Il tabellone del primo turno dei playoff Nba (serie al meglio delle 7 partite) è finalmente visibile dopo la fine della stagione regolare. Ecco nel dettaglio i confronti nelle du confederazioni dell’Est e dell’Ovest.
NBA
NBA: domani un servizio speciale sulla stagione dei tre azzurri
Sabato cominciano i playoff 2011-2012, si apre la caccia ai campioni in carica di Dallas, e l’Italia sarà rappresentata da Danilo Gallinari che passato da New York a Denver è diventato il giocatore-collante della franchigia del Colorado riuscendo a essere il punto di riferimento anche in questa stagione difficlissima, con due seri infortuni, alla caviglia e alla mano, e a firmare un contratto di 42 milioni di dollari.
Un servizio speciale del nostro opinionista Enrico Campana analizzerà la stagione dei tre italiani, Gallinari, Bargnani e Belinelli, e “firmerà” gli Oscar della stagione, dal giocatore al coach numero uno. Non perdete questo appuntamento.
Nba, Patty Mills non fa rimpiangere Tony Parker: 34 punti per l’aborigeno
Questa la griglia definitiva dei playoff che partono sabato 28 (prime 2 sul campo della meglio classificata, Orlando e LA Clippers i sfavore di campo ma in vantaggio nei confronti diretti):
East: 1Chicago-8Filadelfia (2/1), 2Miami-7New York (3/0), 3Indiana-6Orlando (1/3), 4Boston-5Atlanta (2/1)
West: 1San Antonio-8Utah (3/1), 2Oklahona-7Dallas (3/1), 3LA Lakers-6Denver (3/1), 4Memphis-5LA Clippers (1/2)
Chicago e San Antonio hanno chiuso al 1° posto con la vittoria n.50 vincendo con le riserve, +31 per i Bulls contro Cleveland priva di Irving, Varejao e Casspi mentre i Suns a Golden State hanno fatto più fatica senza Ginobili, Parker e Duncan e l’infortunato Gary Neal (ex capocannnoniere del campionato italiano in maglia Benetton) richiamando Corey Joseph dalla D-League e approfittando della strepitosa serata della new star del basket australiano, quel Patty Mills che viene dalle terre dei nativi e che nel ruolo di Parker ha segnato 27 punti a Phoenix e 34 sul campo dei Warriors con 14/25 nel tiro, 2/2 da 3, 12 assist in 42 minuti. Scelto da Portland, è stato scaricato dopo una stagione e mezzo e preso dai Suns al momento del ritiro dell’esperto JR Ford ha giocato 16 partite con la sorprendente esplosione di questa guardia che giovanissimo ha lasciato le terre degli aborigeni per l’addestramento nel centro nazionale degli aussies a Melbourne e successivamente si è trasferito in America per giocare nel St.Mary’s, l’università dalla quale è uscito un certo Steve Nash. Mills che ha segnato 61 punti nelle ultime 2 gare esterne indosserà la maglia dell’Australia alle Olimpiadi, mentre un altro canguro illustre, Kyrie Irving, nato nella grandissima isola oceanica quando il padre faceva l’allenatore ha rifiutato la proposta per Londra preferendo, così ha detto, la chiamata per i Giochi di Rio de Janeiro.
Nba, Gallinari vince nella tana di Durant e Westbrook!
Stanotte si chiude la Regular Season della NBA e Chicago e San Antonio si contendono il 1° posto, mentre cresce la curiosità Achille Polonara, il giovane di Teramo, che potrebbe entrare nelle scelte.
Con 13 partite si chiude stanotte, giovedì 26 aprile, la regular season di sole 66 partite per lo sciagurato lock-out costato troppi infortuni, perdendo al Madison i Clippers devono cedere il favore del campo ai Grizzlies, questa è la griglia dei playoff:
Eastern Conference: Chicago-Filadelfia (2/1), Miami-New York (3/0), Indiana-Orlando (1/3), Boston-Atlanta (2/1)
Western Conference: San Antonio-Utah (3/1), Oklahoma-Dallas (3/1), LA Lakers-Denver (3/1), Memphis-LA Clippers (1/2)
Knicks-Clippers su Sky Sport Tv
In attesa dei playoff della NBA che cominciano sabato 28 aprile Sky Sport Tv offre l’ultima telecronaca della regular season Knicks-Clippers dal Madison Square Garden di New York in Alta Definizione alle ore 2.00 tra mercoledì 25 e giovedì 26 aprile su 2 HD (replica giovedì ore 14 su 2 HD ore 21 su 3 HD).
Giovedì 26 aprile alle 20.30 “NBA Action”, la rubrica settimanale con interviste, news, curiosità, highlights e tanto altro, per essere sempre informati su quanto accade su Sky Sport 3 HD
Nba, il pacifista violento dei Lakers sospeso per sette giornate
Il dottor Hekyll e Mister Hyde del basket è stato sospeso per sette gare. Per i Lakers, squadra simpatica e amata, è un danno tecnico rilevante alla vigilia dei playoff, e anche d’immagine. Per l’ex allievo del collegio cattolico di St.John un danno economico notevole (ancora da stabilire) mentre la gomitata-killer rifilata a James Harden fa crollare l’operazione di marketing per trasformarlo nel “cittadino modello”. Questo grazie anche al cambio d’identità ufficiale col quale il giudice gli ha permesso di chiamarsi Metta World Peace (Portatore di Pace, figuriamoci…) e non più Ron Artest. Sì, proprio lui, il cattivone di Indiana squalificato nel 2004 per essere saltato fra il pubblico di Detroit e acceso una violenta rissa.
Nba, Durant supera Bryant fra i cannonieri
Colpo di scena sul filo d’arrivo della Nba Regular Season fra due vincitori della classifica dei cannonieri: Kevin Durant ha superato Kobe Bryant nella classifica dei marcatori proprio al termine del confronto diretto di domenica 22 aprile, finito 35 a 28 punti (dopo 2 supplementari per il campione del mondo 2010.
Entrambi viaggiano a 27,9 punti di media, ma con 64 partite (su 64) per Durant contro le 58 (su 65, 7 saltate per un problema a uno stinco) di Bryant e anche la miglior percentuale di realizzazione da 3 e nei liberi. Durant ha segnato più punti (1786 contro 1616) e più tiri liberi (413 contro 381) e potrebbe superare negli imminenti playoff i primi 10 mila punti (oggi è a 9914) alla sua quinta stagione di NBA, mentre Kobe è arrivato a 29.484 punti, gli mancano 14 punti per superere i 2500,cosa che avverrà nel’ultima di regular season ma difficilmente riuscirà a passare i 30 mila nei playoff della sua 15° stagione.
Gomitata Metta World Peace, chiesta squalifica a vita per il messaggero di pace violento
Nella NBA tiene banco il caso della gomitata-killer di Metta World Peace sferrata a Harden, attualmente sotto osservazione. Attesa per il provvedimento, mentre San Antonio festeggia il 1° posto.
Con la certezza all’Ovest del primo posto di San Antonio (48/16, lo stesso record dei Bulls), il 6° dell’era-Duncan festeggiato due giorni dopo il suo 36esimo compleanno, questa la griglia dei playoff post-serrata (ripresa il 25 dicembre) che cominciano sabato 28 aprile (mancano ancora 3 giornate di regular season, si chiude giovedì 26 aprile):
NBA, Oklahoma harakiri e Gallinari da playoff
Dopo essere stata a tratti anche la miglior squadra della stagione e a lungo la migliore dell’Ovest Oklahoma dice addio al primato perché San Antonio vola buttando alle ortiche un vantaggio di 18 punti nel secondo tempo di Los Angeles per arrendersi (9-17) nel secondo overtime per il ritorno di Kobe Bryant match winner: 6 punti decisivi nella sera in cui Kevin Durant stava però per strappargli il primato dei marcatori.
La gara è stata ricca di colpi di scena, dopo le due scoppole tremende contro i San Antonio, con 45 punti sul groppone. Prima il caloroso saluto dei tifosi (fra i quali Nicholson che ha festeggiato i 75 anni con un sacco di amici attori) per l’ex capitano Derek Fisher passato al nemico e trasformatosi in un oscuro panchinaro. Quindi la gomitata “assassina” di World Pace, tornato per una sera il cattivissimo Ron Artest: dopo una schiacciata colpisce all’orecchio James Hardy (che rimane a terra, e non tornerà in campo avendo cominciato con 14 punti in 14 minuti) e viene espulso inseguito da Ibaka e altri amici che vorrebbero regolare il conto. Si prosegue con lo show di Kevin Durant che a un certo punto diventa virtualmente il nuovo cannoniere, perché Bryant non tira bene anche se si riscatterà nel finale e con 26 punti (più 6 rimbalzi e 7 assist) conserverà il primato, 27,9 di media contro 27,8 di Durant (e al 3° posto con 27,1 c’è LeBron).
Nba, Miami ko e Chicago prima, Gallinari festeggia i playoff
Chicago batte Dallas campione uscente con una gran partita (22 punti, 4/7 da 3) di Luol Deng, Sudanese cittadino di Sua Maestà Britannica, oltre a 19 punti di Rip Hamilton e il ritorno di un Derrick Rose non certo all’altezza del MVP della passata stagione e grazie al colpo imprevisto di Washington a Miami festeggia con 48/16 il primo posto all’Est a due gare al termine della Regular Season.
Nba, Parker e gli Spurs umiliano nuovamente i Lakers di Bryant
A una settimana dal termine della regular season giochi ancora aperti per il 1° posto delle due conferences, anche se i Bulls (47/16) e San Antonio (46/16) sono in vantaggio rispetto a Miami (45/17) e Oklahoma (46/17) con 3-4 gare ancora da giocare.
Venerdì notte hanno vinto in trasferta le due migliori squadre dell’Ovest, scontata quella di Oklahoma a Sacramento con Durant superlativo (29 punti, 14 rimbalzi, 7 assist, zero falli) e 12 punti e 8 stoppate di Sergi Ibaka, strepitosa invece quella degli Spurs, 24 punti inflitti ai Lakers sul loro campo dove avevano già vinto di 21 (91-121) quattro giorni fa chiudendo una serie di 8 vittorie dei rivali. E stavolta c’era anche Koby Bryant, anche se al rientro dopo l’infortunio allo stinco non ha potuto far nulla (18 punti) per arrestare la valanga-nera che ha quindi inflitto i due gare ben 45 punti di scarto ai Lakers dell’era-Mike Brown.
Play off Nba 2012 Orlando perde Howard per infortunio
Stop forzato per infortunio e la stagione Nba 2012 di Dwight Howard, centro degli Orlando Magic, finisce di fatto alla soglia del momento cruciale, ovvero quello dell’avvio dei play off e delle imminenti Olimpiadi. Il cestista, infatti, nelle prossime ore si opererà alla schiena per un’ernia del disco e di fatto mancherà sia l’appuntamento con i playoff Nba che quello delle Olimpiadi con la Nazionale degli Stati Uniti.
A riportare in tal senso l’amarezza è lo stesso Howard, intervenuto ai microfoni di Espn:
“Ho provato a giocare nonostante i problemi e questo ha peggiorato le cose. La situazione mi fa male a livello emotivo. E la gente poi pensa che io abbia mollato la mia squadra”.
Miami fa tremare i Bulls, Bryant fa il coach
L’assenza di Rose comincia a farsi sentire, a 3 turni dalla fine della Regular Season Chicago potrebbe perdere sul filo di lana il primato che ha ostinatamente e bravamente legittimato fin dal giorno di Natale dopo aver perso a Miami col punteggio più basso della sua stagione. E con un calendario non facile che prevede: sabato Dallas campione uscente in casa, mercoledì la trasferta a Indiana, la squadra più in forma, 7 vittorie consecutive e 9-1 nelle ultime 10 e nell’ultima giovedì un match facile con Cleveland.
Chicago è 47/16, Miami invece 45/17, due vittorie in meno e nei prossimi 3 turni due partite facili, sabato e domenica in casa con Washington e Houston in rottura prolungata, e giovedì la trasferta di Boston.
La situazione fra le due squadre è di 2/2 nei confronti diretti, Miami deve vincere sempre ed è sulla buona strada con 5 vittorie consecutive, dopo una serie di alti e bassi. Ai Bulls una vittoria potrebbe non bastare, con la spada di Damocle di Rose che ha costretto i compagni a un lavoro supplementare.
NBA, Harden re per una notte salva Oklahoma
Sulla maratona di mercoledì notte con 14 gare per la Regular Season Nba si potrebbe scrivere un libro, la sintesi ci obbliga a cogliere le 10 note più significative. E dunque:
1) record di giornata di 127 punti segnati, nona vittoria in trasferta su 11 partite, di San Antonio risparmiando Duncan per far segnare ben 11 giocatori (top scorers con 17 punti i panchinari Tiago Splitters e l’ex benettoniano Gary Neal!: con 45/16 gli Spurs tengono il comando all’Ovest anche se il calendario folle la costringe a dover giocare le ultime 5 partite in 8 giorni, come minimo arriverà spompata ai playoff;