Quattro azzurri under17 convocati al supercamp di Mosca

Dal 13 al 16 Simone Fontecchio, Benvenuti, Akele, Basile lavorano con i giocatori e allenatori NBA del Basketball Without Borders Europe

Quattro fra i migliori giovani italiani classe 1995 sono stati invitati a Mosca dal 13 al 16 settembre al  Basketball Without Borders Europe  camp con una cinquantina di partecipanti. Si tratta di Simone Fontecchio, Lorenzo Benvenuti, Nicola Akele e Nicola Basile.  Organizzato dalla NBA e dalla FIBA  per il programma di sviluppo fra le varie nazioni  mondiale  a Mosca concentra una selezione dei migliori 17enni  europei, fra i quali diversi protagonisti degli europei U18 di Vilinius, come  l’italiano Simone Fontecchio, il croato Zganec,  il turco Sipahi, il tedesco Akpinar e il bulgaro Vezenkov. Fra i convocati anche il finlandese di origine bosniaca Emir Sulejmananovic che ha firmato un triennale con l’Olimpia Lubiana.

Amedeo Della Valle ha deciso per Ohio State

Finito il liceo negli Stati Uniti il play-guardia di Alba ha scelto fra molte offerte un club prestigioso della NCAA per spiccare il volo nella NBA

In molti speravano di vedere quest’anno Amedeo della Valle nella squadra Under20 degli europei, invece si è concentrato sugli Stati Uniti perché il suo sogno è di riuscire a entrare nella NBA grazie a un ruolo di protagonista nella NCAA. La sua stagione d’approccio alla   Findlay Prep, il liceo dal  quale sono usciti  ultimamente  Avery Bradley (Celtics), Tristan Thompson (Cavs) e Cory Joseph (Spurs) ha suscitato l’attenzione di numerose università prestigiose, Arizona, Michigan, Ohio State, Texas A&M e Gonzaga.

Dalla Liga ACB spagnola alla NBA in cinque big

Bilancio del mercato, scende il valore della Liga ACB e non è solo colpa del dollaro americano.

Alla vigilia della nuova Liga ACB si comincia a fare il bilancio fra arrivi e partenze, e gli spagnoli parlano di fuga delle stelle, e non sono verso la NBA ma anche i paesi a moneta più forte della zona euro, come Russia e Turchia. Esattamente come succede all’Italia.

Nazionale in volo, il bello di essere Gigi Datome

A metà delle qualificazioni l’Italia ha raggiunto lo scopo principale, prossima tappa col Portogallo e una certezza in più aver trovato un potenziale quarto uomo da NBA.

Come per gli aerei,  per volare anche  una squadra di basket  ha bisogno di due ali.

Nel suo volo sicuro sui cieli dell’Est,  dalla Cekia e la Bielorussia,  le due ali  dell’”Italian Basket Flight” hanno raggiunto la prima destinazione, la qualificazione dopo quattro giornate. Il traguardo desiderato, ma anche il minimo perché ad onta di certi discorsone  pre-partita , dal richiamo omerico, non bisogna avere una laurea in matematica per capire che ragionando di 16 promozioni (due di ciascun girone più le migliori 4 sui 6 gironi)  su 31 squadre al via, con 10-12  di contorno o contantubo,  il rischio si riduce a un modesto 10 per cento.  Scenario che da noi non è stato oggetto di dibattito perché qualcuno vuole che la nazionale sia subalterna, tanto che gli altri ne hanno subito approfittato e  le nazioni che hanno fatto questo nostro  ragionamento – come dire? – puramente scolastico ne trarranno i maggior vantaggi. E quindi bisogna ringraziare anche Bargnani e Belinelli se sapremo qualcosa di più su questa squadra che ancora una volta si è imarcata sul discorso degli oriundi in salsa senese, per cui ne ha voluti addirittura due.

In attesa che con la sicurezza del 1° posto  i momenti di spettacolo diventino sempre maggiori  perché i maestri dell’etica sociale insegnano che bisogna adattare il sistema agli uomini,  un buon suggerimento anche per gli allenatori di basket,  queste partite potrebbero mettere qualche buona idea nel capo a Pianigiani, l’ homo prudens,  per i prossimi europei. A meno che  il nostro CT-Vate in part time  lavorando adesso sul Bosforo, un bazar unico, non ripiombi in  uno stress addotto nella diretta TV  quale ragione  per lasciare la città dell’Angiolieri. Forse  più d’uno ha pensato che anche per lui non c’era più tanta trippa, ed era più strategico avere un fondaco senese in altri mari.

Javtokas dello Zalgiris il primo infortunato della stagione europea

Per una frattura da stress dovrà stare fuori dai 4 ai 6 mesi il centro dell’ambiziosa selezione lituana.

L’Euroleague non è ancora incominciata a c’è già la prima vittima. Si tratta di Robertas Javtokas, il big-man dello Zalgiris Kaunas, 32 anni, 2,10, che dovrà essere operato nei prossimi giorni per una frattura da stress a un piede. L’infortunio risale al periodo di preparazione della nazionale olimpica. Dopo l’operazione dovrà osservare 3 mesi di riposo, e quindi altri 2-3 mesi di lavoro per tornare in campo.

L’ungherese Adam Hanga lancia un messaggio agli Spurs

Il 23 enne moro magiaro va forte con la propria nazionale, nel 2011 è stato scelto n.29 come possibile alternativa futura a Tony Parker.

Scelto nel draft 2011 al n.29 dagli Spurs per la grande somiglianza nel fisico e nel gioco di Tony Parker (anche lui di pelle scura arriva però a 2 metri e forse più small forward), il 23 enne ungherese  Adàm Hanga spera di catturare  l’attenzione di Gregg Popovic  per entrare nel roster di San Antonio, anche se è molto difficile perché Ginobili non pensa di lasciare e l’alternativa di Parker è l’australiano Patty Mills.

Il Besiktas rilancia la scommessa Iverson: è solo pubblicità?

A 37 anni, dicono che abbia risolto i problemi al ginocchio e sia pronto a tornare in campo, intanto i neo-campioni di Turchia hanno ingaggiato due centri di livello, l’australiano Ogilvy e il croato Markota che sta andando forte con la sua nazionale.

Arrivato al titolo, il Besiktas è stata protagonista di una sorta di rivoluzione totale (via Erceg, Mensah-Bonsu, David Hawkins, Kemp, etc) e  con una stranezza: 8 giocatori del roster sono sopra i 30 anni. Fra i vecchioni viene riproposta la scommessa di Allen Iverson, classe 1975, che ingaggiato  a fine ottobre del 2011 a gennaio ha dovuto sospendere l’attività per una calcificazione al ginocchio.

E’ fatta, le Dotto-sisters riportano l’Italia U20 in Serie A

Segnano 39 punti le gemelline di Camposampiero contro le inglesi, e con un turno d’anticipo le azzurre conquistano il 13° posto dopo i problemi iniziali

Finisce bene l’imprevisto, e cioè  il tormentone del gironcino a 4 con Lettonia, Portogallo e Gran Bretagna conseguenza delle 3 sconfitte nel girone iniziale con 3 formazioni che saranno poi protagoniste di primo piano dell’Europeo U20 femminile di Debrecen (Ungheria). Un imprevisto che ha riservato anche problemi fuori dal campo, come il caso di salmonellosi che ha colpito diverse squadre e ha creato problemi di formazione nei giorni scorsi alle italiane (la Maffenini e la Nori), oltre al guaio della mano della  Granzotto. Con un turno d’anticipo, con caparbietà e un saggio delle capacità di alcune giocatrici, come hanno offerto nella gara decisiva quattro quinti del quintetto in doppia cifra (le gemelle Dotto,  la Maffenini e la Salvini), la squadra di Molino raggiunge matematicamente il 13° posto e non ha più valore l’ultimo match contro la Lettonia.

Pullen-story, eroe in Georgia grazie al passaporto…

Nelle qualificazioni europee i georgiani di Mike Fratello salvati  in casa contro la Lettonia  da una tripla  finale dell’ex biellese che Roma voleva. Il passaporto gli frutterà un ricco ingaggio in Spagna?

Nel bene e nel male oltre a  Gigi Datome (con 22 punti top scorer azzurro a Minsk) il protagonista del quarto turno è stato uno dei migliori americani della serie A italiana dell’anno scorso, Jacob Pullen, 1,82, guardia che ha segnato 456 punti con la maglia di Biella che come tante altre volte (vedi Gist) ha presentato per la prima volta in Europa lanciato verso la NBA (vedi lo svedese Jerebko) giocatori importanti.

Missione romana dei Raptors per controllare la forma di Bargnani

Missione romana per Jerry Colangelo e Maurizio Gherardini per incontrare Andrea Bargnani allo scopo di verificare come procede il lavoro di preparazione fisica per la prossima stagione, e cercare di avere assicurazioni sullo stiramento al polpaccio che ha costretto il miglior marcatore dei Raptors a chiudere la stagione per il riacutizzarsi del vecchio problema.

L’assistente di Scariolo allenerà in Cina

Ex assistente di Sergio Scariolo a Malaga e poi  alla nazionale, chiuso il rapporto a metà della scorsa stagione con l’Unicaja (che ha deciso di puntare su Jasmin Repesa CT croato)  Chus Mateo sarà il primo allenatore  del settore maschile a sbarcare il Cina.

Allenerà  i Brave Dragons dello Shanxi Zhongyu.  In Cina allena anche Luca Mandelo, il CT della nazionale femminile.

Mateo è stato vice-allenatore a Madrid, Unicaja e Fuenlabrada. Dopo le Olimpiadi di Atene anche Recalcati ricevette offerte dalla Cina, ma le rifiutò essendo a quel tempo sotto contratto con la nazionale azzurra.

Under20 donne: azzurre a un passo dal ritorno in A

Nell’europeo di Debrecen le semifinali sono Olanda-Russia e Spagna-Turchia, fuori di poco le francesi. Sofferta quarta vittoria consecutiva contro le portoghesi, ora basta un successo con le inglesi o la Lettonia nelle ultime due gare.

Un brivido freddo  ha percorso  la schiena delle azzurre a Debrecen (Ungheria),quando nella quarta giornata del torneo di classificazione dell’europeo Under 20 di Debrecen (Ungheria)  il Portogallo  è passato a condurre alla fine del 3° tempo per 38-34 e  poco dopo  per 43-42.

Gallo colpisce dalla lunetta, Koponen al top

Nei 6 gironi delle qualificazioni degli europei  imbattute Montenegro, Italia,  Germania, Croazia, Georgia e Finlandia.  Al debutto nella Croazia il gioiello nazionale. La crescita di Gigi Datome

Nelle partite del 4° turno di qualificazione Italia e Montenegro sono le prime due formazioni a raggiungere le quattro vittorie. Il prossimo turno (lunedì 27 agosto) gli azzurri riposano e tornano in campo in Portogallo  il 30 agosto a Coimbra e successivamente giocano il 2 settembre a Trieste con la Rep.Ceka, il 5 in Turchia, l’8 con la Bielorussia a Trieste.

Jordan raccoglie 3 milioni di dollari per Barack Obama

Barack Obama  prima dei Giochi si è speso a favore del Dream Team di Jordan quando gli è stato chiesto da appassionato di basket se pensava fosse più forte la squadra del titolo di Barcellona o quella di Londra ed è stato generosamente ripagato dal suo idolo che gli ha versato  tre milioni di dollari.

Si tratta del ricavato di una cena per il finanziamento della campagna elettorale per la rielezione del presidente con 120 persone tenutasi al Lincoln center di New York che hanno pagato 20 mila dollari a testa.