Capobianco: “Le Final Eight hanno sempre molto fascino”

Coach Capobianco, nonostante l’attesa per un nuovo posto in panchina, segue da vicino le vicende delle final eight di Coppa Italia:
Un avvio davvero interessante. In queste competizioni dove si è dentro o fuori nel giro di 40’, si è partiti un po’ contratti, ma le prime sfide sono state davvero molto belle e senza che nessuna delle due squadre lasciasse nulla al caso. Tutti conoscono la forza, il gioco corale e di squadra di Siena. Ma soprattutto tutti sanno o ne hanno avuto la dimostrazione nella vittoria di Eurolega contro il Partizan, che la forza più grande di Siena in questo momentoè quella mentale. Conosco molto bene il modo di lavorare di Dalmonte e possodire che per certo non avrà lasciato nulla al caso e lavorato come sempreovvero preparare il match nei minimi particolari e provare a giocare sui punti deboli degli avversari. Nella prima parte Pesaro c’era anche riuscita, poi peròi vari aspetto di ‘forza’ di cui si parlava in precedenza sono venuti a galla. Ma nonostante tutto è stata una partita di grande interesse tattico dove ognuno degli allenatori ha schierato le proprie mosse tattiche”.

Armani Jeans, prosegue il percorso riabilitativo di Eze

Attraverso il sito ufficiale della società la Pallacanestro Olimpia Armani Jeans comunica che a seguito delle risultanze degli accertamenti cui è stato sottoposto, il giocatore Benjamin Eze continua il percorso terapeutico-riabilitativo predisposto dallo staff medico. Eze è a disposizione con la squadra per le Final Eight di Coppa Italia a Torino e le sue condizioni verranno monitorate quotidianamente.

Final Eight, stasera Bennet Cantù-Angelico Biella

Stasera si completeranno i quarti di finali di Coppa Italia con le sfide tra Armani Jeans Milano-Air Avellino e Bennet Cantù-Angelico Biella. Le vincenti raggiungeranno in semifinale il Montepaschi Siena, che ieri ha battuto la Scavolini Siviglia Pesaro e Fabi Shoes Montegranaro che ha eliminato il Canadian Solar Bologna 82-73. Angelico Biella, undicesimo in campionato con 16 punti, è reduce dall’ottima vittoria in trasferta contro l’Armani Jeans Milano di Dan Peterson. Sta vivendo un ottimo stato di forma anche il Bennet Cantù, secondo in classifica a -8 da Siena.  In campionato le due squadre si sono già affrontate: Bennet Cantù vinse in trasferta a Biella per 75-74.

Fabi Shoes Montegranaro, Pillastrini: “Adesso ci serve continuità”

Stefano Pillastrini vuole rimanere con i piedi per terra. L’allenatore della Fabi Shoes Montegranaro ha commentato così, in sala stampa, la storica qualificazione alle semifinali di Coppa Italia contro il Canadian Solar Bologna:

“Temevamo questa partita ed eravamo anche un po’ scoraggiati dalla brutta prova di Treviso da cui eravamo reduci, e dagli acciacchi che ci hanno tormentato. Invece forse questa è stata la nostra forza, quella che ci ha permesso di fare una partita di grande voglia ed umiltà. E’ stata una gara strana: senza pubblico, senza emotività, visto che l’ambiente esterno non la trasmetteva. Noi al contrario siamo arrivati con grande carica agonistica e siamo riusciti a tirarla fuori per mantenere sempre alta l’intensità: credo che questa sia stata la chiave della vittoria. Il grande primo quarto, dal punto di vista delle percentuali, ci ha permesso di metterci davanti, e poi nonostante le rotazioni limitate siamo stati bravi a contenere i loro tentativi di rimonta”.

“In semifinale vogliamo vincere. Vogliamo provarci in ogni modo, anche perché non abbiamo nulla da perdere. Non dobbiamo essere presuntuosi né troppo umili: dobbiamo trovare il giusto atteggiamento, per affrontare una squadra che punisce ogni errore. Ci vorrà la partita perfetta. Siamo consapevoli comunque che questa è un’opportunità straordinaria e che Montegranaro è per la prima volta così in alto quindi ce la vogliamo giocare in tutti i modi”.

“Alla reazione di stasera dobbiamo dare continuità. Reagire così alle sconfitte come quella di Treviso può essere segno che siamo una grande squadra, ma solo se la reazione non si limita ad una sola occasione. Non ci dovrebbe essere bisogno di fare brutte figure per ottenere una reazione. Questo è l’atteggiamento giusto e da qui dobbiamo partire per migliorarci. Sappiamo che non è facile ma vogliamo essere ambiziosi per avere la capacità di trovare sempre stimoli ed arrivare anche a fare delle imprese. Adesso ne abbiamo davanti una, molto difficile, come quella di battere Siena: il fatto di averli spaventati 15 giorni fa non ci aiuta perché non ci regaleranno nulla. Dovremo guadagnarci lottando tutto quello che vogliamo prenderci”.

Air Avellino, recuperato Johnson

Venerdì 11 febbraio alle ore 18, in diretta su Skysport HD,  scenderà in campo anche l’Air Scandone Avellino, reduce dall’ottima prestazione nella vittoria casalinga contro il Canadian Solar Bologna per 105-101, nei quarti di finale di Coppa Italia e sfiderà l’Armani Jeans Milano di Dan Peterson. Una partita che potrebbe dare qualche soddisfazione alla squadra campana che anche in campionato sta mantenendo un ottimo quarto posto in classifica a quota venti punti, 6 in meno della stessa Armani Jeans Milano. Per la sfida di Coppa Italia buone notizie per l’Air che recupera Linton Johnson anche se è costretta a rinunciare a Spinelli che oggi non si è allenato.

Final Eight, Barbalich: “Dobbiamo essere concentrati”

Alessandro Barbalich, Direttore Sportivo della Scavolini Siviglia Pesaro che oggi pomeriggio alle ore 18 sfiderà Montepaschi Siena con diretta su Skysport 2 HD, ha esortato i suoi cestisti ad essere concentrati e determinati:

“A bocce ferme sembrerebbe davvero impossibile fermare una corazzata come la MPS, loro hanno tutto per vincere, profondità, talento e mentalità. Noi possiamo solo cercare di restare in partita facendo tutto il possibile, riuscissimo ad arrivare agli ultimi 5-6 minuti in una situazione di equilibrio forse la pressione per una volta potrebbe spostarsi almeno un po’ sulle loro spalle e potremmo provare a giocarcela fino in fondo. Serve bravura, concentrazione, ed anche un pizzico di buona sorte, sperando che, almeno per una volta non siano in giornata”.

Angelico Biella, Giuliani: “Andiamo a Torino per divertirci”

Alessandro Giuliani, General Manager dell’Angelico Biella, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dei quarti di finale della Coppa Italia dove la squdra piemontese affronterà Bennet Cantù venerdì sera alle ore 20: “Andiamo a Torino per divertirci e per vincere – dice il gm Alessandro Giuliani -, nel nostro gruppo non ci sono giocatori che fanno sconti, per cui siamo pronti a dare battaglia. Anche se sappiamo che incontreremo Cantù, una delle squadre più in forma, quadrata e solida. Non ha mai sbandato durante tutta la stagione e dopo Siena quella di Cantù e l’altra squadra con la Esse maiuscola. Siamo di fronte forse al campionato più equilibrato di sempre, per cui messo da parte il dominio di Siena, in una partita secca può succedere davvero di tutto. E’ per questo che oltre a divertirci, noi dobbiamo andare a Torino con la mentalità vincente. Perché potremmo stupire tutti. Deve crescere ancora molto, deve prima di tutto limitare le palle perse in maniera stupida, soprattutto quando su di lui non c’è alcun tipo di pressione da parte della difesa avversaria”.

Fabi Shoes Montegranaro, acquistato Dejan Musli

La Fabi Shoes Montegranaro ha fatto sapere, attraverso una nota ufficiale dal proprio sito internet, di aver tesserato in prestito per questa stagione Dejan Musli, 19enne entro di 212 cm dal Caja Laboral Vitoria. Queste le parole del General Manager della Fabi Shoes Montegranaro, Gianmaria Vacirca:

“L’arrivo di Musli si sposa alla perfezione con politica ed esigenze della società, che non ha mai nascosto la preferenza per giocatori giovani e futuribili. Operazione che non è riuscita durante l’estate, perche i ragazzi che abbiamo contattato hanno preferito realtà più ambiziose e ricche, mentre oggi raccogliamo con entusiasmo la proposta della società Campione di Spagna legata allo sviluppo di un prospetto europeo di sicuro avvenire. E’ un’operazione che fondamentalmente non incide sul nostro budget, ci regala nuovi contatti e visibilità, forse rende più grande il nostro “puntino” anche grazie ai tanti scout NBA che stanno cercando Montegranaro sulla carta geografica, crediamo possa migliorare la squadra nonostante la giovanissima età e la relativa esperienza di questo ragazzino. E’ una sfida che ci piaceva infinitamente di più rispetto alla scelta di qualche veterano in cerca di un buon contratto, può esaltare il lavoro del nostro staff e creare alla società qualche buona entratura in futuro”. Musli si aggregherà alla squadra solo oggi pomeriggio a Torino, causa la cancellazione (per nebbia) del volo di ieri sera da Roma ad Ancona.

Morte Coccia, Acciari: “Dire Coccia è dire Basket”

Luciano Acciari, Presidente della Lega Basket dal 1979 al 1984, ha così ricordato Claudio Coccia con il quale ha vissuto gli anni del cambiamento della Lega Basket: “Dire Coccia è dire basket. Dal 1960, giovane dirigente di società, agli anni ’90 è sempre stato protagonista. Dalla pallacanestro amatoriale nell’organizzazione e nello spirito degli addetti ai lavori al basket professionale. A lui dobbiamo la struttura del basket di oggi: le formule dei campionati, gli assetti regolamentari , i modelli di organizzazione societaria, l’assetto contrattuale dei rapporti tra giocatori e società; non me ne voglia chi pure ha operato nello stesso periodo anche in ruoli di primaria responsabilità, ma senza la sua intelligenza e determinazione difficilmente la pallacanestro avrebbe fatto quella svolta professionale che negli anni 80 l’ha collocata ai vertici dei valori mondiali.
E anche la legabasket nasce dalla sua creatività e capacità organizzativa: nel 1978 quando si rese necessario dare un efficace assetto professionale all’attività superando le incertezze che avevano caratterizzato quegli anni , le società di Serie A chiamarono Claudio Coccia e con lui hanno diedero vita a quella struttura che con alterne vicende ancora oggi rappresenta un punto di indispensabile riferimento per lo sviluppo del nostro sport.
Con Claudio Coccia scompare l’ultimo di quei personaggi che hanno costruito il nostro basket di vertice, e non solo: Bogoncelli, per i più giovani il presidente ed ideatore delle “scarpette rosse”; Rubini, giocatore, allenatore, dirigente di tutte le epoche; Vinci, il Presidente federale delle prime medaglie olimpiche; Porelli, il simbolo dei presidenti manager delle società di vertice, e ora Coccia. Non li abbiamo più tra noi ma non li dimenticheremo. E chissà che ora non si ritrovino per ricreare un “basket da paradiso”.

FIP, è morto Claudio Coccia

Il basket italiano perde un altro importante personaggio dopo la morte ieri di Cesare Rubini. E’ infatti venuto a mancare Claudio Coccia, avvocato presidente della Federazione Italiana Pallacanestro dal 1965 al 1975 prima di diventarne anche Presidente Onorario. Tra il 1979 al 1989 ha ricoperto l’incarico di “commissioner” della Lega di Serie A Maschile. Viene ricordato soprattutto per la sua storica riforma all’interno del mondo del basket del 1974: Denominò la Serie A, Serie A1 e formò una serie A2 a cui si partecipava se si rispettavano i seguenti criteri:

1 – classifica dell’ultima stagione
2 – disponibilità di un impianto avente caratteristiche di Palazzetto
dello Sport
3 – minimo numero di precedenti disciplinari
4 – media spettatori paganti dell’ultima stagione
5 – popolazione legale del Comune
6 – mancanza nella regione di squadre già aventi diritto alla A
7 – mancanza nella provincia di squadre già aventi diritto alla A
8 – sede in un capoluogo di regione
9 – sede in un capoluogo di provincia
10 – garanzie, anche bancarie, di solvibilità economica.

Inoltre divise il campionato in due fasi: una fase di qualificazione e la Poule Scudetto

Morte Rubini, Gamba: “E’ stato il mio mentore”

Il coach dell’Armani Jeans Milano Sandro Gamba ha voluto ricordare così Cesare Rubini, ex cestista e allenatore della squadra lombarda, scomparso nella notte di ieri: “Prima di tutto vorrei dire che Lo sport italiano perde un grande alfiere. Ho trascorso oltre 40 anni di vita insieme a Rubini. Mi ha visto giocare su un campo polverosissimo del 1947 e ha influenzato da subito la mia carriera. Dopo le giovanili, sono rimasto in prima squadra per 25 anni, allenato sempre da lui. Quando ho deciso di smettere di giocare, mi ha chiamato il giorno dopo per sapere se volessi fare il suo assistente: è stato lui a darmi la più grande opportunità della mia vita e a vedere in me un potenziale allenatore. Negli ultimi tre anni, ha lasciato a me tutta la responsabilità della preparazione, fino al 1973. L’ho ritrovato nel 1979 cme General Manager della Nazionale, quando la federazione mi ha offerto la panchina azzurra. Rubini è stato Il mio mentore. Caratterialmente era un burbero, non un chiacchierone, ma stava benissimo con i suoi giocatori. Non parlava tanto, ma la sua presenza era sufficiente per fornire grandi motivazioni a tutti noi”.

Morte Rubini, Meneghin: “Ha inventato la pallacanestro moderna”

Dino Meneghin, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, ha voluto ricordare, a poche ore dalla scomparsa di uno dei più grandi cestisti italiani di sempre, Cesare Rubini: “Era una grande persona e un grandissimo personaggio. Solo così puoi spiegarti la sua forza e come sia riuscito a far parte di due Hall of Fame, quella del basket e quello della pallanuoto», dice il presidente federale. È stato un innovatore, insieme ad Adolfo Bogoncelli, il presidente all’epoca dell’Olimpia Milano. Ha inventato la pallacanestro moderna, la sua spettacolarizzazione, la creazione della notizia per portare il basket fuori dal basket. Ricordo la sua signorilità, il suo modo di stare in panchina, aveva un carattere forte, decisamente incuteva rispetto, anche solo con la sua presenza e senza proferire parola, ma al contempo era capace di grandi gesti con i suoi giocatori. L’ho conosciuto bene in Nazionale abbiamo vinto insieme la medaglia d’Argento ai Giochi Olimpici e l’Oro agli Europei di Nantes. Durante i tanti Ignis-Simmenthal che abbiamo giocato contro ammiravo la sua personalità, la sua forza, il personaggio pubblico. In Nazionale, quando è diventato responsabile del Settore Squadre Nazionali, ho conosciuto l’uomo ed apprezzato la sua umanità, il suo senso di appartenenza, la disponibilità nei confronti dei giocatori. Di certo non meritava la lenta agonia con cui ci ha lasciati», conclude il presidente. Meneghin, a titolo personale e a nome del Consiglio Federale e degli impiegati Fip, esprime il più profondo cordoglio alla famiglia Rubini. Inoltre, il numero 1 della federazione ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi per onorarne e commemorarne la memoria.”

Morto Cesare Rubini, uno dei più forti cestisti di sempre

E’ morto a Milano Cesare Rubini, ex cestista nato a Trieste il 2 novembre del 1923. E’ stato anche un forte pallanotista vincendo anche un oro nei giochi olimpici di Londra del 1948. Malato di Alzheimer è morto nella serata di ieri a causa di forti complicazioni derivate da una broncopolmonite. Rubini ha iniziato a giocare a pallacanestro nel liceo Oberdan di Trieste prima di diventare un cestista professionista con l’Olimpia Milano. Nel 1946 vince la medaglia d’argento agli Europei di Ginevra e, come pallanotista, l’anno seguente vince il campionato europeo di pallanuoto a Montecarlo. Con l’Olimpia Milano conquista 5 campionati italiani di fila tra il 1950 e il 1954 come allenatore-giocatore. Dal 1957 si ritira dal basket giocato e inizia la carriera da allenatore continuando a vincere trofei su trofei: alla guida di Milano  dal ’57 al ’75 Michele Rubini vincerà 9 scudetti, 1 Coppa Campioni, 2 Coppe delle Coppe e 1 Coppa Italia. E’ l’unico atleta a livello mondiale ad esser presente nella Hall of Fame di due sport: pallacanestro e pallanuoto.

Giudice sportivo, i provvedimenti

Campionato Serie A – 3° Giornata ritorno – gare del 6 -2-2011

A.I.R. AVELLINO. Ammenda di Euro 500,00 per offese collettive sporadiche del pubblico agli arbitri.
BENETTON TREVISO. Ammenda di Euro 1.000,00 per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri.
FABI MONTEGRANARO. Ammenda di Euro 500,00 per offese collettive sporadiche del pubblico agli arbitri.
BENNET CANTU’. Ammenda di Euro 1.000,00 per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri.