Cherchez la femme. Espressione controversa, Alexandre Dumas la coniò per un’opera teatrale, sostiene che “in fondo a ogni intrico c’è una donna”: detto per metafora, la verità è femmina. Per la vulgata popolare resiste invece il detto “chi dice donna dice danno”.
Sulla scena del basket da un decennio quale presidentessa-Leonessa di Brescia, Graziella Bragaglio è stata eletta alcuni giorni fa presidente della costituente Lnp e i segnali sembrano indicatori del lavoro favorevole degli astri. Non solo la dottoressa (la chiamamo Grace col rispetto di una principessa) non è collocabile nella schiera dei sempre più numerosi soggetti circolanti nel nostro mondo cui “l’insuccesso ha dato alla testa”, ma si dà il caso – per un sacco di qualità che tutti le riconoscono – sia la nurse ideale per far crescere questo campionato di A dilettanti simile a un bebè in fasce che ha bisogno di essere svezzato e proporsi come una piattaforma-simbolo del “rinnovamento del basket italiano nel ridimensionamento”.
Questa lady glamour giovane ed elegante che preferisce per i suoi abiti e gli accessori anche il color l’indaco delle madonne di Piero della Francesca e dei suo occhi possiede (dicono e lei conferma) la tenacia tipica della gente bresciana (che non vende fumo) presentandosi in questa intervista con una frase rassicurante. E che ci sembra sorta di manifesto dell’understatement che ricorda i titoli chilometrici dei film della Wertmuller.
“Qualunque donna che sappia mandare avanti una casa con figli e lavoro , è sulla buona strada per capire le difficoltà e mandare avanti il mondo della pallacanestro italiana”.
La sua ricetta è thacheriana a tutto tondo, lib-lab ma anche San Francesco d’Assisi (“dove c’è errori si porti la verità, dove c’è il dubbio si porti la fede”), non nasconde la sua simpatia per Cleopatra che fu eroina e regina, fece cadere ai suoi piedi Cesare e Antonio e tremare Roma (possibile che Gianni Petrucci che di galanteria se ne intende non le abbia inviato i complimenti?) e la sintesi del suo progetto è un’immagine di comunicazione del tutto nuova, una lega efficiente, compatta, rispettabile e rispettata dalla Fip e fermare l’emorragia delle società che chiudono. In un contesto etico e sportivo, e di merito…
Presidentessa, si presenti al basket parlando se vuole anche in terza persona per chi non la conosce?
“Sono Graziella Bragaglio, mi occupo di basket dal 2001, sono il Presidente del Basket Brescia Leonessa dal 2009 col quale ho vinto lo scudetto di A Dilettanti nella stagione 2010-2011”
Quando e perchè ha deciso di scendere in campo?
“A febbraio , quando ho capito che le mie competenze e conoscenze potevano essere utili alla causa della nascente Lega Nazionale Pallacanestro”
Sarà vero che ha puntato i piedi per avere l’incarico, diciamo per una legittima ambizione?
“Assolutamente no, ho solo portato avanti le mie motivazioni proprio per sostenere questo incarico”
Sono stato rimproverato di aver scritto che non sa nulla di basket, veramente attacco solo le persone che fanno danni e che conosco bene: vuole replicare o puntualizzare?
“Onestamente non seguo i pettegolezzi , credo che un giornalista del suo spessore non si perde in queste piccolezze”
Da dove comincia la sua opera, e come?
“Capire il valore e le capacità di chi mi circonda. Come? Facendo delle scelte. Cercando di mantenere alto l’interesse per il pianeta basket”
Cosa ha capito in fretta del basket che può tornarle utile?
“Che non è mai detta l’ultima… nel basket ci si gioca tutto fino alla fine, è al mondo del basket che servono cose utili”
Il basket è un gioco o un affare?
“È passione, sicuramente non un affare”
Chi è il suo consigliere tecnico?
“Mio marito”
Dice dietro una donna così c’è certamente un marito speciale…
“Una donna speciale può solo avere vicino un marito speciale, che mi ha trasmesso la gioia e la passione per questo sport (NdA in precedenza aveva sostenuto il basket di Cremona…)”
Un suo motto, un suo aforisma ad esempio parafrasando Oscar Wilde “posso resistere a tutto ma non al basket”?
“Qualunque donna che sappia mandare avanti una casa con figli e lavoro è sulla buona strada per capire le difficoltà e mandare avanti il mondo della pallacanestro italiana”
Quale è il suo programma presidenziale?
“In primis far sì che le società della nuova Lega abbiano un ruolo importante nelle decisioni federali e non come troppo spesso è successo in passato si trovino a subire decisioni non condivise, voglio ricordare a tale proposito che troppe società ogni anno chiudono dobbiamo far in modo che questo trend negativo cambi”
Fare peggio di Legabasket è difficile!
“Il movimento del basket deve essere un’unica palla a spicchi, forse è questo quello che manca. Non darei un giudizio così drastico: la lega A2 era un campionato spettacolare di grande interesse e con costi non impossibili. Ovviamente si ricomincia con la Nuova riforma quindi Gold e Silver”
Essere glamour l’ha aiutata a salire in fretta?
“Glamour può essere.. Ma non basta solo questo”
Lei ha messo l’accento sul fatto che è stata dottoressa e mamma, adesso non lo è più?
“Prima di tutto la mia famiglia e il mio lavoro che con tanta fatica ed energia ho orgogliosamente costruito”
Quale è stata la sua tesi di laurea?
Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche: Studio radiologico dell’articolazione temporo mandibolare
Un personaggio storico al quale pensa di assomigliare, o che suscita la sua ammirazione?
“Cleopatra. Ambizione e carisma”
Questa è una presidenza-ponte, ma a ottobre deve conquistarsi la presidentessa del secondo campionato nazionale
“Può essere. Chi ben comincia è a metà dell’opera”
Quale è il destino e il compito di questa nuova LNP o LegaDue?
“Rilanciare la pallacanestro italiana”
In giro c’è recessione, ma anche sfiducia e paura?
“Sicuramente sì, ma bisogna sempre reagire”
Se la sua squadra va in A, automaticamente punterà alla presidenza e sarà una bella lotta con l’ing. Anna Cremascoli?
“Un passo per volta, gli obiettivi vanno sempre ben calibrati”
Chi la donna sportiva più potente d’Italia?
“Josefa Idem… e detto ancor prima che diventasse ministro delle pari opportunità e sport. E’ una donna vincente che da sempre ammiro”
Chi preferisce fra la cancelliera tedesca Merkel o Margaret Thachter?
“La Thachter. Io amo chi prende decisioni, anche se a volte impopolari. Questa donna ha segnato la storia economica e politica di un paese che era in difficoltà”
Fra la Gelmini e Carla Bruni?
“La Thachter”
E’ vero che fa parte del club delle rosse di successo, come Lilly Gruber?
“No, non sono rossa”
Un proverbio milanese che dice che “el pù brav d’i ross l’ha traa so pa’ in tel pozz?”
“Vero , ma fondamentalmente non sono rossa”
Il suo codice morale, professionale e come imprenditore?
“Onestà e rigore”
Per lo sport è disposta a fare delle eccezioni?
“Assolutamente no”
Il suo ruolo sarà quello di Leonessa d’Italia del basket, a proposito le hanno mai dato dei soprannomi?
“Sì, perché rappresento e amo la mia gente; mi hanno sempre chiamato Grace”
Cosa non sopporta?
“L’ignoranza e la superficialità”
Dove si piace o si assolve?
“Nella tenacia”
Come è nato questo interesse per il basket. L’ha mai praticato, e pratica altri sport?
“Il colpevole è mio marito. No, altri sport solo a livello amatoriale, nuoto e bici”
Le prime tre cose che si propone di fare?
“Comunicazione, confronto e tutela”
Per lei cos’è nello specifico questa tutela?
“Tutela delle società che investono nello sport”
Come può rilanciarsi questa sua Lega?
“Se intendiamo la Lega, passando attraverso i tre punti precedenti”
Per chi tifa in Serie A?
“Basket Brescia Leonessa ovviamente”
E allora le chiedo:la vuole in Serie A e da scudetto e per quale ragione?
“Il futuro la vorrei in Serie A, penso che una città industriale come Brescia meriti lo sport ad alto livello. Pensare ora allo scudetto mi sembra un po’ eccessivo”
Che idea si fatta del basket, in senso positivo e critico?
“In senso positivo che vi è ancora tanta passione ed entusiasmo anche in un momento di grande crisi come questo, di critico che in questi anni le troppe riforme e i costanti cambiamenti anche in corsa hanno impedito alle società di programmare in maniera razionale il loro futuro”
Arriveranno, grazie al suo esempio, altre imprenditrici?
“Me lo auguro”
Ha avuto o ricopre altre cariche o un particolare impegno che fanno di lei un personaggio pubblico?
“No, solo Basket Brescia Leonessa”
Il commento più bello o gratificante alla sua elezione, o quello che l’ha irritata?
“Ti rinnovo i complimenti per la tua tenacia e la tua voglia , comprendendo il fatto che non è comunque facile stare in mezzo ad un mondo fatto di soli uomini”
Mai fatto politica?
“No, anche se mi è stato proposto ripetutamente”
Se un suo giocatore venisse a confidarle che si è scoperto gay, cosa gli direbbe?
“Sono scelte personali sulle quali non mi permetterei di dare giudizi o consigli, ma sarei ben disposta ad ascoltarlo”
Meglio un sorriso o una bacchettata?
“Entrambi”
In tribuna tifa e si arrabbia con gli arbitri?
“Sì, tifo… difficilmente mi arrabbio”
E’ scaramantica?
“No”
Quando è stata eletta chi sono stati i primi a farle i complimenti?
“La mia famiglia, i miei amici più cari e i miei collaboratori”
Anche Petrucci l’ha chiamata?
“Non ancora”
Quale è il suo profumo preferito? Giò di Armani Chanel n.5 o Aqua di Roma di Laura Biagiotti?
“Serge Lutens (NdA: Nuit de Cellophane e Fèminitè du Bois sono alcune fragranze del grande artista-letterato francese insignito dell’onorificenza di Arti e Lettere di Francia)
I colori preferiti che rappresentano la sua personalità?
“Il verde che rappresenta la fermezza, la perseveranza e la tenacia e il blu che rappresenta la calma più totale”
Quale sarà il suo rapporto con la stampa?
“Massima disponibilità”
Si è mai chiesta: ma chi me l’ha fatto fare?… si sente sicura al 100%?
“Qualche riflessione ci sta ma sento che questa è la mia strada”
Non si è fatta l’idea che il basket un piccolo mondo litigioso e pettegolo?
“Forse, ma vogliamo parlare ad esempio di quanto lo è il calcio?
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Mi chiedo se intervistando un neo presidente uomo si sarebbe indugiato in domande “fondamentali” come, a titolo d’esempio, i colori preferiti che rappresentano la sua personalità. Da un professionista come Campana la cosa stride ancora di più. Forse il mondo della pallacanestro e più pronto alla presenza femminile di chi dovrebbe essere maestro nel raccontarlo.