Pepsi Caserta, Sacripanti: “Dobbiamo perdere il minor numero di palloni possibili”

Stefano Sacripanti, coach della Pepsi Caserta, ha così analizzato la prossima gara contro il CEZ Arena Pardubice in Europa Cup: “Il Nymburk – osserva coach Sacripanti – è una squadra che in casa soprattutto gioca una pallacanestro ad un ritmo alto, cercando di finalizzare nei primi secondi dell’azione. Ciò è dimostrato anche dagli 83 punti di media che segna per partita. I cechi sono, poi, molto bravi ad attaccare il canestro e scaricare sul perimetro mettendo in ritmo i tiratori che dall’arco dei 3 punti realizzano con una percentuale del 40%.

Alla luce di tutto ciò – continua il tecnico bianconero – è evidente che dovremo per prima cosa fermare la loro transizione offensiva iniziando da un attacco equilibrato e cercando di perdere il minor numero di palloni possibili; poi, – conclude Sacripanti – dovremo cercare di “sporcare” la loro percentuale del tiro da 3 punti. Purtroppo, non abbiamo avuto molto tempo per preparare il confronto, ma faremo il possibile per cercare un successo che potrebbe rappresentare un grande passo avanti verso la qualificazione ai quarti di finale”.

Fabi Shoes Montegranaro, Cannella: “E’ stata una partita emozionante”

Marco Cannella, amministratore delegato della Fabi Shoes Montegranaro che, nell’ultima gara di campionato, ha sconfitto in trasferta il Dinamo Sassari ha voluto parlare del buon andamento di forma della sua squadra ora quarta in classifica con 18 punti a 4 lunghezze dal Bennet Cantù:

La squadra ha risposto alla grande, pur priva del suo playmaker di ruolo, Tony Maestranzi. Non nasconde il proprio entusiasmo l’amministratore delegato della Sutor, Marco Cannella, per la vittoria di Sassari:

“Una partita emozionante: potevamo chiuderla prima, ma c’era molta pressione nel palazzetto stracolmo. Sospinti dal pubblico ci hanno ripreso, ma con calma e autorità siamo andati avanti di sette punti (65-72 al 35’). Avevamo in mano la partita. Poi alla fine abbiamo un po’ rischiato, ma meritavamo il successo”.

I ragazzi?

“Sono stati tutti eccezionali, anche Canavesi che ha giocato solo 2 minuti, Antonutti che si è speso per la squadra facendo un lavoro oscuro, Allan Ray che ha dato prova del suo talento. Con i 14 punti realizzati nell’ultimo quarto ha spezzato il match”.

Quale la chiave della partita?

“Il piano prevedeva di non farli correre. Purtroppo all’inizio ci sono riusciti e ci hanno messo un pò in difficoltà. Ma abbiamo ragionato, con Cinciarini che, in regia, ha sostituito egregiamente Maestranzi”.

Quanto ha influito la vittoria nella lotta al rimbalzo?

“Moltissimo, ne abbiamo presi 11 di più e in difesa siamo stati molto intensi. Ivanov, a parte i 15 rimbalzi conquistati, ha fatto 10/11 dalla lunetta. Miglioriamo e questo sta a significare che i ragazzi sono concentrati. Cavaliero è stato incredibile: in difesa ha fatto un lavoro oscuro, massacrante e quando gli avversari mettevano il naso avanti lui si assumeva la responsabilità del tiro ricacciandoli indietro. Insomma mi sono piaciuti tutti. Mi sono piaciuti il loro modo di stare in campo, come hanno vinto: pur consapevoli di aver compiuto un’impresa, non si siano esalttai”.

Adesso?

“Dobbiamo guardare ai prossimi impegni con attenzione: ci vuole un nulla per ritrovarsi in una zona di classifica insoddisfacente. Domenica prossima, intanto, al PalaSavelli arriva Siena. Mi aspetto un palazzetto colmo perché questi ragazzi lo meritano”.

Virtus Bologna, Amoroso: “Non mi piace perdere”

Il cestista italiano della Virtus Bologna Valerio Amoroso, ex Teramo e due volte campione italiano di uno contro uno, ha commentato così il suo nervosismo nell’ultima partita persa dal Canadian Solar Bologna contro il Bennet Cantù:

“Io sono uno a cui non piace perdere – spiega Amoroso – quando non vinco sono molto arrabbiato e magari dico cose che non sempre vengono capite. Abbiamo giocato male, questo è stato sotto gli occhi di tutti e quindi non abbiamo messo in pratica quello che avevamo preparato per questa gara. Vorrei sempre vincere e quando non succede perdo un pò la mia diplomazia. Posso, però assicurare che non c’è nessun caso”.

Da lì, il commento salace di Amoroso:

“Tante cose in squadra non hanno funzionato”.

Non è tutto. Gli spifferi che escono dallo spogliatoio raccontano di un rapporto teso fra Amoroso e coach Lardo.

“Credo che in questo ci sia tanta leggenda – prosegue il giocatore – perché anche in passato i rapporti con i coach che mi hanno allenato sono sempre stato particolari. Penso che a tutti i giocatori sia capitato di avere confronti anche duri con la propria panchina, per come sono fatto io dico sempre quello che penso anche se può risultare scomodo, ma mantengo sempre il rispetto dei ruoli. Penso che questo sia capitato a tutti i miei colleghi. Io con Lardo ho un rapporto normale, lui chiede e io eseguo”.

Insomma, una convivenza e non un amore.

“L’allenatore non può essere il miglior amico di un giocatore, ma questo non significa che non ci sia un’intesa, avere un confronto non significa rompere — dice Amoroso — Ribadisco di essere una persona che dice sempre quello che pensa e che non ci sta a perdere. Per vincere nella pallacanestro bisogna giocare di squadra e seguire l’allenatore. Non credo sia una questione tecnica quanto il fatto che per la prima volta in carriera gioco in un grande club. Forse è questo il problema, ma io sono contento di stare qui, non ho mai pensato di andarmene e non ho problemi con nessuno dei miei compagni né con il mio allenatore. Possono esserci delle incomprensioni, ad esempio ho rivisto la telecronaca di Sky e ascoltando i commenti ho capito che certi miei atteggiamenti sono stati fraintesi. Può succedere e devo io starci attento perché in futuro non avvenga”.

Meneghin: “Brumatti un eroe della pallacanestro italiana”

“Pino, ti abbraccio: quando il Signore vorrà ci ritroveremo a giocare insieme. Stavolta, però, non ti voglio avere come avversario”. È l’ultimo commosso pensiero che Dino Meneghin, presidente della Federazione italiana Basket, ha rivolto all’ex nazionale Giuseppe Brumatti, nel corso dei funerali del grande ‘Pino’ celebrati oggi a Lucinico (Gorizia). Emozionato, Meneghin ha ricordato l’ex compagno di Nazionale definendolo “Un eroe della pallacanestro italiana, capace di fare le fortune del basket azzurro e di portare in alto il nome della sua città, che tanto amava“. “Non esisterà nessun altro giocatore come lui – ha proseguito il presidente della Fip -. Aveva estro, fantasia e quello spirito spavaldo tipico della scuola goriziana. Lo temevo moltissimo come avversario, capace com’era di ribaltare da solo le sorti di una partita. Quando i match languivano – ha proseguito Meneghin – lui sapeva entrare e trovare la giocata giusta per dare la scossa”. Per Meneghin, Brumatti “Ha lasciato un ricordo indelebile in tutte le realtà in cui ha giocato, facendosi apprezzare come uomo ancor prima che come giocatore. Era uno capace di suonare la carica”, ha concluso Meneghin.

Brumatti, svolti i funerali a Gorizia. L’ultimo saluto dei suoi ex compagni

Leggiamo da Repubblica del funerale di Giuseppe ‘Pino’ Brumatti, svoltosi a Gorizia. Gloria del basket italiano – anni Settanta e Ottanta – è deceduto venerdì scorso per un improvviso malore all’età di 62 anni.

A rendere omaggio all’ex bandiera dell’Olimpia Milano, 102 presenze e 507 punti con la maglia della Nazionale, moltissimi ex compagni di parquet: tra i banchi della piccola chiesa c’erano tra gli altri Renzo Bariviera, Paolo Vittori, Marco Bonamico, Giulio Iellini, Alberto Ardessi e il presidente della Federazione italiana basket, Dino Meneghin.

Significative le parole di don Federico Grosso che, durante l’omelia, ha richiamato i valori più cari a Brumatti, amicizia e convivialità.

“Siamo qui per salutare un grande campione e un grande uomo“, ha detto nel suo intervento il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli. “Ancor prima che superman sportivo, Pino era una persona umile, corretta, generosa, che anche negli ultimi anni – secondo Romoli – ha messo la sua professionalità a servizio del basket goriziano”. All’esterno della chiesa parrocchiale della frazione goriziana, nella quale Brumatti risiedeva da vent’anni, gli omaggi floreali di Armani Jeans Milano (“L’Olimpia ti porta sempre nel cuore”), Nuova Pallacanestro Gorizia e Reggiana. Le spoglie di Brumatti, che di recente era stato inserito nella Hall of fame italiana di basket, riposeranno nel cimitero di Lucinico

Serie A1, prima vittoria per la Lottomatica di Filipovsky

Enel Brindisi- Lottomatica Roma 80-84

Nella prima giornata del girone di ritorno, l’Enel Brindisi Basket non riesce a mantenere il vantaggio acquisito in partenza e cedono nel finale contro la Lottomatica con il punteggio di 80-84. Anche in questa occasione, i brindisini hanno peccato di discontinuità, ma soprattutto hanno dimostrato di non essere capaci ancora di mettere concentrazione per tutti e 40 i minuti della gara. La partenza, in realtà, è tutta in discesa, grazie ad una Lottomatica praticamente assente, o quasi, ed i brindisini che, invece, partono con il piede premuto sull’acceleratore, tanto da chiudere il primo quarto con il punteggio di 27-16. Molto più equilibrato, invece, il secondo quarto con l’Enel che concede tiri aperti e che poco o nulla riesce a fare contro il 60% dei tiri da tre degli ospiti. Si va negli spogliatoi, al riposo lungo, con il punteggio di 47 pari. Ma è nel terzo quarto che i capitolini di coach Filipovski, alla sua prima vittoria sulla panchina virtussina, dilagano, riuscendo a staccare Maresca e compagni anche di undici punti. Ma la squadra di coach Bechi reagisce alla grande, fornendo una grande prova di orgoglio fino a chiudere la frazione sul 61-68. Ormai sembra proprio che l’Enel abbia ritrovato la cattiveria giusta per riprendere le redini della gara ed inizia, infatti, a rosicchiare punto su punto. Ma nemmeno questo è sufficiente a contrastare una Lottomatica ormai  mentalmente troppo forte per cedere il passo. Per Brindisi, invece, troppi gli errori sotto canestro. L’ultimo quarto si gioca sul filo di lana con i padroni di casa che si portano a meno due punti (80-82) a 1’20” dalla fine e con i romani che, grazie anche ai tiri liberi, portano a casa i due punti della partita. Per la squadra romana su tutti Smith e il solito Datome.

Serie A1, Caserta passa a Biella

Angelico Biella-Pepsi Caserta 81-83

Si lotta fino alla fine, come sempre sul campo di Biella, ma ancora una volta vincono gli avversari. Ai ragazzi di Cancellieri, che comunque non mollano e fanno vedere sempre un buon gioco di squadra, stasera sono mancati soprattutto i punti di Sosa e Salyers e la concretezza di Suton, apparso un pò smarrito. Per Caserta ottima prova di Ere e grande lavoro di Williams.

Serie A1, Siena batte Cremona e mantiene la vetta

Montepaschi Siena-Vanoli Braga Cremona 70-62

La Montepaschi mantiene la vetta del campionato di Serie A1 battendo 70-62 Cremona, ormai in crisi profonda. Solo una vittoria nelle ultime 8 gare per una Vanoli allo sbando. Alla seconda partita in Italia dopo la perdita per infortunio del play Bo McCalebb, Siena sta cercando i nuovi equilibri e stavolta ha dovuto farlo anche senza Ksistof Lavrinovic, rimasto in borghese per il turnover degli stranieri. Il miglior realizzatore è stato Nikos Zisis, che di McCalebb era la riserva fino a due settimane fa, che ha chiuso con 18 punti e una regia di personalità. Al suo fianco è stata incisiva, soprattutto nel primo tempo, la prestazione di Rimantas Kaukenas, che ha chiuso con 13 punti, mentre nella ripresa è cresciuto Malik Hairston, che ha chiuso con 8 punti. In casa ospite, la nota lieta è il buon ritorno di Artur Drozdov, 9 punti e canestri importanti nel primo tempo, mentre ad andare in doppia cifra sono Marko Milic, Jasmin Perkovic (entrambi con 11 punti) e Blagota Sekulic (10 punti).

Serie A1, quarto successo consecutivo per Peterson

Armani Jeans Milano-Banca Tercas Teramo 87-74

L’incantesimo del mago Peterson continua. L’Armani Jeans Milano ha battuto la Banca Tercas Teramo 87-74, allungando la striscia positiva a quattro vittorie su quattro partite giocate dal ritorno in panchina del tecnico americano. Ma, come all’andata, per avere la meglio sulla Banca Tercas, ultima della classe, i biancorossi devono faticare più del previsto. E, dal punto di vista della fluidità del gioco in attacco e della determinazione, stasera c’è da registrare un piccolo passo indietro rispetto alle ultime gare. Sugli spalti l’entusiasmo non manca però, complice forse il doppio impegno domenicale di Inter e Milan, gli spazi vuoti sono tanti. E anche in campo si parte un pò al rallentatore. Milano al 4′ è sul 9-2 e sembra già poter scappare via, poi in due minuti subisce 9 punti senza andare a segno, con Teramo che passa in vantaggio (11-9). Peterson chiama il time out, si fa sentire, butta dentro Greer, Pecherov e Mordente e l’Olimpia si rifà sotto, arrivando alla sirena avanti di 5 lunghezze (29-22). Teramo dà l’impressione di non riuscire a rispondere e in apertura di secondo periodo sprofonda a meno 13 (37-24), sotto i colpi Pecherov, Melli, Maciulis e del neoarrivo Greer, che si è presentato al pubblico di Milano con un bottino finale di 14 punti e 2 assist. Ma la Banca Tercas, seppur orfana di un acciaccato De La Fuente, non ci sta a interpretare il ruolo di vittima predestinata. E mentre l’ultimo acquisto dell’Olimpia Benjamin Eze fa capolino tra il pubblico del Forum, Zoroski, Polonara e Davis ne fanno 11, l’Armani sta a guardare e Teramo è di nuovo lì, a un passo. Al rientro dagli spogliatoi, gli abruzzesi continuano a premere è al 24′ arriva, per mano di Diener (top scorer con 17 punti) il nuovo sorpasso: 51-50. Il pubblico ammutolisce perchè sembrano ripresentarsi gli spettri dei momenti peggiori della stagione. A scacciare i cattivi presagi ci pensano Mancinelli, Jaaber Pecherov, Greer e un redivivo Mordente, i quali a cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto con un parziale di 29-8 mettono la parola fine alla partita, facendo tirare ai tifosi milanesi un sospiro di sollievo

Serie A1, i risultati della 16/a giornata

Questi i risultati della 16/a giornata del campionato di serie A di Basket. Vincono Siena e Milano. Successo esterno per Roma.

Air Avellino-Benetton Treviso 77-53 Bennet Cantù-Canadian Solar Bologna 83-67 Angelico Biella-Pepsi Caserta 81-83 Dinamo Sassari-Fabi Montegranaro 80-81 Enel Brindisi-Lottomatica Roma 80-84 Armani Milano-Banca Tercas Teramo 87-74 Scavolini Siviglia Pesaro-Cimberio Varese 74-72 Montepaschi Siena-Vanoli-Braga Cremona 70-62

Classifica: Siena punti 30; Milano 26; Cantù 22; Montegranaro 18; Pesaro, Avellino, Caserta e Bologna 16; Biella, Varese e Roma 14; Cremona, Treviso e Sassari 12; Brindisi 10; Teramo 8.

Prossimo turno (30/1, h.18.15) Treviso-Milano (29/01, h.20.00) Montegranaro-Siena (h.11.45) Cremona-Cantù Varese-Avellino Roma-Pesaro Teramo-Biella Bologna-Brindisi Caserta-Sassari

Serie A1, Cantù batte Bologna e consolida il terzo posto

Prima di ritorno con il botto per la Bennet Cantù che travolge Bologna dopo aver dominato per 40 minuti e consolida così la terza posizione in classifica. Parte bene Cantù, che lascia indietro Bologna grazie alle triple di Mazzarino e di Green. La squadra di Lino Lardo fa fatica a trovare concentrazione in attacco e si affida al tiro dal perimetro di Winston. Il secondo quarto si apre con due triple di Mazzarino cui si aggiunge quella di Green che portano a +12 il vantaggio dei padroni di casa, più fluidi in attacco grazie al lavoro sotto le plance e a rimbalzo per Leunen e Marconato. Il tiro dalla lunga distanza è stregato per Bologna: non vanno a segno i tentativi di Amoroso, Martinoni e Gailius. Sul + 14 Bologna trova più aggressività in difesa e cerca di contenere Mazzarino. Ma si carica di falli e racimola solo qualche punto. La Bennet decide di accelerare e si butta su tutte le palle (7 perse da Bologna nel secondo quarto contro le 3 di Cantù). Si va negli spogliatoi con +15 per la squadra di Trinchieri. Terzo quarto esplosivo per Cantù: una tripla di Leunen e 4 punti di fila di Marconato spezzano subito il morale alla Canadian Solar. Non è proprio giornata per il quintetto di Lardo che sbaglia pure in schiacciata con Homan e si lascia sopraffare dalle transizioni avversarie. Gli animi si scaldano, Trinchieri prende un tecnico e Lardo cambia ancora uomini nella speranza di spezzare il ritmo di Cantù. L’inserimento di Sanikidze non porta frutti e nell’ultimo quarto la squadra vola a +21. Così Cantù nel finale deve solo gestire la gara portando a csa i due punti.

Nba, vince ancora Belinelli. Altra sconfitta per Bargnani e Gallinari

Sono gli Hornets la squadra del momento in Nba. New Orleans, con Marco Belinelli nel quintetto iniziale, ha infatti portato ad otto la striscia dei propri successi interrompendo la serie dei San Antonio Spurs, team dominatore della prima parte di stagione, e che a sua volta veniva da otto successi di seguito. Gli Spurs sono stati battuti dagli Hornets, alla New Orleans Arena davanti a 18.023 spettatori, per 96-72. Belinelli è rimasto in campo per 20’43« in cui ha segnato 7 punti con 2/5 dalla linea dei tre punti. Per San Antonio male Manu Ginobili, che ha realizzato solo 4 punti. Continua il difficile momento dei Toronto Raptors, ma stavolta era tutto previsto visto che la squadra canadese era impegnato a Miami contro gli Heat, impostisi per 120-103. Andrea Bargnani è stato uno dei migliori dei suoi, con 28 punti e 3/3 nel tiro da tre. Per Miami 38 punti di LeBron James. Cadono anche i New York Knicks, battuti per 101-98 dagli Oklahoma City Thunder. Alla formazione di coach Mike D’Antoni non è bastata l’ottima vena di Danilo Gallinari, autore di 23 punti in 29’02» di gioco, con 7/12 dal campo e 3/5 dalla linea. Per la squadra di casa ancora una bella prestazione del fuoriclasse Kevin Durant, che ha segnato 30 punti pur ‘forzandò qualche tiro di troppo (10/25 dal campo). Nelle altre partite giocate ieri notte, sorpresa a Washington dove i Wizards hanno interrotto la striscia vincente di cinque dei Boston Celtics, imponendosi per 85-83.

Nba, tutti i risultati della notte scorsa

Questi tutti i risultati dell’ultima giornata di regular season Nba:

Washington Wizards – Boston Celtics 85-83; Charlotte Bobcats – Atlanta Hawks 87-103; New Jersey Nets – Dallas Mavericks 86-87; Detroit Pistons – Phoenix Suns 75-74: Philadelphia 76ers – Utah Jazz 96-85; Miami Heat – Toronto Raptors 120-103; Chicago Bulls – Cleveland Cavaliers 92-79; Oklahoma City – New York Knicks 101-98; New Orleans Hornets – San Antonio Spurs 96-72; Houston Rockets – Orlando Magic 104-118; Milwaukee Bucks – Memphis Grizzlies 81-94; Portland Trail Blazers – Indiana Pacers 97-92; Los Angeles Clippers – Golden State Warriors 113-109.

Serie A1, Ercolino: “Lunedì potrei dare le dimissioni”

Sono contento per la vittoria, ma lunedì mi dimetterò”. Questo in sintesi il pensiero a fine partita del presidente di Avellino Vincenzo Ercolino che spiega il motivo di questa decisione, ormai imminente: “La crisi è arrivata anche nella mia impresa che ha traballato. Abbiamo dato anima e corpo e si vede dal palazzetto costruito, da una Coppa Italia portata ad Avellino, da una partecipazione all’Eurolega, Lo si vede nella caparbietà di credere a questo progetto affrontando tutti i mass media del basket nazionale per portare le Final Eight in città e ce l’abbiamo fatta. In questo ultimo anno, dove io già prevedevo grandi crisi nel mondo industriale, sentivo il bisogno di chiedere a tutti di stare vicino a questo progetto perché da soli si sarebbe arrivato ad un punto in cui il solo Gruppo Ercolino, purtroppo, non potevano portare avanti questo progetto così bello e così grande – dice Ercolino -. Sono rimasto molto rammaricato perché è solo grazie a me se qualcuno spontaneamente ha dato una mano alla Scandone. Ben venga l’incontro di lunedì sera. Da sempre mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa del genere per aiutare la Scandone. Se leggo parlare della Scandone come il giocattolo dell’imprenditore di turno a me non sta bene. E’ probabile che lunedì do le mie dimissioni