Nba, tutti i risultati

Questi i  risultati delle partite della regular season Nba:

Cleveland Cavaliers-Detroit Pistons 94-103; Indiana Pacers-Charlotte Bobcats 104-103; New Jersey Nets-New Orleans Hornets 103-101 dopo t.s.; Philadelphia 76ers-Orlando Magic 95-99; Toronto Raptors-San Antonio Spurs 100-111; Washington Wizards-Milwaukee Bucks 100-85; New York Knicks-Los Angeles Clippers 108-116; Utah Jazz-Chicago Bulls 86-91; Sacramento Kings-Dallas Mavericks 100-102; Golden State Warriors-Denver Nuggets 116-114

I grandi del basket: Predrag ‘Saša’ Danilović

Parlando di grandi del basket, si commette spesso l’errore di circoscrivere il raggio d’azione alla sola NBA, dimenticando che anche alle nostre latitudini sono passati e continuano a passare cestisti di grande livello, come lo era ad esempio Predrag ‘Saša’ Danilović, uno dei più grandi giocatori che abbiano mai calcato i palcoscenici europei nella storia del pallone a spicchi.

Era il 1988, quando quel gigante (due metri e passa) di soli 18 anni debuttava sulla scena internazionale, difendendo i colori del Partizan Belgrado, in quella terra che all’epoca si chiamava Jugoslavia.

Un anno più tardi Danilović era già una grande realtà del basket europeo, grazie alla conquista del titolo nazionale e di quello continentale. Di lì in poi la carriera del giovane jugoslavo fu in continua ascesa, ma forse neppure lui si aspettava di diventare una delle pià grandi guardie tiratrici che l’Europa ricordi.

Angelico Biella, Giuliani: “Andiamo a Torino per divertirci”

Alessandro Giuliani, General Manager dell’Angelico Biella, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dei quarti di finale della Coppa Italia dove la squdra piemontese affronterà Bennet Cantù venerdì sera alle ore 20: “Andiamo a Torino per divertirci e per vincere – dice il gm Alessandro Giuliani -, nel nostro gruppo non ci sono giocatori che fanno sconti, per cui siamo pronti a dare battaglia. Anche se sappiamo che incontreremo Cantù, una delle squadre più in forma, quadrata e solida. Non ha mai sbandato durante tutta la stagione e dopo Siena quella di Cantù e l’altra squadra con la Esse maiuscola. Siamo di fronte forse al campionato più equilibrato di sempre, per cui messo da parte il dominio di Siena, in una partita secca può succedere davvero di tutto. E’ per questo che oltre a divertirci, noi dobbiamo andare a Torino con la mentalità vincente. Perché potremmo stupire tutti. Deve crescere ancora molto, deve prima di tutto limitare le palle perse in maniera stupida, soprattutto quando su di lui non c’è alcun tipo di pressione da parte della difesa avversaria”.

Fabi Shoes Montegranaro, acquistato Dejan Musli

La Fabi Shoes Montegranaro ha fatto sapere, attraverso una nota ufficiale dal proprio sito internet, di aver tesserato in prestito per questa stagione Dejan Musli, 19enne entro di 212 cm dal Caja Laboral Vitoria. Queste le parole del General Manager della Fabi Shoes Montegranaro, Gianmaria Vacirca:

“L’arrivo di Musli si sposa alla perfezione con politica ed esigenze della società, che non ha mai nascosto la preferenza per giocatori giovani e futuribili. Operazione che non è riuscita durante l’estate, perche i ragazzi che abbiamo contattato hanno preferito realtà più ambiziose e ricche, mentre oggi raccogliamo con entusiasmo la proposta della società Campione di Spagna legata allo sviluppo di un prospetto europeo di sicuro avvenire. E’ un’operazione che fondamentalmente non incide sul nostro budget, ci regala nuovi contatti e visibilità, forse rende più grande il nostro “puntino” anche grazie ai tanti scout NBA che stanno cercando Montegranaro sulla carta geografica, crediamo possa migliorare la squadra nonostante la giovanissima età e la relativa esperienza di questo ragazzino. E’ una sfida che ci piaceva infinitamente di più rispetto alla scelta di qualche veterano in cerca di un buon contratto, può esaltare il lavoro del nostro staff e creare alla società qualche buona entratura in futuro”. Musli si aggregherà alla squadra solo oggi pomeriggio a Torino, causa la cancellazione (per nebbia) del volo di ieri sera da Roma ad Ancona.

Morte Coccia, Acciari: “Dire Coccia è dire Basket”

Luciano Acciari, Presidente della Lega Basket dal 1979 al 1984, ha così ricordato Claudio Coccia con il quale ha vissuto gli anni del cambiamento della Lega Basket: “Dire Coccia è dire basket. Dal 1960, giovane dirigente di società, agli anni ’90 è sempre stato protagonista. Dalla pallacanestro amatoriale nell’organizzazione e nello spirito degli addetti ai lavori al basket professionale. A lui dobbiamo la struttura del basket di oggi: le formule dei campionati, gli assetti regolamentari , i modelli di organizzazione societaria, l’assetto contrattuale dei rapporti tra giocatori e società; non me ne voglia chi pure ha operato nello stesso periodo anche in ruoli di primaria responsabilità, ma senza la sua intelligenza e determinazione difficilmente la pallacanestro avrebbe fatto quella svolta professionale che negli anni 80 l’ha collocata ai vertici dei valori mondiali.
E anche la legabasket nasce dalla sua creatività e capacità organizzativa: nel 1978 quando si rese necessario dare un efficace assetto professionale all’attività superando le incertezze che avevano caratterizzato quegli anni , le società di Serie A chiamarono Claudio Coccia e con lui hanno diedero vita a quella struttura che con alterne vicende ancora oggi rappresenta un punto di indispensabile riferimento per lo sviluppo del nostro sport.
Con Claudio Coccia scompare l’ultimo di quei personaggi che hanno costruito il nostro basket di vertice, e non solo: Bogoncelli, per i più giovani il presidente ed ideatore delle “scarpette rosse”; Rubini, giocatore, allenatore, dirigente di tutte le epoche; Vinci, il Presidente federale delle prime medaglie olimpiche; Porelli, il simbolo dei presidenti manager delle società di vertice, e ora Coccia. Non li abbiamo più tra noi ma non li dimenticheremo. E chissà che ora non si ritrovino per ricreare un “basket da paradiso”.

Montepaschi Siena, Pianigiani: “Contro Pesaro non avremo punti di riferimento”

Coach Pianigiani, nella vigilia  della prossima sfida di Siena contro la Scavolini Siviglia Pesaro in programma giovedì alle 18, ha così parlato nella consueta conferenza stampa di presentazione del match:

“In Coppa Italia sono tutte partite secche, dove tutto sarà diverso rispetto al solito, a cominciare dall’atmosfera, perché queste sono partite dove non giochi né in casa né in trasferta, ed i giocatori vivono un clima non usuale. Contro Pesaro non avremo punti di riferimento, perché non può esserlo la partita dell’andata, nella quale giocammo benissimo, e che coincideva con il nostro momento migliore della stagione, dove abbiamo raggiunto il picco più alto di gioco anche in Eurolega. Così come una squadra molto diversa è anche Pesaro, perché Diaz adesso è tornato ad essere un giocatore importante dopo un lungo infortunio, Almond si è ambientato definitivamente, e dunque la Scavolini è una squadra che ha notevole pericolosità offensiva ed una grande fiducia e organizzazione di gioco. Noi non possiamo prescindere da quello a cui ci siamo aggrappati in questo ultimo periodo, cioè l’umiltà e l’attenzione difensiva, valutando solo all’ultimo momento che tipo di assetto avere anche con giocatori che sono fuori per avere più energie e risorse possibili da utilizzare in una partita che sarà equilibrata.”

FIP, è morto Claudio Coccia

Il basket italiano perde un altro importante personaggio dopo la morte ieri di Cesare Rubini. E’ infatti venuto a mancare Claudio Coccia, avvocato presidente della Federazione Italiana Pallacanestro dal 1965 al 1975 prima di diventarne anche Presidente Onorario. Tra il 1979 al 1989 ha ricoperto l’incarico di “commissioner” della Lega di Serie A Maschile. Viene ricordato soprattutto per la sua storica riforma all’interno del mondo del basket del 1974: Denominò la Serie A, Serie A1 e formò una serie A2 a cui si partecipava se si rispettavano i seguenti criteri:

1 – classifica dell’ultima stagione
2 – disponibilità di un impianto avente caratteristiche di Palazzetto
dello Sport
3 – minimo numero di precedenti disciplinari
4 – media spettatori paganti dell’ultima stagione
5 – popolazione legale del Comune
6 – mancanza nella regione di squadre già aventi diritto alla A
7 – mancanza nella provincia di squadre già aventi diritto alla A
8 – sede in un capoluogo di regione
9 – sede in un capoluogo di provincia
10 – garanzie, anche bancarie, di solvibilità economica.

Inoltre divise il campionato in due fasi: una fase di qualificazione e la Poule Scudetto

NBA, tutti i risultati

Grande prestazione per LeBron James a utore di ben 41 punti che, oltre a sfiorare la tripla doppia, realizza 13 assist e 8 rimbalzi nella vittoria dei Miami Heat per 117-112 contro gli Indiana Pacers. I Miami Hea così adesso si sono portati ad un ottimo 34-18.  A fare la differenza nella gara è la difesa di Miami che concede solo 15 punti a Indiana nell’ultimo quarto. Tony Parker con 19 punti è il migliore nella vittoria dei San Antonio Spurs contro i Detroit Pistons per 100-89.

I risultati delle partite della regular season Nba: Atlanta Hakws-Philadelphia 76ers 83-117; Orlando Magic-Los Angeles Clippers 101-85; Detroit Pistons-San Antonio Spurs 89-100; Miami Heat-Indiana Pacers 117-112; Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 92-74; Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 101-105 (overtime); Houston Rockets-Minnesota Timberwolves 108-112.

NBA, Toronto perde contro Milwaukee

Ennesima sconfitta per il Toronto, la decima consevutiva, di Andrea Bargnani sconfitto in trasferta contro Milwaukee per 92-74. Il cestista italiano, autore di 23 punti, è stato il migliore per i Raptors ma, nonostante l’ottima prestazione, non ha potuto fare niente contro un Milwaukee in grande spolvero. Davanti a 11.975 spettori Milwaukee riesce a portare in doppia cifra ben cinque uomini tra cui spicca l’ottima prova di John Salmons con 17 punti. Per Toronto, oltre Bargnani, prestazione sopra la sufficienza solo per DeMar DeRozan, che ha realizzato con 18 punti. Bargnani titolare per 36′  e 39 secondi ha chiuso con con 9/21 al tiro, 0/2 da 3 punti e con 5 rimbalzi.

Squadre storiche: Chicago Bulls ’91-’98

Nella rubrica delle squadre storiche di basket non poteva certo mancare una menzione per i Chicago Bulls dell’era Jordan, quando la franchigia della Central Division conquistava tutto il conquistabile, grazie alla personalità del suo uomo migliore ed un quintetto tra i migliori mai scesi su un parquet.

Siamo agli inizi degli anni ’90, Michael Jordan è già una stella internazionale, con record personali conquistati con una facilità impressionante. Eppure i Chicago Bulls non avevano riuscivano a portare a casa la finale NBA, uscendo battuti sempre sul più bello.

Ma nella stagione 1990-’91 il vento cambiò ed i Bulls si apprestavano a diventare una delle squadre più forti di tutti i tempi, capaci di conquistare due three peat in meno di un decennio. 61 vittorie in quella stagione magica per i Chicago Bulls, che valevano l’accesso alla finale di Conference e poi alla finalissima contro i Lakers di Magic Johnson.

Morte Rubini, Gamba: “E’ stato il mio mentore”

Il coach dell’Armani Jeans Milano Sandro Gamba ha voluto ricordare così Cesare Rubini, ex cestista e allenatore della squadra lombarda, scomparso nella notte di ieri: “Prima di tutto vorrei dire che Lo sport italiano perde un grande alfiere. Ho trascorso oltre 40 anni di vita insieme a Rubini. Mi ha visto giocare su un campo polverosissimo del 1947 e ha influenzato da subito la mia carriera. Dopo le giovanili, sono rimasto in prima squadra per 25 anni, allenato sempre da lui. Quando ho deciso di smettere di giocare, mi ha chiamato il giorno dopo per sapere se volessi fare il suo assistente: è stato lui a darmi la più grande opportunità della mia vita e a vedere in me un potenziale allenatore. Negli ultimi tre anni, ha lasciato a me tutta la responsabilità della preparazione, fino al 1973. L’ho ritrovato nel 1979 cme General Manager della Nazionale, quando la federazione mi ha offerto la panchina azzurra. Rubini è stato Il mio mentore. Caratterialmente era un burbero, non un chiacchierone, ma stava benissimo con i suoi giocatori. Non parlava tanto, ma la sua presenza era sufficiente per fornire grandi motivazioni a tutti noi”.

Morte Rubini, Meneghin: “Ha inventato la pallacanestro moderna”

Dino Meneghin, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, ha voluto ricordare, a poche ore dalla scomparsa di uno dei più grandi cestisti italiani di sempre, Cesare Rubini: “Era una grande persona e un grandissimo personaggio. Solo così puoi spiegarti la sua forza e come sia riuscito a far parte di due Hall of Fame, quella del basket e quello della pallanuoto», dice il presidente federale. È stato un innovatore, insieme ad Adolfo Bogoncelli, il presidente all’epoca dell’Olimpia Milano. Ha inventato la pallacanestro moderna, la sua spettacolarizzazione, la creazione della notizia per portare il basket fuori dal basket. Ricordo la sua signorilità, il suo modo di stare in panchina, aveva un carattere forte, decisamente incuteva rispetto, anche solo con la sua presenza e senza proferire parola, ma al contempo era capace di grandi gesti con i suoi giocatori. L’ho conosciuto bene in Nazionale abbiamo vinto insieme la medaglia d’Argento ai Giochi Olimpici e l’Oro agli Europei di Nantes. Durante i tanti Ignis-Simmenthal che abbiamo giocato contro ammiravo la sua personalità, la sua forza, il personaggio pubblico. In Nazionale, quando è diventato responsabile del Settore Squadre Nazionali, ho conosciuto l’uomo ed apprezzato la sua umanità, il suo senso di appartenenza, la disponibilità nei confronti dei giocatori. Di certo non meritava la lenta agonia con cui ci ha lasciati», conclude il presidente. Meneghin, a titolo personale e a nome del Consiglio Federale e degli impiegati Fip, esprime il più profondo cordoglio alla famiglia Rubini. Inoltre, il numero 1 della federazione ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi per onorarne e commemorarne la memoria.”

Morto Cesare Rubini, uno dei più forti cestisti di sempre

E’ morto a Milano Cesare Rubini, ex cestista nato a Trieste il 2 novembre del 1923. E’ stato anche un forte pallanotista vincendo anche un oro nei giochi olimpici di Londra del 1948. Malato di Alzheimer è morto nella serata di ieri a causa di forti complicazioni derivate da una broncopolmonite. Rubini ha iniziato a giocare a pallacanestro nel liceo Oberdan di Trieste prima di diventare un cestista professionista con l’Olimpia Milano. Nel 1946 vince la medaglia d’argento agli Europei di Ginevra e, come pallanotista, l’anno seguente vince il campionato europeo di pallanuoto a Montecarlo. Con l’Olimpia Milano conquista 5 campionati italiani di fila tra il 1950 e il 1954 come allenatore-giocatore. Dal 1957 si ritira dal basket giocato e inizia la carriera da allenatore continuando a vincere trofei su trofei: alla guida di Milano  dal ’57 al ’75 Michele Rubini vincerà 9 scudetti, 1 Coppa Campioni, 2 Coppe delle Coppe e 1 Coppa Italia. E’ l’unico atleta a livello mondiale ad esser presente nella Hall of Fame di due sport: pallacanestro e pallanuoto.

NBA, tutti i risultati

Brutta sconfitta per gli Hornets di Marco Belinelli contro un non certo fenomenale Minnesota Timberwolves. Il match si conclude 104-92 per Minnesota nonostante i 15 punti , 3 rimbalzi e 3 assist di Marco Belinelli che rimane in campo per 28′ e 12 secondi. Per New Orleans buone le prestazioni di David West  con 18 punti e Chris Paul autore di 17 punti e 13 rimbalzi. Nella serata di NBA altra disastrosa prestazione per Cleveland che, perdendo contro Dallas Mavericks per 99-96, mettono un nuovo record negativo di 25 sconfitte consecutive.

I risultati delle partite della regular season Nba: Charlotte Bobcats-Boston Celtics 94-89; Golden State Warriors-Phoenix Suns 92-104; Sacramento Kings-Utah jazz 104-107; Portland Trail Blazers-Chicago Bulls 109-103; Denver Nuggets-Houston Rockets 103-108; Dallas Mavericks-Cleveland Cavaliers 99-96; Memphis Grizzlies-Los Angeles Lakers 84-93; New Orleans Hornets-Minnesota-Timberwolves 92-104.