Siamo alle ultime battute, fra tre settimane si abbassa la saracinesca sulla Regular Season con i campioni della NBA che suonati i Bobcats accreditati di un successo contro gli Heat a inizio stagione, con un LeBron perfetto, versione Superman (3 tiri sbagliati, e 33 punti con 14 tiri!) e sicuro MVP, corrono per il record con 26 successi consecutivi e a 10 partite dal termine hanno in pugno il 1° posto approfittando della sconfitta degli Spurs che traditi da Ginobili e Danny Green (3 canestri su 18) e con poca panchina hanno sbagliato due tiri alla fine e puniti a Houston da un canestro di Harden.
E’ finita così: a 4” il barbuto mancino ha tirato in sospensione dalla lunetta, spinto da dietro dal difensore che andato a sbattere sul blocco monumentale del dinoccolato Asik che al suo arrivo nella città dei trapianti cardiaci e del volo spaziale ha emulato l’immenso Olajuwon come quantità e continuità ai rimbalzi. Era possibile, qualche anno fa, immaginare per un turco un simile riconoscimento?
Mancano una decine di partite, e quest’anno il titolo di Mid Season non sarà più un possesso dei Bulls che dopo due affermazioni hanno affrontato una stagione di transizione aspettando Derrick Rose, il più giovane vincitore del titolo di MVP, al quale i medici hanno ricostruito i legamenti del ginocchio e nonostante il loro parere non si sente pronto. I Bulls finiranno al 6° posto, perché Atlanta ha vinto domenica a Milwaukee e li precede in classifica e Boston con Garnett indisponibile non è riuscito a vincere nelle ultime due trasferte, New York si è invece ripresa per un pelo il 2° posto con 4 vittorie consecutive e il ritorno di Melo Anthony perché a Indiana è venuto a mancare David West, il suo pilastro nel gioco vicino a canestro.
All’Ovest dove il finale di stagione vede i Thundercity in leggero svantaggio sugli Spurs che però hanno un doppio confronto con i Nuggets e giocano la penultima gara in trasferta coi Lakers è una bella corsa per il 3° posto fra Denver, Clippers e Memphis che hanno vinto tutte sabato sera e Houston, protagonista del mercato, non dovrebbe più correre pericoli, il 7° posto sembra suo e la firma l’ha messa Jeff Harden.
Acquisto azzeccatissimo da 93 milioni di dollari, il barbuto dall’occhio mefistofelico, uno che quasi tutte le sere squarcia le difese con la sua tecnica, rapidità, controllo del corpo e timing e lucra valanghe di punti nei tiro libero. Contro gli Spurs ne ha tirati ben 17 suscitando però qualche sospetto in Tim Duncan per il quale il barbuto si prender qualche vantaggio di troppo col beneplacito degli arbitri.
Con Belinelli in panca per tutta la gara, Chicago che questa stagione è all’altezza della sua fama soprattutto lontano dallo United Center, il suo triangolo delle Bermude, è tornata alla vittoria a Minnesota e invece di piangersi addosso per l’assenza del suo guerriero del rimbalzi, Joaquin Noah, che ha lasciato il posto a Mohammed ne ha catturati ben 20 più dei locali (52-32), 21-10 nella prima parte della gara, 11-1 in attacco, per cui ha goduto sempre di un rassicurante secondo tiro.
Minnesota si è rifatta sotto nella ripresa grazie alla verve di Ricky Rubio e al volume di gioco di Derrick Williams il quale ha eguagliato il suo record personale, ma un tecnico di Barea e la serata funambolica di Nate Robinson hanno sopito quel brontolone di coach Thibodeau che adesso dovrà vincere la partita con le fisime di Derrick Rose spalleggiato (troppo) dall’agente che in questo caso è più pericoloso di uno stipendiato in quanto suo fratello. Grattando il barile alla fine di una stagione deludente, con 28 liberi e la riscoperta di Levon Allen, il giovane centro che all’inizio di stagione era partito starter Filadelfia ha ottenuto un successo platonico a Sacramento perché nei Kings Cousins, il talentuoso centro, non aveva la luna giusta.
Milwaukee non corre pericoli, da tempo i Raptor si sono tirati fuori dalla lotta e probabilmente Brian Colangelo, figlio d’arte, sta già studiando tutti i possibili errori per rovinare anche la prossima stagione, considerato che con la cessione di Calderon, l’anima della rimonta fra dicembre e gennaio, Lowry ha mostrato i suoi difetti di giocatore carismatico, Gay ha problemi alla schiena ed è costato il sacrificio di Ed Davis e Andrea Bargnani è diventato un grande enigma. Che dire?. Un nodo gordiano dopo sette anni di canestri, un fiume di canestri senza playoff, tanto che anche i pazienti canadesi, una popolazione multietnica fra i quali numerosi indiani singh coi loro turbanti colorati, si sono stufati di aspettare i risultati .
Quasi tripla per LeBron e quasi tripla anche per lo sloveno Goran Dragic che non ha fatto rimpiangere certo Steve Nash portando la croce dei Phoenix e segnato 31 punti con 12 assist e 9 rimbalzi e 10 liberi, anche se non sono stati sufficienti per fermare Brooklyn che ha ancora qualche speranziella per inserirsi nel duello fra i Knicks e i Pacers per il 2° posto. Dragic è fra i primi 3 europei della stagione, peccato che tutti abbiano occhi solo per Rubio.
Zitta zitta Dallas ha raggiunto Utah al 9° posto, arriva tardi, i playoff sono persi a meno di un crollo dei Lakers dopo le accuse di D’Antoni ai giocatori alla vigilia di quattro trasferte consecutive con Golden State, Minnesota, Milwaukee e Sacramento. Guarda caso, c’è poi il match con Dallas , quando si dice il destino. Il calendario dei Lakers mette i brividi, perché dopo Dallas ci sono Memphis, il derby sul campo dei Clippers, New Orleans, i Blazer in trasferta e il trittico casalingo Golde State-San Antonio-Houston. Il tutto da qui al 17 aprile, tre settimane che decideranno forse il destino futuro dcei Lakers.
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Risultati Turno domenica 23 marzo: Milwaukee-Atlanta 99-104 (20 M.Ellis, 19 Ilyasova + 10 r4, 19 Jenning + 13 a, 4/15, 1/5; 24 Horford, 7 r, 23 Jo.Smith, 9 r); Miami-Charlotte 109-77 (33 L.James + 10 a, 8 r, 11/14, 10/11 tl, 3 rec, ng Wade, assist 28-9; 20 K.Walker, 1\8 G.Henderson, 2 Byombo + 11 r); Houston-San Antonio 96-95 (29 Harden, 15/17, 20 Parsons, 5 Asik + 14 r; 23 T.Paker tl 9/9, 17 Duncan, 3 Ginobili 1/6, Green 2/11); Oklahoma-Portland 103-83 (24 Durant + 10 r, 10/17 21 Westbrook, 9 a, 16 Ibaka, 7/9, 5st; 19 Lillard, 13 Batum, 8 r, 8 a, 10 Aldridge + 12 r); Minnesota-Chicago 97-104 (28 Derr.Williams, 1\1/18, 15 Pekovic, 6/9, 8 r, 15 Rubio, 7/10 tl, 8 a, 5 r; 22 Robinson + 10 a, 4/8 da 3, 20 J.Butler, 9 r, 19 Boozer + 12 r): Dallas-Utah 113-108 (19 M.James, 17 Nowitzky; 17 Kanter, 7/9, 15 Jefferson); Phoenix-Brooklyn 100-102 (31 Dragic n+ 12 a, 10/19, 1/3, 10/12 tl, 9 r, 21 W.Johnson; 21 B.Lopez 9/10 tl, 20 Der.Williams + 10 a, 4 R.Evans + 10 r); Sacramento-Filadelfia 103-117 ( 25 I.Thomas,. 22 M.Thonrnton; 21 Holiday + 10 a, 7 r, 20 Lev.Allen, 14 S.Hawes + 10 r).