Serie A1, Varese ferma la matricola terribile Venezia

Va alla Cimberio Varese il primo anticipo dell’ turno di Serie A, che con il punteggio finale di 73-67 mette fine alla striscia vincente dell’Umana Venezia (reduce da quattro vittorie) e in attesa degli altri match torna al comando della classifica, raggiungendo il trio formato da Siena, Milano e Cantù. Decisivi Rok Stipcevic (14 punti), che mette dentro la tripla della sicurezza, e quel Justin Hurtt (18) che sino a ieri era una specie di oggetto misterioso, tanto che nei giorni scorsi era tornato ad allenarsi con Varese Jobey Thomas. A Venezia non sono bastati i 20 punti di Alvin Young, che cala vistosamente nella ripresa, dopo aver giocato un primo tempo da 14 punti.

SEMPRE AVANTI – Quella di Varese é stata una vittoria meritata, quella della Cimberio, che ha condotto il match per quasi tutti i 40 minuti, andando subito a +7 con Diawara (13) e Hurtt (14-7). Venezia va a strappi con le consuete fiammate di talento, e con Bowers (10) raggiunge il pari a 22 e prova a mettere anche il muso avanti sul 27-29, ma la Reyer si perde nel terzo quarto, dopo il fallo tecnico commesso da Slay. La Cimberio a quel punto mette il turbo e va a +8 con Rannikko, ma Venezia ritrova uno scatto di orgoglio con Slay e Clark (13) piazzano il break dell’8-0 che vale il provvisorio sorpasso esterno, sul 61-62 dopo il tecnico fischiato a Recalcati. Venezia paga però un pò di inesperienza non chiude (complici le 20 palle perse) e Varese trova lo strappo decisivo, con un canestro di Hurtt, una penetrazione di Diawara e una tripla da distanza siderale di Stipcevic (70-64), che fiacca le ultime velleità di Venezia.

CIMBERIO VARESE-UMANA VENEZIA 73-67 (22-19, 38-37; 54-52)

Varese: Hurtt 18, Stipcevic 14, Diawara 13, Garri 7, Kangur 8; Demartini 0, Rannikko 8, Talts 2, Reati 3, Fajardo 0. N.e.: Ganeto, Bertoglio. All.: Recalcati.

Venezia: Clark 13, Slay 5, Szewczyk 9, Young 20, Fantoni 4; Allegretti 1, Meini 0, Bowers 10, Rosselli 2, Bryan 3. N.e.: Causin, Tomassini. All.: Mazzon.v

Serie A1, Biella sbanca Trevisto 79-82

Arriva il terzo successo esterno consecutivo per l’Angelico Biella, che espugna nel finale di gara il Pala Verde di Treviso per 79-82. Ottima la prova fornita dai rossoblu, lucidi nei momenti decisivi del match che é valsa la quinta vittoria della stagione. Match molto equilibrato ed emozionante, che come detto si é deciso nel finale dai ragazzi di coach Cancellieri. Nell’ultimo quarto arrivano due bombe da tre consecutive di un super Becirovic che rimettono in parità il match: ma è Pullen a rimettere avanti l’Angelico, prima di una decisvia serie di errori al tiro da parte di entrambe le squadre. La Benetton non riesce nemmeno ad approfittare di un fallo tecnico fischiato a Jurak, uscito per 5 falli, e così nell’azione successiva Coleman realizza da sotto le palnce il 69-72 al 36’. Le due difese alzano la pressione, costringendo i due attacchi a forzare il tiro. Coleman da sotto é implacabile e dà nuovamente il +5 all’Angelico. Moore trova il -2 dall’arco della lunetta, ma é sempre un ispirato Coleman a mettere la sua prima tripla per il 72-77. La Benetton però non molla e con i soliti Becirovic e Adrien si riporta sotto (76-77 a 50” dal termine). Sale altissima la tensione nei secondi finali di gara al Pala Verde: 1/2 dai liberi di Miralles, ma un recupero della difesa biellese manda in lunetta Pullen, che con grande freddezza sigla il 76-80. Becirovic subisce ancora un fallo, ma sbaglia il primo dei 2 liberi. Treviso a quel punto non può far altro che ricorrere al fallo sistematico: Pullen e Dragicevic fanno 1/2, in mezzo arriva la schiacciata di Adrien. A 5” dal termine, sul -3 e con palla in mano, è Scalabrine tenta la disperata tripla del pareggio, ma il tentativo dell’ex Celtics non va a buon fine. Finisce 79-82.

BENETTON TREVISO-ANGELICO BIELLA 79-82 (22-21, 44-51, 60-65)

Treviso: Adrien 18; Moore 8; Mekel 7; Becirovic 16; Bulleri; De Nicolao; Cuccarolo; Gentile 19; Gaspardo ; Moldoveanu ; Wojciechowki; Scalabrine 11. All. Sasha Djordjevic

Biella: Jurak 7; Minessi; Coleman 11; Soragna 12; Pullen 19; Lagan; Miralles 7; Lombardi; Rossi; Chrisikopoulos; Chessa 12; Dragivecic 14. All. Massimo Cancellieri

Casale Monferrato ha preso l’ala mancina Martinoni

La Novipiù ha acquistato il lungo italiano con cui ha completato l’organico dopo la mini-rivoluzione compiuta nelle ultime settimane. Casale Monferrato ha infatti ufficializzato l’accordo con il 22enne Nicolò Martinoni, ala mancina che nell’ultimo anno e mezzo ha giocato con la Virtus Bologna. La Canadian Solar aveva infatti appena annunciato la risoluzione dell’accordo quadriennale con Martinoni, che ha potuto così accasarsi in Piemonte. Da dove, invece, va via Michael Dunigan, che ha fatto le valigie per andare in Ucraina. Dunque, la nuova Casale di coach Crespi avrà un terzetto di esterni americani con Shakur (reduce dal debutto-record di domenica, con 30 punti), Temple e Janning, cambiati da Gentile, Ferrero, Malaventura e Pierich. Sotto le plance, il tuttofare Nnamaka e Martinoni supporteranno i pivot Chiotti e il serbo Stevic.

Coach Trincheri elogia Cantù: “Ottima reazione contro Caserta”

All’indomani del successo della sua Bennet contro la Pepsi Caserta, coach Trincheri ha avuto parole di elogio per la sua squadra: «Dopo un primo temp povero a livello di energia e contenuti, in cui siamo stati in difficoltà perchè abbiamo ballato un po’ sui loro lunghi aticipi, abbiamo agguantato la partita nel terzo periodo grazie a un atteggiamento diverso. Siamo stati bravi in difesa, facendo un eccellente lavoro su Collins che ha visto poco il canestro, e da quel momento in poi non ci siamo più voltati. Sicuramente ci ha dato una mano Lighty, che ha garantito fisicità e giochi da tre punti». «Queste sono sfide molto difficili perchè tatticamente ci possiamo preparare meno e tutte le formazioni che affrontiamo, come ho spiegato ai miei giocatori, hanno delle motivazioni altissime. Siamo soddisfatti per aver vinto la gara con un signor terzo quarto e ora sotto la prossima. Putroppo però Scekic ha subito un brutto infortunio e questa è la cosa che mi spiace più di tutte».

Cantù, tegola Scekic: lesione al legamento collaterale mediale

Gli esami al ginocchio destro a cui si é sottoposto Marko Scekic – che si è infortunato ieri nel match contro Caserta – hanno evidenziato una lesione del legamento collaterale mediale. Il lungo bosniaco dovrà restare al riposo per almeno 15 giorni, al termine dei quali verrà rivalutato con una nuova risonanza magnetica. Come recita anche il comunicato di Cantù, la risonanza sarà necessaria anche per un altro motivo: «Per un miglior studio del legamento crociato anteriore vista l’attuale presenza di liquido interarticolare che impedisce una diagnosi definitiva. I tempi di recupero potranno essere stabiliti solamente dopo gli ulteriori accertamenti».

Avellino, Vitucci dopo il ko di Casale: “Colpo degli infortuni”

E’ molto amareggiato, Frank Vitucci, al termine della partita persa contro Casale Monferrato: «E’ stata una gara figlia degli allenamenti non al completo che facciamo, ormai, da due settimane. Questa non vuol essere una scusante per un match che Casale ha vinto meritatamente. Il crollo dell’ultimo quarto è frutto di queste difficoltà mentre la Novipiù faceva tutto bene. Shakur è stato quello che ha fatto la partita, ma penso che la chiave siano stati i rimbalzi alla fine, che ci sono costati tanto. Lì si sono viste le difficoltà di cui parlavo. Casale è stata brava a stare in partita nonostante il nostro terzo quarto. Adesso ci tocca recuperare le situazioni fisiche che ci hanno dato molti problemi. Abbiamo sofferto la loro costanza di rendimento nell’arco di tutta la partita cosa che noi non abbiamo fatto. Golemac aveva giocato una prima parte abbastanza buona e pensavo che la sua esperienza potesse essere importante nel finale, mentre Gaddefors aveva fatto bene in difesa anche se poi è andato giù con tutti gli altri alla fine. Il calendario è difficile ma adesso dobbiamo capitalizzare questa sconfitta lavorando su quello che è andato male».

A1 7a/ Siena e Cantù agganciano EA7 Armani Milano

Basket A1/Settima giornata

Tre squadre al comando dopo 7 giornate nel massimo campionato di A1 di Basket: si tratta dell’Armani Milano, che ha riposato, e di Siena e Cantù, che, rispettando il pronostico, hanno sfruttato l’occasione per l’aggancio alla vetta. Nel dettaglio, i toscani, nel successo contro Varese, mandano in doppia cifra quattro giocatori: Aradori, Lavrinovic, Andersen e Ress; top scorer dell’incontro, tuttavia, il varesino di militanza Diawara, autore di 19 punti.

Lodevole, e per questo va citata subito, la marcia dell’Umana Venezia che non si arresta neppure nella trasferta di Biella e liquida i piemontesi con quattro punti di vantaggio maturati nel corso dell’over time.

Uno strepitoso Basile, invece, per lui 25 punti al tabellone, trascina la Bennet al successo contro Caserta che si difende con i 16 punti di Tusek.

Scavolini Pesaro batte la Benetton Treviso  con White protagonista (20 punti a referto per lui), Moore in grande spolvero per i veneti. McIntyre regala la vittoria a Bologna nella trasferta contro Montegranaro, ma questa è  stata la sua ultima prestazione prima dell’intervento che verrà eseguito negli Usa.

Chiotti manda a tappeto, con i suoi 22 punti, Avellino e Monferrato torna dalla trasferta irpina con una bella e netta vittoria (82-91).

Brown, Polonara e Borisov non bastano a Teramo che cade in casa contro Cremona trascinata da Kakiouzis (13 punti).

Infine la Acea Roma esce ancora sconfitta contro Sassari: la società pare decisa a tornare sul mercato cercando di mettere sotto contratto Mordente ex guardia dell’Armani Milano.

I risultati

Matricole terribili, Venezia nobilita la sua A

Quarto successo consecutivo della squadra di Andrea Mazzon che balza al 2° posto, mentre Casale conquista i primi punti con l’arrivo di Mustafà Shakur eroe della giornata che ha tenuto a riposo la neo-capolista Armani

  • Largo alle matricole. Conquistata fra le polemiche in un’aula giudiziaria dello sport,  fatto di giurisprudenza sportiva rivoluzionaria come fu per la  Bosman anni fa,  l’Umana Venezia legittima sul campo questo diritto vincendo  per la 4.a volta consecutiva, ancora in trasferta, totale 4 vittorie contro 2 sconfitte. E siccome con la A a  17 squadre la classifica a punti è bugiarda, la sua classifica reale è il 2° posto con  Siena, Cantù e Pesaro che hanno 2 sconfitte come la squadra di  Andrea Mazzon. Un coach che mi è sempre piaciuto perché ragiona con la sua testa, ha fatto la gavetta e allenato anche all’estero dotando la sua squadra di quel bagaglio tecnico tipico del gioco internazionale: gioco svelto, transition, contropiede, soprattutto velocità della circolazione di palla, movimento dei giocatori senza palla. Insomma quello spirito mancante nelle ultime stagioni, quelle del basket al passo,  se vedi in Tv  certe squadre (per carità di patria non facciamo nomi) che conquistato il rimbalzo devono dare la palla al “play-vigile” il quale dopo aver ben bene  scrutato la difesa avversaria ben assestata comincia a tracciare nell’aria segnali di schemi noiosi, sempre uguali, come tutte le squadre che attaccano  difese schierate. Una monotonia – aggravata da commenti giocati sul superlativo assoluto … – –  con l’eccezione di Siena che possiede qualità individuali specifiche  e un rosa di 12-13 titolari.
  • IL RIPOSO DELLA CAPOLISTA La giornata  dimostra purtroppo  ancora una volta l’imperizia del basket,  sempre alla ricerca di scorciatoie, come adesso  il progetto di abolire le retrocessioni. Intanto è  costretto ad arretrare sull’anticipo alle 16.10 del sabato di La7, e   manca  anche di fortuna avendo l’Armani dovuto riposare appena  perso la testa della classifica la settimana scorsa battendo Siena. Non solo  lo spettacolo pretende di vedere sempre  le migliori squadre in campo,  c’è anche la fragilità di certe enunciazioni sacre, come ad esempio  aver giurato solennemente che in omaggio alla  famosa Convenzione Fip-Legabasket mai ci sarebbe stato un campionato dispari.

A1 7a / Dinamo Sassari – Acea Roma 80-68

Settima giornata basket A1, anticipo:
Dinamo Sassari – Acea Roma 80-68
(29-15, 39-32, 62-49)

Lo si evince dai parziali e, soprattutto , lo si è visto nel corso della gara: non c’è stata storia perché Sassari ha saputo legittimare, con il passare dei minuti, una gestione intelligente e un dominio notevole. Roma mai in partita, la formazione sarda è apparsa fin da subito in palla e ha chiuso il primo parziale con 14 punti di vantaggio. Si è chiuso praticamnete lì, visto che neppure nel corso delle tre frazioni successive i capitolini hanno saputo rimettersi in partita.  Sassari aggancia la formazione capitolina a 6 punti. Diener D. (16) e Hosley (17) hanno trascinato i padroni di casa, a nulla è valso un grande Datome (18) che ha onorato nel migliore dei modi il fresco rinnovo del contratto. Quattro in doppia cifra per entrambe, Roma presente a rimbalzo (38 contro i 32 di Sassari) mentre la percentuale totale dei tiri (Sassari 32/65 Roma 26/63) lascia intendere dove i capitolini sono gravemente mancati.

Sassari-Roma 80-68
(29-15, 39-32, 62-49)

7a / Basket A1: il programma

Settima giornata del campionato A1 di basket.
Il programma:

  • Sabato 19 novembre

Banco di Sardegna Sassari-Acea Roma 80-68

  • Domenica 20 novembre

Montepaschi Siena-Cimberio Varese ore 18.15
Bennet Cantù-Pepsi Caserta ore 18.15
Sidigas Avellino-Novipiù Casale Monferrato ore 18.15
Scavolini Siviglia Pesaro-Benetton Treviso ore 18.15
Fabi Shoes Montegranaro-Canadian Solar Bologna ore 18.15
Banca Tercas Teramo-Vanoli Braga Cremona ore 18.15
Angelico Biella-Umana Venezia ore 20.30

  • Riposa: EA7 Emporio Armani Milano

 

7a / Basket A1: scommesse. Siena e Cantù, pare facile

Sarebbe stato il giorno del pronto riscatto? O forse è meglio che il turno di riposo, per l’Armani Milano, arrivi proprio ora, alle porte della settima giornata di A1? Probabilmente gli uomini di Sergio Scariolo, che nel complesso non hanno fatto amle, necessitano di una rifiatata legittima che la sconfitta contro il Partizan Belgrado – per la maniera in cui è arrivata – ha reso necessaria. La stanchezza di Danilo Gallinari e compagni è un fattore non trascurabile: riposare servirà a ritemprarsi. Ritemprarsi significherà riprendere da quanto di buono fatto. Per il resto.

Bennet Cantù e Montepaschi Siena sapranno che fare per sfruttare il break della capolista e rimettersi alla pari: i toscani ospitano la Cimberio Varese che contro Siena, nelle ultime dieci gare, non ha mai vinto. In questo caso, i pronostici degli allinbratori sono netti: si può scommettere solo con la formula dell’handicap, Siena parte da -14,5 punti, con quota bancata 1,83.

Serie A1, la Fabi Shoes Montegranaro cambia in panchina: out Dricker in Valli

Ora la rivoluzione in casa Montegranaro è completa. Dopo le dimissioni del general manager Gianmaria Vacirca, con la promozione al ruolo di direttore generale per Sandro Crovetti, oggi é cambiata anche la guida tecnica. Sharon Drucker (che era stato voluto fortemente da Vacirca) viene così messo alla porta: al suo posto non tornerà l’altro allenatore sotto contratto con Montegranaro – Stefano Pillastrini, vincolato con la Sutor fino al 2013 – bensì Giorgio Valli. Il tecnico ex Ferrara viene da una stagione da vice allenatore a Milano, e già oggi dovrebbe guidare l’allenamento di Montegranaro.

Serie A1, Venezia continua a sorprendere. Slay: “Contro Teramo la nostra miglior partita”

E’ la sorpresa del campionato di Serie A1. Grazie al fatto che ogni domenica i tifosi orogranata possono ammirare sul parquet un eroe diverso. L‘Umana Reyer domenica ha ottenuto laterza vittoria consecutiva contro Teramo: questa volta il trascinatore è stato Tamar Slay che ha chiuso la sua prestazione con 17 punti e 6 rimbalzi. «Personalmente penso che sia stata la miglior partita che abbiamo disputato fino ad ora e non lo dico per quello che ho fatto io ma perchè ognuno ha fatto qualcosa di importante ed è stata l’ennesima vittoria di squadra. La nostra forza sta infatti nel saper trovare ogni volta un protagonista diverso unitamente al fatto che chiunque entri sia in grado di fare qualcosa di importante, di lasciare il segno sia che giochi poco o tanto. Questo ci aiuta a dare meno riferimenti possibili ai nostri avversari». Tre vittorie consecutive dopo sole cinque partite disputate. «Non mi aspettavo questi risultati quanto meno non così presto visto che siamo partiti in modo molto diverso rispetto alle avversarie. Diciamo che la confidenza con questo campionato è arrivata prima di quanto pensassimo. Ma credo che per questo ci sia servito il fatto di aver affrontato nelle prime due partite Siena e Cantù perchè così abbiamo preso come rifermiento due tra le squadre più forti e abbiamo lavorato molto intensamente in funzione di questo».

Milano, storico sorpasso nel basket

Grazie a Gallinari-show nel finale, l’Armani fa 8-0 contro Siena che aveva preso il comando. Oltre alla star della NBA decisivi anche i canestri di Mancinelli e la difesa tecnica

  • Tutti in piedi al Forum, dopo 21 sconfitte consecutive (ultima vittoria il 18 marzo 2006) Milano batte Siena grazie a una superba partita gladiatoria, decisa da un 8-0 finale imperioso, proprio quando con un canestro di Anderson i senesi erano passati avanti (55-56)  a 1’52” dal termine fiutando il grande colpo. Però Gallinari ha detto no, ha artigliato il rimbalzo dopo il possibile +3 dei rivali, ha puntato a spada tratta contro la difesa senese, l’ha divelta di forza, fallo antisportivo di Kaukenas, 2 tiri liberi realizzati, rimessa per Milano e altri 2 tiri liberi segnati (e 5° fallo di Carraretto)  per la star in prestito dalla NBA grazie allo sciopero, e quindi l’Armani ripassa avanti 59-56 all’ultimo minuto. Siena accusa il colpo, Kaukenas rischia un passaggio a terra che Anderson  non s’aspetta, forse contro logica perché un lungo di 2,11 centimetri ha difficoltà a piegarsi per raccogliere la palla, fallo su Hairston, l’ex senese  che segna i 2 liberi della sicurezza, 61-56. E poi l’ultimo errore senese, e la schiacciata liberatoria di Radosevic che anche attraverso una serie di combinazioni astrali, vedi anche le sconfitte di Varese e Avellino (-35 a Venezia!) permette a Milano di restare sola in classifica al termine di una settimana indimenticabile.
  • CAMPIONI SEGNO MENOTutta l’Italia si aspetta la vostra vittoria”, aveva detto a Sergio Scariolo il giornalista di Rai Sport  nel pre-gara cercando di provocare un clima da Giudizio Universale del tutto fuori luogo, e con molta indulgenza e un po’ di stizza, alzando gli occhi al cielo, il tecnico aveva ribattuto che per risollevare le sorti del basket italiano ci vuole ben altro di un sorpasso su Siena, e se lo dice lui che ha vinto gli ultimi due europei alla guida della Spagna, la Mecca del basket continentale, bisogna prenderne atto. Milano ha vinto solo una partita, forse la più importante, ma non la guerra, Siena è forte, pensate che con ben 5 giocatori con segno meno nella valutazione (Zisis e Aradori -4, Rakocevic -2, Carraretto e Tomas -1), zero punti di Stonerook in 35 minuti (idem Aradori in 17 minuti)  ha avuto la palla per andare a più 3 a un minuto dalla fine, e sarebbe stato il sorpasso della vittoria. Quindi Milano si tiene lontano dai toni trionfalistici, apprezzabile il commento di Mancinelli che ha firmato i  vari strappi, anche con tiri da 3 punti che non sono la sua specialità, lasciando nel finale la scena a Gallinari: “Abbiamo fatto – ha detto l’abruzzese, partito nel primo quintetto –  una partita di squadra, l’importante era vincere, anche per l’ambiente, adesso dobbiamo concentrarsi sulla partita di Coppa col Partizan”.