Nba risultati 21 gennaio 2012

Dieci partite nel corso della regular season Nba del 21 gennaio 2012, con l’evento di spicco vissuto al Madison Square Garden, dove i Denver Nuggets la spuntano sui New York Knicks dopo due over time. Notizia di giornata, che fa il paio con quella appena enunciata, è la prestazione stellare di Danilo Gallinari che sfiora i quaranta punti (ne mette a referto 37) e segna la migliore prestazione della sua carriera proprio contro gli ex compagni.

Il Gallo sta in campo poco più di cinquantuno minuti e chiude in doppia doppia: oltre alla valanga di punti con 9/19 al tiro, 18/20 dalla lunetta e 1/3 da 3, per l’ex Armani Milano anche undici rimbalzi. Per i Nuggets, quattro vittorie consecutive tutte in trasferta. Per lil roster di Mike D’Antoni, sesta sconfitta consecutiva.

Ancora negativo il referto dei New Orleans Hornets di Marco Belinelli che subiscono l’ennesimo ko – il tredicesimo – per mano dei Dallas Mavericks che si impongono per due punti (83-81). Per Belinelli quattro punti in poco meno di 25 minuti di gioco con 1/7 dal campo. Senza Dirk Nowitzki, infortunio al ginocchio, Dallas chiude il match negli ultimi minuti a disposizione. Tra gli altri match in programma, si annnovera la sconfitta dei San Antonio Spurs contro gli Houston Rockets nonostante i 24 punti messi a referto da Tony Parker.

Odissea aerea per Gallinari e i Nuggets

Il volo che avrebbe dovuto portare nella notte i Denver Nuggets di Danilo Gallinari verso New York, dopo la vittoria contro Washington, si è trasformata in un’odissea.

Gallo e compagni, che stasera sfideranno al Madison Square Garden i Knicks, sono stati bloccati da una fitta nevicata che ha ritardato in maniera evidente il decollo da Washington e lasciato i roster del Colorado in aereo per oltre tre ore, nell’attesa che fosse dato al pilota l’ok per la partenza.

E’ stato lo stesso meneghino a raccontare la disavventura attraverso la propria pagina facebook mentre metteva in scena con il collega Rudy Fernandez una partita a Monopoli sull’i-Pad:

I grandi del basket, Reggie Miller

Ha vinto davvero poco a livello di club, ma non per questo non può essere considerato uno dei più grandi cestisti della sua generazione. Lui è Reggie Miller, una carriera con la maglia degli Indiana Pacers, sin da quando venne scelto nei draft del 1987. Al”epoca in pochi avrebbero scommesso su quel ragazzo esile (2 metri di altezza per 88 chili), considerato una sorta di raccomandato per via della parentela con una delle più grandi cestiste di sempre (Reggie è il fratello di Cheryl Miller).

Un’etichetta difficile da cancellare per un ragazzo che sembrava non avere i mezzi fisici per sfondare nel mondo dei professionisti. Ma furono sufficienti poche partite per rendersi conto che Reggie aveva delle doti eccezionali, specie nella fase del tiro da fuori. 2560 le triple realizzate da Miller in carriera, 2560 canestri da fuori, che lo pongono al secondo posto della classifica di sempre, alle spalle di Ray Allen, balzato in prima posizione solo lo scorso anno.

Nba risultati 19 gennaio 2012

Solo tre partite nel corso della regular season Nba del 19 gennaio ma, vien da dire, che gare! E non solo per un Miami Heat-Los Angeles Lakers che ha consacrato i locali quali favoriti per l’anello ma anche per l’esito – incerto fino all’ultimo – delle altre due sfide. In cui l’unico italiano impegnato era Marco Belinelli i cui Hornets non riescono proprio più a vincere. Con ordine.

LeBron James, si è detto, contro Kobe Bryant: Miami prende in mano il match e rifila ai Lakers undici punti di differenza sebbene nelle file degli Heat sia ancora assente l’infortunato Dwyane Wade, la cui caviglia pare sia ancora tutto un dolore.

Miller-show, vola la Gallinari-band

La 36enne guardia Andre Miller sfiora la clamorosa tripla-doppia firmando da ex la vittoria di Filaldelfia che rilancia Denver mentre a Orlando prima vittoria in trasferta di San Antonio e la cenerentola Washington chiude la serie di Oklahoma prima della classe.  La striscia di 7 vittorie della  prima della classe (Oklahoma, 12/2) finisce  contro l’ultima (Washington 11/1), pazienza se Russell Westbrook è il top scorer (38 punti) del turno di mercoledì notte e Kevin Durant ne segna 33.

Il miracolo è frutto della “banda bassotti” della capitale, 67 punti fra John Wall (25 punti oltre a rimbalzi e assist, sicuramente poteva ambire ai  20 del Dream Team), Nick Young (24) e Crawford (18)  anche  se con percentuali di tiro proporzionali alla statura (12 su 44), ma l’importante è muovere l’aria, alla fine qualcosa resta, mentre i  Wizard  che stanno inserendo il gigante ceko Jan Vesely restano ancora il  fanalino di coda, anche se molto vispo, con 2 sole vittorie su 12 gare. Trascinata da Tony Parker e senza Manu Ginobili  San Antonio vince a Orlando ai supplementari la sua prima gara esterna (dopo 5 sconfitte).

Nba risultati 18 gennaio 2012

Undici partite nel corso della regular season Nba del 18 gennaio: ancora parole al miele per Danilo Gallinari e i Denver Nuggets mentre vanno segnalate le due sconfitte delle altre squadre dei due italiani. Non bastano a New Orleans i dieci punti di Marco Belinelli mentre i Toronto Raptors continuano a sentire come un peso determinante in senso negativo l’assenza di Andrea Bargnani.

Partiamo dal Gallo: occorrono i supplementari ma Denver sbanca il parquet dei Philadelphia 76ers – che mettono in conto la prima sconfitta stagionale tra le mura amiche – con una prova appena sufficiente dell’italiano, titolare per oltre 33 minuti e autore di tre soli punti con 1/3 dal campo, 0/2 da 3, 5 rimbalzi, 2 recuperi e un assist. Tra le file dei Nuggets, la miglior prrstazione della stagione per Andre Miller (28 punti e 10 assist); bene anche Nenè (20 punti e 14 rimbalzi). Ai Sixers non bastano i 22 punti di Thaddeus Young e i 20 di Evan Turner anche perché non è stata una gran serata per Andre Iguodala (11 punti, 4/12 al tiro). Versante Hornets: Marco Belinelli piazza a referto 10 punti e sei rimbalzi in quasi 40 minuti di gioco con percentuali non buone (2/7 al tiro, 1/5 da 3) e New Orleans perde in casa per mano dei Memphis Grizzlies.

Nba risultati 17 gennaio 2012

Sette gare nel corso della regular season Nba del 17 gennaio 2012 con la vittoria in trasferta dei Denver Nuggets che espugnano il parquet di Milwaukee rifilando ai Bucks dieci punti di differenza.

Il Gallo firma 14 punti in poco più di 27 minuti di gioco (5/12 al tiro con 2/6 da 3 punti oltre a 5 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi). Tra i Nuggets, sei in doppia cifra con Corey Brewer (22 punti) top scorer, meglio di lui l’avversario Brandon Jennings (30 a referto).

Bene Miami Heat contro San Antonio: LeBron James sigla 33 punti e 10 rimbalzi e neppure Chris Bosh (30 punti e 10 rimbalzi) fa sentire l’assenza di Dwyane Wade. Bene anche Chicago contro i Phoenix Suns: i Bulls giocano senza Derrick Rose ma trovano in Carlos Boozer (31 punti, 26 all’intervallo) e Joakim Noah (13 punti e 12 rimbalzi) i trascinatori di giornata.si toglie lo sfizio di firmare una doppia doppia.

I risultati delle partite della regular season Nba del 17 gennaio 2012:

Nba, per Gallinari e Denver inizia bene il viaggio all’Est

Sette partite nel corso della regular season Nba del 17 gennaio 2012: inizia bene il viaggio all’Est di Danilo Gallinari con i Nuggets che, dopo il ko casalingo con Utah, si impongono contro Milwaukee. Stanotte Denver a Filadelfia e poi New York e Nets. Riscossa anche di Chicago (tredicesimo successo) e Miami che vincono senza i bigs Rose e Wade. Pesante ko dei Clippers orfani di Paul.

L’assenza degli infortunati Rose e Wade non impedisce stavolta a Chicago e Miami di ruggire. Dopo aver perso male a Memphis, i Bulls senza Derrick Rose raggiungono le 13 vittorie grazie a Carlos Boozer (31 punti) e alla sorprendente serata del bassotto (1.88) Charles Akeem Watson jr.  “Cj” schierato in quintetto non fa rimpiangere Rose con 23 punti, 3-3 dall’arco, 8/12, 5 assist, 4 rimbalzi, 2 recuperi in 33 minuti. Arrivato da Golden State due anni fa, si è sempre dimostrato un giocatore prezioso, anche a Memphis si era salvato dal naufragio (17 punti, 20 di media in due gare) confermandosi giocatore utilissimo per lo spirito dei Bulls messi alla frusta da coach Thibodeau e che hanno avuto stavolta rimbalzi da Joaquin Noah ottenendo una conferma rassicurante (+21) contro i Phoenix di Steve Nash in grande serata (25 punti e 9 assist) e troppo solo.

Nato l’imbattibile Dream Team per Londra 2012

Scelti i 20 della formazione Usa di basket che fa riferimento a coach Krzyzewski in vista delle Olimpiadi 2012 di Londra. Due sole novità tra cui l’ingresso dell’emergente Blake Griffin dei Clippers, con i suoi 22 anni la nuova star. Mike D’Antoni vice allenatore. Mentre la vecchia conservativa Europa riparte mercoledì 18 gennaio con 3 italiane  (Siena apre con Bilbao, giovedì Armani-Panathinaikos e Barcellona-Bennet) nelle Top 16 che dal prossimo anno cambieranno formula e alcune formazioni hanno grattato nelle ultime ore  il barile  del modesto mercato (lo sloveno Nachbar all’Unics Kazan, l’american-svizzero Brunner a Cantù, l’americano Mallet al Maccabia, l’americano supertatuato Acie Law dal Partizan all’Olympiacos)  la notizia più importante arriva dagli Stati Uniti, e riguarda la nascita del Dream Team  ultima versione, perché non è il caso di parlare di nuovismo con 18 giocatori sperimentati e diversi over 30.

La grande selezione per le Olimpiadi di Londra (27 luglio 12 agosto)  comprende 20 giocatori, e precisamente:

Nba risultati 16 gennaio 2012

Undici gare nel corso della regular season Nba del 16 gennaio nel corso della quale si evidenzia l’ennesima sconfitta dei New Orleans Hornets di Marco Belinelli, battuti in casa dai Portland Trail Blazers. L’italiano non brilla e mette a referto due soli punti con una percentuale altissima di errore al tiro (1/8). Tra i Blazers, buone prestazioni di LaMarcus Aldridge (22 punti e 9 rimbalzi) e Nicolas Batum (19 punti e 6 rimbalzi) mentre nelle file degli Hornets può poco il solo Jarrett Jack (21 a referto). Per New Orleans si tratta della decima sconfitta in undici partite.

Non va meglio – ma l’attenuante dell’assenza di Andrea Bargnani è tutt’altro che secondaria – ai Toronto Raptors, sconfitti dagli Atlanta Hawks di Josh Smith (28 punti) e Joe Johnson (27). Crisi nera anche per i Celtics che a Boston depongono le armi e lasciano campo libero agli Oklahoma City Thunder: 26 punti a testa per Kevin Durant e Russell Westbrook e per i Thunder in cantiere il miglior record della lega in virtù del ko di Chicago.

Nba, supercontratto per Danilo Gallinari

Undici gare nel corso della regular season Nba del 16 gennaio: sconfitte per Chicago, Boston, New York e Toronto. Il big match tra Lakers-Dallas va a Kobe Bryant. Entro il 25 operazione rinnovo per la classe 2008: Danilo Gallinari è fra i big con Kevin Love (Minnesota) e Russel Westbrook (Oklahoma). Per il Gallo si parla di 50 milioni per 5 stagioni.

Dopo i colloqui di fine settimana fra il suo agente Arn Tellem e i NuggetsDanilo Gallinari metterà nei prossimi giorni la sua firma sotto un contrattone, probabilmente poco sotto i 50 milioni di dollari, il tetto raggiunto da Andrea  Bargnani perché i centri strappano cifre maggiori, come dimostrano i  60 milioni che i Bulls danno a Joaquin Noah nonostante i 6,7 punti per gara e i 6 soli nelle ultime due uscite. Il 25 gennaio scade infatti il termine per i rinnovi  (extensions) della classe 2008 (l’anno del draft), quella di Derrick Rose fino ad oggi l’unico ad aver depositato in banca il contratto da 94,5 milioni legittimato con il titolo di MVP della stagione passata e il ruggente inizio di quest’anno.

Olimpiadi 2012, i 20 preconvocati del Dream Team

L’appetito vien mangiando e la nazionale di basket a stelle e strisce non è ancora sazia di successi. E’ con questa logica che la Usa Basketball ha stilato una lista di venti giocatori tra i quali verranno scelti tra qualche mese i 12 che rappresenteranno gli Stati Uniti alle Olimpiadi di Londra.

Gli americani vogliono evitare brutte figure in terra inglese e – soprattutto – contano di conquistare il terzo oro nella kermesse dei cinque cerchi. Di qui la decisione di puntare sulla “crema” della NBA, su quei giocatori che possono fare la differenza qualunque sia l’avversario da affrontare.

Nba risultati 15 gennaio 2012

Tre partite nel corso della regular season Nba del 15 gennaio, tra cui spicca per dovere di patria la gara di Denver a Utah, dove i Nuggets di Danilo Gallinari sono usciti sconfitti dai Jazz nonostante il Gallo abbia messo a referto un’altra prova dignitosa.

18 punti con 12/12 dai liberi e 2/6 dal campo (2/4 da 3 punti): Gallinari in trenta minuti di gioco ha anche piazzato in bacheca 4 rimbalzi e 4 assist. Top scorer con Nenè, Gallo e compagni non sono però riusciti a tenere testa a Paul Millsap che chiude con 26 punti tra i quali ben 16 nell’ultimo quarto e 12 rimbalzi.

Su parquet, oltre ai Nuggets, anche i San Antonio Spurs che in casa battono i Phoenix Suns grazie a un immenso Tim Duncan che firma 24 punti e 11 rimbalzi. tra i Suns, Gortat 24 punti e Nash 20. Vittoria esterna per Golden State Warriors contro i Pistons di Detroit: David Lee (24 punti) e Monta Ellis (22) i trascinatori.

Risultati regular season Nba del 15 gennaio 2012:

  1. Detroit-Golden State 91-99
  2. Denver-Utah 96-106
  3. San Antonio-Phoenix 102-91

Nba, Utah passa a Denver grazie a Millsap

Tre gare nel corso della regular season Nba del 15 gennaio: Millsap è ala decisiva con 26 punti e 12 rimbalzi nella sfida tra Denver e Utah, Gallinari esce a testa alta (12 su 12 ai liberi, 18 punti) ma George Karl fa capire che è mancata la giusta umiltà nel 4° tempo. Pallarancione aveva detto: attenti alla mina vagante di Utah e al duello fra il rampante Paul Millsap, esploso contro i Lakers  (29  punti) e Danilo Gallinari.

E così è stato, la franchigia dei mormoni che aveva cominciato la stagione stentando ma nelle ultime due settimane ha vinto 6 gare su 8 grazie al successo al Pepsi Center va 8/4 sorpassa i Nuggets in una serata carica d’attese con molti personaggi sugli spalti, a cominciano dal suo sindaco-tifoso Hancock. Il match-winner è stato proprio Paul Millsap, ala di 2,03, uscito da Lousiana Tech che ha squadra ha cercato nel 4° tempo, quando dopo 2 canestri Denver ha perso la testa (3/17 al tiro) e la Jazz-band s’è involata verso il successo che ne fa la squadra del giorno al 2° posto dietro Oklahoma (11/2)  nel Northwest. Score da star per Millsap, 26 punti, 12/19 (nessun tiro da 3), 12 rimbalzi, 3 assist, il quale  ha giocato in miss-match, come caratteristica di questa squadra senza un grande centro in attesa che cresca Eneas Kanter, il 19enne turco n.3 del draft, comunque  già entrato nelle rotazioni e che ha dato il suo contributo (4 punti e 11 minuti).