Vedendo le difficoltà in regia del Maccabi venute a galla col ritorno di Jordan Farmar ai Nets, un mese fa avevo cercato di sapere quele fine avesse fatto Doron Perkins, il motorino della sorprendente passata stagione (ma ricordo anche Jeremy Pargo ingaggiato da Memphis, che però gioca poco dopo un debutto promettente) vittima nel marzo 2011 di un grave infortunio e in seguito sparito di scena. Seppi così che si stava allenando tutto solo, rabbiosamente, in Nevada per il rientro, molto dispiaciuto per il trattamento ricevuto dal Maccabi che dopo l’operazione non gli aveva fatto sapere più nulla.
Davo per scontato che il Maccabi l’avrebbe richiamato, invece ha puntato sull’americano Desmond Mallet prelevato dall’Ostenda dopo l’eliminazione dei belgi, che per ora ha scombussolato gli equilibri di una squadra con troppe guardie e senza più un play-leader. Sorpresa delle sorprese: alla vigilia del match di ritorno col Maccabi ci ha pensato proprio Cantù a rimetterlo in campo a Tel Aviv. Una mossa tipo raid israeliano, perché vincere giovedì in Israele significa qualificarsi per le Top 16 , mentre perdendo con meno di 8 punti potrà passare a parità per il miglior saldo nel confronto diretto.
Il moro di Achorage (è nato il 6 maggio 1983) a dispetto del suo metro e 88 è una point-guard stile NBA, difatti si distingue in 3 specialità (9,5 punti, 3,6 assist, soprattutto 5,4 rimbalzi, cifra da vero centro!). E’ stato chiamato a Cantù per le criticità della regia nient’affatto risolte: si è cominciato dando fiducia a Cinciarini e cedendo l’americanino Lighty (leggero di nome e di fatto) e puntellando in seguito il debuttante play azzurro con l’argentino Gianella, per essere al punto di partenza.
Perkins è un’altra cosa, ha tenuto in pugno una squadra ambiziosa quale il Maccabi che forse senza il suo infortunio e grazie all’affiatamento con Jeremy Pargo, a sua volta voltato come All Star per la grande stagione, avrebbe strappato l’Euroleague al Panathinaikos. Perla cronaca: ai tempi si parlò di infortunio al tandine d’Achille, il comunicato di Cantù parla invece di ginocchio.
L’operazione Perkins non è bau-bau, è mirata infatti anche a dare più sprint alla Bennett smarritasi in campionato (e ha perso anche ieri con Venezia) nonostante ingenti investimenti fuori dalla politica canturina: da Gianluca Basile che comunque con un canestro pazzo è riuscito a portare Cantù fra le prime 16 in Europa ed è un campione rappresentativo, poi la torre Georgi Shermandini e quindi il 14 febbraio Carlos Gianella in arrivo dalla Spagna e il 13 gennaio l’americano (con passaporto elvetico) Greg Brunner. Il primo step sono le visite mediche, poi bisogna vedere la condizione: 10 mesi senza partite per un giocatore tanto dinamico sono un’incognita. Il rischio è grosso, dietro questo colpo di teatro c’è il successo o il flop, ma anche la garanzia di un ds vecchio stile (e per questo il manager dell’anno nelle ultime due stagioni): speriamo che Bruno Arrigoni non si sia fatto influenzare dagli agenti che girano come avvoltoi attorno ai club che hanno dei problemi.
E’ andata meglio a Siena rispetto alla scorsa settimana quando dopo il colpo di Madrid aveva perso in casa, stavolta ha vinto di 21 a Malaga e grazie a Igor Rakocevic poco brillante in Spagna ha vinto Caserta che sperava di fare il 2-0 avendo vinto in Toscana all’andata.
Sfortunatissimo il campionato della Novi Casale, ha perso al supplementare contro Varese e Marco Crespi, uno dei nostri migliori coaches, in tempi in cui nessuno vuole molare la poltrona, ha rimesso in mandato. La soluzione a questo autodafé del coach della lunga marcia di Casale alla A è la promozione del suo vice, per dare un segno di continuità e far sì che i giocatori capiscano le loro responsabilità. Casale ha perso tante gare di un soffio, vedi anche il supplementare a Siena. E’ una società virtuosa, quando altre boccheggiano. Forse è ora di cambiare le formule, la FIP ha fatto l’ennesimo regalo alla Lega facendo slittare di un anno la A a 16 squadre. La Lega canta vittoria, da qui al nuovo campionato giurerei che progettano una SuperA chiusa, cioè senza retrocessioni.Ma due anni sono lunghi, ci sono enormi problemi, e forse quelli economici non sono nemmeno i più gravi. Questo è uno sport gestito malissimo, senza regole, con costi e caste e troppi furbetti, furbini e grandi furbi.
MVP Keydren Clark, in arte “Kee-Kee”, doppia doppia, 35 di valutazione, 33 punti. A parte Marques Green (1,65) il più piccolo (1,73) giocatore della A, anche lui una leggenda della NCAA avendo per due stagioni guidato la classifica dei marcatori, per la NBA troppo piccolo come tanti altri (McCalebb, Green, McIntyre, etc) è finito in Grecia e Andrea Mazzon chiuso il rapporto con l’Aris Salonicco l’ha portato a Venezia e i risultati sono lì da vedere: Venezia è al quarto posto, ha vinto Cantù che punta a entrare fra le prime 8 ma deve stare attenta a non uscire adesso dalle 8 dei playoff se continua a perdere in casa.
QUINTETTO IDEALE T.Diener (Sassari), Y.Diavara (Varese), I.Rakocevic (Siena), J.Golemac (Avellino), A.Fotsis (Milano).
DIETRO LA LAVAGNA Ritrova il successo in trasferta Milano che ferma il sorprendente volo di Bologna e col 2-0 va al 2° posto, e dietro la lavagna ci finiscono Cantù che ha allargato i cordoni della borsa per rincorrere Siena e Milano e la Fip che ha preso un responsabile del marketing esterno per non portare a casa un contratto con la Rai. In fatto di Tv, per essere “chiari” abbiamo sotto gli occhi il declassamento del basket da parte de La7 che da due turni mette l’anticipo del sabato sul digitale. E nessuno dice niente, il basket va così da anni, tutti mugugnano e nessuno dice con chiarezza come vanno le cose, poi si capisce perché Benetton (e Toti) levano le tende e altre – per dirla in rima – restano in mutande.
AGENDA SETTIMANALE In Euroleague (Sportitalia TV), mercoledì 8 febbraio Armani-Unics (Forum 20.45), giovedì Montepaschi-Unicaja Malaga (Palamensana 20), Maccabi Tel Aviv-Bennet (Nokia Arena 20). Per il campionato: sabato 11 febbraio anticipo La7d (16.10) Cremona-Bologna, domenica posticipo (20.30) Rai Sport Cimberio-Acea (ore 20.30).