Nba, a Ovest piangono Oklahoma e San Antonio, Gallo ok

Mentre Bargnani salta la partita n.27 per il problema al polpaccio, il tormentone fisico  che gli ha rovinato una stagione cominciata nel modo migliore, Danilo Gallinari con 18 punti (7/16, 3/7, 4 rimbalzi e 4 assist) si conferma l’uomo-chiave di Denver per la corsa ai playoff. Marco Belinelli sfrutta invece l’occasione fornitagli da un nuovo stop di Eric Gordon, la star degli Hornets, risultando decisivo  con 21 punti (5/9, 3/6 da 3, 3 rimbalzi e 3 assist) contro Sacramento di Isiah Thomas e DeMarcus Cousins, inferiori alle attese.

Bargnani salta Toronto Raptors-Philadelphia 76ers

La notizia viene resa ufficiale dal sito della franchigia canadese dei Toronto Raptors, squadra di Nba nella quale milita Andrea Bargnani.

La nota riporta il fatto che il Mago  non scenderà in campo nel match casalingo che i canadesi disputeranno stanotte contro i Philadelphia 76ers.

Il lungo romano, rende noto la franchigia canadese, non è disponibile per il match a causa del problema muscolare al polpaccio sinistro.

L’azzurro si sottoporrà domani a nuovi esami per capire quale sia la tempistica di recupero.

Rip Hamilton trascina i Bulls, è la NBA dei grandi vecchi

Per la quarta volta negli ultimi 5 anni Chicago chiude il conto stagionale con i Knicks, 3-1, anche se ringalluzziti dai 43 punti di Melo Anthony e dal successo nell’overtime  per 100-99  di domenica al Madison i giocatori di coach Woodson sullo slancio fanno un ottimo primo tempo.  Situazione ribaltata nel secondo tempo, parziale di 25-10  per i Bulls orfani per l’ennesima volta di Derrick Rose il quale  in questa tribolata stagione non si risparmia nulla in fatto di infortuni,. E dopo quelli al gomito, all’alluce e alla schiena non entra in campo per un problema alla caviglia accusato due giorni prima a New York.

Privi di Stoudemire e Lin, i Knicks si appoggiano ancora su Anthony che segna 29 punti ma sbandano paurosamente ai rimbalzi, 33 contro 51 dei Bulls, la miglior squadra nel gioco aereo. Stavolta Luol Deng  è implacabile, 19 punti, 3/5 dall’arco, 10 rimbalzi, John Lucas III invece non  è in vena (2/10) e tocca al vecchio  Rip Hamilton, 900 gare e 12 anni di carriera fra Washington, Detroit e ingaggiato dai Bulls nei giorni di dicembre in cui si concludeva il lock-out, a mettersi la squadra sulle spalle segnando nel terzo tempo  ben 18 punti dei 20 che lo consacrano eroe della notte del successo stagionale n.44.  Quello che suggella il primato assoluto, con 8 gare ancora da giocare,  mentre Miami scivola nuovamente in casa e dovrà ribaltare nei playoff il fattore-campo.

Nba in tv su Sky Sport, palinsesto dall’11 al 14 aprile 2012

Saranno tre le partite del campionato professionistico americano di basket NBA in onda su Sky Sport 2 HD, tutte in diretta e in Alta Definizione, tra l’11 e il 14 aprile 2012, valide per la Regular Season, oltre alla rubrica del grande basket USA «NBA Action».

Primo incontro, quello che vedrà impegnati a San Antonio i padroni di casa degli Spurs e i Los Angeles Lakers. Questa supersfida si disputerà sul parquet dell’AT&T Center, con diretta alle ore 02.30 della notte tra mercoledì 11 e giovedì 12 aprile (replica giovedì alle 14 su Sky Sport 2 HD e alle 21 su Sky Sport 3 HD). Poi, sarà la volta di Chicago, per un altro big-match, quello fra i Bulls e i Miami Heat.

Torna Gallinari e Denver vola, Walker in rovina

Andrea Bargnani si ferma per la terza volta per l’anno problema al polpaccio sinistro  e i Raptors perdono con onore (e 14 assist di Josè Calderon) a Indiana dello scatenato ex Leandro Barbosa (14 punti) mentre  il  rientro di Gallinari, fuori dal 19 di marzo per la rottura del pollice sinistro contro Dallas, contribuisce al successo casalingo di 39 punti di Denver  contro Golden State.

Serata stellare al Pepsi Center, di buon auspicio nella volata per i playoff che vede ben 7 squadre lottare per 2 posti. Infatti insistono Phoenix (+24 a Minnesota) e Utah (che ha fermato dopo 11 vittorie San Antonio per aver fatto riposare Parker, Duncan e Ginobili).

Altro stop per il problema al polpaccio: Bargnani stagione chiusa?

A Chesapeake dove i Toronto Raptors hanno perso  71-95 contro i Thundercity Andrea Bargnani  ha giocato solo 13 minuti prima di andare in panchina da dove non è più rientrato nel secondo tempo.

Il problema occorsogli è nuovamente quello che interessa il suo polpaccio sinistro, il romano se lo porta dietro da due anni e in questa stagione si è ripresentato molto seriamente e in ben due occasioni che sono poi coincise con due lunghi stop che gli hanno fatto saltare ben 27 gare su 57 e che hanno implicato la compromissione di una stagione cominciata alla grande, fra i primi 5-6 marcatori della NBA con 24,5 punti di media.

Senza il suo miglior tiratore, Toronto non ha potuto sfruttare la crescita di Josè Calderon come regista e l’esplosione di DeMar DeRozan, ma tecnicamente la cura di Dwane Casey si è vista e l’anno prossimo arriverà nelle loro fole anche il lituano Valanciunas.

Nba, Anthony rilancia i Knicks che puntano su Steve Nash

Derrick Rose torna dopo 12 gare per uno stiramento inguinale segna 29 punti ma sbaglia due liberi e l’ultimo tiro in sospensione del tempo regolamentare e il canestro da sotto della vittoria dei Bulls nell’overtime che incassano al Madison la sconfitta n.14 quando sul 91-86 hanno la gara in pugno ma non riescono a chiudere contro i Knicks portati al successo dal miglior Anthony d’annata che segna da 2  e poi da 3 dai 9 metri e ripete lo stesso tiro nel supplementare, quando la sua squadra si trova nuovamente indietro 95-99.

Il turno pasquale fa stare  dunque sui carboni ardenti Chicago con 9 gare ancora da giocare da qui al 26 aprile, vede Oklahoma tornare al successo contro Toronto di Bargnani (7 punti) dopo 3 scivoloni consecutivi mentre  Miami riprende quota senza l’infortunato Wade  che James Jones con 6 bombe su 8 e 18 non fa rimpiangere. Ma dal Texas  la valanga San Antonio travolte anche Utah e con  l’11° successo consecutivo tocca le 40 vittorie (40/14) e  attacca il primato assoluto dei  Bulls (43/14)  che questa settimana hanno la possibilità di chiudere la partita o di rimettersi in gioco  ospitando martedì  i Knicks e giovedì gli Heat  per far visita domenica ai  Detroit Pistons.

Nba, superdoppia di Howard salva il suo coach

Lakers traditi dallo stinco di  San Kobe. Dopo la sconfitta casalinga coi Rockets ispirati dall’esplosione dello sloveno Goren Dragic, pesante doccia fredda  dei Lakers, 20 punti di scarto, a Phoenix contro una delle squadre più in forma (15/7 dopo l’All Star Game e 12 vittorie nelle ultime 15 gare, anche se ancora non basta ancora per entrare fra le  8 elette  dell’Ovest).

Tanto di cappello alla squadra di Steve Nash, il re dell’assist al quale contende in titolo Rajon Rondo che da parte sua per la sedicesima sera in doppia cifra in questa arte nella quale eccelle anche Chris Paul, vedi i 15  assist contro Sacramento. La pesante sconfitta, nonostante 30 punti di Paul Gasol (e 13 rimbalzi) e i 23 di Bynum (e 18 rimbalzi), ha la sua principale ragione nella dura botta allo stinco che Kobe ha rimediato la settimana scorsa a New Orleans. Il top scorer della NBA ha  giocato con successo anche sotto dolore ma non ce l’ha fatta a scendere in campo a Phoenix e dopo 138 gare consecutive, a volte  molto sofferte, per aver giocato con la maschera per  l’infortunio al setto nasale nell’All Star Game, ha dato forfeit. Il  preparatore dei Lakers, Gari Vitti, non si sbilancia sui tempi del suo ritorno alla vigilia di tre gare esterne delicate, la prima delle quali lunedì a New Orleans. Seguirà il big match di mercoledì prossimo a San Antonio che con le 10 vittorie consecutive e 39/14 ha già staccato il ticket per i playoff con Chicago (43/13),  Oklahoma in frenata brusca (40/15, 3 sconfitte consecutive) e Miami (39/15) e iperstimolata dalla  possibilità di soffiare a Durant il primo posto all’Ovest.

L’esplosione di Goran Dragic costa cara ai Lakers

Altra grande sorpresa nell’ultima partita del turno del 6 aprile. L’ha firmata Goran Dragic, il più famoso dei due fratelli sloveni, che lanciato in prima squadra da circa un mese per l’infezione intestinale del play titolare, il talentuoso Kyle Lowry, ha trasformato la squadra che dopo aver vinto 99-93 a Chicago ha rimontato 11 punti ai Lakers e vinto 112-107 allo Steaples Center favorita anche dall’espulsione di Andrew Bynum, di questi tempi molto polemico col mondo, per un duplice tecnico.

Goran per 3 volte ha superato i 20 punti nelle ultime 3 gare, 22 nella gara persa di misura con Indiana, 21 a Chicago e da ultimo 26 punti in 38’12” di gioco, con 8/19, 3/7 da 3, 7/8 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 11 assist, 3 recuperi, indiscusso MVP della gara. Kobe ha segnato 2 punti più del play sloveno con 8/20, 1/4 da 3, 11/11 dai tiri liberi, ma senza un solo assist e 2 rimbalzi.

Miami e Oklahoma brusca frenata, San Antonio in testa all’Ovest

Chiamiamolo effetto-panchina, non bastano le grandi star per costruire grandi squadre. Lo spettacolo è sovrano, ma il basket è uno sport di squadra e alla fine esiste un processo di livellamento. Questo il messaggio che manda la NBA col  clamoroso passaggio di consegne  all’Ovest a tre settimane dal termine della Regular Season dove San Antonio con 10 vittorie su 10 (39/14)  ha scavalcato Oklahoma (40-15).

Ma ancor più brutta della sconfitta dei Thundercity a Indiana, che ci poteva stare contro  Granger e c., protagonisti di una bellissima stagione che li vede al 3° posto all’Est e dominatori ai rimbalzi (50), è quella casalinga di Miami. Memphis, la squadra dove il pilastro è Marc Gasol,  a conferma di una stagione sorprendente (e da formichina risparmiosa…) interrompe una serie di 17 vittorie consecutive di Miami nella sua arena e getta ombre e dubbi sulla possibilità di vincere il sospirato titolo in una stagione convulsa che ha subito perso per strada i campioni di Dallas contro i quali gli Heats avevano perso la passata stagione in finale.

NBA, Dwight Howard vuole la testa di coach Van Gundy!

Alla vigilia del rientro di Derrick Rose dopo 12 giornate per lo stiramento inguinale, successo scacciacrisi  casalingo dei Bulls  dopo un accenno di crisi  per due sconfitte consecutive contro i Boston Celtics, una delle squadre più brillanti dell’ultimo mese. Doc Rivers  non ha nascosto perrò la delusione e storto il baso per l’impegno mentale non certo all’altezza delle tradizioni della leggenda di questa squadra dalla quale sembra aver invece preoa ispirazione proprio Chicago.

I Bulls a 10 partite dal termine sono saldamente al comando (43/13), e difficilmente potranno perdere il 1° posto e il vantaggio del campo, e dei molti sold out dei 22.340 posti dello United Center che riecheggia ai fasti della squadra dei 6 titoli di  Michael Jordan.

NBA: nella serata di LeBron (41), Bargnani torna a segnare 30 punti

Due vittorie esterne, l’ottava consecutiva di San Antonio di Parker e Duncan, stavolta di 35 punti contro Cleveland col problema di salute di Kyrie Irving,  che ormai è fra le quattro bigs (37-14)  e se la può giocare con tutte, e di Phoenix a Sacramento che tiene vive le speranze di acciuffare l’8° posto dei playoff anche se davanti ha Utah con una squadra giovane e brillante e Houston che ha vinto nel turno precedente sul campo dei Bulls.

Toronto (19-35) ha vinto con Charlotte, la squadra di materasso che fa disperate il suo proprietario, un certo Michael Jordan, con 30 punti di Bargnani. Il Mago ha giocato spesso in 1 contro 1, è andato a cercare il tiro da sotto, e da tempo non riusciva a esprimersi con questa continuità. Ha giocato 34 minuti con 11/22, 2/6 da 3, 6 liberi su 6, 3 rimbalzi, 1 assist, difesa di contenimento, per i Raptors il rimpianto di non averlo avuto in campo nel periodo cruciale della stagione per un risentimento delò problema al polpaccio, quando con lui la squadra di coach Casey avrebbe potuto ottenere quella decina di vittorie in più per diventare una squadra da giro dei playoff.

Nba in Tv su Sky due volte Miami di LeBron

Questa settimana  altre due gare live su Sky Sport 2HD dopo Dallas-Clippers di lunedì, col ko casalingo dei campion. Il big match a Miami fra gli Heat di LeBron e Wade e Bosh  secondi all’Est e Oklahoma di Durant e Westbrook la prima dell’ovest, anche se le due squadre vengono da una sconfitta è in programma  in diretta alle ore 2 nella notte fra mercoledì 4 e giovedì 5 aprile (replica giovedì ore 14 Sky Sport 2HD e 21 SS Extra HD).

Ancora Miami con  i Mempis di Marc Gasol freschi  dal sorprendente successo di lunedì notte on the road  contro i Thundercity  dalla American Airlinea Arene per la diretta delle 1.30 nella notte fra venerdì’ 6 aprile e sabato 7 su Sky Sport 2HD, replica sabato ore 12 SS 2HD e 21.30 SS Extra HD

Sempre al giovedì (5 aprile 20.30) la rubrica “NBA Action”, con interviste, news, curiosità, highlights su Sky Sport EXTRA HD.

NBA: lo sloveno Dragic firma il 2° ko consecutivo di Chicago

Lunedì notte da dimenticare per  le due bigs della NBA in un turno corto , pazzo, con 5 vittorie esterne su 6, e soprattutto contro il pronostico come  quelle di Houston a Chicago e di Memhips a Oklahoma.

Le due sconfitte delle uniche due squadre che hanno già in tasca il biglietto per i playoff e guidano all’Est e all’Ovest  hanno in comune un fatto che nella spettacolare NBA sembra secondario, e invece può fare la differenza. Le palle perse, passaggi errati, infrazioni, violazioni disciplinari. Chicago e Oklahoma hanno mostrato anche in questo di avere un gran campionato, e sono stati 19 turnovers per Chicago e 18 per i Thundercity, oltre per quest’ultimi  anche la serata-no nel tiro  di Durant (8/20, 2/8 da 3) e particolarmente di Westbrook, 19 punti, 5/16 con 0/3 dall’arco e ben 5 palle perse da parte del cervello della squadra.