Quarto successo consecutivo della squadra di Andrea Mazzon che balza al 2° posto, mentre Casale conquista i primi punti con l’arrivo di Mustafà Shakur eroe della giornata che ha tenuto a riposo la neo-capolista Armani
- Largo alle matricole. Conquistata fra le polemiche in un’aula giudiziaria dello sport, fatto di giurisprudenza sportiva rivoluzionaria come fu per la Bosman anni fa, l’Umana Venezia legittima sul campo questo diritto vincendo per la 4.a volta consecutiva, ancora in trasferta, totale 4 vittorie contro 2 sconfitte. E siccome con la A a 17 squadre la classifica a punti è bugiarda, la sua classifica reale è il 2° posto con Siena, Cantù e Pesaro che hanno 2 sconfitte come la squadra di Andrea Mazzon. Un coach che mi è sempre piaciuto perché ragiona con la sua testa, ha fatto la gavetta e allenato anche all’estero dotando la sua squadra di quel bagaglio tecnico tipico del gioco internazionale: gioco svelto, transition, contropiede, soprattutto velocità della circolazione di palla, movimento dei giocatori senza palla. Insomma quello spirito mancante nelle ultime stagioni, quelle del basket al passo, se vedi in Tv certe squadre (per carità di patria non facciamo nomi) che conquistato il rimbalzo devono dare la palla al “play-vigile” il quale dopo aver ben bene scrutato la difesa avversaria ben assestata comincia a tracciare nell’aria segnali di schemi noiosi, sempre uguali, come tutte le squadre che attaccano difese schierate. Una monotonia – aggravata da commenti giocati sul superlativo assoluto … – – con l’eccezione di Siena che possiede qualità individuali specifiche e un rosa di 12-13 titolari.
- IL RIPOSO DELLA CAPOLISTA La giornata dimostra purtroppo ancora una volta l’imperizia del basket, sempre alla ricerca di scorciatoie, come adesso il progetto di abolire le retrocessioni. Intanto è costretto ad arretrare sull’anticipo alle 16.10 del sabato di La7, e manca anche di fortuna avendo l’Armani dovuto riposare appena perso la testa della classifica la settimana scorsa battendo Siena. Non solo lo spettacolo pretende di vedere sempre le migliori squadre in campo, c’è anche la fragilità di certe enunciazioni sacre, come ad esempio aver giurato solennemente che in omaggio alla famosa Convenzione Fip-Legabasket mai ci sarebbe stato un campionato dispari.
- UNA JUNIOR STILE CANTU’ Detto di Venezia, la Venezia di terraferma e non quella garibaldina della Reyer che sbocciò in una basilica (detta La Misericordia) affrescata dal Sansovino, doverosi i complimenti per la Junior Casale. Una piccola società modello “stile Cantù”, che fa quindi rima con virtù :dall’organizzazione allo stile del suo presidente-imprenditore (e non padre-padrone),al coach (eterno Peter-Pan) Marco Crespi e le sue convinzioni sul gioco e l’utilità a corredo delle dinamiche mentali per finire all’Ufficio Stampa. Inoltre indovina il jolly, e Mustafà Shakur appena arrivato raggiunge i 30 punti e coi quattro liberi chiude la contesa di Avellino mentre, sottolinea il comunicato stampa, negli ultimi dieci minuti la Junior sigla un perentorio 48-5 di valutazione..
- SIENA ITALIAN WAY Se Casale conquista – dopo aver sfiorato in precedenza più volte il successo – i primi punti in Serie A della sua storia, prende vita il campionato più compatto degli ultimi anni, con le inaspettate 2 sconfitte di Siena dopo sole 6 giornate, mai successo. Ma questo equilibrio – chiede la gente – su quali livelli poggia, e tende verso l’alto o verso il basso? Una querelle sulla quale si possono costruire solo ipotesi, resta il pericolo di una “Spaghetti League” sempre più ibridata, e se l’esterofila Siena tocca in questo turno forse il picco della sua “italianità sommersa”, con 31 punti, il 40 per cento, del trio Aradori, Ressi e Carraretto, Avellino perde in casa con quattro ragazzi con le terga incollate alla panchina e 2 soli punti di un vecchio divertente ragazzo del bronx del sud, Valerio Spinelli. Morale della favola? Allora si può dire che una volta gli stranieri ci facevano vincere mentre oggi le partite le perdono….
- MVP – Fortunatissimo debutto di Mustafà Shakur (Casale) che ha dato alla matricola Junior i primi punti in Serie A scrivendo 30 punti e 31 di valutazione, una superdoppia speciale di un play felino, spettacolare, che ha sfiorato la NBA (pochi mesi a Washington) e si distingue anche per l’impegno fuori dal campo sostenendo una Fondazione di Filadelfia che si occupa di ragazzi poveri.
- QUINTETTO IDEALE – Gianluca Basile (Cantù), era un secolo che non segnava 20 punti: viva colui che ha nobililato il “tiro ignorante”, come lo chiama. Victor Sanikidze (Bologna), unica “doppia doppia” della giornata: “Air Georgia” ha ripreso a volare (12,3 e 9 rimbalzi a gara) e le “V nere” evitano la crisi. Travis Diener (Sassari), il play che offre lezione di assist, ne offre ben 7 nei primi 10 minuti, poi finisce con 11 nonostante una caviglia dolorante. Tomas Ress (Siena) sfiora la “dopia doppia”, 10 punti e 9 rimbalzi, l’altoatesino fa meglio di Anderson e Stonerook messi assieme. Daniel Hackett (Pesaro) miglior italiano, in versione “play ideale” con 6 rimbalzi e 5 recuperi: da mangiarsi le mani a pensare come è stato usato agli europei.
- DIETRO LA LAVAGNA – Gli alluvionali commenti Tv stanno soffocando il lato spettacolare del gioco, la parola sta uccidendo l’immagine e l’aggettivo (anzi il festival del superlativo assoluto) sull’informazione e la curiosità. Bisognerà rivolgersi al WWF per salvare il Panda-basket?. Seconda cosa: dubitiamo, inoltre, che si possa parlare ancora di “campionato italiano” quando di 5 italiani una squadra ha ben 4 n.e. (non entrati, nda) e il quinto segna 2 punti senza un solo canestro.
- AGENDA SETTIMANALE – Si comincia con l’Euroleague al giro di boa della Regular Season, per la 6.a giornata Mps-Unics Kazan mercoledì 23 novembre (20.45), e giovedì 24 il match clou Maccabi-Armani a Tel Aviv (20) e Nancy-Bennet (20). Per l’8.a giornata di campionato la Tv offre sabato (La7, 16.10) Varese-Venezia e domenica sera (Rai Sport 1 20.30) Pesaro-Avellino.
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