L’ultimo colpo di mercato dell’Armani Jeans Milano, il centro nigeriano con passaporto italiano Benjamin Eze, ex colonna del Montepaschi Siena con cui ha vinto 4 scudetti negli ultimi 4 anni, è in dubbio per la prossima sfida delle Final Eight Coppia Italia contro l’Air Avellino, che si giocherà venerdì 11 febbraio alle ore 18. La società ha comunicato, attraverso una nota dal proprio sito ufficiale che, dopo i risultati degli accertamenti, si continuerà il percorso terapeutico-riabilitativo concordato con lo staff medico dell’Olimpia. Eze, che comunque partirà con la squadra per Torino, verrà quotidianamente controllato per verificare se ci saranno le condizioni per poterlo impiegare nella gara contro l’Air Avellino.
Armani Jeans Milano
Air Avellino, Vitucci: “Siamo molto carichi”
Frank Vitucci, coach dell’Air Scandone Avellino, poco prima di partire con la sua squadra in direzione Milano per le Final Eights di Coppa Italia, ha parlato nella consueta conferenza stampa prepartita:
“Recuperiamo Linton Johnson ed ovviamente è un bene, mentre oggi non si è allenato Spinelli. Contiamo di essere tutti disponibili e andiamo ad affrontare questo impegno molto carichi. Ci tenevamo molto a raggiungere questo risultato perchè è stato un obiettivo comune importante dal punto di vista motivazionale. Ce la giochiamo anche se chiaramente affrontiamo una squadra importante con tanti giocatori e anche con gli occhi puntati addosso, ma questo ci darà ancora maggior spinta per affrontare al meglio l’incontro.”
Air Avellino, recuperato Johnson
Venerdì 11 febbraio alle ore 18, in diretta su Skysport HD, scenderà in campo anche l’Air Scandone Avellino, reduce dall’ottima prestazione nella vittoria casalinga contro il Canadian Solar Bologna per 105-101, nei quarti di finale di Coppa Italia e sfiderà l’Armani Jeans Milano di Dan Peterson. Una partita che potrebbe dare qualche soddisfazione alla squadra campana che anche in campionato sta mantenendo un ottimo quarto posto in classifica a quota venti punti, 6 in meno della stessa Armani Jeans Milano. Per la sfida di Coppa Italia buone notizie per l’Air che recupera Linton Johnson anche se è costretta a rinunciare a Spinelli che oggi non si è allenato.
Morte Rubini, Gamba: “E’ stato il mio mentore”
Il coach dell’Armani Jeans Milano Sandro Gamba ha voluto ricordare così Cesare Rubini, ex cestista e allenatore della squadra lombarda, scomparso nella notte di ieri: “Prima di tutto vorrei dire che Lo sport italiano perde un grande alfiere. Ho trascorso oltre 40 anni di vita insieme a Rubini. Mi ha visto giocare su un campo polverosissimo del 1947 e ha influenzato da subito la mia carriera. Dopo le giovanili, sono rimasto in prima squadra per 25 anni, allenato sempre da lui. Quando ho deciso di smettere di giocare, mi ha chiamato il giorno dopo per sapere se volessi fare il suo assistente: è stato lui a darmi la più grande opportunità della mia vita e a vedere in me un potenziale allenatore. Negli ultimi tre anni, ha lasciato a me tutta la responsabilità della preparazione, fino al 1973. L’ho ritrovato nel 1979 cme General Manager della Nazionale, quando la federazione mi ha offerto la panchina azzurra. Rubini è stato Il mio mentore. Caratterialmente era un burbero, non un chiacchierone, ma stava benissimo con i suoi giocatori. Non parlava tanto, ma la sua presenza era sufficiente per fornire grandi motivazioni a tutti noi”.
Serie A1, secondo stop consecutivo per Milano
Armani Jeans Milano-Angelico Biella 90-95
Anticipo domenicale indigesto per l‘Armani Jeans di Dan Peterson sconfitta in casa 95-90 da una sorprendente Angelico Biella, che infligge ai lombardi il primo ko in campionato tra le mura del forum. In una gara dominata dai piemontesi dall’inizio alla fine, i biancorossi, orfani di un centro titolare dopo l’infortunio di Eze, hanno messo in mostra tutte le fragilità che il ritorno del tecnico americano sembrava aver guarito. Il primo quarto è da shock per Milano, umiliata da Viggiano, interprete perfetto del ruolo dell’ex implacabile, e da Sosa e Slaughter, micidiale nei tiri dalla distanza. Dopo 7 minuti il punteggio sul tabellone ha dell’incredibile: 24-6 a favore degli ospiti. Molle in difesa, senza idee, l’Olimpia in stato confusionale. Peterson prova a scuoterla ma invano. E il monologo di Biella prosegue nel secondo periodo, quando il gap si allarga ancora, fino a 21 punti (40-19 al 13′). Poi un parziale risveglio dell’Armani, con Mancinelli (17 punti alla fine per lui), che accorcia un poco le distanze. Si va negli spogliatoi sul 35-48 e i biancorossi vengono sommersi dagli insulti del pubblico milanese, in un’atmosfera surreale. E chi spera che la musica possa cambiare dopo la pausa lunga rimane delusa perchè Biella rallenta ma l’Olimpia non ne approfitta. Jaaber e Hawkins sono irriconoscibili, insieme riusciranno a collezionare la miseria di 15 punti, mentre Sosa a Viggiano chiuderanno rispettivamente a quota 23 e 17. Non c’è da meravigliarsi se al 34′ l’Angelico è di nuovo avanti di 21 lunghezze (81-60). Proprio quando la gara sembra virtualmente chiusa i biancorossi provano la rimonta ma senza troppa convinzione con Pecherov e Greer. Si entra nell’ultimo minuto di gioco sull’83-88 ma il sorpasso sul filo di lana rimane una chimera che si infrange sulla precisione di Soragna dalla lunetta.
Armani Jeans, infortunio muscolare per Eze
Guai in vista per il nuovo acquisto dell’Armani Jeans Milano, Ben Eze. Attraverso il sito ufficiale delle società meneghina è stato diffuso il comunicato sulle condizioni del giocatore:
“Pallacanestro Olimpia Armani Jeans Milano comunica che gli accertamenti cui è stato sottoposto il giocatore Benjamin Eze hanno evidenziato una lesione muscolare alla coscia sinistra. Il giocatore si sta già sottoponendo al percorso terapeutico-riabilitativo stabilito dallo staff medico, che rivaluterà l’entità dell’infortunio nei prossimi giorni.
Armani Jeans Milano, Mancinelli: “Peterson ci da una grande carica”
Il cestista di origine abruzzese Stefano Mancinelli attualmente in forza all’Armani Jeans Milano detiene un piccolo record. Infatti Mancinelli ha giocato per 55 partite consecutive e, solo nell’ultimo match, è stato costretto a non giocare a causa di un’influenza. Il cestista ha voluto rilasciare della dichiarazioni sull’attuale stato di forma di Milano: Dopo un mese di Dan Peterson alla guida della squadra il giudizio del “Mancio” non può che essere positivo:
“È veramente una cosa diversa da tutti gli allenatori che ho avuto in tutta la carriera. Lo conoscevo come persona, ma ovviamente non come allenatore di pallacanestro e devo dire che è stato capace di trasmetterci una grande carica. Ci stimola davvero ogni allenamento e conosce il basket in modo perfetto”.
La squadra non è mai riuscita a convincere e si è arrivati all’inizio del 2011 alla decisione del cambio dell’allenatore:
“Gli infortuni non ci hanno aiutato, sono stati tanti e in un momento importante della nostra stagione, ma non possono essere un alibi. Bisogna anche dire che le partite che dovevamo vincere non siamo stati in grado di farlo e questo è stato un problema per fare il salto di qualità. Penso alla gara con Valencia che abbiamo giocato a Biella, è andata malissimo”.
Poi è stato come se Peterson avesse tolto il “tappo” all’attacco biancorosso lasciando i giocatori liberi di sprigionare a tutto campo il loro talento:
“Il coach ci ha imposto di andare il più possibile in contropiede, ha detto che è una squadra costruita per correre, che ha talento e fisicità per farlo e non aveva senso non sfruttare questa possibilità”.
Le prime partite infatti aveva proprio visto questa inversione di tendenza, poi a Treviso la squadra si è improvvisamente bloccata riprensentando tutti i problemi di un mese fa:
“È vero che abbiamo giocato male, ma pur facendolo siamo anche rimasti in partita fino al 30’. Penso che purtroppo qualche problema sia nato dal fatto che ci stiamo ancora assestando come squadra, abbiamo un play e un pivot da inserire, giocatori molto importanti, è ovvio che la squadra ne abbia un pò sofferto, ma è l’unico modo per migliorare velocemente e crescere ancora di più”.
Serie A1, Treviso rovina la festa a Peterson
Benetton Treviso-Armani Jeans Milano 76-59
Treviso travolge in casa l’Armani Jeans e conquista due punti preziosi. I biancoverdi risalgono dal pantano del fondo classifica mentre per Dan Peterson è la prima sconfitta dal suo ritorno sulla panchina di Milano. È la partita del riscatto con un Bulleri da antologia. Sul parquet di casa la Benetton ritrova l’ex capitano Marco Mordente da avversario, assente l’azzurro Mancinelli, bloccato in casa dalla febbre. Palla a due con Treviso che schiera il neo acquisto Brian Skinner, poi Markovic, Motiejunas, Peric e Brunner mentre per Milano ci sono Pecherov, Maciulius, Jaaber, Rocca Mason, Hawkins. Milano è granitica, Treviso imposta un gioco veloce ma poco produttivo all’inizio. Maciulis rompe il ghiaccio per le scarpette rosse. La Benetton spinge con Brunner e Peric ma le furie rosse comandate da un Hawkins in forma strepitosa faticano a mantenere il ritmo. Treviso ci prova mettendo in campo Bulleri e Devin Smith che infilando da tre riaccende le speranze trevigiane. Il secondo quarto travolgente per i padroni di casa. Bombe da tre, tiri liberi, da due. Ce n’è per tutti i gusti. Il sorpasso su Milano è decretato. L’Armani perde la concentrazione e la misura sul tiro sbagliando a ripetizione. Jaaber accellera, si fa spazio nel gioco, Milano recupera e fa sfumare il +10 della tranquillità. Ma dopo il riposo lungo, Treviso reagisce con determinazione, forza e volontà. È un’altra partita. A canestro non commettere errori. Milano è in affanno, lascia fare a Treviso. Un cambio di ritmo e di gioco per l’Armani che non combacia con il posto di classifica e l’alto livello di gioco, abituale per Milano. Bulleri strepitoso in finale di gara. Armani dalle mani fragili, Benetton stranamente corazzata. Una vittoria che sembra più un assist da Milano a Treviso per aiutare un club glorioso, quello biancoverde, a serio rischio retrocessione.
Armani Jeans Milano, Eze: “Il nostro obiettivo è battere Siena”
E’ stato presentato oggi il neo acquisto dell’Armani Jeans Milano, Benjamin Eze. Il cestista, che in passato ha giocato e vinto con Siena ha così risposto insieme al coach Dan Peterson alle domande dei giornalisti: “Il nostro obiettivo è battere Siena. Milano è una squadra in cui volevo giocare da molto tempo, avrei potuto lasciare qualsiasi team per giocare qui».»
Dan Peterson: “Sarà il perno in attacco della squadra, un faro che saprà far valere la sua presenza difensiva in area». Insieme all’assenza di un playmaker, cui la società meneghina ha risposto con l’acquisto di Greer, la mancanza di un pivot, complice l’infortunio di Petravicius, era il motivo con cui la critica spiegava le difficoltà incontrate da Milano all’inizio della stagione. Ora con l’arrivo di Eze, Peterson, tornato sulla panchina di Milano dopo 24 anni per dare una scossa all’ambiente, non accetta più alibi: «se la squadra non va bene, dovrete prendervela con me. Non bisogna avere paura – ha aggiunto il tecnico americano – spero che succeda come con Meneghin: arrivato lui, è arrivato lo scudetto».
Brumatti, svolti i funerali a Gorizia. L’ultimo saluto dei suoi ex compagni
Leggiamo da Repubblica del funerale di Giuseppe ‘Pino’ Brumatti, svoltosi a Gorizia. Gloria del basket italiano – anni Settanta e Ottanta – è deceduto venerdì scorso per un improvviso malore all’età di 62 anni.
A rendere omaggio all’ex bandiera dell’Olimpia Milano, 102 presenze e 507 punti con la maglia della Nazionale, moltissimi ex compagni di parquet: tra i banchi della piccola chiesa c’erano tra gli altri Renzo Bariviera, Paolo Vittori, Marco Bonamico, Giulio Iellini, Alberto Ardessi e il presidente della Federazione italiana basket, Dino Meneghin.
Significative le parole di don Federico Grosso che, durante l’omelia, ha richiamato i valori più cari a Brumatti, amicizia e convivialità.
“Siamo qui per salutare un grande campione e un grande uomo“, ha detto nel suo intervento il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli. “Ancor prima che superman sportivo, Pino era una persona umile, corretta, generosa, che anche negli ultimi anni – secondo Romoli – ha messo la sua professionalità a servizio del basket goriziano”. All’esterno della chiesa parrocchiale della frazione goriziana, nella quale Brumatti risiedeva da vent’anni, gli omaggi floreali di Armani Jeans Milano (“L’Olimpia ti porta sempre nel cuore”), Nuova Pallacanestro Gorizia e Reggiana. Le spoglie di Brumatti, che di recente era stato inserito nella Hall of fame italiana di basket, riposeranno nel cimitero di Lucinico
Serie A1, quarto successo consecutivo per Peterson
Armani Jeans Milano-Banca Tercas Teramo 87-74
L’incantesimo del mago Peterson continua. L’Armani Jeans Milano ha battuto la Banca Tercas Teramo 87-74, allungando la striscia positiva a quattro vittorie su quattro partite giocate dal ritorno in panchina del tecnico americano. Ma, come all’andata, per avere la meglio sulla Banca Tercas, ultima della classe, i biancorossi devono faticare più del previsto. E, dal punto di vista della fluidità del gioco in attacco e della determinazione, stasera c’è da registrare un piccolo passo indietro rispetto alle ultime gare. Sugli spalti l’entusiasmo non manca però, complice forse il doppio impegno domenicale di Inter e Milan, gli spazi vuoti sono tanti. E anche in campo si parte un pò al rallentatore. Milano al 4′ è sul 9-2 e sembra già poter scappare via, poi in due minuti subisce 9 punti senza andare a segno, con Teramo che passa in vantaggio (11-9). Peterson chiama il time out, si fa sentire, butta dentro Greer, Pecherov e Mordente e l’Olimpia si rifà sotto, arrivando alla sirena avanti di 5 lunghezze (29-22). Teramo dà l’impressione di non riuscire a rispondere e in apertura di secondo periodo sprofonda a meno 13 (37-24), sotto i colpi Pecherov, Melli, Maciulis e del neoarrivo Greer, che si è presentato al pubblico di Milano con un bottino finale di 14 punti e 2 assist. Ma la Banca Tercas, seppur orfana di un acciaccato De La Fuente, non ci sta a interpretare il ruolo di vittima predestinata. E mentre l’ultimo acquisto dell’Olimpia Benjamin Eze fa capolino tra il pubblico del Forum, Zoroski, Polonara e Davis ne fanno 11, l’Armani sta a guardare e Teramo è di nuovo lì, a un passo. Al rientro dagli spogliatoi, gli abruzzesi continuano a premere è al 24′ arriva, per mano di Diener (top scorer con 17 punti) il nuovo sorpasso: 51-50. Il pubblico ammutolisce perchè sembrano ripresentarsi gli spettri dei momenti peggiori della stagione. A scacciare i cattivi presagi ci pensano Mancinelli, Jaaber Pecherov, Greer e un redivivo Mordente, i quali a cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto con un parziale di 29-8 mettono la parola fine alla partita, facendo tirare ai tifosi milanesi un sospiro di sollievo
Mercato, l’Armani Jeans non si ferma. Preso anche Eze
Nuovo colpo di mercato dell’Armani Jeans Milano, dopo il play Lynn Greer, presentato ieri alla stampa, la società di basket meneghina ha ufficializzato l’arrivo del centro nigeriano con passaporto italiano Benjamin Eze. Il giocatore che nei giorni scorsi ha rescisso il contratto con il Khimki Mosca, club cui era approdato a inizio stagione, arriverà a Milano nella giornata di domani e una volta espletate le formalità burocratiche e sostenute le visite mediche sarà a disposizione di coach Dan Peterson. Eze, 30 anni il prossimo 8 febbraio, vanta una lunga esperienza nel campionato italiano, dove ha debuttato proprio contro Milano il 4 novembre 2001, vestendo la casacca della Viola Reggio Calabria. Poi il passaggio alla Montepaschi Siena, dove è protagonista del ciclo di vittorie che comprende quattro scudetti, tre Supercoppe Italiane e due Coppe Italia. Ora, dopo la parentesi russa, il ritorno in Italia, nella sua nuova avventura milanese.
Armani Jeans Milano, Greer: “Non vedo l’ora di scendere in campo”
Lynn Greer, l’ultimo acquisto della Armani Jeans Milano, oggi è stato presentato in pompa magna dalla società lombarda. Il cestista statunitense classe ’79 si trasferisce all’Armani dopo la breve esperienza turca. Ecco le prime parole di Greer nella conferenza stampa di presentazione: “Sono contentissimo di essere a Milano e di giocare nuovamente nel campionato italiano. Non vedo l’ora di scendere in campo con l’Olimpia e regalare alla società e ai tifosi delle grandi soddisfazioni. Abbiamo come obiettivo il campionato e la Coppa Italia e vorrei riuscire a dare il mio contributo per ottenere buoni risultati”. Queste le prime parole di Lynn Greer durante la conferenza stampa di presentazione, che si è svolta presso la sede della Pallacanestro Olimpia Armani Jeans Milano. Diverse le domande cui Lynn ha risposto, a partire dal suo rapporto con David Hawkins, che ritrova dopo i tempi del college a Temple: “Abbiamo parlato per ore e per due o tre giorni consecutivi di Milano, dell’Olimpia e di quello che avrei potuto trovare qui. Per me è un grande piacere giocare di nuovo con David e sono convinto che insieme ci divertiremo. Nella sua stagione con Napoli ha vinto il titolo di capocannoniere del nostro campionato: “Ma non voglio essere dipinto solo come un giocatore capace di segnare molto. Sono qui per mettermi a disposizione di coach Peterson e di fare quanto mi chiederà, dalla regia, al passaggio, al tiro e alla difesa. Uno sguardo anche alle sue esperienze passate: “La Nba è stata una bella esperienza, ma credo che l’Europa sia davvero un posto molto stimolante dove poter giocare a pallacanestro. Ho vissuto esperienze positive in Grecia e anche in Turchia, ma ora penso solo a Milano. Coach Peterson si è così espresso su Lynn Greer: “E’ un giocatore che conosce la pallacanestro, ha doti di leadership offensive, ma anche doti difensive e sono convinto che con Jaaber formerà una coppia davvero ben assortita. Ho voluto fortemente Lynn perchè credo sia il giocatore che ci serve dopo che abbiamo dovuto rinunciare temporaneamente a Finley per l’infortunio al ginocchio. Ho già visto in allenamento quello che ci può dare e credo che dopo un primo periodo in cui si dovrà inserire al meglio nei meccanismi della squadra, potrà diventare un elemento importantissimo per il nostro gioco”.
Serie A1, Milano ingaggia Greer
L’Olimpia Milano ha annunciato l’arrivo del play Lynn Greer dal Fenerbache Ulker Istanbul. Statunitense, classe 1979, Greer ha già giocato in Italia con la maglia della Carpisa Napoli durante la stagione 2005-2006, conclusa con il titolo di Mwp del campionato e 22,6 punti di media. Dopo una parentesi nella Nba, Greer è tornato in Europa nel settembre del 2007 con l’Olimpiakos prima di trasferirsi in Turchia. Secondo quanto comunicato dalla società meneghina, una volta espletate le formalità burocratiche il giocatore arriverà a Milano per sostenere le visite mediche e mettersi a disposizione del coach Dan Peterson. Quest’ultimo, nella conferenza stampa post partita di questa sera ha espresso il suo apprezzamento nei confronti di un giocatore in grado di dare “fosforo, forza in attacco e dotato di buona capacità difensiva”. Peterson ha poi raccontato di come Hawkins, compagno di squadra di Greer ai tempi del college, una volta saputo della trattativa, gli abbia consigliato di non lasciarselo scappare.