NBA Harden a Houston per 60 milioni

Oklahoma è arrivato a 55 milioni, poi ha ceduto in cambio di un pacchetto di giocatori interessanti per il futuro e il barbudo ha firmato per 4 anni e diventa free agent.

Trasferimento bomba, un giro di giocatori che ruota attorno a James Harden con riflessi sul futuro, alla vigilia della prima giornata della NBA prevista fra 48 ore. Tutto si è concretizzato sabato notte, la NBA non ha dato ancora il suo placet solo per una questione normativa.

James Harden, miglior Sesto Uomo della passata stagione e campione olimpico nel Dream Team di Londra, il jolly-joker della formazione rampante di Durant, Westbrook e Ibaka ha firmato per gli Houston Rockets avendo rifiutato Oklahoma di accontentare la  richiesta ininiziali del mancino esplosivo  per un contratto da 93 milioni di dollari.

Marco Jaric non ha convinto i Chicago Bulls

Le ultime di mercato  hanno riservato cattive notizie per Marco Jaric che giocò a Bologna e vinse l’Euroleague con la Virtus di Messina e due anni fa firmò per Siena ma non venne confermato nonostante il notevole contributo offerto per arrivare alle Final Four.

Buone nuove  invece per Eddy Curry che scaricato da San Antonio nei giorni scorsi è stato bloccato da Dallas in seguito al taglio e alla multa di Delonte West in polemica col suo allenatore Carlisle.

Intanto George Karl ha deciso a sorpresa che sarà Kostas Koufos l’americano di origine greca che gioca con la nazionale ellenica il centro titolare di Denver,  la squadra di Gallinari, ci contavano molto Javale McGee e il russo Timofey Mozgov, il coach ha preferito un giocatore più tecnico.

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Lakers disastrosi, per i favoriti un brutto presagio

Hanno perso tutte e 8 le partite di preparazione, Howard è rientrato ma forse Bryant salterà la prima partita del 31 ottobre co Mavericks.

A 5 giorni del debutto contro i Dallas Mavericks (31 ottobre) per la prima partita della NBA un brutto presagio incombe sul capo della squadra che tutti hanno dato  per favorita per i colpi di mercato che hanno portato questa estate a Los Angeles Dwight Howard (da Orlando)  e Steve Nash (da Phoenix).

Il pivot scompare dalle votazioni dell’All Star Game Nba

Dal 13 novembre si vota per i due quintetti (3 interni e 2 esterni), il 17 febbraio a Houston la partita più attesa della NBA.

Ormai i centri puri sono una rarità, per cui la NBA ha deciso di cambiare il sistema di votazione per i quintetti titolari dell’All Star Game con 3 giocatori interni e 2 esterni. Giocatori interni sono i centri come Howard, Garnett, Duncan, Marc Gasol, Bynum e ali forti come Bargnani, Pau Gasol, Pierce, Love, Ibaka, e così via. Il problema è per i giocatori all around, come LeBron James: deve essere considerato unnesterno o un avanti?

Mercato Nba scaricati Eddy Curry e Christian Eyenga

Per quanto riguarda gli ex del campionato italiano, il bolognese Douglas Roberts non ha convinto i Lakers, contratto a gettone per Coby Karl (Portland), in bilico Summers (Charlotte).

A pochi giorni dal via della NBA i club stanno definendo i rosters, e non mancano le sorprese e i buoni affari per i club dei vari continenti.   Eddy Curry e Derrick Brown non sono riusciti a strappare un contratto agli Spurs,  Orlando  ha lasciato liberi Christian  Eyenga e  Anmon Johnson. Estensione di contratto per Brandon Knight e Greg Monroe (Detroit Pistons), niente da fare per Jonny Flynn e Terrence Williams.

I Pacers hanno rinnovato con Paul George mentre non hanno fatto offerte  a Blake Ahearn, Luke Nevill e Sundaita Gaines.  Das parte sua Walter Russel jr, ex Estudiantes, ha lasciato a malincuore il camp di Oklahoma , mentre i Denver Nuggets  hanno deciso per l’opzione di rinnovo dei contratti di Kenneth Fariked e Jordan Hamilton molto importanti la scorsa stagione.

Per Johnson &Johnson i Brooklyn Nets campioni NBA

Chi vincerà l’anello nella stagione 2012-13? I Brooklyn Nets! E chi lo dice? I diretti interessati. Non però il magnate russo e i suoi soci, fra i quali il rapper Jaz e la bellissima Beyoncè Kowles (la di lui moglie) che hanno investito 311 milioni di dollari, dei quali ben 97 sono finiti sul conto bancario di Deron Williams.

L’hanno detto e ripetuto più volte all’atteso Media Day nella Barclay Arena, il nuovo lussuoso impianto che farà concorrenza al Madison,  l’allenatore Avery Johnson e Joe Johnson.

New York Knicks-Detroit Pistons a Londra il 17 gennaio 2013

Portare la Nba in giro per l’Europa con l’intenzione di garantire spettacolo sottoforma di pallacanestro.

L’esperienza già proposta dal basket americano si rinnova anche in vista della prossima stagione quando la Nba torna a Londra per una gara di regular season.

Nello specifico si tratta della sfida tra i New York Knicks e i Detroit Pistons che si affronteranno alla O2 Arena il 17 gennaio 2013.

Pep Guardiola nello staff tecnico dei New York Knicks

Si tratta dell’allenatore più vincente nella storia dei club blaugrana, intanto Barcellona si gemella con la NBA

Come sempre il basket insegna a tutti gli sport.  Grande colpo della NBA:   Pep  Guardiola che ha lasciato pochi mesi fa dopo il 14° trofeo col Barcellona  dichiarando di volersi prendere un anno di pausa dal calcio è stato accolto nello staff tecnico dei Knicks di New York.

Koby Karl ritenta nella NBA con Portland

Quarto tentativo per il figlio di George Karl di strappare un contratto coi prof dopo un anno e mezzo di esperienza italiana con Armani e Montegranaro

Contratto a gettone per Koby Karl  da parte di Portland. Il figlio di George Karl, coach dei Denver dove gioca Gallinari e in passato per due stagioni alla guida del Real Madrid, cerca di guadagnarsi nel camp di preparazione e la pre-season un ingaggio annuale garantito per rientrare nella NBA dopo le esperienze poco  brillanti con i Lakers (1,6 punti), Cleveland e Warriors alternati con un paio di esperienzew in D-League con gli Idaho-stampede.

I Boston Celtics presentano a Milano la torre Darko Milicic

Lo stava trattando il Real Madrid, uno dei 3 candidati per il ruolo di centro diviso fra Slaughter, Reyes e Begic,  invece  il serbo Darko Milicic che nei draft fu preferito a Carmelo Anthony e Dwayne Wade ha firmato per i Boston Celtics . E quindi debutterà con la nuova maglia nella pre-season di lusso contro  l’Armani  il 7 ottobre al Forum. Minnesota lo aveva scaricato dopo le due ultime stagioni deludenti.

NBA caso Frye, fermato per il cuore il centro dei Suns

In seguito ai controlli medici obbligatori della NBA Channing Frye  è stato fermato per un’anomalia cardiaca che impedisce il normale flusso sanguigno in tutto il corpo. Il centro dei Phoenix Suns però conta di tornare a dicembre “perché – ha spiegato – il problema non è congenito ma virale, e potrebbe  sparire come si è manifestato”. I Suns gli hanno messo a disposizione i migliori luminari che trattano i problemi cardiaci.

James Harden chiede 63 milioni per restare a Oklahoma

Il “barbuto” dopo aver vinto l’oro olimpico col Dream Team ha alzato le pretese per un quadriennale.

Il mega contratto di Sergi Ibaka ha prosciugato le casse dei Thundercity, ma James Harden non vuole stringere la cinghia e anzi ha chiesto il massimo. Vale a dire ben 63 milioni per 4 stagioni, quanto chiede a Oklahoma  il “profeta”, così ribattezzato per la sua barba,  premiato miglior “sesto uomo della stagione”.

Il  club  vicecampione NBA ha tempo fino al 31 ottobre per negoziare, in caso di mancato accordo sarebbe “restricted free agent” e libero di trattare il suo contratto a fine della stagione.

Mark Cuban “idiota” di successo punta sul rilancio di OJ Mayo

Siccome il nostro presidente e general manager Donnie  Nelson è una persona molto intelligente, l’idiota sono io”. Con questa uscita, Mark Cuban ha preso in contropiede i giornalisti, che avevano bollato come un  “mercato idiota”, quello dei Mavs in aperturta della conferenza stampa di presentazione della squadra che quest’anno anticipa la preparazione in previsione  per le  prime uscite previste nel tour europeo della NBA  il 6 ottobre a Berlino e il 9 a Barcellona.

Per Bob McAdoo i Lakers con Howard e Nash non valgono Oklahoma

Ricordate Bob McAdoo, il totem dell’ultima grande stagione dei trionfi europei di Milano capace di voltare le spalle alla NBA?. In America dove lo ricordano per il titolo di MVP (1975 con i Buffalo Braves) e i due anelli vinti (82 e 85 coi Lakers) dal 2005, oltre al titolo di Rookie of the Year (1973),  è il vice di Eric Spoelstra e lavora coi Miami Heat,vincitori del titolo, dal ‘95.  E’  anche uno dei pochissimi giocatori ad aver giocato nel campionato italiano che ha un posto nella Hall of Fame.