Il segnale che bisognava pensare a tenere a tutti i costi un vantaggio di 2 punti sulle rivali nella classifica è arrivato dal -31 di Tel Aviv nella prima di ritorno delle Top16 che ha rimesso in gioco il Maccabi vincitore delle ultime 6 gare è già nelle 8 dei playoff anche perdendo a Barcellona, salvo in caso remoto.
Il turno finale serve quindi per definire i 3 posti del Girone B alle spalle del Barcellona, la formazione dominante che ha perso solo 2 gare (entrambe a Mosca) le combinazioni riguardano 5 squadre, Maccabi, Olympiacos, Khimki, Siena e Caja Laboral. Ma Siena è in questo giro della pallina quasi cenerentola in cerca della sua favola.
Per qualificarsi deve vincere, ma in buona sostanza non è sufficiente : in due occasioni su 3 verrebbe eliminata ugualmente, in una addirittura paradossale vincendo con + 30. Nelle altre 3 ipotesi favorevoli (si fa per dire…) siamo su ipotesi da fantascienza, in 2 casi il Barcellona dovrebbe perdere in casa e o il Khimki vincere di 30 punti ad Atene o Siena vincere di 30 a Vitoria. Unico caso fortunato è che la pallina si fermi sul numero 5. Se il Khimki vince di 5, si contano i saldi dei confronti diretti e andrebbe +1 Khimki, 0 Siena , -1 Olympiakos, ma sempre che il Barcellona perda in casa. In ogni caso il risultato di questa gara potrebbe essere ininfluente, il Caja Laboral in un caso potrebbe trovarsi fuori anche vincendo.
Finalmente a 24 ore dalla giornata finale, con gare in contemporanea fra quelle ancora in gioco, l’Euroleague ha comunicato ufficialmente i criteri di qualificazione che comprendono 5 livelli (vedi sotto: ipotesi 2°-4° posto) e passano in second’ordine il quoziente canestri e il saldo generale, mentre si tiene buono la classifica avulsa e i saldi nei confronti diretti (come per gli eventi FIBA) e quindi la speranza di Siena è legata a un’arrivo a 3 senza il Maccabi, per quel punticino in più con l’Olympiacos e in meno col Khimki.
Sul campo del Caja Laboral che al basket italiano ha già riservato il boccone amaro dell’Armani, l’effetto sorpresa è il lampo di un miraggio , peccato perché la speranza di arrivare ai playoff che portano 4 formazioni a Londra – e traguardo quasi puntuale per i verdi senesi, ad anni alterni invece le Final Four – che sembrava quasi scontata dopo 5 giornate, era ancora a portata di mano due settimane fa. Poi è venuta la disgraziata serata di Istanbul col Besiktas che non aveva mai vinto e, tanto per capire il suo valore, bastonata dal Maccabi con scarto record per le Top16.
Aveva ragione Luca Banchi ad ammettere dopo il ko in Turchia, quello costato il 2° posto sicuro, che poteva anche non bastare la vittoria col Barcellona. Da tempo la squadra di Luca Banchi è in riserva, ad Avellino (assente ancora Hackett) ha allungato la serie negativa in trasferta e perso la gara n.10 in campionato, quante tutte assieme nelle stagioni d’oro. Inutile nascondersi dietro la foglia di fico: la squadra non è stata ben costruita, forse ci sono altre ragioni sulla decisione di far tornare Eze, e non pensare a un sostituto come centro alla partenza di Kasun. La squadra è troppo debole al rimbalzo, sempre in inferiorità fisica.Deve fare miracoli in attacco e arrabattarsi in difesa. Poi, naturalmente, l’indagine della Guardia di Finanza per presunta frode fiscale e la vicenda della cessione del marchio e l’apertura di un fascino da parte della Procura senese hanno tolto di sicuro serenità e concentrazione, anche se il pubblico ha fatto di tutto per essere vicina ai giocatori e alla Mens Sana.
Un simbolo bello della storia senese fin dal tardo ottocento uscita dal suo schema, forse responsabile di passaggio troppo ardito nella sua scalata ragionando in termini di budget, di marketing e finanza, giocatori passaportati, ancor prima del vero core-business, le cosiddette risorse umane. Soprattutto la valorizzazione del vivaio, uscendo invece da una logica stretta di economia rapportata al suo territorio, alla popolazione, alla poco felice gestione del movimento della quale non è aliena, ancorata a doppia mandata alle vicende della banca e alle istituzioni che l’hanno troppo coccolata.
Fare imprenditoria, oggi nel basket e in Italia, è un rischio, comunque la stagione non è ancora finita, molte cose restano da chiarire, i punti interrogativi sono enormi e si devono attendere le analisi delle carte ma anche delle proprie coscienze, e decidere una sana ritirata pensata al futuro, impostata come fanno gli slavi che lanciano i giovani e gli stranieri e ci guadagnano sopra. E decidendo di valorizzare i numerosi prestiti, perché abbiamo letto in estate di 40 promesse mandati in altre società o in portafoglio. Anche Virtus, Varese, Milano sono state costrette a ricominciare da zero e quindi si tratta principalmente di chiarezza, coraggio e una buna dose di umiltà e di maggior conoscenza del basket fuori dai circuiti degli agenti: è meglio un onesto passo avanti che un’altra avventura sul filo del rasoio pensando che un basket televisamente senza più la sua attrattiva di sport innovativo possa ancora vivere al di sopra della propria condizione come entità italiana. Conviene perciò evitare di peccare di superbia, e adeguarsi ai tempi e non rincorrere i privilegi.
Giovedì potrebbe chiudersi anche il cerchio anche sulla storia di questo ciclo, ma non bisogna mai dare spacciata questa squadra orgogliosa e il club vanta la “licenza A” e potrà tornare il prossimo anno in Euroleague, ma è chiaro che dovrà cercare altrove le sue risorse. E forse sarà utile superare gli steccati e creare una Basket Company comprendente le 3-4 realtà storiche ciascuna con un ramo d’azienda specifico..
L’Euroleague va avanti comunque, una Final Four come vetrina non basta più, lei stessa come Siena deve però ripensare il suo modello sfuggente per ora a sani a criteri d’impresa. Hai voglia a pretendere i palasport da 10 mila quando arrivi a stento ai 5 mila a Mosca e Barcellona. Ha puntato, la gara, sui mecenati, sulle promesse che non tutti i partner hanno mantenuto, ha creato un’ottima struttura di gestione ma è in ritardo coi tempi e come ammortizzatori: equilibrio tecnico ed economico che si poteva realizzare col salary cap, parità fiscale, un potere d’acquisto sulle televisioni che ancora manca. Spiacenti dirlo, ma il vertice ha fatto forse meno di quanto i club abbiano fatto a loro volta, occorre perciò un commissioner di grande prestito e non un segretario. Le voci parlano di un Minucci che si porterebbe anche Colucci come capo degli arbitri, con Rigas ormai in scadenza.Una volta la Coppa dei Campioni era famosa anche per i suoi presidenti, oggi quasi nessuno li conosce, a parte l’israeliano Mizraki.
Intanto Dean Smith è stato proclamato Giocatore di Marzo, e le sue prestazioni sono state fondamentali per la trasformazione del Maccabi da squadra considerata ormai fuori gioco a seconsa in classifica. Trascurato dalla NBA, si è messo in vetrina giocando per la Benetton, quest’anno è fra i primi 10 in tutte le specialità, ha vinto il MVP settimanale assieme ad altri due giocatori, ma il grande protagonista del 14-2 finale con cui il Maccabi ha ribaltato nel ritorno in risultato, con un tiro impossibile da 3 punti allo scadere del primo tempo che rimane fra i canestri ra ricordare in questa stagione. E pensare che all’inizio della stagione si era parlato di un intervento al ginocchio, e di una possibile sostituzione.
Queste le ipotesi nel Girone A, 1°-4° posto:
– Cska vince ad Atene, Real vince in casa con Efes: 11/3 Cska, 10/4 Real, 9/5 Efes, 9/5 Panathinaikos;
– Cska perde ad Atene, Real vince in casa con Efes: 10/4 Cska, 10/4 Real, 10/4 Panathinaikos, 9/5 Efes, decidono i confronti diretti e il saldo è attualmente CS +18, RM +2, PN -20
-.Cska perde ad Atene, Real perde in casa con Efes: 10/4 Efes, 10/4 Cska, 10/4 Panathinaikos, 9/5 Real, passa 1° Efes per la classifica avulsa, 1 vittoria in + media inglese
Questo il cammino per i primi 4 posti dei due gironi (in maiuscolo le trasferte) e il saldo delle 11 squadre ancora in gioco su 16:
GIRONE A:
Cska Mosca 10-3:PANATHINAIKOS, a 86-69, saldo +108; forchetta: 1°-2° posto
Real Madrid 9-4: Efes Istanbul, a.72-74, saldo +44; forchetta 2°-4° posto
Panathinaikos Atene 9-4: Cska, a 69-86 , saldo + 39; forchetta 2°-4° posto
Efes Istanbul 9-4: REAL MADRID a. 74-72, saldo + 17; forchetta 1°-4° posto
GIRONE B
Barcellona 12 -1: Maccabi, a. 82-77, saldo +162; 1° posto sicuro
Maccabi Tel Aviv 8-5: BARCELLONA,a 77-82, saldo +96; forchetta 2°-4° posto
Olympiacos Atene 8-5: Khimki, a 87-82, saldo + 26; forchetta 2°-elim
Khimki Mosca 7-6: OLYMPIACOS, a 82-87, saldo + 91; forchetta 2°-elim
Caja Laboral 7-6: Montepaschi a. 74-85, saldo +36; forchetta 3°-elim
Montepaschi Siena 7 -6: CAJA LABORAL a.85-74, saldo -9 ; forchetta 4°-elim.
Queste le ipotesi nel Girone B 2°-4° posto
Questi i criteri ufficiali del Tie-Break a tavolino comunicati da Euroleague mercoledì 3 aprile per il passaggio del turno (in caso di parità dopo il 1° caso nsi passa al 2° e così via):
1 – Maggior vittorie nei confronti diretti (tutte sono 1-1 e Oly e Mps sono 1-0 con Khimki e CLab).
2 – Miglior saldo negli incontri diretti con le squadre della stessa classifica (Mps + 11 CLab, +1 Oly, -1 Khimki, – 21 Macc)
3 – Miglior saldo generale dell’intera fase T16 (+ 96 Macc, +91 Khi, + 36 CLab, + 26 Oly, – 9 Mps)
4 – Maggior punteggio dell’intera fase T16 (1063 Khi, 1034 Macc, 1017 CLab, 989 Olym, 972 Mps
5 – Miglior quoziente generale fra punti segnati e subiti
Passa come 4° se..
1)Vince a Vitoria, il Barcellona vince col Maccabi, il Khimki vince almeno di 30 punti. Esempio: 1° Barcellona, 2°, 8/6: Maccabi, 3° , 8/6 Khimki, 4°, 8/6 Mps
2) Vince a Vitoria, il Maccabi vince a Barcellona, il Khimki vince con un margine di 4 punti. Esempio: 1° Barcellona, 2° 9/5 Maccabi, 3° 8/6, Khimki, 4°, 8/6 Siena
3) Vince più di 30 punti a Vitoria, il Maccabi vince e il Khimki vince ad Atene di 4 punti. Vince: 1° Barcellona, 2° 9/5 Maccabi, 3° 8/6, Khimki, 4° 8/6, Mps
Eliminato se…
1) Vince a Vittoria, vince il Barcellona, il Khimki vince meno di 20 punti
2) Vince di almeno 31 punti, il Maccabi vince e i Khimki vince di 4 punti
Nota: è ancora aperto il doppio confronto Olympiacos-Khimki (andata +5 Oly, 87-82) e Caja Laboral-Mps (+11 Mps, 85-74)
Top16, 14a giornata, la situazione
Girone A
Giovedì 4 aprile,ultima g: Zalgiris-Brose Bamberg (Zalgirio Arena Kaunas, ore 18.45, a. 88-87); Unicaja-Alba Berlino (Arena Malaga, ore 20.45, a. 67-65); Panathinaikos-Cska Mosca (OAKA Atene, ore 20.45, a.69-86); Real-Efes Istanbul (Pab.Deportivo Madrid, ore 20.45, a.72-74).
Classifica: 10/3 Cska; 9/4 Efes Istanbul, Real Madrid, Panathinaikos, 7/6 Unicaja Malaga, 5/8 Zalgiris Kaunas, 3/10 Alba Berlino, 0/13 Brose Bamberg.
Girone B
Giovedì 4 aprile, ultima g.: Olympiacos-Khimki Mosca (Pal.Pace e Amicizia Pireo, ore 20.45, a. 87-82); Barcellona-Maccabi Tel Aviv (Palau Blaugrana, ore 20.45, a.82-77); Caja Laboral-MPS Siena (Arena Buesa Vitoria, ore 20.45, a. 74-85). Venerdì 5 aprile: Besiktas-Fenerbahce (Abdi Ipecki Istanbul, ore 19.30, a. 72-78.
Classifica: 11/1 Barcellona, 8/5 Maccabi, Olympiacos; 7-6 Khimki, Caja Laboral, Montepaschi Siena; 2/11 Fenerbahce, 1/12 Besiktas.
Oscar 13a giornata
MVP: 34 N.Jawai(Aus, Barcellona) 22 p., 9/10, 4/5 tl, 12 r
Marcatore: 24 R.Fernandez, J.Maciulis (Lit, Panathinaikos), A.Nocioni (Arg.,Caja Lab)
Miglior giovane: D.Planinic (Bih, Maccabi)
Miglior italiano: T.Ress (Montepaschi)
Miglior allenatore: J.Repesa (Unicaja), Zan Tabak (Caja Lab), D.Blatt (Maccabi)
Quintetto ideale: R.Fernandez (Spa, Real Madrid), M.Williams (Usa, Unicaja), S.Weems (Usa, Cska), A.Nocioni (Arg, Caja Lab), N.Jawai (Aus, Bsrcellona)
La sorpesa: la rinascita di Cook, 11 assist decisivi a Mosca
La delusione: Hettshemeier (Real Madrid) e Gavel (Bamberg)
Sotto accusa: Pablo Laso vive sulla rendita che gli garantisce Rudy Fernandez?
Chi sale: Panathinaikos, Maccabi, Caja Laboral
Chi scende: Real Madrid, Efes, Khimki, Montepaschi
Gli Specialisti – Valutazione: 34 Jawai. Punti: 24 R.Fernandez, J.Maciulis, A.Nocioni. Rimbalzi: 12 Jawai.Assist: 11 Cook.