I Denver del Gallo italiano hanno realizzato in una sola notta tutti i loro sogni, anche se se manca l’ultimo sforzo per arrivare al traguardo della Reagular Season fra le prime 4 dell’Ovest.
Siccome più giocano e più si divertono, reduci dal thrilling di Chicago a 24 ore di distanza hanno infatti demolito il fortino dei Thunderbird e chiuso il conto della serie sul 3-1 con la squadra vice-campione della NBA giocando una partita di grandissima intensità, spuntando gli attacchi dei rivali, vedi l’emblematico 0/10 della coppia d’oro della NBA Durant-Westbrook e il 16% nel tiro dei padroni di casa riuscendo ad assorbire bene a loro volta cifre di tiro non esaltanti.
Ma si è trattato di una vittoria netta, conquistata in progressione, dopo aver registrato la difesa come raccomanda sempre il suo leggendario allenatore George Karl il quale sostiene “non siamo una squadra che tira bene e dobbiamo difendere duro in trasferta”).
Dopo i ben 34 subiti nel 1° quarto, partenza a razzo di Oklahoma decisa a scavalcare San Antonio al 1° posto dell’Ovest spara le sue cartucce nel 2° quarto (32- 39) e poi impala la squadra locale nel 3° quarto consentendogli solo 16 punti (16-24) per chiudere con un dominio tecnico, 72 punti nell’area pitturata sono il segno del suo capolavoro, ottenute con le incursioni di Lawson e Brewer, l’intelligenza del Gallo, la potenza atletica di Kenneth Faried (15 rimbalzi) che cancella Serge Ibaka (solo 6 punti).
Alla partenza di Harden per Houston, coach Brooks non è riuscito a creare una panchina di alto plafond, come si è visto con i Nuggets che hanno vinto 47/27 con i 20 di Miller (una serata delle sue, canestri e magie, venghinio signori a vedere lo spettacolo di un passaggio o di un avvitamento tipoo black manba attorno a un gigante, o una cianchetta…), di Corey Brewer, micidiale contropiedista, di Wiston Chandler , colui che la serata prima aveva segnato 35 punti a Chicago, e di JAvale Magee che con Karl ha la possibilità di diventare il nuovo Spencer Haywood.
Alla fine Denver è stata superiore (o meno peggio, come nel tiro da 3 …) in tutto, come fa risaltare lo scout della gara: 45%-44% al tiro totale, 19%-16% da 3, 52-45 rimbalzi, punti in area 72-50, i Thunder hanno piazzato 26 contropiedi contro 15 ma non hanno saputo leggere la difesa e Westbrook ha pensato a fare cassa grazie al suo indubbio talento e all’atletismo eccezionale ma è stato bocciato come playmaker e messo nel sacco da una vecchia volpe come l’incredibile Miller che non a caso è il giocatore più amato di George Karl, è una sorta di medico di famiglia che chiamato nei momenti delicati risana o rincuora il paziente.
Karl ovviamente è anche colui che ha rifinito Gallinari che ha dimostrato di essere decisivo anche in una serata di tiro in cui poteva fare meglio (4/17 e 2 su 8 da 3). Ma anche così ha fatto meglio di Chandler e Iguodala il quale né apparso in ombra dopo aver segnato il canestro decisivo a Chicago su assist di Miller nel supplementare.
Mi ripeto, e come scritto ieri: a fine stagione non è escluso che fra tre giocatori forti, quasi simili, metta il più richiesto sul mercato, magari Gallinari (a Boston?) e mi piace immaginare e ricamare trattative fantasiose, ad esempio in alternativa alla partenza del Gallo (oltre Boston potrebbe essere decisivo anche per i Lakers del suo primo mentore D’Antoni o ai Clippers) la cessione di una delle altre due ali, Iguodala o Chandler. In questo caso sarebbe possibile concretizzare uno scambio con Bargnani il quale ha finito la sua stagione ai Raptors per cento ragoni e avrebbe – ultima spes – la possibilità di recuperare con un coach di stampo tedesco il tempo perso nelle ultime due stagioni.
I Denver tornano a casa per affrontare dopo una breve pausa due turni formazioni sotto il 50%, ma che stanno offrendo segnali di vivacità, mercoledì i Sixers di Jrue Holiday e sabato Sacramento, la squadra che la scorsa settimana ha inflitto il -41 ai Bulls e fermato ieri notte i Clippers in un momento di stasi e gli ha tolto il 3° posto. E lunedì saranno a New Orleans, quindi con interessanti prospettive per migliorare ulteriormente il loro record e battere quelloi assoluto di 15 quando Denver militava nella ABA. Per Oklahoma, invece, impegno spinoso mercoledì a Memphis, più facile venerdì a Orlando e poi domenica in casa con Portland squadra pazza e forte sotto canestro e il duello Lillard-Westroiook due che fanno scintille ma a volte vanno anche sopra le righe.
Prima assoluta Miami, con 52 vittorie contro le 51 di San Antonio, grazie alla striscia-record di 23 successi e col 78,8% (52-14) mentre la rampante Indiana (42-26) con gli ultimi due successi e grazie a nuovi protagonisti quali Tyler Handsbrough titolare (14 rimbalzi, di cui 9 offensivi contro Orlando) e G.Green, rafforza il 2° posto nella East Conference. La squadra di Vogel ha distanziato di 3 vittorie New York (39-26) con Melo Anthony alle prese con un problema serio al ginocchio, Stoudemire fuori mentre Tyson Chandler è fermo per un disco difettoso della cervicale.
San Antonio (51-16) ringrazia Denver (47-22) che ha fatto 13 vincendo a Oklahoma (50-18) che aveva perso solo 4 partite in casa questa stagione. Con la sconfitta di Sacramento che recuperava Cousins e ha vinto pescando ben 3 jolly in panchina (6 triple su 10 e 25 per Marcus Thornton, 19 per Douglas, 13 per Petterson indovinato acquisto) i Clippers (46-22) hanno ceduto nuovamente il 3° posto a Memphis (45-21, 68,2) che adesso è anche alla portata di Denver (47-22, 68,1) staccata di un solo centesimo e che si è aggiudicata la serie diretta con i Grizzlies. Partita a 3 quindi per due posti, arrivare nei primi 4 posti assicura il fattore-campo.
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Risultati turno martedì 19 marzo: Indiana-Orlando 95-73 (19 George, 7/14, 5 r, 15 T.Handsbrough, + 14 r, 4/14, tl 6/7, 15 G.Green; n10 Harkless 4/12, 12 Afflalo 3/12, 9 Vucevic + 11 r; rimbalzi: 63-429; Milwaukee-Portland 102-95 (24 Jennings, 21 M.Ellis, 9r, 8 a, 8 Sanders + 13 r; 28 W.Matthews T3 7/11, 21 Aldridge + 15 r, 8 Lillard + 11 a, 2/16); Oklahoma-Denver 104-114 (34 Durant 10/23, T3 0/6, tl 14/16, 7 r, 5 a, 6 pe, 25 Westbrook T3 0/4, 6 a, 4 r, 4 Perkins + 11 r; tiro 3, 4/25, 16%; 25 Lawson, 8/13, tl 7/7, 20 A.Miller, 6/11, tl 8/9, 7 r, 9 a, 13 Faried + 15 r, 13 Gallinari, 4/17, T3 2/8, tl ¾, 8 r, 3 a, 3 rec, 33,3 minuti; tiro 3: 4/21, 19%); Sacramento-LA Clippers 116-101 (25 M.Thornton, T3 6/10, 19 Douglas, 17 Cousins + 11 r, 17 T.Evans; 26 B.Griffin, 25 Jam.Crawford, 11 Paul + 15 as)