L’Italia passa prima perdendo con le fatine belghe

Nell’europeo femminile  di Bucarest  prima sconfitta senza conseguenze con le campionesse d’Europa ormai eliminate, le azzurre si portano nel girone i 4 preziosi punti con Serbia e Slovenia e tornano in campo lunedì con la Slovacchia per staccare il pass per i quarti

Fine settimana meno brillante  per le giovanili azzurre. Se la cadetti sconfitta dalla Francia in semifinale a Vilnius gioca per il bronzo, a Bucarest  la juniores femminile ha dalla sua la fortuna: già sicura del 1° posto,  perde con le belghe  campionesse uscenti, già eliminate. Quindi  si capitalizzano i due prestigiosi successi con le quotate squadre slave di Serbia e Slovenia  e si va sul sicuro entrando nel girone di qualificazione ai  quarti con 2 vittorie. La sconfitta col Belgio in pratica sparisce,  e partire con due vittorie significa ipotecare i quarti di finali. Basta quindi, per stare sicuro, un successo nei prossimi 3 incontri con Slovacchia, Croazia e Olanda, terza, seconda e prima classificata del Girone C.

Fusione Napoli-Sant’Antimo, Rieti bocciata,ripescata la Virtus Siena?

Nella A dilettanti, non è stato ancora definito il quadro delle 20 partecipanti. Napoli si fonde con Sant’Antimo e giocherà nella città  che coltiva il sogno di un grande rilancio in serie A e ha vinto una Coppa delle Coppe e una Coppa Italia. La Fip aspetta l’esito del ricorso alla Giudicante per il no del Consiglio federale alla cessione del
titolo di Sant’Arcangelo di Romagna a Rieti, per mancanza di garanzie fidejussorie sulle norme che regolano le iscrizioni.

Nel caso che il ricorso sulla validità di questa operazione venga respinto dall’organo di secondo grado, a quel punto nel caso si liberi un posto al momento c’è una sola richiesta, quella della Virtus Siena che ha presentato domanda alla Fip per tornare nel cosiddetto Campionato di Sviluppo la cui formula rimarrà quella di un girone unico a 20 squadre, con gare di andata e ritorno, playoff, playout e retrocessioni e che andrà a saldarsi con la Lega Due per dar vita al secondo campionato professionistico la cui gestione è richiesta dalle due leghe corrispondenti.

Ma davvero dobbiamo ringraziare Zancanella?

La questione arbitrale, la novità del sorteggio e dei due visionatori Facchini e Teofili, la scelta di Petrosino, la task force che dovrà bonificare il settore e arginare la raffica di ricorsi alla Giudicante dei fischietti determinati dalla “classifica bugiarda”,  il magnetismo prodotto dal ritorno di Gianni Petrucci. La Giudicante intanto ha bocciato i reclami di Capurro e Materdomini

Il comunicato formale  con il quale Dino Meneghin consegna a Gaetano Laguardia la patata bollente dimostra che il basket ha sempre una preziosa riserva di lacrime di coccodrillo.  Tiziano Zancanella paga l’ingenuità proporzionale alla sua  mole, non conosceva  probabilmente della Legge di Peter. Se desidera leggerlo, gli regalerò il prezioso volumetto.  Per passione frammista a giusta ambizione l’ex arbitro vittima della bilancia, quella sulla quale Martolini volle pesarlo  anni fa perché desiderava arbitri atletici e quella della bassa politica sportiva  che l’ha investito di una rappresentatività che non poteva avere. Si  è prestato perciò a fare da “testa d’uovo” a un direttivo d’accatto, rispondente  più a un clan di votaioli federali  intenti a  far politica consentendoglielo “Superdino”. Sarà che, fin dai tempi in cui giocava gli arbitri erano per Meneghin una forma di orticaria. Questo clan in fondo aveva intenti lodevoli, quelli di rimuovere il tappo di potere dei designatori degli ultimi 7 anni e sottrarlo  alla Lega  che ci aveva messo sopra il suo cappello. Salvo poi  un tardivo pentimento di taluni  presidenti  impegnati in  esposti e deposizioni per presunti favorismi arbitrali   per Siena, come se i  vantaggi  fossero di pochi .

In fondo l’idea Zancanella  non era male,  ma è stata condotta  con metodi e uomini inadatti. Primo errore un  direttivo-girello che già aveva sfiduciato l’ex presidente Luciano Tola, e doveva essere  quindi totalmente rinnovato o abolito. Ma, come dice un mio amico scrittore  a proposito del basket, qualcuno da tempo agisce fra di noi  con “superba arroganza e presunta impunità”. Non conosco nessuno che possa farsi demiurgo, per quanto riguarda il “caso Zancanella”   le migliori intenzioni andavano edificate  non sul trasformismo e l’inserimento extra moenia, addirittura, di un presidente regionale certamente  professionalmente e come persona in grado di avere un ruolo importante nel basket. Ma fuori luogo in questo organismo. Non può operare chi ha un ruolo politico un incarico che necessita di conoscenza e neutralità.  “Incompatibilità” sarà perciò la chiave della bonifica da realizzare. E’ chiaro che un presidente votato dalla sua regione dovrà tutelare chi l’ha votato, anche se alla fine questo consigliere  è riuscito a scontentare anche i fischietti di A  della propria area  che, salvo qualche contentino, non sono mai stati designati per dirigere le gare casalinghe della squadra-faro. Al contrario  il milanese  Cicoria arbitra la squadra della sua città, come è possibile?

Zancanella ha sbagliato ad aver usato la scorciatoia, diciamo quella che gli garantiva – senza la dovuta vigilanza  – di essere  eletto con numeri ristretti. L’Autogestione, col voto poco pertinente degli ufficiali di campo , che stanno agli arbitri quanto i vigili ai magistrati, in questi caso serbatoio sicuro  di voti  per relazioni  (oneste, lecite sia chiaro) di famiglia,  è diventata un moloch  pur, ripeto,  con numeri piccoli da clan del medioevo scozzese.

Non ero prevenuto su Zancanella, anzi ho riconosciuto  quanto fossero interessanti le sue  idee di partenza:  rinnovamento, reclutamento, ritorno al sorriso,  ma  poi lo scenario è cambiato bruscamente. Si  è scoperto che, esattamente come per Baskettopoli, venivano create nuove carriere per  gli osservatori. La figura dell’accusato dei voti taroccati di Baskettopli. Per cui, in definitiva,  ecco la furba pensata: la  traduzione simultanea della strategia del “chiodo scaccia chiodo” o la cura omeopatica  voluta dai padrini politici di questo ex arbitro  un tempo pregno di bonomia e irriconoscibile nel nuovo ruolo .  In realtà doveva  forse solo mettere la firma sul  rimpasto dei commissari, suggeriti da 3-4 regioni,  ridefiniti con una santa ingenuità… osservatori. In effetti, osservavano … ma da lontano certe mosse che fatalmente rilanciavano  politiche “rancide”, per dirla alla Scariolo, anziché partire da un cambio totale di impostazione. Doveva dire:  prima ripuliamo l’arena dalle incrostazioni, e poi facciamo la riforma.

I designatori e la Lega si sono sentiti traditi dalle mosse di Zancanella dopo averlo votato, si sono messi di traverso attaccando platealmente, come ha fatto Renzi, la sua gestione. Prima di sperimentare la sua squadra, tranquillizzare i fischietti  ha pensato anche di far passare  un giudizio alchemico degli arbitri, col risultato di  alimentare veleni, polemiche. E oltre lo scontento di tutti  si è arrivati alle bordate dell’illustre duetto milanese, parole e musiche Armani,  con  tempi, modi e argomentare sbagliato. Perché, diciamoci chiaro, un chiarimento in Lega fra i club  non c’è mai stato, anzi gli scontenti e gli inkazzati hanno garantito senza battere ciglio il rinnovo del contratto al presidente di Lega. Il quale ha pensato bene di impallinare Zancanella, per  lui   problema prioritario del movimento, mentre invece  covava sotto una Lega in ceneri un largo scontento. Specie se andiamo a vedere i cardini della politica del consorzio dei club, dalla Tv al maggior interesse, che non è riscontrabile dai cinguettii di Twitter, il numero di contatti dei siti specializzati , due telecronache e 4-5 ore di basket in Tv,  ma deriva  dall’interesse popolare e commerciale. Leggasi i rating televisivi deludentissimi in rapporto alle aspettative.

Il programma Zancanella,  che incontrai  a Montecatini nel marzo 2011, mi era sembrato nobile e utile: ricambio generazionale, reclutamento, maggior attenzione alle donne che  penso sarebbero arbitri unisex straordinari. Poi il metodo prescelto di valutazione  è stato un bizantinismo, lo si è voluto trasformare  in  crocette come giudizio aleatorio invece del vecchio e saggio voto scolastico che  spacca il capello in quattro. Da qui una guerricciola fastidiosa  designatori-Zancanella, con il sospetto di taccheggiamento mirato a tagliare le gambe a qualche arbitro scomodo (vedi il caso della protesta delle divise). Risultato finale: la conferma  di un grande pasticcio, con decine e decine di esposti alla Giudicante , alcuni già respinti come  per la A di Renato Capurro (designato ben 4 volte in una stagione per la squadra-faro e poi  retrocesso a fine stagione, è possibile?)  e di  Materdomini per la A-2.

In pratica, non solo si finiva per replicare il concetto di voti  migliori per gli amici, e gli amici degli amici e  gli altri si arrangino… Lo stesso postulato, in fondo, del CTU di Baskettopoli,  con un criterio di giudizio più  che labile …psicolabile… e  che addirittura concedeva al presidente l’ultima parola. Potendo in maniera arbitraria modificare il  giudizio di un osservatore senza relazionare il consiglio.

Questa velleitaria e piccola repubblica delle banane e i cui membri e tutor vari avrebbero dovuto leggersi il libretti sulla “Legge di Peter”, si è sfiduciata di suo in una  deriva poco garantista. C’è stato anche un ultimo tentativo di resistere, segno della buona fede, di ingenuità, posso pensare a ripicche da zitella e di legittimo orgoglio, ma conferma  definitiva dell’incapacità a relazionarsi col proprio mondo ed esterno e capire quello che pretende la base e desidera la gente.

Un organismo già in partenza inutile, il direttivo CIA,  ha finito quindi per diventare pernicioso dovendo prendere atto del non-consenso a tutti i livelli,  sperando magari  con le dimissioni collettive in  un salvacondotto per  riciclarsi in altri ambiti. Tanto che questo traspare nel   comunicato  della Fip, tipicamente italico, dove  francamente si potevano risparmiare i ringraziamenti  a questo gruppo  per il lavoro svolto. Ringraziamenti  che a una lettura superficiale sembrano quasi complimenti,  fanno infuriare  ancor di più la gente e fanno  passare ai giovani arbitri o a chi vuole iscriversi ai corsi  un’idea sbagliata: che il sistema è quello, bisogna passare da una certa  trafila, e anche se combini dei disastri non sei chiamato a rispondere e vieni ringraziato. Non conoscendo il  diario delle doglianze del basket, alla fine anzi qualcuno potrebbe commentare: ma cosa vogliono questi dirigenti della federazione, perché hanno voluto cambiare il CIA  se lo  ringraziano apertamente ?.

Non si vede l’ora di uscire da questa ipocrisia diffusa, e che sia riformata tutta la Giustizia Sportiva sotto il cielo dei canestri prima che il prossimo Governo bonifichi tutto lo sport italiano, cosa che avrebbe dovuto già  fare Mario Monti se non altro per coerenza a un famoso j’accuse contro lo sport, soprattutto il calcio, pubblicata dal Corriere della Sera.

Alla fine  questa svolta della Fip  ha la parvenza di un commissariamento, invece  si è lavorato bene dietro le quinte, per evitare spargimenti di sangue  col rischio di una Baskettopoli2. Il cancelliere Fip Gaetano Laguardia (nomen omen) per il buon lavoro  continuerà ad avere con Gianni Petrucci attribuzioni forti in quanto come presidente Fip  .  iIl Gianni Nazionale, l’abatino dirigenziale dello sport italiano come Rivera lo è stato per il calcio, sarà infatti  – lo dico per il gusto della battuta –  meno indicizzato ma più “sindicizzato” dovendo operare nella doppia veste di  dirigente sportivo e  sindaco del Circeo.

Il Circeo vive di un’economia turistica molto raffinata ma non facile da realizzarsi, è un’area ambientale e paesaggistica unica, e deve trovare risorse gestionali senza  aggravi fiscali  sui cittadini e gli ospiti. E con le elezioni alle porte, magari anticipate, non metterei la mano sul fuoco su un lungo mandato di Petrucci, ma piuttosto il suo ritorno potrebbe essere  visto come un commissariamento di lusso in attesa che le cose in Italia migliorino. E poi bisognerà vedere quale sarà il Governo, se entreranno anche i grillini, il  ruolo del presidente del Coni nel duello fra Pagnozzi e Malagò che potrebbe, alla fine, premiare magari un candidato-ombra. E c’è anche la revisione delle spese governativa. Ho parlato recentemente  casualmente con Enrico Bondi. Sull’argomento CONI si è messo a ridere e mi ha raccontato che il problema maggiore nel risanamento Parmalat non è stato quelle delle dinamiche aziendali, ma la cessione del Parma Calcio per il groviglio di interessi.

Intanto  in questa settimana calda che ci aspetta, si conosceranno gli esiti  dei ricorsi dei fischietti alla Giudicante per la compilazione delle classifiche. Vuoi vedere che adesso che Zancanella è fuori e il consiglio ringraziato,  per cui il vento sarà favorevole  a una bocciatura collettiva?.

Siamo curiosi di conoscere la prossima settimana la squadra del cancelliere,  che dovrà riscrivere le regole e difendere d’ufficio la classifica davanti alla Giudicante. Guglielmo Petrosino, dicono i giornali, sarebbe il presidente in pectore. Nessuno meglio di lui è adatto per questo ruolo, è stato direttore della Federcalcio e della Lega Calcio, non è escluso che ci torni, penso sarebbe meglio come direttore o commissioner  di Lega Basket, lo ritengo invece sprecato  in questo momento come su-commissario. Non penso proprio che aneli a questo incarico  e brami di tornare nel basket  col rischio di prendersi le rogne  per i guasti delle precedenti gestione. E non penso vorrà avallare i  doppi-tripli incarichi, nepotismi, ignorare le sacre  incompatibilità, i verbali di Baskettopoli dove si fanno i nomi di “arbitri prezzolati” e “prò e straprò..”.  E accetterà di realizzare un’opera di bonifica avendo al fianco come sub-commissario  un politico del basket,   o peggio  chi ha fatto parte della squadra di Zancanella?. Sarebbe un errore imperdonabile, oltre che provocatorio.

Per evitare di bruciare Petrosino, meglio attendere  che le acque si calmino da sole. Quel che serve adesso non è un presidente e nemmeno il “Commissario Basettoni”, ma un organismo di gestione neutrale  attento al dialogo ,  parte del Settore Tecnico, non realizzabile però  con un CT part-time, come insegna la Spagna.

Sono due  le scelte cardine della grande svolta. Si tratta del  sorteggio, che magari premierà uno scudetto come quello del Verona di Bagnoli, e degli uomini. Il romano  Grossi sarà il designatore e in veste di “visionatori”,  coloro che giudicheranno gli arbitri da mettere nell’urna, Fabio Facchini e  Teo-Teofili chiamato a riguadagnare credibilità e a meritarsi la fiducia di chi lo rimette in campo. Si tratta di scelte positive, fatte sul merito,  servono a rasserenare l’ambiente e a chiudere la spirale dello spoil system che ha creato una casta arbitrale italiana poco apprezzata all’estero.

Il resto verrà da sé, il magnetismo di Petrucci, la sua influenza sul basket in generale , per   lo stop ai boiardi regionali gli basta un lampo degli occhi. Ma  dovrà anche fare i conti i suoi incarichi e le scelte politiche, magari anche  vedere se può continuare nel  delicato  mandato di presidente di CONI servizi, il braccio amministrativo. Perché  è chiaro che, in pratica, ancora per 18 mesi  sarà ancora lui il vero presidente del CONI come referente amministrativo del Governo. Una sorta di grande prefetto di una Spa  che produce purtroppo solo costi.

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Oliva non ce la fa, Francia in finale

L’infortunio del cecchino azzurro ha condizionato  la prestazione degli azzurri che avevano 10 punti di vantaggio ma sono calati nel finale con 8-19 nell’ultimo quarto. Oggi per il bronzo contro la perdente di Turchia-Serbia.

Peccato, la sfortuna stavolta ha bussato alla porta dell’Italia che dopo aver vinto e convinto nelle prime settime partite in un europeo cadetti dove non partiva favorita, non ha potuto chiedere a Pierfrancesco Oliva un sacrificio maggiore di provare a stare in campo. Uscito per una distorsione nella gara di venerdì con la Polonia, a due minuti e mezzo dalla fine, ha giocato ad onor di firma per 3 minuti senza riuscire a segnare, con due rimbalzi, e per las quadra azzurra  si è trattato della perdita nel principale riferimento, 15,6 punti e 10 rimbalzi, più tutto il resto.

Doppio ko alle slave, passa la Juniores azzurra

Nell’europeo femminile  di Bucarest l’Italia batte anche la Serbia (60-59)  dominando ai rimbalzi e con lo show di Giulia Bona e chiude oggi col Belgio già sicura del 1° posto

Fantastica settimana per le giovanili italiane, al 7/0 dei cadetti risponde la juniores femminile che ha battuto le due squadre slave, da ultimo  venerdì notte la quotata Serbia e si è  qualifica con un turno d’anticipo nel suo girone. Oggi affronta il Belgio  campione d’Europa uscente che anche in caso di vittoria con le italiane  verrebbe eliminata per il -28 della giornata inaugurale contro le serbe e la sconfitta del 2° turno con la Slovenia che  da parte sua già contro l’Italia aveva dimostrato di essere una squadra attrezzata, con la miglior rimbalzista della manifestazione, la Lisek, e si è confermata contro la Serbia passando però col 3° posto.

Doppio ko alle slave, Juniores promosse

Nell’europeo femminile  di Bucarest l’Italia batte anche la Serbia (60.5(9 dominando ai rimbalzi e con lo show di Giulia Bona

Fantastica settimana per le giovanili italiane, al 7/0 dei cadetti risponde la juniores femminile che ha battuto il Belgio campione d’Europa uscente e la quotata Serbia e si qualifica con un turno d’anticipo nel suo girone e oggi affronta il Belgio che anche in caso di vittoria verrebbe eliminata per il -28 della giornata inaugurale contro le serbe e la sconfitta del 2° turno con la Slovenia che già contro l’Italia aveva dimostrato di essere una squadra attrezzata, con la miglior rimbalzista della manifestazione, la Lisek.

A Vilnius semifinale Italia-Francia

Agli europei di Vilinius (Lituania) 7° successo degli azzurrini, oggi si giocano la medaglia contro i vincitori dei crowti campione uscente forse senza il giocatore di spicco, Pierfrancesco Oliva, infortunato  ma  intanto è cresciuto Federico Mussini.

Vittoria thrilling dell’Italia cadetti che affronta alle 18.10 ora di Vilnius la Francia in semifinale. Imbattuta fin dal primo exploit contro la Croazia campione uscente, nei quarti l’Italia  ha sempre guidato le danze anche se la Polonia non ha mai rinunciato a lottare a conferma del suo valore riuscendo a entrare fra le prime otto dopo due brutte sconfitte iniziali con Francia e Grecia ma mettendo ko Germania e  Lituania, favorita dal  fattore campo. Una vera impresa conquistare 2 punti con  54 rimbalzi contro, dei quali 27 catturati da Domantas Sabonis la sera del record europeo eguagliato.

Italbasket, convocato Polonara

La Nazionale maschile di basket annovera tra le sue file un nuovo cestista visto che nel pomeriggio di ieri è stato convocato Achille Polonara, classe 1991, 203centimetri, Ala in quota alla Cimberio Varese.

Il cestista arriva dopo la chiamata del Settore Squadre Nazionali e raggiungerà il raduno della Nazionale maschile di basket a Trieste del 30 luglio. Polonara rimarrà aggregato alla Nazionale in attesa del recupero e del reintegro dell’atleta Nicolò Melli.

Trentino Basket Cup 2012 Italia-Montenegro 84-73

L’Italia vince la Trentino Basket Cup. Gli Azzurri battono il Montenegro 84-73 con una gara attenta, bella e dominata in lungo e largo nell’ultimo quarto. Le conferme che Pianigiani cercava dal torneo di Trento sono arrivate. Senza Gallinari, a riposo precauzionale anche nell’ultima giornata, il gruppo ha risposto alla grandissima prendendosi responsabilità e rimanendo unito sempre e comunque, anche quando il Montenegro ha messo il naso avanti ad inizio terzo quarto. La reazione è stata immediata e devastante e da quel momento c’è stata una sola squadra in campo. E’ solo il primo test dopo i giorni del ritiro e la strada è ancora lunga ma gli Azzurri ripartono da Trento con tanto entusiasmo e le indicazioni giuste per proseguire il percorso intrapreso a Folgaria.

Le Olimpiadi 2012 su SkySport

I Giochi Olimpici entrano finalmente nel vivo su Sky Sport HD, televisione ufficiale delle Olimpiadi, che garantirà una copertura mai vista prima, con 12 canali dedicati in HD e un canale in 3D. Su Sky Olimpiadi 1 HD, ad aprire la giornata a cinque cerchi, lo studio condotto da Eleonora Cottarelli e Fabio Tavelli, in onda dalle 10. A seguire, tutto il meglio della giornata di gare, con in primo piano le competizioni degli azzurri.

Alle 23, in diretta dal Tower Bridge di Londra, Carlo Vanzini con “Benvenuti sul podio”. Alle 00.15 spazio al pubblico, con telefonate e commenti dai social network, con “Terzo Tempo olimpico”, mentre alle 00.45 l’appuntamento quotidiano con “London Remix”, per rivedere le immagini più suggestive e rivivere le emozioni dei grandi atleti in gara ogni giorno.

Battuta la Polonia, cadetti thrilling in semifinale

Agli europei di Vilinius (Lituania) ottavo successo degli azzurrini, oggi si giocano la medaglia contro la vincente di francia-Croazia forse senza il giocatore di spicco, Pierfrancesco Oliva, ma  intanto è cresciuto Federico Mussini.

Vittoria thrilling dell’Italia cadetti. Imbattuta fin dal primo exploit contro la Croazia campione uscente, l’Italia  ha sempre guidato le danze anche se la Polonia non ha mai rinunciato a lottare a conferma del suo valore riuscendo a strappare i quarti dopo due brutte sconfitte iniziali con Francia e Grecia ma riuscendo poi a battere la Germania e la Lituania, il fattore campo e a riuscire nell’impresa di conquistare 2 punti nonostante i 54 rimbalzi contro, dei quali 27 catturati da Domantas Sabonis nella sera del record europeo eguagliato.

Cadetti europei in semifinale, contro la Polonia settimo successo

Vittoria thrilling dell’Italia cadetti, 82-79,  contro la Polonia e settima vittoria su sette gare che significa entrare per la prima volta dal ’91 nel giro medaglie dell’europeo cadetti.

Successo sofferto della squadra allenata da Antonio Bocchino, perché la Polonia ha sbagliato il tiro da 2 del pareggio e poi quello da 3 per andare al supplementare contro la Polonia dei gemelli Marek e Kamil Wyert. Uscito per una distorsione nel finale Oliva dopo aver segnato 15 punti e preso 11 rimbalzi, la guardia Mussini, un emiliano di 1,79,  ha preso il comando delle operazioni segnando canestri decisivi e con 20 punti ha giocato la sua miglior partita che permette alll’Italia di sfidare la vincente di Croazia-Spagna domani alle 18.10 nell’europeo di Vilnius (Lituania).

Dream team 2012, LeBron come Kobe: “Siamo forti come nel 1992”

A poche ore dal debutto ufficiale della squadra americana nelle Olimpiadi 2012 di Lodra, LeBron James decide di scaldare l’ambiente riprendendo – e parafrasando – le parole di qualche settimana fa di Kobe Bryant:

“Sì, Kobe ha ragione: siamo forti come il Dream Team del 1992 anche se si tratta di un confronto impossibile: sarebbe bellissimo sfidarli, ma non potremo farlo”.

Così Lebron nel giorno in cui si presenta la nazionale Usa di basket:

“Su di noi c’è troppa pressione perchè siamo strafavoriti? Ci sono abituato, e poi non avverto un peso così particolare: siamo qui per l’oro, gi altri ci conoscono mai noi vogliamo comunque vincere. Sarà bellissimo ripetere Pechino e vivere quest’altra emozione dopo quella del titolo della Nba con Miami”.

Vezzosi nuovo allenatore Consum.it Virtus Siena

E’ un comunicato del club a rendere noto che Umberto Vezzosi è il nuovo allenatore della Consum.it Virtus Siena per la prossima stagione sportiva 2012/13.  L’allenatore nato a Poggibonsi (Siena) il 10/10/1961, attuale responsabile tecnico del settore giovanile virtussino, sostituirà il partente Matteo Mecacci e assumerà la guida del nuovo progetto tecnico rossoblù, basato essenzialmente sui giovani. Vezzosi, tecnico molto preparato e leader in Italia per la scoperta e la formazione dei giovani talenti, è arrivato alla Virtus nel 1999 .

Con le squadre giovanili ha conquistato 2 scudetti, Under 15 nel 2009 e Under 17 nel 2011. In passato Vezzosi ha già guidato la prima squadra di serie B1 in 3 occasioni, subentrando nel 2003 e nel 2004 prima a Schiavi e poi a Danna E portando la squadra alla salvezza. Infine nel 2005 ha iniziato la stagione da capo allenatore fino alle dimissioni arrivate al termine della regular-season. A Vezzosi va un grande in bocca al lupo da parte della società Virtus-Siena.