Nella Lin-mania, diventato in pochi giorni un prodotto di largo consumo, ormai assurto quasi a gloria nazionale, tanto che il presidente Obama, anch’esso un illustre meticcio, gli ha mandato i complimenti dopo aver visto in Tv il suo canestro della vittoria a Toronto a mezzo secondo dalla fine, c’è una serata di gloria anche per Marco Belinelli.
Con 22 punti e 6 bombe, un solo errore dall’arco in tutta la gara, a Milwaukee la guardia bolognese riporta al successo gli Hornets dopo oltre un mese di sconfitte (ultima vittoria il 9 gennaio) mentre sono ancora fuori gli altri due azzzurri. Bargnani ha giocato solo 13 partite su 31 per lo stiramento al polpaccio e poteva far comodo sia contro i Knicks che per arrestare mercoledì notte la marcia dei San Antonio (9° successo consecutivo firmato manco a dirlo da Tony Parker, 34 punti con 12/12 dalla lunetta e 14 assist). Il Galli tornerà invece fra 20-25 giorni per il problema della caviglia, è molto dura l’assenza del suo giocatore-collante per Denver che ha fuori anche Nenè e Mozogov e segnato solo 84 punti a Dallas. La squadra di Nowitzky inanella successi su successi anche se davanti ha San Antonio che adesso vince anche fuori pareggiando il bilancio on the road (8/8), e toccando per la prima volta il 70% di successi passa al 4° posto mentre Oklahoma (33 di Durant) battuta di un punto dalla mina vagante Houston (96-95) perde il 1° posto che torna ad essere Chicago (24/7, 77,4%, nonostante i guai alla schiena di Derrick Rose) e Miami (23/7, 76,7) è seconda ma in serie positiva.
Detroit ha vinto netto a Boston nonostante i 35 punti di Rajon Rondo e adesso la formazione di Doc Rivers rischia di essere raggiunta dai Knicks che hanno toccato per la prima volta il 50 per cento (15/15) vincendo le ultime 7 gare fra le disavventure delle sue star ma il colpo di fortuna di firmare un contratto da journeyman al giocatore oggi più popolare del globo, compresa la Cina che oscura le parole di Jeremy Lin figlio fortunatissimo della nemica Taiwan. Linsanity ha il torto di essere cattolico, e prima della gara porta le dita alle bocca, e manda un bacetto a chi da lassù lui prega.
Fermato dai medici per un principio di commozione cerebrale, Kyrie Irving ha giocato una gara brillante (22 punti) e Cleveland ha ripreso verve anche con il centro brasiliano Varejao infortunato. Portland che aveva perso Marcus Aldridge per una distorsione alla caviglia causa del ko casalingo con Washington è andata a vincere sul campo dei Warrios con una gran partita di Wallace e del francese Batum. Ventimila spettatori al Madison, atmosfera di rinascita con una schiera di grandi celebrità, Al Gore, Mike Tyson, la cantante Mari J.Blige, la rivale della Beyoncè ma non ancora Lady Gaga che preferisce i Giants, per la settima puntata del Lin-show.
Contro Sacramento i Knicks senza Anthony non pigiano sull’acceleratore e siccome Jeremy è un trasformista nato, stavolta gli bastano 3 tempi per mettere il sigillo sulla settima vittoria consecutiva tirando il minino per dedicarsi alla squadra. Risultato? Una doppia-doppia, 10 punti e record migliorato negli assist (13), 6 palle perse, una specie di “franchigia” che rappresenta il suo fare travolgente contagioso per i compagni (e ilpubbloico), tanto che i Knicks hanno vinto con 7 giocatori in doppia cifra. E questo è un gran bel risultato sul valore del gruppo in attesa del ritorno di Melo Anthony.
“Sono felice per i 10 punti e 13 assist di Lin, una cosa grandiosa in una serata così. Magari la prossima volta farà 30 punti, Lin è in grado di darci tutto quello di cui di volta in volta abbiamo bisogno” ,
se la ride sotto i baffi Mike D’Antoni che si conferma saggio, misurato e soprattutto fortunato come in tutte le fasi della sua carriera.
La prospettiva, guardando il calendario, sono altre tre vittorie casalinghe per allungare la striscia a 10 vittorie (Mavericks permettendo) , per cui occhi puntati sul prodigioso talismano Lin venerdì con gli Hornets di Belinelli, domenica con Dallas e lunedì coi Nets. Il Madison fa affari d’oro, la comunità asiatica rompe i salvadanai perso sostenere il suo nuovo idolo. Intanto Dallas ha attivato il il gigante cinese verace Ya Jinjanlin per la gara di domenica con i campioni in carica: per i giornalisti un’ottima occasione, idem per lo sport. Il titolo: la riunificazione delle due Cine grazie al basket.
Risultati mercoledì 15 febbraio: Toronto-San Antonio 106-113,. Orlando-Filadelfia 103-87, Boston-Detroit 88-98, New Jersey-Mamphis 100-105, New York-Sacramento 100-85, Cleveland-Indiana 98-87, Milwaukee-New Orleans 89-92, Houston-Oklahoma 96-95, Minnesdota-Charlotte 102-99, Dallas-Denver 102-84, Phoenix-Atlanta 99-101, Golden State-Portland 91-93, LA Clippers-Washington 102-84.