellata definitivamente dovrò valutare tutte le opzioni, anche quella di andare all’estero. Se a metà dicembre non ci sarà stato alcun riavvicinamento tra le parti, sarà il momento di prendere una decisione“. Al momento sono due le alternative che Pierce sarebbe disposto a vagliare: “Se mi muovo sarà per giocare in Spagna o in Italia, sono stato in entrambi i Paesi e hanno i due migliori campionati d’Europa“.

Usa, i giocatori progettano una Lega anti-NBA ma Natale riporta la pace?

Notizie dai due mondi. Negli Usa la NBA riprenderebbe a Natale mentre i giocatori progettano di creare una propria NBA; intanto in Europa  Nowitzky tratta col Real, Kirilenko è infortunato e si parla del divorzio fra Scariolo e la Spagna

  • Notizie dai due mondi. Negli Usa i giocatori progettano di creare una propria NBA, l’Europa ne approfitta e Dirk Nowitzky è vicino al Real Madrid. Partiamo da qui.  Il tedesco che ha portato i Dallas Mavericks alla conquista del titolo NBA come avevo anticipato due mesi fa  su Pianetabasket.com la notizia, poi smentita dagli spagnole,  ammette di disposto a valutare le offerte del Real Madrid, anche se non crede  ancora persa  la stagione della Lega professionistica. “Se verrà cancellata, prenderò le mie decisioni e il Real Madrid è un grande club” ha detto il 33enne giocatore, uno dei protagonisti degli ultimi  europei e il 2° marcatore di sempre nella storia di questa competizione.
  • Grande paura, invece, per Andrei Kirilenko, il famoso K-47 della NBA. Durante la gara di campionato russo di quest’ultimo sabato col Krasnya Krylia, è arrivato  come un razzo da dietro su un avversario e nel tentativo di recuperare la palla è inciampato cadendo  malamente e battendo il capo. Incidente serio: ha  riportato la frattura del naso e un profondo taglio sopra l’occhio. Scongiurata la commozione cerebrale, anche se lo Zar del basket è rimasto a terra alcuni minuti in uno stato di semincoscienza uscendo tuttavia  dopo 10 minuti dal campo con le proprie gambe e una vistosa fasciatura al capo. Difficilmente potrà giocare la prossima gara  di Euroleague contro lo Zalgiris,  intanto verrà tenuto sotto controllo dai medici del Cska.

Usa, Obama finanzia la campagna elettorale con il basket (12 dicembre)

Obama Classic Basketball Game

Ci saranno un sacco di cestisti della Nba, pronti nel recepire l’invito del presidente Barack Obama che, il prossimo 12 dicembre, ha organizzato l’Obama Classic Basketball Game, in programma a Washington con l’intento – pensavate fosse beneficenza? – di raccogliere fondi coi quali sostenere la campagna elettorare in vista delle presidenziali del prossimo anno.

Chi ci sarà

I talenti del basket che conta saranno più di uno: da Kevin Durant a Chris Bosh, da Carmelo Anthony a Chris Paul, da Ray Allen a Amare Stoudemire. Almeno due le curiosità:

la prima è che lo stesso Obama – che adora il basket anche se qualche tempo fa gli procurò uno scherzetto mica da ridere – potrebbe prendere parte alla partita; la seconda è relativa al prezzo dei biglietti per prendere parte all’evento: costano da 100 a 5.000 dollari.